Serie C, CMO&Baskers ce l’hanno fatta!

SPAREGGI NAZIONALI

Conference Nord Est

PIZETA EXPRESS CARRE’ – ROMANO BASKET 63 – 77

CENTRO MINIBASKET OZZANO – SACILE BASKET 83 – 42

(21-11; 40-22; 56-32)

Ozzano: Scapinelli, Margelli 4, Murati 2, Folli 9, Landi, Usman 5, Parenti 5, Carnovali 12, Bianco 8, Diambo 9, Renzi 2, Odah 27. All. Grandi.

Sacile: Jovancic 13, Paciotti Iacchelli 6, Crestan 6, Bariviera 5, Canton 4, Tomasin 3, Colomberotto 2, Trevisini 2, Ripa 1, Solfa, Ramadi ne. All. Pennazzato.

Conference Centro

PALL. SUPERNOVA FIUMICINO – BASKET GUALDO’96 68 – 87

CHEMIFARMA – TIBER ROMA 75 – 53

(20-26; 38-35; 59-48)

Forlimpopoli: A. Brighi 21, Ruscelli 3, Sampieri 7, Rossi 3, Grassi 3, Lombini, Baldisserri, L. Brighi 6., Fin 18, M. Bracci 2, Galarza 2, J. Bracci 10. All. Tumidei.

Tiber Roma: Belmaggio 8, Grilli 17, Pozzi 2. Lentini 8, Piazza 8, Gentile 5, Fantauzzi, Terzoni 2, Kavosh, Romanelli, Cipriani, Della Corte 3. All. Cilli.

Si chiude, con un degnissimo epilogo, l’irripetibile quanto immacolata stagione dei Baskérs: nella torrida cornice del PlaSojourner, i Baskérs conquistano la quarta promozione nei dodici anni di storia, guadagnando con indiscusso merito l’accesso alla B Interregionale, ancora punto più alto del movimento cestisti forlimpopolese. Un popolo in festa, capace di tramutare una finale ad oltre 200 chilometri da casa, in un tripudio collettivo dalle radici profonde. L’ultima vittima sacrificale assume le sembianze di una Tiber al passo fino al riposo lungo, poi, alle prese con lo strapotere fisico dei galletti ed a una difesa che concede appena 27 punti negli ultimi 30’. Il simbolo del trionfo è quello dello stoico capitano, al rientro in campo dopo due settimane per l’infortunio alla caviglia ed al solito fondamentale alla causa pur in condizioni fisiche precarie.

Romagnoli che spingono forte sul gas (16-8 al 5’30” in apertura) sospinti dalla regia del clamoroso Antonio Brighi e dalla consueta concretezza di Sampieri, per poi subire un perentorio 1-13 negli ultimi due giri di lancette sotto la gragnola di triple confezionate dai lupi. Secondo parziale in sostanziale equilibrio, con Fin che approfitta dei ribaltamenti fuori dall’area e si mette in proprio dall’arco. La profondità d’organico artusiana, unita alla certificata impermeabilità difensiva, allarga una forbice destinata sempre più a dilatarsi anche grazie alla veemenza di Bracci jr. nel pitturato. La Tiber perde ritmo in attacco ed un 12-0 a cavallo dell’ultimo riposo fa scattare la festa del popolo biancorosso.