A2, Treviso impatta la serie con la Fortitudo. Serie B, l’Unieuro ad un passo da Montecatini

A2 PLAY OFF SEMIFINALI Gara 2

DE’ LONGHI TREVISO – ETERNEDILE BOLOGNA 90 – 45 (1-1)

(24-9, 49-28, 74-41)

Treviso: Abbott 11, Moretti 4, De Zardo, Malbasa 10, Fabi 8, Busetto, Gatto, Fantinelli 10, Powell 32, Rinaldi 5, Negri 6, Ancellotti 4. All: Pillastrini.

Fortitudo: Daniel 6, Quaglia, Candi 7, Lamma 3, Campogrande 2, Montano 1, Sorrentino 7, Raucci, Carraretto 3, Amoroso 2, Italiano 14. All: Boniciolli.

GIVOVA SCAFATI – CENT LATTE-AMICANATURA BRESCIA 77 – 72 (2-0)

Gara 1

DE’ LONGHI TREVISO – ETERNEDILE BOLOGNA 61 – 68

(13-19; 26-33; 44-46)

Treviso: Abbott 14, Moretti 6, De Zardo, Malbasa, Fabi 14, Busetto, Gatto, Fantinelli 8, Powell 7, Rinaldi 2, Negri 2, Ancellotti 8. All. Pillastrini.

Fortitudo: Daniel 20, Rovatti, Quaglia, Candi 2, Lamma, Campogrande 2, Montano 12, Sorrentino 5, Raucci 4, Carraretto 5, Amoroso 3, Italiano 15. All. Boniciolli.

GIVOVA SCAFATI – CENT LATTE-AMICANATURA BRESCIA 91 – 81

 

SERIE B/A PLAY OFF FINALE Gara 2

UNIEURO FORLI’ – TRAMEC CENTO 71 – 56 (2-0)

(15-13; 29-30; 41-45)

Forlì: Ferri 2, Bonacini 6, Pederzini 15, Pignatti 7, Rotondo 8, Maggio 6, Vico 18, Rombaldoni 3, Arrigoni 6, Marsili. All. Garelli.

Benedetto XIV Cento: Caroldi 5, Contento 6, Bedetti 4, Andreaus 3, Benfatto 9, Demartini 5, Brighi 11, D’Alessandro 5, Fontecchio 6, Locci 2. All. Giordani.

Forlì, che in realtà ai blocchi scatta meno peggio di altre volte con un Bonacini razzente ed ispirato (8-4, 4′), scopre presto ai primi frulli dalle panchine che la serata delle seconde linee centesi sugli esterni – leggi D’Alessandro e Brighi – è ispirata, che il 48% da 3 con cui Ferri entra nella sfida osserva un turno di riposo (anche la % di squadra non è granchè: 18%) e che la ricezione del canale-Rotondo subisce interferenze, ossia il lungo di Siracusa viene triplicato ogni volta che si trova servito. La Benedetto XIV, che mette tanta zona, intuisce che potrebbe anche essere serata 15-21 (7′), ma trova un’Unieuro che nonostante le immani differenze e qualche momento di lieve sbandamento, perlomeno nel punteggio, non si disunisce mai, continuando a difendere duro e a tessere la sua non brillantissima tela ma così facendo tenendosi di fatto sempre in scia. Ripresa che per 10′ va sulla falsariga del primo tempo (32-40 sulla tripla del discontinuo Contento al 26′). Forlì, opposta ad un Benfatto alle prese col consueto trattamento affettuoso del Palafiera e con un’altra prova intermittente, s’aggrappa ai tiri liberi  (“Sono stato con il bouns esaurito per 17′ su 20 nel secondo tempo, non mi era mai successo in carriera”, lamenterà a fine gara Giordani), con Vico e Pederzini che cominciano a far vedere qualche lampo isolato, meteo-metafora del temporale che proprio loro scateneranno nell’ultimo periodo. Mentre mezzo Palafiera rumoreggia invocando a Garelli di usare maggiormente la panchina (con Bonacini, pure protagonista dell’avvio, Rombaldoni e Marsili inutilizzati nella ripresa), il coach – contravvenendo alle rotazioni integrali delle ultime uscite – decide di fare di testa sua e di confermare la fiducia agli attori in campo. Alla fine ha ragione lui: Pignatti mette un paio di cesti (uno da 3 punti) che sono ossigeno puro per i polmoni incatramati della Pallacanestro 2.015, e di lì in avanti l’Unieuro entrerà veramente in partita. Cento, che a 2′ dall’ultimo intervallino è ancora +7 grazie all’unico cesto dal campo di Demartini (35-42), si blocca improvvisamente, smette totalmente di segnare (dal campo si scende ad un 34% finale, mentre è addirittura imbarazzante il 7/16 dai liberi, col 5/10 di Benfatto). Break ispirato fors’anche dall’effetto-amuleto di un Andrea Niccolai che, solo in quel momento, trova il modo di uscire da un’A14 ribollente per entrare nel Tempio, sta di fatto che l’Unieuro si gode il miglior Pederzini in carriera o giù di lì, serata di cuore e qualità per l’ala scuola Virtus, che si chiude con un 15+14 (quattordici rimbalzi!) che lavano un finale di regular season in chiaroscuro e gli valgono l’etichetta di giocatore “anche da playoff”. La Pallacanestro 2.015 firma 10′ d’autore, arrivando al massimo vantaggio 67-49 (break 32-7) a 3′ sulla tripla di un Vico sempre dominante ben oltre le cifre.

Gara 1

UNIEURO FORLI’ – TRAMEC CENTO 94 – 74

(20-10; 45-31; 69-46)

Forlì: Rotondo 14, Rombaldoni 7, Vico 18, Marsili 5, Ferri 18, Arrigoni 5, Pederzini 5, Pignatti 5, Bonacini 8, Maggio 9. All. Garelli.

Cento: Fontecchio 8, Brighi 2, Bedetti 14, Contento 10, D’Alessandro 8, Demartini 6, Benfatto 10, Andreaus, Locci 6, Caroldi 10. All. Giordani.

Una brutta Tramec rimedia un pesante “-20” al Palafiera in gara uno di finale play-off, contro una Unieuro ispirata dai canestri di Ferri e Vico. Archiviata una vigilia fatta di polemiche e sogni, le due formazioni si presentano alla palla a due con Bonacini da una parte e Caroldi dall’altra. Dopo cinque minuti in cui la tensione disarma i due attacchi, Garelli “sbrina” Vico. L’argentino infila subito sette punti in un amen, Forlì prende fiducia e Ferri porta il vantaggio locale in doppia cifra (20-10), a fine primo quarto. Nella seconda frazione la Unieuro allunga a “+12”, un buon D’Alessandro accorcia le distanze ma a metà lo scarto tra le due squadre è di 14 lunghezze, con Vico (16) e Ferri (10) già in doppia cifra e un bottino di 12 rimbalzi offensivi già arpionati dai romagnoli. Nella ripresa il divario rimane più o meno invariato fino all’antisportivo di Arrigoni su Benfatto, che consente al lungo degli emiliani di aggiornare il punteggio sul 59-46. La reazione dei padroni di casa si manifesta in un parziale di 11-0 che permette loro di volare a “+24” (70-46), in apertura di quarto periodo. Il folto pubblico centese non smette di sostenere capitan Caroldi e soci ma negli ultimi nove minuti lo scarto oscilla tra i 20 e i 27 punti, con Garelli che può far riposare Vico mentre Cento perde pure Brighi, che lascia il campo sanguinante ma fortunatamente senza niente che possa far pensare a un suo forfait in gara due, in programma al Palafiera per le ore 21 di mercoledì.