Coppa Italia A2, B e C: delusioni Andrea Costa e Tigers, trionfa l’Unieuro!

COPPA ITALIA

SERIE A2

CENT LATTE-AMICANATURA BRESCIA – NIVIPIU’ CASALE M. 65 – 84

DE’ LONGHI TREVISO – GIVOVA SCAFATI 53 – 56

MONCADA AGRIGENTO – DINAMICA GENERALE MANTOVA 69 – 79

ANDREA COSTA IMOLA – POLISPORTIVA AGROPOLI 71 – 76

(22–22; 34-40; 51-60)

Imola: Folli ne, Washington 16, Sgorbati, Maggioli 8, Amoni 6, De Nicolao 3, Prato 13, Preti, Anderson 13, Hassan 9, Sabatini 3. All. Ticchi.

Agropoli: Santolamazza 3, Guaccio ne, Bovo ne, Bolpin, De Paoli, Trasolini 29, Carenza 4, Spizzichini ne, Romeo, Di Prampero 8, Roderick 22, Tavernari 10. All. Paternoster.

Agropoli supera  l’Andrea Costa nell’ultimo quarto di finale della IG Basket Cup di Serie A2 conquistando la semifinale di domani contro Mantova. La formazione campana è stata trascinata dalle prodezze del duo straniero Roderick-Trasolini, autore di 51 dei 76 punti biancoazzurri. Decisivo il +9 a rimbalzo e il miglior saldo perse-recuperate della BCC. Imola ha giocato una partita gagliarda, ma non è bastato per evitare la sconfitta.

Inizio scoppiettante per Agropoli, con Trasolini e Roderick protagonisti con giocate spettacolari (2-8 iniziale). Imola rimonta con due triple consecutive di Washington (14-14 al 7′) e i canestri da sotto di Maggioli. Un canestro pesante di Hassan dà il sorpasso (21-20 al 9′). Al primo intervallo è parità a quota 22, con la coppia Roderick-Trasolini autrice di 18 dei 22 punti campani. Due triple filate di Di Prampero scavano il solco per Agropoli (22-30 al 13′). Le triple di Amoni e Hassan rimettono Imola in scia, ma Trasolini e Roderick mantengono avanti la squadra di Paternoster (34-40 all’intervallo). Andrea Costa tenuta al 36% dal campo, con Agropoli avanti 27-20 nei rimbalzi. Una tripla di Hassan inaugura il terzo periodo, ma Trasolini dà spettacolo con due schiacciate in fila (37-46 al 24′). Il duo straniero della BCC mantiene avanti i campani, con Imola che rientra a -5 con Anderson e tre liberi di Prato, prima di essere ricacciata indietro dal solito Trasolini, già a quota 23. -9 Andrea Costa alla terza pausa (51-60). Dopo aver toccato il -13, una tripla di Amoni e Anderson ridanno il -6 ai romagnoli (58-64 al 33′). Il bel momento dei biancorossi vede protagonisti anche Washington e Prato, che spingono l’Andrea Costa a -2. Tavernari e Trasolini rimettono la BCC a +6 (64-70 al 37′). I cilentani controllano nel finale i tentativi di riscossa biancorossi, conquistando la semifinale di domani con Mantova.

SEMIFINALI

CASALE MONFERRATO – SCAFATI 67 – 69
MANTOVA – AGROPOLI 76 – 75
FINALE
SCAFATI – MANTOVA 72 – 62

SERIE B

ROMA GAS & POWER ROMA ROMA – PODEROSA MONTEGRANARO 85 – 71

UNIEURO FORLI’ – GAGA’ ORZINUOVI 68 – 64

L’Unieuro supera Orzinuovi nella seconda semifinale della IG Basket Cup Serie B e conquista la finale. Il successo biancorosso è maturato tra terzo e quarto periodo, con un break costruito sull’intensità difensiva e sulla verve in attacco del duo Pederzini-Arrigoni, ben coadiuvati da Bonacini. Per Orzinuovi non basta il recupero finale a suon di triple, che ha fatto tremare per qualche istante la squadra di Garelli, prima dei due liberi della staffa di Ferri.

L’inizio è equilibrato con le due squadre che si fronteggiano con grande determinazione, in un bel botta e risposta (9-10 Orzinuovi al 6°). Una tripla di Maggio e un bel canestro di Arrigoni da sotto danno il primo miniallungo a Forlì (17-13 all’8°). Alla fine del primo periodo è +2 per l’Unieuro (17-15) con un canestro di Valenti per la Walcor. Nel secondo quarto le due compagini fanno fatica a segnare, poi che Pignatti da 3 e Pederzini il +6 a Forlì (22-16 al 13°). Orzinuovi si rifà sotto con Valenti e Chiacig e la gara si mantiene in equilibrio, prima che il grande impatto di Pederzini dia il +7 all’Unieuro (29-22 al 18°). All’intervallo è +6 per i romagnoli (33-27). Nel terzo periodo la gara vede il recupero lombardo con Cantone, Bona e Genovese (42-42 al 25°), prima che Bonacini spinga il nuovo allungo romagnolo (49-45 a fine terzo periodo). Il parziale biancorosso si estende grazie a Bonacini e Arrigoni (59-47 al 34°) che firmano il 10-2 con il quale si apre il quarto decisivo. La Walcor non riesce a trovare soluzioni contro la difesa dell’Unieuro e i romagnoli rimangono avanti di una decina di lunghezze, prima che due triple di Cantone e Motta riportino i lombardi a -5 (65-60 a 2′ dal termine), contro una Forlì apparsa stanca per le scarse rotazioni (Pignatti e Rombaldoni acciaccati, oltre a Vico assente). Bona trova addirittura il -2 con un altro canestro pesante, ma solo a pochi secondi dal termine. Dalla lunetta chiude Ferri per la festa forlivese.

FINALE

EUROBASKET ROMA – UNIEURO FORLI’ 64 – 78

(17-21; 25-43; 46-58)
Eurobasket Roma: Stanic 19, Fanti 4, Staffieri 5, Birindelli 4, Dip 11; casale 2, Rizzitiello 8, Righetti 11, Petrucci; Cicchetti ne. All. Bonora.
Forlì: Ferri 15, Bonacini 5, Pederzini 19, Arrigoni 11, Rotondo 13; Maggio 8, Pignatti 7, Marsili; Rombaldoni e Biandolino ne. All. Garelli.
A 13 anni dalla vittoria della Fulgor in quel di Montecatini, la Coppa Italia Serie B torna a Forlì. La “due giorni” di Rimini restituisce ai tifosi forlivesi un’Unieuro quadrata, coesa, organizzata, difensivamente a tratti insuperabile, forte di nuovi equilibri raggiunti e di partite magistralmente preparate dal suo staff tecnico. E restituice pure la consapevolezza che quando, eventualmente, a giugno si dovessero incontrare le squadre degli altri girone, di là non ci saranno marziani o supermen: ci saranno squadre di pallacanestro contro cui si potrà competere con concentrata tranquillità.
Il successo in finale contro l’Eurobasket Roma ha qualche analogia con quello del giorno prima contro Orzinuovi anche se, in termini assoluti, la Pallacanestro 2.015 soffre probabilmente ancora meno. Consentendosi pure il lusso di lasciare in pace il polpaccio di Rombaldoni. Le analogie, dicevamo. Già, quali analogie? Primo tempo con avvio equilibrato e poi scatto forlivese. Oddio, scatto forse è limitativo, visto che il break 18-2 biancorosso (dal 21-19 dell’11’ si va al 39-21 del 17′) è qualcosa si stordente. In quei 6′ d’inferno per coach Bonora succede di tutto: sotto la regia ancora una volta egregia di un Ferri eletto giustamente Mvp della finale, Rotondo porta a scuola i pariruolo con ubiracanti movimenti ambidestri, Pederzini e Arrigoni sono due martelli pneumatici, Maggio graffia a 3. Ma, come di consueto, è in difesa che l’Unieuro edifica le sue fortune, alzando muri che nemmeno le formidabili accelerazioni di Stanic possono valicare, seppellendo i malcapitati Dip e Birindelli, mentre Righetti, di mestiere, tenta di arginare la valanga forlivese. Ripresa in cui – come con Orzinuovi – Forlì è vittima di un parziale calo motivazionale che consente a Roma di rosicchiare qualcosa, anche se i margini nel terzo periodo – pur assottigliatisi – restano in doppia cifra. E allora ultimi 10′, in cui per un attimo gli arbitri pare vogliano una parte in commedia, ma l’ardimento di Stanic e di un redivivo Rizzitiello sbattono contro l’accurato management del finale di Ferri e gli ultimi velenosi graffi di Pederzini.

SERIE C

TIGERS – OLIMPO 50 – 58

(15-22; 31-36; 40-42)

Tigers Forlì: Valgimigli ne, Tugnoli 2, Giampieri, Mossi 19, Gurini 8, Valentini 10, Villa ne, Little 4, Donati, Agatensi ne, Jovic 7, Cacciavillani. All. Conti.

Olimpo Alba: Ceccarelli 3, Dellapiana 5, Brando ne, Garello 2, Draghici 4, Gallo 22, Zanelli 7, Negro 6, Castillo 3, Sacco M. 6, Colline. All. Sacco L.

Difficile in gare secche come queste trovare una linea di demarcazione tra la fine dei meriti di chi vince e l’inizio dei demeriti di chi perde. Non c’è dubbio, però, che se un anno fa San Severo aveva nettamente sconfitto al primo turno Alba, quest’anno i piemontesi hanno avuto la loro meritata rivincita tenendo i Tigers a 50 punti. L’Olimpo ha sempre comandato, mentre i forlivesi non hanno avuto continuità in attacco, soprattutto nel reparto esterni.
Dopo le prime schermaglie (5-2 al 2’), Alba prendeva il comando delle operazioni grazie ad un’ottima circolazione di palla e al talento della guardia Zanelli e del lungo Gallo (Mvp con 22 punti e 9/13 dal campo). Massimo vantaggio piemontese, però, i sette punti di fine primo quarto. Nel secondo la musica non cambiava, anche se sotto canestro i romagnoli sembravano aver qualcosa in più. Nella ripresa Mossi firmava il -1 sul 35-36 e Valentini l’aggancio a quota 40. Con la 1-3-1 i Tigers sembravano aver preso l’inerzia, ma segnando solo col contagocce (19/61 al tiro al 40’), il sorpasso non avveniva mai. Si arrivava alla volata sul 48-51 a 3’ dalla fine ed era Gallo, dai 6,75, a fare la differenza: prima la tripla del 48-54, poi il missile del 50-58 che chiudeva ogni discorso.

ARGOMM ISEO – FLUID SYSTEM 80 TARCENTO 71 – 72

SEMIFINALI

VIS NOVA ROMA – OLIMPO ALBA 66 – 55
SARONNO – TARCENTO 60 – 65
FINALE
VIS NOVA ROMA – TARCENTO 62 – 49