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C.S. – Un passo indietro per la 4 Torri Ferrara

DESPAR – CESTISTICA ARGENTA 58 – 71

(13-19; 29-39; 47 -55)

4 Torri Ferrara: Marongiu, Osellieri 8, Demartini 8, Amati 2, Zaharia 6, Kaša 9, Lesdi, Bianchi 4, Cavazzoni, Marchetti 5, Malfatto, Canelo 13, Magnolfi 3. All. Fels.

Argenta: Magnani 5, Cattani 5, Alberti 6, Grazzi 13, Federici, Manias 2, Lima, Quaiotto 11, Martini 8, Di Tizio 2, Ricci Galliera 7, Frignani 9, Malagolini 3. All. Bacchilega.

Prima amichevole di preseason contro una pari categoria per la Despar che, mercoledì sera, ha ospitato la Cestistica Argenta.

 Nelle fila granata rientra Canelo, schierato nel quintetto titolare insieme a Demartini, Osellieri, Marchetti e Kaša. Dopo lo stallo iniziale, gli ospiti si portano sul 7 a 3, ma si vede subito una partita che stenta a decollare, con numerosi errori da parte di entrambe le squadre: i granata riescono ad avvicinarsi dalla lunetta, ma chiudono il primo parziale sotto di sei punti. Argenta non si tira indietro e mette in campo aggressività e fisicità, che vanno a innervosire una 4 Torri in grandissima difficoltà. Infatti, dalle troppe palle perse granata, in poco più di un minuto, gli ospiti si portano a quota 23 punti, scavando quel solco di dieci lunghezze che amministreranno fino al termine dell’incontro. Canelo (13 punti alla fine) e capitan Demartini provano a dare una scossa alla Despar, ma Argenta si mantiene sempre a ridosso della doppia cifra di vantaggio. I granata litigano con i ferri del Pala 4T, sbagliando molti tiri ravvicinati in tutto l’arco della partita. Nel finale di tempo Demartini e Marchetti trovano un’intesa per andare a segno, ma Argenta rimane ancora avanti sul 39 a 29. Dopo la pausa i padroni di casa provano a rientrare, ma le distrazioni in difesa sono troppe e Argenta vola sul 50 a 38; la Despar tenta adesso il massimo sforzo, e in serie Magnolfi, Osellieri, Zaharia e ancora Osellieri dalla lunetta riportano i granata sotto di sole quattro lunghezze, ritrovando una delle sue armi principali: la difesa. Nonostante questo, Argenta riesce a superare le proprie difficoltà e a riportarsi in vantaggio di otto lunghezze: nell’ultimo quarto gli ospiti allungano e mantengono il saldo controllo della partita, che si chiude con il punteggio di 71 a 58 per Argenta.

Una partita brutta, sporca e difficile, condita da tanti errori e con una 4 Torri molto nervosa per qualche fischio mancato, quasi deconcentrata e a tratti anche disorganizzata. Ne risultano molte palle perse, poca intesa in attacco e difficoltà in difesa. La prestazione è insufficiente, un passo indietro rispetto al match contro la Virtus Imola della scorsa settimana

C.S. – Santini rinforza sotto canestro la Cestistica Argenta

Importante colpo di mercato  per la Cestistica che,  al termine di un serrato corteggiamento che ha visto come protagonisti il  vice presidente Paolo Paternoster e il coach Michele Bacchilega, brucia la concorrenza e  si assicura per la prossima stagione agonistica Gianluca Santini.

“Gian” si forma cestisticamente nella gloriosa Pontevecchio Basket, prima del trasferimento nell’Academy della Fortitudo, tra le cui fila disputa il campionato Under 18 Eccellenza ed è aggregato stabilmente alla serie A. Da senior due stagioni a Castel Guelfo in C Gold, dove conquista spazi importanti nonostante la presenza di calibri come Musolesi e Saccà, e la stagione scorsa, sempre in Gold, ha indossato la canotta biancoverde degli Aviators di Lugo. Classe 97, 200 cm, può ricoprire indifferentemente gli spot di ala forte e centro. E’ un lungo moderno, che abbina ad un fisico importante una notevole rapidità; buon passatore, pericoloso in vernice e sul perimetro. “E’ il giocatore che serviva, commenta coach Bacchilega, poichè non solo  può garantirci quel peso sotto le plance che è mancato la stagione scorsa (complice il grave infortunio occorso a Di Tizio), ma ci permetterà di migliorare ulteriormente il nostro gioco perimetrale, disponendo di un’ottima visione di gioco e di una mano educata dalla media e lunga distanza“.

C.S. – Argenta, è Grazzi il primo volto nuovo!

Il primo volto nuovo in casa Cestistica Argenta è Riccardo Grazzi.

Ferrarese, classe 1998, 190 cm, in grado di ricoprire sia il ruolo di ala piccola che di ala forte. “Richi” cresce nel vivaio della Vis Ferrara, con cui diventa campione nazionale Under 20 Elite. A livello senior, nonostante la sua giovane età, vanta un curriculum cestistico di tutto rispetto: PSA Modena nel 2016/17 in serie C Gold , il ritorno a Ferrara nella stagione seguente vestendo nuovamente la canotta della Vis in serie C Silver e quella del Basket Kleb in serie A2. Il biennio 2018/19 e 2019/20 è di scena a Molinella, compagine con la quale conquista la promozione in C Gold. La stagione scorsa, iniziata a Molinella, lo vede poi protagonista a San Lazzaro in serie C Silver, dove conferma tutte le sue qualità. Giocatore versatile e completo in grado di incidere sui due fronti del campo, mano “educata” anche da oltre l’arco, dà il meglio di se in campo aperto e quando può “aggredire” il ferro. Fortemente voluto da Coach Bacchilega, che ne apprezza anche l’intelligenza tattica nel gioco senza palla, Riccardo ha accettato con entusiasmo il progetto ed è pronto a vivere una stagione da protagonista in bianco blu.

Sarà Olimpia-Argenta, il 6 gennaio a CastelGuelfo, la finale del “Trofeo Marchetti”

ANZOLA – OLIMPIA 74 – 76

(16-21; 35-40; 58-56)

Anzola: Poluzzi F. 7, Venturi D. 7, Venturi N. 8, Luparello 18, Boldini 2, Poluzzi L. 3, Bastoni 6, Franchini 2, Kalfus ne, Bastia 5, Regazzi 6, Zanata 10. All. Coppeta.

Castel San Pietro: Galloni ne, Franceschini 2, Corazza 6, Pancaldi 10, Boschi 4, Ziron 16, Farnè, Marzioni 7, Binassi 11, Cilfone 12, Venturi T. 8. All. Canè.

Si è decisa in volata la prima semifinale. Partiamo dalla fine: sul 72-72, Marzioni realizzava la tripla del +3 a -37”; Anzola (ha esordito il neoacquisto Matteo Bastoni) perdeva palla, ma anche l’Olimpia la gettava via. Sul recupero, clamorosa incomprensione a metà campo e altra possesso gettato al vento; Ziron, però, faceva incredibilmente 0/2 dalla lunetta. Luparello, invece, era glaciale dalla “linea della carita” (74-75). Fallo su Tobia Venturi e 1/2, rimbalzo di Anzola e buona conclusione da 3 punti per Nicola Venturi che, però, non era fortunato.

Nei precedenti 39’ si era andato a strappi: pronti, via e 11-2 per Anzola che dominava vicino a canestro. Le penetrazioni di Tobia Venturi ed i canestri da fuori degli esterni castellani, però, cambiavano volto al match. L’Olimpia tentava la fuga una prima volta sul 16-23 che diventava 20-31 al 14’ (missili di Ziron e Pancaldi). Reazione anzolese firmata Francesco Poluzzi (27-33 al 16’) e nuovo +11 esterno (29-40 al 18’). Il finale di quarto era, però, taumaturgico per i boys di coach Coppeta, perché al 23’ tornavano avanti nel punteggio sul 43-42 (doppia tripla per Luparello). Da quel momento iniziava una lunghissima volata (sempre un possesso di differenza) che si decideva come già descritto in precedenza.

ARBOR – CESTISTICA ARGENTA 54 – 58

(16-13; 30-34; 46-42)

Arbor Reggio Emilia: Fontanesi 5, Petri 7, Monti 3, Visini 1, Pedrazzi 7, Braglia, Franzoni 14, Ndiaye ne, Davoli 13, Insolia 4. All. Bellezza.

Argenta: Spinosa 10, Alberti 5, Cesari 10, Checcoli 5, Caprara 3, Lazzari 3, Cavallini 6, Brignani, Mortara 2, Rubbini 2, Capobianco 10, Governatori 2. All. Panizza.

Anche la seconda semifinale ha avuto un finale thrilling. Il match è stato tutt’altro che piacevole, ma, per lo meno è sempre stato in equilibrio. Nella prima frazione il reparto lunghi dell’Arbor faceva la differenza con i reggiani che salivano fino al 16-9 dell’8’. Argenta rispondeva con una box and one sul play e metteva la freccia con cinque punti del giovanissimo Alberti, classe 1998 (22-25); Bellezza rispondeva con la 3-2, la gara scendeva di tono, ma aveva uno scossone al 24’ quando, dal 35-36, si passava al 42-36 con un gioco da tre punti di Pedrazzi. Il 5° fallo (tecnico) della stessa ala reggiana, però, era una mazzata per l’Arbor che, comunque, non mollava neanche un centimetro. Bomba di un ottimo Cesari e 46-48, poi, controbreak di 5 a 0 e nuovo sorpasso (51-50 al 35’). Nel concitato finale erano determinanti due triple, la prima di tabella, di Cavallini che risultava il match winner a sorpresa, mentre i reggiani finivano completamente la benzina.