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Serie B, Final4 SuperCoppa, Faenza cade subito con Ruvo

SERIE B SUPERCOPPA

SEMIFINALI

BLACKS – PALL. RUVO 70 – 76

(12-11; 30-39; 48-61)

Faenza: Galassi 12, Papa 6, Siberna 2, Vico 5, Naccari ne, Poggi 10, Ballarin ne, Petrucci 11, Aromando 16, Tomasini 8, Pastore ne, Belmonte. All. Garelli.

Ruvo di Puglia: Aloia ne, Galmarini 20, Granieri, Toniato 12, Contento 13, Ghersetti 2, Traini ne, Leggio 6, Diomede 15, Boev 8. All. Campanella.

Si ferma con Ruvo di Puglia la marcia dei Blacks in Supercoppa. I faentini perdono 70-76 al termine di una gara giocata sottotono rispetto alle precedenti sia in attacco che in difesa, ma non bisogna dimenticare i grandi meriti dei pugliesi che hanno vinto pur senza Traini e Jackson. Coach Garelli ha invece dovuto fare a meno ancora una volta di Pastore, pronto a rientrare per la prima di campionato.

I Blacks pagano sin dalla prima azione le basse percentuali offensive (17.6% dal campo nel primo tempo e 30% finale) riuscendo, comunque, a stare a galla nel primo quarto grazie ai liberi, chiuso avanti 12-11. Poi, però, un black out di 5’ porta soltanto due punti (entrambi dalla lunetta), mentre Ruvo di Puglia segna con continuità e si porta sul 14-27. Faenza reagisce e in due occasioni accorcia il gap fino al -7 piazzando un break di 16-2 arrivando all’intervallo sotto 30-39. Il carattere non manca ai faentini, ma Ruvo di Puglia continua a punire al momento giusto con canestri chirurgici, nonostante le poche rotazioni e i tanti giocatori con molti falli commessi. Si arriva così sul 50-66 per i pugliesi ad inizio quarto periodo e proprio nel momento più difficile si vedono i veri Blacks. Il gioco di squadra e le triple firmate da Petrucci e Galassi permettono di ricucire il gap fino al 67-72, a 2’43’’ dalla fine, riaprendo completamente il match. Gli episodi non girano a favore, come dimostrano i due liberi sbagliati da Papa che potevano valere il -3, mentre Diomede piazza la ‘bomba’ del 67-75 a 2′ dalla fine. Faenza mette in campo tutto quello che ha, ma Ruvo di Puglia mantiene il vantaggio fino alla sirena finale.

NPC RIETI SPORTHUB – PIELLE LIVORNO 78 – 86

FINALE

RUVO – PIELLE LIVORNO 78 – 88

Serie B Supercoppa, Faenza conquista la Final Four!

BLACKS – RUCKER 68 – 55

(22-17; 37-31; 60-43)

Faenza: Ndiaye ne, Galassi 8, Papa 7, Siberna 9, Vico, Naccari ne, Poggi 7, Ballarin ne, Petrucci 10, Aromando 16, Tomasini 11, Pastore ne. All. Garelli.

San Vendemiano: Di Emidio 2, Gobbo ne, Gluditis ne, Cacace 10, Chiumenti, Oxilia 14, Perin 7, Vettori 10, Calbini 10, Gatti 2, Zacchigna. All. Carrea.

Faenza è alla final four di Supercoppa. I Blacks centrano questo grande risultato grazie alla vittoria nei quarti con la Rucker San Vendemiano, che vale l’accesso alla semifinale dove ci sarà l’ennesimo capitolo dell’eterna sfida con Ruvo di Puglia. Sarà infatti la nona volta che le due squadre si affrontano da maggio del 2022. Questa volta la partita avrà ancora più fascino perché entrambe sono accreditate come le favorite per la vittoria del girone B. L’altra semifinale sarà Npc Rieti – Pielle Livorno. La final four si disputerà nel fine settimana del 23/24 settembre a Montecatini Terme.

I Blacks vogliono a tutti i costi la final four per cercare di alzare nuovamente il trofeo vinto nel 2021 e lo si vede già dai primi minuti. Galassi inaugura con una tripla la serata e ben presto Faenza schizza sull’8-1 infiammando il PalaCattani. La Rucker, priva del cecchino Gluditis, risponde a suon di tiri da tre e confeziona un break di 8-0, portandosi poi a condurre sul 12-10, ma non fa i conti con la voglia di vincere dei faentini. Capitan Petrucci diventa un chirurgico terminale offensivo, segnando 7 punti consecutivi per il 34-26, San Vendemiano prova a restare in scia, venendo però sempre disinnescata dai canestri dei Raggisolaris, che non permettono l’aggancio. Serve la zampata per chiudere i conti e arriva nel terzo quarto proprio come contro Fabriano. La difesa è una sinfonia dove tutti suonano al meglio e infatti la Rucker segna solo 4 punti nei primi sei minuti. L’attacco macina punti e tutti sono utili alla causa, come Poggi, che si dedica più alla difesa (13 rimbalzi) che all’attacco, giocando un match di grande agonismo. Minuto dopo minuto i Blacks aumentano la dote e il punto esclamativo lo mette Aromando con la tripla del 60-43 allo scadere. È il colpo del ko, perché poi Faenza viaggia sulle ali dell’entusiasmo, toccando anche il +22 (65-43). Negli ultimi minuti, un piccolo calo di tensione permette alla Rucker (brava a non mollare mai) di piazzare un break di 12-0, rendendo il passivo meno pesante, ma il match non ritorna mai in discussione.

PIELLE – BAKERY 84 – 59

(28-7; 48-24; 62-43)

Livorno: Lo Biondo 13, Diouf 7, Cristofani 2, Dadomo 3, Manna 8, Chiarini 10, Campori 17, Pagani 8, Ferraro 10, Rubbini 5, Laganà 1. All. Cardani.

Piacenza: Barattieri, Manenti 2, Perugino 2, Marchiaro 6, Civetta, Besedic 7, Criconia 14, Maglietti 4, Soviero 4, El Agbani 9, Mastroianni 5, Wiltshire 6. All. Conti.

Troppa Pielle per la Bakery che, comunque, esce dalla SuperCoppa a testa alta.

In un palazzetto che è un’autentica bolgia, l’approccio dei ragazzi di coach Augusto Conti non è dei migliori. Con un parziale di 11-0, i livornesi danno subito una spallata alla gara. Il minuto di sospensione permette ai biancorossi di fare un po’ di chiarezza, con capitan Mastroianni che, di forza, realizza il primo canestro di squadra. La Pielle però, galvanizzata dall’ambiente e dall’avvio, sembra giocare in sovrannumero, corre e trova ritmo in attacco tanto da mandare a bersaglio cinque triple quasi in rapida successione che le permettono di flirtare con le venti lunghezze di vantaggio. Cosa che evita Criconia, a sua volta a segno dai 6,75. Dopo aver toccato il 32-11 ad inizio secondo quarto, Piacenza riesce finalmente a sbloccarsi mentalmente. Con El Agbani che penetra al centro dell’area, Besedic bravo a trovare i tagli di Wiltshire e Marchiaro e poi a segnare dall’arco, i biancorossi piazzano il parziale che gli permette di ricucire sul -13. Quando l’incontro sembra pian piano riaprirsi, qualcosa s’inceppa per gli ospiti e Livorno, con prepotenza, ne approfitta per prendere di nuovo il largo prima dell’intervallo. Alla ripresa non cambia purtroppo il canovaccio della partita, con la Pielle che quasi raggiunge i trenta punti di vantaggio sul 60-31. È in quel momento, però, che esce fuori l’orgoglio dei biancorossi. Maglietti segna prima in penetrazione e poi dal perimetro. Dalla stessa distanza lo imita Mastroianni, mentre Soviero prova ad incollarsi su chiunque in difesa. El Agbani fa invece valere il fisico nell’avvicinarsi al canestro, e all’ultima pausa lo svantaggio è tornato sotto le venti lunghezze. Criconia è l’ultimo ad arrendersi, ed anche l’unico biancorosso a chiudere la partita in doppia cifra. La sua terza tripla di serata vale il -18 (68-50) a metà dell’ultima frazione di gioco. La partita non regala ulteriori emozioni, se non fosse per l’esordio stagionale dei giovani Civetta, Barattieri e Perugino. Con quest’ultimo che si è fatto trovare pronto nel realizzare i suoi primi due punti.

NPC RIETI – NEUPHARMA 76 – 67

(25-13; 46-24; 56-45)

Rieti: Imperatori ne, Agostini 20, Mele 2, Da Campo 10, Markovic 13, Melchiorri 8, Cavallero 16, Cassar 4, Bacchin 3, Del Sole, Perella, Roversi ne. All. Ponticiello.

Virtus Imola: Masciarelli 6, Aglio 4, Morara, Magagnoli 15, Morina, Chiappelli 9, Alberti 2, Balciunas 11, Ohenhen 20, Noferini ne. All. Regazzi.

Termina sul parquet reatino l’entusiasmante percorso della Virtus Neupharma in SuperCoppa.

Virtus che, dopo il lungo viaggio in giornata in pullman, si presenta al PalaSojourner con importanti defezioni in cabina di regia, dove oltre all’ancora indisponibile Dalpozzo, è priva del proprio playmaker titolare Marco Barattini, fermo ai box a causa di una distorsione alla caviglia rimediata due giorni prima in allenamento.

Partenza sottotono dei gialloneri, frastornati fin da subito dalla difesa molto aggressiva dei padroni di casa (8-2 al 2’); coach Regazzi chiama un rapido time-out e la Virtus rientra in scia con due canestri dalla media di Ohenhen (9-9 al 5’). Rieti respinge però il ritorno virtussino con un incontenibile Cavallero (7 punti nei primi 5’), che propizia un break di 11-0 chiuso dalla tripla di Agostini (20-9 al 8’), con l’ex Andrea Costa che continua a creare problemi alla difesa imolese fino alla prima sirena (10 punti nel periodo). In apertura di 2° quarto, altra tegola per coach Regazzi, che deve sostituire Chiappelli per un infortunio al dito; i padroni di casa ringraziano e continuano a spingere con la tripla di Markovic ed il tap-in di Agostini (30-13 al 11’), sfiorando la doppia decina di vantaggio (34-15 al 14’). La Virtus prova ad accorciare con 5 punti a fila di Balciunas (35-22 al 16’) affidandosi però troppo ad iniziative personali che non vanno a segno, così la NPC prova una fuga decisa fino al +22 sulla sirena dell’intervallo (46-24), con Agostini autentico mattatore dell’incontro con 18 punti e 9 rimbalzi in appena 10 minuti sul parquet. Nella ripresa, coach Regazzi prova fin da subito la carta della difesa a zona e Rieti accusa il colpo (solo 5 punti segnati nei primi 7’ del post-intervallo), mentre, nell’altra metà campo, la Virtus trova punti prima in area con Ohenhen (48-30 al 24’) e poi da fuori con il canestro frontale di tabella di Masciarelli e la tripla di Magagnoli (53-43 al 28’), rientrando in partita grazie ad un ottimo terzo parziale (10-21). Nel quarto conclusivo, i padroni di casa si riprendono il comando (67-50 al 33’) con le conclusioni dall’arco di Markovic e Cavallero, ma la Virtus non molla mai del tutto, piazzando un break di 0-12 con le conclusioni di forza di Ohenhen e Chiappelli ed il tiro in sospensione di Balciunas (67-62 al 37’). La tripla di Magagnoli da speranza per la clamorosa rimonta (69-65 a -2’33”), ma, nel finale ,il 2/2 di Markovic, a cui risponde ancora Magagnoli, e la tripla di Melchiorri -1’01” (74-67), consegnano alla NPC Rieti il pass per le Final Four del prossimo week-end a Montecatini.

RUVO – CASSINO 98 – 82

Serie B, SuperCoppa: Bakery, Virtus Imola e Raggisolaris volano ai quarti!

SERIE B SUPERCOPPA

Secondo turno

BAKERY BASKET – PALLACANESTRO CREMA 91 – 85 dts

(12-21; 33-34; 52-53; 74-74)

Piacenza: Wiltshire 27, Criconia 19, Barattieri ne, Soviero 5, El Agbani 5, Marchiaro, Mastroianni 12, Maglietti 9, Perugino ne, Civetta ne, Manenti 7, Besedic 7. All. Conti.

Crema: Oboe 6, Carta 7, Nicoli 14, Ballati 11, Graziani ne, Stepanovic 11, Tsetserukou 18, Ianuale 14, Facchi, Ziviani 4. All. Baldiraghi.

La Bakery vince e con un pizzico di fortuna si qualifica anche ai quarti di finale (una delle 9 vincitrici degli ottavi, doveva essere “eliminata”).

Alla palla a due sono gli stessi cinque biancorossi del derby con Fiorenzuola a scendere in campo: Maglietti, Criconia, l’ex di turno Wiltshire, Mastroianni e Besedic. La partita all’inizio si gioca su ritmi poco elevati. Gli ospiti sono aggressivi in difesa, tant’è che raggiungono molto presto il bonus falli, ma allo stesso tempo attenti, concedendo pochi spazi da attaccare ai ragazzi di coach Conti. Manenti riesce a fare la voce grossa sotto canestro, ma la folata offensiva di Crema sul finire del primo periodo le permette di chiudere avanti di 9 (12-21). L’andazzo del match non cambia nella seconda frazione. Anzi, non fa che crescere la fisicità, andando a discapito dello spettacolo. La Bakery, pian piano, comincia a giocare la sua pallacanestro, con Wiltshire che prima lucra due liberi e poi segna la tripla del 24-26 al 15’. I biancorossi alzano la pressione difensiva, mentre Soviero e Mastroianni dalla lunetta rintuzzano il punteggio. La perla è però di Wiltshire che, allo scadere del primo tempo, segna la tripla del -1. Al rientro dagli spogliatoi, è un continuo capovolgimento. Inizia Piacenza con Maglietti che ruba, conduce il contropiede e serve Mastroianni che appoggia. Subito segue la tripla di Criconia che vale il 38-34. Al parziale biancorosso risponde Crema, che, al 24’, torna a condurre di 4 lunghezze. Ancora i canestri di Criconia e Wiltshire permettono alla Bakery di ritornare avanti (48-44), con il tifo biancorosso che scalda il palazzetto. Gli ospiti replicano per il nuovo vantaggio, ma prima Mastroianni e poi un indemoniato Wiltshire arrivano al ferro per il +2. L’ultima frazione si accende quando El Agbani, appena rientrato in campo, segna 5 punti consecutivi, con una bomba a gioco rotto (57-59). C’è però ancora da inseguire, con Manenti che sigla il 62 pari. Soviero si materializza due volte con furbizia dove non dovrebbe essere e scippa il pallone agli avversari. Crema non demorde e tocca a Besedic segnare la tripla del pari 71. A 12” dal termine, Criconia pesca il coniglio dal cilindro con la tripla che vale alla Bakery il pareggio, mandando la gara al supplementare. All’overtime non c’è storia: Piacenza gioca con la rabbia giusta e conduce nel punteggio dall’inizio alla fine. A prendersi la scena è Maglietti, autore di 7 punti consecutivi che trascinano la squadra verso la qualificazione ai quarti. Eppure gli ultimi secondi sono stati pieni di pathos, perché c’era da tener conto anche degli altri risultati per evitare di essere la nona vincitrice e subire la beffa di essere comunque eliminata per regolamento. I liberi di Criconia hanno permesso di avere una differenza canestri di +6, così da staccare il pass.

NEUPHARMA – PALLACANESTRO VICENZA 2012 76 – 55

(16-15 : 43-27 : 63-43)

Virtus Imola: Masciarelli 10, Dalpozzo ne, Aglio 3, Morara 2, Magagnoli 13, Morina 7, Chiappelli 16, Alberti 4, Barattini 3, Balciunas 14, Ohenhen 4. All. Regazzi.

Vicenza: Cucchiaro 12, Ambrosetti 11, Cernivani 5, Antonietti 2, Brescianini 4, Terenzi ne, Pavan, Pendin, Campiello 7, Riva 9, Brambilla 3, Carr 2. All. Cilio.

Continua il percorso vincente della Virtus Neupharma che, dopo aver trionfato nel derby di esordio, supera anche il 2° turno contro la Pall. Vicenza 2012, chiudendo la contesa in meno di tre quarti di gioco (61-36 al 28’).

Inizio estremamente soft per la Virtus (0-5 al 2’) che subisce fin troppo il play vicentino Cucchiaro, prima di una reazione propiziata da Chiappelli (8-9 al 4’), arrestata dal time out chiamato dal coach ospite Cilio. Coach Regazzi ricerca freschezza, dopo appena 6’17” ha infatti già ruotato 9 giocatori e la Virtus riprende a macinare gioco (13-9 al 8’), con un Giacchino Chiappelli (9 punti nei primi 7’) a tratti incontenibile per i blu avversari. Il dinamismo di Morina ed i canestri da ogni dove di Magagnoli (7 punti a fila) accendono il PalaRuggi (27-17 al 14’), costringendo gli ospiti a provare di arrestare le incursioni giallonere con la carta della difesa a zona, viste anche le percentuali povere da 3 punti di Balciunas e compagni (2/12 dopo 15’). Non si arresta, però, un Magagnoli in versione all-inclusive (9 punti nei primi 6’ del 2° quarto) supportato da Masciarelli (31-20 al 16’) e da un Chiappelli che raggiunge la doppia cifra dopo neanche 13’ in campo. Sul parquet sembra che ci sia solo una squadra, in maglia giallonera, che prende il largo colpendo su tutti i fronti: gioco da 3 punti di Magagnoli, appoggio di potenza di Balciunas e tripla piedi per terra di Masciarelli, più tecnico alla panchina ospite, portano in un amen la Virtus sul +17 (43-26 al 19’), chiudendo un secondo periodo sostanzialmente impeccabile (27-12 il parziale). Nella ripresa, la Virtus non si concede cali di concentrazione e riprende da dove aveva lasciato, spaziando nelle scelte offensive in tutti e 7 i metri attorno all’anello, con i canestri da sotto di Ohenhen e la raffica di triple di Balciunas (3/3 a fila) e capitan Aglio (59-35 al 26’) che dilatano il divario fino al massimo vantaggio giallonero (61-36 al 28’). Il quarto conclusivo è utile solo per ritoccare le statistiche personali, con tutti e dieci i gialloneri scesi in campo andati a referto (di cui ben 4 in doppia cifra) ed il sempre positivo piacere di passarsi la palla (21-10 il conto degli assist), tra gli applausi di un PalaRuggi orgoglioso dei propri ragazzi.

BLACKS – JANUS BASKET 98 – 72

(22-25; 51-44; 72-61)

Faenza: Galassi 11, Papa 13, Siberna 10, Vico 3, Naccari ne, Poggi 8, Ballarin, Petrucci 9, Aromando 34, Tomasini 10, Pastore ne, Belmonte ne. All. Garelli.

Fabriano: Centanni 10, Stanic 16, Gnecchi 2, Rapini ne, Bedin 17, Romagnoli ne, Bandini 4, Rapetti 6, Negri 13, Granic ne, Giombini 4. All. Grandi.

Blacks da applausi al PalaCattani. I faentini giocano un grande secondo tempo contro Fabriano, vincendo con un largo punteggio un match teso ed avvincente contro una squadra che ha dimostrato di avere grandi qualità. Oltre ad un immarcabile Aromando, autore di 34 punti, con 44 di valutazione, conditi da 15 rimbalzi, da sottolineare c’è la prova del collettivo che ha addirittura permesso di toccare il +28 nell’ultimo quarto, pur dovendo fare a meno di una pedina importante nello scacchiere tattico come Pastore.

I Blacks partono contratti, incassando troppi canestri nell’area pitturata, ma una volta riordinate le idee prendono l’inerzia. Aromando diventa il terminale offensivo propiziando il 17-9, poi Centanni e Stanic, a suon di triple, piazzano un break di 13-2 che vale il sorpasso sul 22-21, vantaggio che diventa anche 27-22. Faenza risponde con un break di 10-0, frutto della manovra collettiva e degli ottimi assist di Vico con cui mette i compagni nelle migliori condizioni per segnare (32-27). Stanic suona ancora una volta, riportando avanti i suoi e allora ci pensa Aromando, con una tripla, a regalare il 38-38, imitato da Galassi che, a fil di sirena, insacca una ‘bomba di tabella’ per il 51-44. Al rientro in campo, i Blacks sono determinati e sfoggiano grande aggressività e un’ottima difesa, non concedendo punti nei primi quattro minuti. L’attacco continua a girare a meraviglia con tutti i giocatori che danno il loro contributo e il vantaggio tocca ben presto la doppia cifra. Fabriano prova l’ultimo sussulto, ma non può nulla quando Faenza spinge sull’acceleratore piazzando la fuga decisiva arrivando a toccare anche il +28: 93-65. I Blacks ipotecano il match a 6’ dalla fine, gestendo un largo vantaggio, tanto che per la qualificazione ai quarti, non c’è neanche bisogno di attendere i risultati delle altre formazioni.

Serie B, SuperCoppa, passano il turno Bakery, Virtus Imola e Faenza

SERIE B

SUPERCOPPA

Primo turno

BAKERY BASKET – PALL. FIORENZUOLA 1972 99 – 95 d2ts

(16-21; 37-34; 55-58; 80-80; 87-87)

Piacenza: Wiltshire, Criconia 19, Barattieri ne, Soviero 13, El Agbani 14, Marchiaro 9, Mastroianni 18, Maglietti 2, Perugino ne, Civetta ne, Manenti 4, Besedic 20. All. Conti.

Fiorenzuola: Ricci 4, Venturoli 18, Aklilu ne, Bottioni 4, Re 1, Seck 19, Voltolini 5, Giacchè 2, Preti 11, Bettiolo, Gaye ne, Sabic 31. All. Dalmonte.

La Bakery vince il derby provinciale sconfiggendo Fiorenzuola dopo due tempi supplementari.

Coach Augusto Conti come quintetto titolare sceglie Maglietti, Criconia, Wiltshire, capitan Mastroianni e Besedic. Pronti via, dopo neppure 1’30” di partita, il punteggio è già sul 5 pari. Quando Criconia mette a segno il secondo canestro dall’arco, arriva il primo vantaggio biancorosso. La partita inizia a diventare ruvida, si segna poco e il centro sloveno Besedic è bravo a proteggere il canestro. Con le sostituzioni, Conti prova a far cambiare ritmo alla sua squadra e subito Soviero, con un bel ‘coast to coast’, segna in penetrazione. Marchiaro, invece, colpisce dall’arco, dopo che Manenti ha lottato duramente sotto canestro afferrando più di un rimbalzo offensivo. Mastroianni lucra dalla lunetta dopo un fallo tecnico ravvisato all’ospite Bottioni, ma Fiorenzuola sembra avere una migliore mira ad inizio gara e al 15′ si porta sul 23-29. Il trend a lungo andare vede le percentuali degli ospiti calare e quando Manenti e Besedic iniziano a fare la voce grossa vicino canestro, la Bakery mette la freccia: 34-31. Fiorenzuola pareggia, ma all’ultimo respiro del primo tempo El Agbani colpisce dall’angolo e permette ai biancorossi di andare al riposo avanti di 3 punti. Al rientro dagli spogliatoi, pur essendo ancora soltanto, preseason, le difese salgono di intensità e si assiste ad una partita molto spigolosa. Besedic si fa ammirare, non solo per la sua mole sotto canestro, ma anche per la mano morbida dal perimetro. La gara è comunque equilibrata e più volte cambia il padrone del match. Maglietti è scaltro a scippare palla a metà campo per un facile appoggio. Mastroianni, dopo aver tanto lottato, contribuisce al fatturato biancorosso con una tripla. Marchiaro, invece, è bravissimo a farsi trovare pronto sui tagli. La gara diventa emozionante quando prima Criconia e poi Soviero, timbrano dall’arco per il 63-64. E’ però del capitano il canestro che vale il sorpasso, quando mancano 7′ alla sirena finale. Il derby di Supercoppa s’infiamma in vista del traguardo, soprattutto con El Agbani, capace di colpire ben due volte da tre dalla stessa mattonella. Non è però sufficiente per allungare, con Fiorenzuola che si riporta avanti. A poco più di un minuto dalla sirena è ancora parità a quota 77. El Agbani, a gioco rotto, infila un’altra incredibile tripla, ma gli avversari impattano nuovamente. Con 22″ sul cronometro, la Bakery arriva fino alla fine ed è Mastroianni a provare il tiro della vittoria che s’infrange sul ferro: è overtime! I biancorossi scattano meglio dai blocchi di partenza del supplementare e si portano sul +4. Le energie iniziano però a scarseggiare e allora le azioni successive sono molto confusionarie, sia da una parte che dall’altra. A meno di un minuto dalla fine, Fiorenzuola ritorna in vantaggio (86-87). Mastroianni conquista un buon fallo e pareggia dalla linea della carità. Gli ospiti perdono palla e con 8″ sul cronometro è ancora la Bakery ad avere la palla della vittoria in mano, ma il tiro di Soviero è corto e si giocano altri 5′. Criconia, con un bel taglio a centro area e poi Soviero, con una penetrazione fino al ferro, permettono a Piacenza di rimanere col naso avanti. Nel momento cruciale, Criconia segna due triple consecutive, per il 99-95 che regge nei 48″ finali, così da permettere ai biancorossi di vincere e superare il turno.

Prossimo avversario la Pall. Crema, che a sua volta ha vinto a Piombino, da affrontare, in casa, mercoledì 13 settembre, con orario da definire.

LOGIMATIC GROUP – PALL. VICENZA 2012 64 – 74

(23-21; 37-44; 53-57)

Ozzano: Zanasi, Bechi 7, Pavani 3, Ly-Lee 2, Zambianchi, Martini 7, Terzi, Cortese 15, Balducci 4, Piazza 5, Abega 18, Mancini 3. All. Giuliani.

Vicenza: Cucchiaro 13, Ambrosetti 6, Brambilla 12, Riva 11, Antonietti 8, Terenzi, Cernivani 3, Campiello 4, Brescianini 15, Carr, Pendin 2, Pavan. All. Cilio.

Non riesce a sorridere, alla prima partita stagionale che conta davanti ai suoi calorosi tifosi, la Logimatic Group: la Civitus Allianz vince 74-64 e avanza nel torneo.

Il tecnico biancoblù opta per Piazza nel ruolo di playmaker, Abega guardia, Ly-Lee pivot, mentre Mancini e Cortese completano lo starting-five come ali. Il primo quarto si apre e si chiude all’insegna dell’equilibrio: Ozzano guida, Vicenza risponde e viceversa. I padroni di casa si appoggiano a un trascinatore come Abega, che a metà della frazione è uno dei due – insieme a Cortese – a referto; ben più uomini a punti, invece, mandano i veneti, perché sono ben sette al primo suono della sirena. L’ultimo è Brescianini, partito in contropiede per recuperare il primo, ma breve, allungo (+4, 23-19) al quale ha dato contributo Bechi con cinque punti. Nel secondo quarto, i ragazzi di Giuliani vanno in bonus dopo nemmeno tre giri di lancette, quando il risultato sorride sul +1 (25-24). Ma è una situazione temporanea, le squadre segnano poco – nel parziale di 5-5 al 15’ da sottolineare la tripla di Piazza da distanza siderale – ma Vicenza raggiunge presto Ozzano a quota quattro falli. Da quel momento, la partita si sblocca, pendendo da parte degli ospiti: la doppia tripla di Brescianini spedisce sul massimo vantaggio i suoi (+5, 32-37) e Riva premia ancora gli sforzi dei compagni regalando altri due punti. Abega prova a suonare la carica con un canestro dall’arco grande, ma i cinque falli sono un pegno che pesa troppo: negli spogliatoi, avanti, ci va Vicenza. Vantaggio che permane anche nel terzo quarto, con Ozzano che dopo otto minuti è a -9 (48-57), senza trovare spunti per masticare qualche canestro di distanza. Antonietti aiuta i compagni a dribblare il problema dei cinque falli, anche se nel finale deve fare i conti con un grande Alessandro Piazza che, tra difesa e attacco, tampona lo svantaggio al suono della sirena: -4. Sprecato nella prima metà dell’ultimo quarto, con i ragazzi di Cilio che – al primo time-out chiamato da Giuliani – sono lontani 12 punti (55-67), massimo svantaggio firmato dal classe 2005 veneto Brescianini, autore fino a quel momento di 15 punti. Gli stessi di Cortese, bravo insieme a Piazza a tenere a galla i suoi, fino a quando Brambilla piazza la tripla che registra il 70-57 in favore ospite. Un punto esclamativo che non spegne la carica ozzanese, sul parquet con il ritorno ai punti di Abega (top scorer con 18 punti), sugli spalti grazie alla carica dei tifosi. A 1’12” sul cronometro, però, a comandare è Vicenza e lo sarà sino alla fine.

NEUPHARMA – ANDREA COSTA 2022 71 – 65

(20-16; 39-32; 54-47)

Virtus Imola: Masciarelli 12, Dalpozzo ne, Aglio 12, Morara 2, Magagnoli 11, Morina 6, Chiappelli, Alberti ne, Barattini 8, Balciunas 13, Ohenhen 7. All. Regazzi.

Andrea Costa Imola: Drocker 17, Fazzi 10, Sorrentino 2, Aukstikalnis 12, Ranuzzi 2, Corcelli 3, Donati ne, Marangoni 3, Bresolin 2, Ronchini ne, Crespi 13. All. Di Paolantonio.

In un PalaRuggi caldissimo, la Virtus griffata Neupharma “rompe il ghiaccio” nella prima partita ufficiale della stagione nel migliore dei mod,i con una vittoria di carattere nel derby contro l’Andrea Costa.

La partenza è a tinte giallonere, con la Neupharma che prende vantaggio con il gioco da 3 punti di Barattini, il canestro da sotto di Ohenhen ed il 2/2 dalla lunetta di Masciarelli (7-0 al 2’), ma gli ospiti ricuciono rapidamente con la tripla di Fazzi, gli 8 punti a fila di Drocker (10-11 al 6’) e con il cesto da 3 punti di Corcelli, che riscalda il settore biancorosso (12-14 al 7’). Coach Regazzi ricerca freschezza e ruota i propri uomini (già 9 in campo nei primi 8’) trovando un positivo break di 6-0 finalizzato dal contropiede di Aglio (18-14 al 9’), che concede un vantaggio di 4 punti con cui si va alla prima pausa, nonostante le polveri bagnate dall’arco (0/8 nei primi 12’). Un sempre concreto Magagnoli (8 punti nei primi 7’ del 2° periodo) riporta serenità in giallonero (34-27 al 17’) e grazie ad un paio di canestri pesanti, allarga la difesa biancorossa che, in qualche occasione, fatica a contenere la fisicità di Ohenhen (37-29 al 19’). Si va così all’intervallo con la Virtus sul +7, imprecisa da 3 punti (2/13, rispetto al 6/17 Andrea Costa), ma decisamente più consistente nel pitturato (24-17 il confronto parziale a rimbalzo). L’avvio di ripresa è di impronta biancorossa, con gli ospiti che ritornano in scia con Aukstikalnis (41-39 al 22’), andando ad impattare con la tripla di Fazzi (42-42 al 23’), ma, come in precedenza, grazie alle rotazioni, la Virtus ritrova energia e rimette il muso avanti capitalizzando dalla lunetta con Balciunas ed un pimpante Morina (52-44 al 29’). Nel quarto conclusivo si fa sentire la stanchezza, in entrambe le metà campo, di un match ad alta tensione emotiva giocato ad appena tre settimane da inizio preparazione, ma la Neupharma si affida ai suoi senatori e piazza un break di 7-0 con 4 punti di Aglio e la tripla “solorete” di Magagnoli (63-49 al 35’) che mettono spazio in vista di un rush finale, dove Drocker prova a trascinare i suoi (65-60 al 38’), ma non basta.

BK RAVENNA P. MANETTI – BLACKS 60 – 70

(9-19; 25-29; 40-51)

Ravenna: Restelli 5, Galletti ne, Giovannelli, Nikolic 4, Ferrari 11, Paolin 7, Onojaife 1, Bedetti 6, Guardigli 6, Dron 16, De Gregori 4, Laghi. All. Bernardi.

Faenza: Ndiaye ne, Galassi 2, Papa 6, Siberna 13, Vico 13, Naccari ne, Poggi 8, Ballarin ne, Petrucci 5, Aromando 12, Tomasini 11, Pastore ne. All. Garelli.

Si tinge di neroverde il derby di Supercoppa. I Blacks vincono in casa dell’OraSì qualificandosi al secondo turno, che giocheranno mercoledì in casa contro Fabriano, alle ore 20.30. Nonostante la squadra sia in piena preparazione atletica e la fatica si faccia sentire, i Raggisolaris giocano una buona partita, riuscendo a sopperire al meglio ai momenti di difficoltà e ai normali alti e bassi di inizio stagione.

Ottima partenza dei Blacks, trascinati da un incontenibile Tomasini. L’ala è il terminale di un gioco offensivo basato soprattutto sul contropiede, arma che permette di mantenere un buon vantaggio per tutto il quarto, grazie anche ad una difesa sempre aggressiva. A fil di sirena è Papa a mettere il punto esclamativo, regalando il vantaggio in doppia cifra: 9-19. Ravenna rialza subito la testa affidandosi a Dron (9 punti per lui nel secondo quarto), mentre l’attacco di Faenza si inceppa e così l’OraSì si porta sotto fino al 21-26. I Blacks trovano punti soprattutto dalla lunetta (ben 11 nei primi 20’) e non segnano triple in tutto il primo tempo, arrivando comunque all’intervallo avanti 25-29. I Blacks provano a piazzare il break per andare in fuga, ma Ravenna è sempre attenta a restare in scia. Faenza si porta sul 29-37 e sul 33-40, ma in entrambe le occasioni Ravenna risponde alla grande. Vico, però, ha iniziato a ‘scaldare’ la mano da tre punti e con la sua terza tripla realizzata in pochi minuti, regala il 35-43, poi ci pensa Poggi a siglare la doppia cifra: 35-45. Un vantaggio che Faenza riesce a mantenere fino al termine del periodo, concluso avanti 40-51. I Blacks hanno ormai preso in mano l’inerzia del match e con due triple di Siberna fuggono sul 46-62 al 34’, gestendo poi il vantaggio fino alla sirena finale, respingendo ogni tentativo di rimonta degli avversari.

Serie B, Ottavi SuperCoppa, salutano Bakery e Andrea Costa

BAKERY – LIBERTAS LIVORNO 1947 60 – 70

(18-21, 34-35, 46-52)

Piacenza: El Agbani, Berra 16, Cecchetti 11, Korsunov 6, Coltro 10, Visentin 3, Ringressi ne, Carone ne, Balestra ne, Agbortabi, Angelucci 10, Livelli 4. All. Del Re.

Livorno: Forti 9, Fratto 6, Lucarelli 14, Sipala 6, Bruci, Fantoni 7, Made, Saccaggi 8, Ricci 17, Mancini, Bargnesi 3, Mori. All. Andreazza.

PALL. SENIGALLIA – ANDREA COSTA 74 – 71

(25-23; 44-38; 51-57)

Senigallia: Santucci 11, Giacomin 10, Gnecchi 11, Neri 12, Casabianca ne, Valle 4, Lemmi 7, Camilletti ne, Cerruti 2, Marini ne, Musci 6, Pozzetti 11. All. Filippetti.

Imola: Restelli 13, Roli 2, Fazzi 3, Agostini 7, Barbieri ne, Ranuzzi 9, Corcelli 15, Marangoni ne, Spagnoli, Tognacci, Montanari 6, Trentin 16. All. Grandi.

Serie B, SuperCoppa, secondo giro, avanzano Bakery ed Andrea Costa

SERIE B

SUPERCOPPA 2° turno

BAKERY BASKET – N. P. VIGEVANO 1955 69 – 62

(15-14; 33-30; 50-44)

Piacenza: Korsunov 1, Livelli 5, El Agbani 2, Cecchetti 22, Coltro 11, Agbortabi 4, Visentin 1, Carone, Balestra ne, Berra 16, Angelucci 7, Molinari ne. All. Del Re.

Vigevano: Peroni 12, Rossi 7, Stautmanis 5, D’Alessandro 11, Mercante 7, Ragagnin 7, Spaccasassi ne, Broglia 2, Pisati ne, Benites 11, Tagliavini ne, Laudoni ne. All Piazza.

La Bakery supera anche il secondo turno e si qualifica per gli ottavi.

La formazione di coach Marco Del Re si presenta con Coltro, El Agbani, Berra, Angelucci e Cecchetti in quintetto base, con il prodotto del settore giovanile biancorosso El Agbani a siglare i primi punti di un incontro che viaggia a lungo sui binari dell’equilibrio (15-14 il punteggio a fine primo quarto, 33-30 a metà partita), con la Bakery capace di mandare rapidamente Cecchetti in doppia cifra, riuscendo a confermarsi pericolosa con tutti i propri effettivi, tanto da essere addirittura 8 (saranno ben 9 alla fine) i giocatori a referto nei primi 20’. Al rientro dagli spogliatoi, la Bakery sale ulteriormente di colpi. Cecchetti colpisce a ripetizione dall’arco portando rapidamente il proprio bottino personale a 20, mentre Berra prosegue la propria partita a tutto tondo (11 punti, 7 rimbalzi dopo 30’ di gioco), quando il punteggio recita 50-44, dopo la tripla di Benites che anticipa la penultima sirena. La sempre presente ed efficace Vigevano, però, non si dà certo per vinta, anzi: l’avvio dell’ultimo quarto sorride ai gialloblù che, dopo due minuti, tornano ad un solo punto di disavanzo con il libero di D’Alessandro, prima della reazione d’orgoglio biancorosso per il nuovo +7: Angelucci prima, Berra dopo, colpiscono dall’arco dei 6.75 e costringono Vigevano al timeout. L’inerzia è, però, nuovamente cambiata, ed il gran canestro nel pitturato di Coltro lo certifica: 64-53, primo vantaggio in doppia cifra dopo 37’ di gioco. I biancorossi resistono infine al tentativo di aggancio di Vigevano, chiudono l’incontro con il punteggio di 69-62 e passano il turno.

PALL. SENIGALLIA – BLACKS 79 – 71

(21-24; 37-32; 57-50)

Senigallia: Santucci 17, Giacomini 11, Gnecchi 3, Neri 8, Casabianca ne, Valle, Lemmi 5, Camilletti ne, Cerruti 1, Marini ne, Musci 13, Pozzetti 21. All. Filippetti.

Faenza: Bandini 4, Siberna 4, Vico 6, Poggi 11, Voltolini 10, Molinaro13, Petrucci 2, Aromando 16, Ragazzini ne, Pastore 5, Nkot Nkot ne. All. Garelli.

I Blacks lottano fino all’ultimo in casa di Senigallia, ma non riescono ad avere la meglio. uscendo così dalla Supercoppa. I faentini pagano una serata negativa al tiro (soprattutto da tre punti e dalla lunetta), anche se dal lato dell’atteggiamento giocano un’ottima gara. rimontando più volte l’avversario grazie al gioco di squadra. Ora l’obiettivo è puntato a sabato 1° ottobre, quando ci sarà il debutto in campionato ad Ozzano.

Il match è combattuto per tutti i quaranta minuti, con entrambe le squadre che giocano a viso aperto. Ne nasce così una partita ricca di sorpassi e controsorpassi e ad inaugurarli sono i Blacks. Sotto 10-4, piazzano un break di 12-0 per il 10-16, poi mantengono l’inerzia fino alla fine del primo quarto conclusosi avanti 21-24. Nel secondo periodo sale in cattedra Senigallia. I marchigiani colpiscono con il tiro da tre, arma che si rivelerà decisiva, e grazie a Santucci vanno sul 37-29, gap colmato dal canestro di Vico sulla sirena, per il 37-32 dell’intervallo. I Raggisolaris esordiscono nel secondo tempo in maniera perentoria, rifacendosi sotto fino al 37-38, ma, ancora una volta, la Goldengas li punisce dal perimetro. I tiri pesanti permettono ai padroni di casa di scappare sul 52-40, costringendo coach Garelli al time out. Le sue parole fanno effetto e ancora una volta arriva la pronta reazione. I Blacks stringono la difesa e si rifanno sotto trovando la parità, a 5’30’’ dalla fine, sul 60-60, non riuscendo però a piazzare il sorpasso. Alcune buone azioni non finalizzate vengono punite dalle ‘solite’ triple di Senigallia che, con tre tiri consecutivi dai 6,75, vanno sul 73-65 al 38’. I Blacks ci provano fino all’ultimo, ma la rimonta non riesce.

ANDREA COSTA 2022 – SINERMATIC 92 – 70

(20-18; 43-36; 77-52)

Imola: Restelli 5, Roli, Fazzi 10, Agostini 14, Barbieri ne, Ranuzzi 14, Corcelli 11, Magangoni ne, Spagnoli 2, Tognacci 19, Montanari 8, Trentin 9. All. Grandi.

Ozzano: Folli 6, Salsini, Radovanovic 2, Felici 5, Galletti, Balducci 5, Klyuchnyk 17, Chaippelli 7, Barattini ne, Bonfiglio 12, Buscaroli 4, Lasagni 12. All. Loperfido.

Due derby, due vittorie. Dopo il successo nella Stracittadina contro la Virtus Imola, l’Andrea Costa ha centrato il bis superando anche la Sinermatic sul parquet del PalaRuggi. Nel match valido per i sedicesimi di Supercoppa Lnp Old Wild West, i biancorossi hanno annichilito gli emiliani con una bella e convincente prestazione di squadra. Il derby della via Emilia è terminato col punteggio di 92-70. 

La cronaca della partita. L’Andrea Costa parte subito col piede giusto mettendo la testa avanti sull’8-2 in soli due minuti. Al parziale biancorosso rispondono gli ospiti mettendo a referto nove punti di fila consecutivi. Il match va a folate e l’inerzia è nuovamente a favore dei padroni di casa che, trascinati da Tognacci e Agostini, ritornano avanti nel punteggio. Il primo quarto si chiude 20-18. La musica non cambia nemmeno nel secondo periodo, con i romagnoli che continuano a trovare la via del canestro grazie a Fazzi, Corcelli e Trentin. Negli ultimi centoventi secondi prima dell’intervallo, l’Andrea Costa piazza un altro importante parziale di 7-0, che consente ai ragazzi di Coach Grandi di andare negli spogliatoi sul 43-36. Al rientro sul parquet, Imola inizia a fare la voce grossa e prende il largo. Nel terzo quarto, i biancorossi si trovano alla perfezione e spinti dal sostegno incessante dei propri tifosi, riescono a realizzare la bellezza di 34 punti in dieci minuti, mettendo la partita e la qualificazione in cassaforte. Nell’ultimo periodo, l’Andrea Costa amministra con facilità il proprio vantaggio e manda in campo anche i giovanissimi del vivaio International Samuel Roli e Federico Spagnoli, quest’ultimo trova anche la gioia per i primi due punti realizzati. Il match termina così con il punteggio finale di 92-70.

Serie B, SuperCoppa: sorridono Faenza, Ozzano e Piacenza, Imola è biancorossa

SERIE B

SUPERCOPPA 1° turno

BAKERY – PALL. CREMA 84 – 71

(23-22; 44-38; 60-53)

Piacenza: Angelucci 15, Berra 20, Korsunov 7, Coltro 15, Livelli 11, Cecchetti 7, Visentin, Ringressi, Carone, Balestra 1, El Agbani 3, Agbortabi 5. All. Del Re.

Crema: Mascherpa 16, Fazioli 5, Wiltshire 11, Guerini, Stepanovic 17, Lazukic, Ballati ne, Esposito 3, Crespi 15, Ziviani 4, Ivanaj. All. Baldiraghi.

SINERMATIC – PALL. FIORENZUOLA 75 -70

(16-16; 35-39; 52-59)

Ozzano: Folli 10, Salsini ne, Radovanovic, Felici, Galletti ne, Balducci 5, Klyuchnyk 16, Chiappelli 7, Barattini 15, Bonfiglio 8, Buscaroli 7, Lasagni 7. All. Loperfido.

Fiorenzuola: Casagrande 14, Re 8, Devic ne, Caverni, Pederzini ne, Giacché 9, Giorgi 11, Preti 10, Bettiolo  ne, Ricci 2, Magrini 16. All. Galetti.

Buona la prima per la Sinermatic. Dopo aver rincorso per oltre tre quarti di match, i New Flying Balls battono in volata Fiorenzuola e accedono al turno successivo di Supercoppa.

Primo quarto molto equilibrato, che si chiude sul 16 pari. Fra i padroni di casa buon inizio di Bonfiglio, Klyuchnyk comincia a macinare fatturato e Balducci segna l’unica bomba dei primi dieci minuti. Dall’altra parte, invece, Giorgi e Magrini sono i più proficui, con gli ospiti spesso bravi a costruirsi seconde opportunità sfruttando numerosi rimbalzi in attacco. Rimbalzi in attacco che aumentano sempre più nel secondo periodo, quando dopo il 21-18 Sinermatic, firmato da capitan Folli in apertura di frazione, arriva uno 3-15 di parziale ospite che vale al minuto 16 il +9 (24-33) gialloblù. La difesa ozzanese mostra più di una volta qualche lacuna: Giacchè, Re e Magrini ne approfittano per trovare comodi canestri. I Flying, però, sono in partita, affidandosi ai tiri da fuori di Lasagni, Barattini e Chiappelli per andare all’intervallo lungo sotto di poco più di un possesso (35-39 il parziale). Nel terzo quarto Fiorenzuola è padrona del gioco, con Casagrande e Giorgi che permettono ai “Bees” di mantenere 2-3 possessi di vantaggio per quasi tutto il periodo, nonostante percentuali da fuori non superlative. Al minuto 27 Fiorenzuola trova con Casagrande il massimo vantaggio di serata sul +11 (46-57), mentre nel finale di quarto sono bravi Barattini prima e Balducci poi a limitare i danni, riportando il passivo sul -7 all’ultimo minibreak. Nella prima metà dell’ultimo quarto, Ozzano ha due possibilità per azzerare il gap, ma in entrambe le occasioni fallisce, con Fiorenzuola brava a punire i padroni di casa riportando il vantaggio a 6-7 lunghezze. A 3’30” dalla fine, è una schiacciata di Folli a riportare la Sinermatic avanti (non succedeva dal minuto 11) sul 64-63. Coach Galetti si rifugia nel time out e a seguire, due bombe dei Bees, firmate Giacché–Giorgi, gelano il pubblico di fede ozzanese, con i propri beniamini tornati a -5 (64-69). A 1’45” dalla fine, un clamoroso gioco da 4 punti di Barattini ridà speranze ai tifosi delle palle Volanti (68-69); nell’azione successiva, Magrini sbaglia, dall’altra parte penetrazione vincente di Bonfiglio e nuovo sorpasso Flying a 1’20” dalla fine (70-69). Preti, dalla lunetta, impatta a quota 70 con un 1/2 dalla lunetta, Klyuchnyk timbra un brillante ultimo periodo con il canestro e libero supplementare del 73-70. Si entra nell’ultimo minuto con Magrini che fallisce, dall’arco, il tiro della nuova parità; dall’altra parte Bonfiglio gioca con il cronometro, ma fallisce il tiro della vittoria; il numero 32 ozzanese si fa subito perdonare rubando palla a Giacché, con Folli che, da sotto, timbra il 75-70 finale.

ANDREA COSTA IMOLA 2022 – VIRTUS SPES VIS IMOLA 66 – 59

(19-15; 32-37; 50-48)

Andrea Costa: Restelli 15, Roli ne, Fazzi 6, Agostini 4, Barbieri ne, Ranuzzi 10, Corcelli 8, Marangoni ne, Spagnoli ne, Tognacci 7, Montanari 5, Trentin 11. All. Grandi.

VirtusSpesVis: Mladenov 19, Galassi 8, Carta 1, Dalpozzo, Aglio 14, Morara 5, Magagnoli 2, Pellegrini, Soliani 7, Milovanovic 3, Alberti ne. All. Regazzi.

L’abbiamo atteso, sognato e desiderato per oltre trent’anni e alla fine il derby di Imola tra Andrea Costa e Virtus ha rispettato le aspettative della vigilia, emozionando tutti i tifosi che hanno riempito un PalaRuggi quasi al gran completo. Una sfida equilibrata tra due squadre che sono ancora in fase di rodaggio e che si sono dimostrate essere comprensibilmente provate dai carichi di lavoro della preparazione. Alla fine, però, sono stati i biancorossi ad avere la meglio al termine dei quaranta minuti di gioco, col punteggio finale di 66-59. A fare la differenza, in particolar modo, è stata la maggiore esperienza del roster di Coach Grandi rispetto ai propri avversari e l’apporto di un palazzetto che ha sostenuto incessantemente i biancorossi dal primo all’ultimo minuto.

Nel primo quarto di gioco, l’Andrea Costa è partita subito forte, grazie alle triple di Agostini e Montanari e alle giocate di Restelli e Tognacci, che hanno fissato il punteggio sul 19-15. Nel secondo periodo, invece, ad avere la meglio è stata la Virtus Imola che, approfittando di un calo dei biancorossi, è arrivata all’intervallo lungo in vantaggio 32-37. La pausa fa bene a Corcelli e compagni che, al rientro sul parquet, sono riusciti ad accorciare il distacco sui “cugini”, fino a superarli nei minuti finali del terzo quarto, rimettendo la testa con un parziale di 18-11. La musica non è cambiata nemmeno nell’ultimo periodo di gara, con l’Andrea Costa che ha amministrato il vantaggio, impedendo alla Virtus Imola di rientrare in partita e chiudendo la pratica col punteggio finale di 66-59.

BLACKS – TIGERS 93 – 59

(22-11; 55-28; 80-41)

Faenza: Bandini 12, Siberna 19, Vico 5, Mazzagatti 2, Poggi 9, Voltolini 13, Molinaro 11, Petrucci 2, Aromando 12, Ragazzini, Pastore 7, Nkot Nkot 1. All. Garelli.

Cervia: Brighi ne, Frigoli 5, Stella, Favaretto 8, Veronesi 4, Pierucci 12, Ferrari, Bracci 7, Rossi 14, Bertini, Tomcic 9. All. Domizioli.

Inizia con una rotonda vittoria la Supercoppa dei Blacks, ma più importante del risultato è stata la prova del collettivo. I giocatori hanno mostrato un’ottima coesione nonostante lavorino insieme da meno di un mese e tutti i dodici atleti entrati in campo hanno dato un grande contributo per il successo sui Tigers Cervia. I Raggisolaris avanzano così ai sedicesimi di finale che giocheranno mercoledì in casa di Senigallia, vincitrice contro Jesi.

I Blacks iniziano il derby contratti subendo un parziale di 4-0, ma dopo appena due minuti riprendono l’inerzia del match che manterranno fino alla fine. Pastore firma il sorpasso (5-4), poi i Raggisolaris prendono il largo grazie all’aggressività difensiva e alla circolazione di palla, che permette di confezionare molti assist. Il gioco veloce e la maggiore fisicità a rimbalzo regalano un primo importante break a fine primo quarto, 22-11, anticipo di quella che sarà una vera e propria fuga. Cinque punti filati di Vico e un gioco da tre punti da applausi di Bandini sono il viatico del 32-13 del 13’, risultato che fa calare il sipario. Coach Garelli ruota tutti i giocatori per distribuire il minutaggio e provare nuovi schemi e anche dai giovani ha ottime risposte. Ragazzini è infatti protagonista con un perfetto assist per Siberna (top scorer del match) che segna da tre. All’intervallo si arriva con Faenza avanti 55-28, tanto che il secondo tempo non ha storia, con i padroni di casa che arrivavano anche sul +41!

Strepitosa Raggisolaris, la SuperCoppa è tua!

SEMIFINALE

RAGGISOLARIS – VIGEVANO 72- 69

(14-25; 33-37; 51-48)

Faenza: Bianchi ne, Mazzagatti ne, Ferrari, Siberna 14, Vico ne, Ballabio 6, Poggi 11, Reale 18, Morara, Petrucci 12, Ugolini 11, Cortecchia ne. All. Serra.

Vigevano: Ferri 10, Tagliavini ne, Radchenko, Procacci 6, Mercante 14, Rosa, Giorgi 11, Spaccasassi ne, Rossi 2, Kahnt ne, Gatti 11, Peroni 15. All. Piazza.

Ancora privi di Vico, fermo per i postumi del duro colpo alla testa subito nel quarto di finale contro Ancona, i Raggisolaris scendono in campo con grande determinazione, soffrendo però Vigevano nel finale del primo quarto, come dimostra l’allungo dei lombardi fino al 25-14. Faenza riordina le idee e grazie alla solita difesa inizia a macinare gioco, ribaltando l’inerzia e portandosi avanti 50-41. L’Elachem ricuce il gap e inizia così una gara punto a punto all’insegna dell’equilibrio, tanto che a 21’’ dalla fine il punteggio è 68-68. Vigevano chiama time out e al rientro in campo la rimessa dal fondo, ma Petrucci è lesto ad anticipare l’avversario grazie anche al prezioso aiuto difensivo di Ugolini e segna il 70-68. Reale manda in lunetta Gatti a 5’’ dalla sirena che segna solo un libero (69-70 a 5’’), poi i lombardi fanno fallo su Poggi a 4’’. Il pivot è glaciale dalla lunetta, segnando un perfetto 2/2 che chiude i conti.

FINALE

RAGGISOLARIS – CIVIDALE 75 – 56

(15-15; 42-33; 62-42)

Faenza: Bianchi ne, Mazzagatti ne, Ferrari, Siberna 18, Vico 6, Ballabio 7, Poggi 16, Reale 6, Morara 3, Petrucci 9, Ugolini 10, Cortecchia ne. All. Serra.

Cividale: Miani 5, Chiera 5, Cassese ne, Laudoni, Rota 9, Battistini 8, Gattolin ne, Paesano 2, Rocchi 20, Furin ne, Micalich 7, Ohenen ne. All. Pillastrini.

Giornata storica per i Raggisolaris. A Lignano Sabbiadoro la squadra di coach Serra alza la Supercoppa, primo trofeo nazionale nella storia del club, superando Cividale 75-56. Un successo meritato che arriva al termine di una Final Eight da sogno e di sei partite del torneo disputate con grinta, cuore e determinazione, dove lo spirito del gruppo ha fatto la differenza: un ottimo viatico in vista del campionato che inizierà domenica 3 ottobre. Mvp della finale è stato eletto Giovanni Poggi, autore anche in questa occasione di una prestazione incredibile.

Il match inizia con l’infortunio di Laudoni, costretto ad uscire dal campo dopo soli tre minuti ed è all’insegna dell’equilibrio e dell’agonismo. I Raggisolaris conquistano qualche punto di vantaggio venendo poi agganciati dalla tripla di Rocchi del 15-15 a fine periodo. Un copione che si ripete anche nel secondo quarto, con Petrucci che ha la ‘mano calda’ segnando tre triple: l’ultima regala il primo vantaggio in doppia cifra: 40-30. Coach Serra intanto getta nella mischia Vico, ripresosi dal problema al collo dovuto all’infortunio occorsogli nei quarti con Ancona e la guardia dispende assist e si mette al servizio della squadra. All’intervallo si arriva con Faenza avanti 42-33, poi, al rientro in campo, inizia il monologo faentino. L’attacco dei Raggisolaris gira a meraviglia, la difesa è super e in pochi minuti arriva il +25 (62-37) grazie ad una tripla di Morara, con Cividale che fatica ad avere le idee chiare. La reazione friulana non tarda ad arrivare è con un break di 16-0 riapre i conti fino al 62-53, ma contro questa Faenza non c’è nulla da fare. Siberna spara la tripla del 65-53, Poggi trasforma in canestro un assist al bacio di Vico (67-53) e l’inerzia ritorna nelle mani romagnole. Nel finale la squadra di coach Serra gestisce il vantaggio e al suono della sirena può partire la festa: la Supercoppa è di Faenza.

Supercoppa Serie B: i Raggisolaris agguantano la semifinale!

RAGGISOLARIS – IL CAMPETTO 61 – 57

(11-14; 22-32; 42-49)

Faenza: Mazzagatti ne, Ferrari, Siberna 6, Vico 4, Ballabio, Poggi 16, Reale 6, Morara 10, Petrucci 11, Ugolini 8. All. Serra.

Ancona: Minoli, Panzini, Centanni 16, Zandri ne, Quarisa 13, Aguzzoli 5, Gospodinov, Cacace 5, Giombini, Pozzetti 11, Anibaldi ne. All. Coen.

Rimonta da applausi per i Raggisolaris che volano in semifinale vincendo la quarta partita consecutiva di Supercoppa nei secondi finali. Il successo su Ancona arriva proprio al fotofinish grazie ad un’ottima prova del collettivo, costretto a rinunciare a Vico, uscito per infortunio a quattro minuti dalla fine. La squadra di coach Serra ritornerà in campo sabato, alle ore 17.15, in semifinale contro Vigevano.

I Raggisolaris partono molto bene, ma non riescono a trovare il canestro con continuità, venendo poi colpiti da Ancona che oltre a difendere molto bene su Vico e in tutte le zone del campo, tirano con alte percentuali. La dimostrazione è il vantaggio di 20-30 negli ultimi minuti del secondo quarto, arrivato dopo che i faentini non avevano segnato per sei minuti. Ancona raggiunge il massimo vantaggio sul 29-44 grazie a due triple e da quel momento parte la riscossa faentina. Minuto dopo minuto la difesa diventa sempre più attenta e l’attacco inizia a girare. Sotto 49-55 al 36’, Vico deve uscire dopo essere stato colpito fortuitamente alla testa dal ginocchio di Centanni, mentre stava andando a rimbalzo e pur senza uno dei suoi leader, i faentini piazzano la rimonta. Morara suona la carica per il 54-55, Poggi firma il sorpasso (56-55) e Centanni dalla lunetta il controsorpasso dorico: 56-57. Il pallone inizia a scottare, ma non per Siberna che, a 10’’ dalla sirena, firma la tripla del 59-57. A completare l’opera è Petrucci, prima con un’ottima difesa su Pozzetti costringendolo a perdere palla, poi, con il 2/2 dalla lunetta che vale la semifinale.

Serie B, Supercoppa: i Raggisolaris conquistano le finali!

SUPERCOPPA

RAGGISOLARIS – PIELLE 61 – 58

(25-14; 36-33; 49-44)

Faenza: Bianchi ne, Mazzagatti, Ferrari 2, Siberna 2, Vico 18, Ballabio 5, Poggi 10, Reale 15, Morara, Petrucci 3, Ugolini 5, Cortecchia ne. All. Serra.

Livorno: Iardella 13, Fin, Tempestini 10, Nannipieri ne, Pederzini 11, Lemmi 9, Lenti 6, Salvadori 4, Sacco ne, Drocker 5. All. Da Prato.

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