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C Gold, Lugo batte i Flying Balls nella “bella” e conquista, nuovamente, la serie B

PLAY OFF FINALE Gara3

ORVA – LA.CO. 69 – 61 (2-1)

(15-13; 31-25; 53-40)

Lugo: Baroncini ne, Poluzzi 11, Tinsley, Romagnoli ne, Cortesi 8, Seravalli 15, Legnani 12, Presentazi 5, Filippini 7, Guerra ne, Collina ne, Zhytaryuk 10. All. Galetti.

Flying Balls Ozzano: Masrè 2, Morara 4, Folli 11, Magagnoli 5, Lalanne, Betti ne, Guazzaloca 4, Martini, Cutolo 21, Gianasi ne, Agusto 14. All. Grandi.

“Grazie lo stesso ragazzi”. Questa è la frase che riecheggiava fra le voci del numeroso pubblico ozzanese all’uscita del PalaBanca ad ostilità concluse. Lugo vince 68 a 61, festeggia la meritata promozione in Serie B. I Flying escono a testa alta, fra gli applausi, fra gli abbracci, qualche scontata lacrima nel volto perché questi ragazzi hanno dato l’anima fino all’ultimo, contro tutto e tutti. Ma non è bastato. Onore a loro.

La partita è di quelle sentite. Nei primi minuti si sbaglia molto, soprattutto al tiro. Ozzano prende il comando del gioco trascinata da Folli (2-6 al 5’), ma i padroni di casa trovano presto feeling con il canestro dalla lunga distanza e con le triple di Legnani e Seravalli arriva il sorpasso. Lugo non abbandonerà più il vantaggio. Dopo il +2 (15-13) alla prima sirena, c’è il primo allungo di serata per i biancoverdi (27-18 al 15’), che si dimostrano più efficaci dalla lunga distanza (quasi il 40% contro il 20% degli ospiti). La La.Co. con l’assenza di Gianasi ed un Agusto limitato dai falli (3 nella prima parte di partita) si affida a Cutolo per rientrare sul -6 (31-25) al’intervallo lungo. Nella terza frazione i Flying tengono testa ai romagnoli per metà quarto con i canestri di Morara, Agusto e una tripla di Cutolo (40-36 al 25’); Lugo ingrana, poi, la sesta marcia e il duo Poluzzi-Zhytaryuk disegna un parziale di 13 a 4 che fa volare l’Orva sul +13 all’ultimo mini break (53-40). I Flying Balls intanto perdono Guazzaloca per una forte botta al ginocchio, però non mollano e, con i punti di Cutolo e Agusto (che però uscirà per il 5 falli), tornano sul -6 (65-59) a 2”10 dalla fine. Dalla lunetta i Flying falliscono il -5, dall’altra parte segnano Filippini e Legnani per il +9 Lugo all’ultimo giro di lancette. A meno di trenta secondi dalla fine, con Lugo che ormai festeggiava la vittoria e con i Flying che issavano bandiera bianca, coach Galetti chiama un inspiegabile time-out che provoca l’ira della panchina e dei giocatori biancorossi, nonché il forte disappunto del pubblico ozzanese nei confronti di questa scelta. La partita si chiude quindi con un po’ di nervosismo che si poteva benissimo evitare. A una manciata di secondi dalla fine, Cutolo schiaccia il 68-61 finale, è suo l’ultimo canestro del campionato.

C Silver, Guelfo vince in volata ed è promosso. Play Out, la Rebasket è salva, l’Olimpia torna in D

PLAY OFF FINALE Gara3

GUELFO BASKET – VIRTUS MEDICINA 76 – 73 (2-1)

(22-20; 41-36; 56-53)

Castel Guelfo: Bernabini 3, Millina, Baccarini 4, Fornasari ne, Venturoli 15, Musolesi 10, Ruggiero 2, Pieri 10, Casagrande 20, Quadrelli, Govi G. 12. All. Serio.

Medicina: Magnani, Tinti 18, Marinelli, Mini 12, Govi F. 7, Biguzzi 6, Lorenzini 2, Stagni ne, Barba 12, Canovi ne, Rambelli 16. All. Curti.

In quel 9 giugno, il Guelfo arrivò al capolinea di un campionato lunghissimo, difficilissimo, crudele, bellissimo… Tante difficoltà, soprattutto gli infortuni, il più grave quello di Giordani proprio quando aveva trovato la continuità giusta; cali di tensione che hanno fatto perdere punti importanti contro squadre sulla carta più deboli; episodi sfortunati; la vittoria, ma senza riuscire a ribaltare la differenza canestri contro l’LG Competition all’ultima giornata di campionato che poteva bloccare mentalmente i ragazzi. Ma poi ci sono la volontà di giocatori fantastici, la fame di alcuni che hanno visto già troppe volte sfumare i campionati all’ultima curva, uno staff tecnico di livello superiore e capace di mantenere il gruppo sempre sul pezzo, una tifoseria super, la testa e, soprattutto, un cuore grande così. Ed è così che quel 9 giugno 2017 il treno Guelfo Basket dopo aver scelto il binario con più curve possibili, come dicevamo, arrivò a quel capolinea tanto sognato chiamato C Gold.

La partita-derby-finale è stata una vera e propria battaglia di intensità. Il Guelfo mantiene sempre il comando, toccando anche i dieci punti di vantaggio. Ma i ragazzi di Curti non si scompongono e, con l’esperienza di Rambelli e la giovane vivacità di Barba, riescono sempre a ricucire il divario. L’ultima frazione è un testa a testa incredibile e a 28″ dal termine Medicina si trova a -2 con la palla in mano. A 13″ Filippo Govi subisce fallo e Medicina ha quindi l’ultimo possesso decisivo: Mini riesci a uscire da un raddoppio e a servire Biguzzi a centro area che, in entrata, va ad appoggiare facilmente con 2″ sul cronometro. Fischio dell’arbitro, sul PalaMarchetti aleggiano i fantasmi della gara di andata di campionato. Ma stavolta la decisione è diversa: infrazione di passi. Casagrande sulla rimessa viene immediatamente mandato in lunetta dove farà 1/2, il tiro della disperazione non viene accolto dagli Dei del Basket e la festa sugli spalti può, così, iniziare.

 

PLAY OUT FINALE Gara3

OLIMPIA CASTELLO 2010 – CRISDEN 69 – 70 (1-2)

(16-15; 35-28; 51-48)

Olimpia: Franceschini 11, Dall’Osso 9, Bonetti 4, Binassi 10, Venturi 12, Corazza 5, Pedini 3, Boschi, Cavina 4, Guazzaloca 11, Nardi. All. Grassilli.

Rebasket Castelnovo Sotto: Minardi, Magliani, Nunziato, Castagnaro 20, Mazza 4, Bartoli, Defant 15, Villani 16, Melli 9, Panizzi, Bettelli 6. All. Casoli.

La Crisden vince gara 3 e centra la salvezza. Partita vietata ai deboli di cuore e, in un finale punto a punto, è del castelnovese doc Mazza, il canestro decisivo, sul punteggio di 69-68, a 42″ dal termine del match. Nell’azione successiva la difesa reggiana contiene l’attacco castellano, la Rebasket non la chiude e nell’ultimo possesso l’Olimpia ha ancora venti secondi per sancire le sorti del campionato, ma sbaglia con Pedini e la Rebasket si aggiudica match e salvezza.

La squadra di Casoli parte forte, Bettelli in cattedra con 6 punti e, dopo quattro minuti di gioco, la Crisden è avanti (0-14). Immediato il time out per i padroni di casa, che porta subito benefici sperati e, con un parziale di 9-0 firmato Franceschini e Binassi ,arriva al settimo minuto sul (9-14). L’attacco Rebasket non trova più sbocchi, l’Olimpia prende coraggio e chiude il primo quarto avanti (16-15). Nel secondo quarto regna l’equilibrio fino a tre minuti dal termine, ma sono le triple di Franceschini a consegnare ai bolognesi il +7 al riposo (35-28). Alla ripresa della pausa lunga, l’Olimpia piazza un parziale devastante e raggiunge il massimo vantaggio (43-30); nella Rebasket arriva il quarto fallo dì Bettelli, ma Castagnaro e Defant prendono in mano la squadra, coadiuvati dall’attenta regia di Melli e dalla concretezza di Villani sotto le plance, ed i reggiani arrivano a -2(45-43). Coach Casoli ordina la zona 3-2, l’Olimpia non ci capisce più nulla ed  è ancora Defant, con una tripla pazzesca, a dare il vantaggio alla Crisden (48-46). Nell’ultimo minuto del periodo Corazza e Dall’Osso riportano i bolognesi con il naso avanti (51-48). Ultima e decisiva frazione, sale la tensione in un palazzetto gremito, regna l’equilibrio tra le due squadre. Castagnaro, con un gioco da tre punti, dà il +4 (65-61) a cinque minuti dal termine. Risponde per l’Olimpia un ispirato Venturi, per il 67-67 a -2′, ma il Dio del basket ha deciso che le sorti ed il destino di questo sofferto campionato fossero in mano ad un castelnovese…

Serie D, la Grifo fa sua la “maratona” con l’Atletico e sale in C Silver

PLAY OFF FINALE Gara3

VB – ATLETICO BASKET 69 – 62 (2-1)

(25-23; 38-35; 55-56)

Grifo Imola: Brusa, Castelli 1, Bartoli 5, Dirella 1, R. Lucchetta 7, Grillini 22, Lanzoni 3, Orlando 8, S. Lucchetta 1, Zaccherini, Sgorbati 9, Pasini 12. All. Palumbi.

Atletico: Gr. Veronesi 10, M. Campanella 10, Rossi 11, Grassi, De Simone 9, Diop, Artese, Flori 10, Gi. Veronesi 3, E. Campanella 2, Pedroni, Zappoli 8. All. Pietrantonio.

E venne il giorno del trionfo! La Grifo per la prima volta nella sua storia approda in C Silver. E’ vero, c’è stata la parentesi di Formula Grifo, ma quello fu un ircocervo di breve durata nato dalle ceneri della “Summer League”, quindi non nato dal cuore Grifo. Un sogno a ottobre è diventato realtà a giugno al termine, di una cavalcata in cui 15 “brutti anatroccoli” sono diventati magnifici cigni. Trovate qualche addetto ai lavori che a inizio stagione pronosticasse qualcosa più di una tranquilla salvezza per questa squadra. Invece il lavoro in palestra e la mano tutt’altro che arrugginita di un coach tornato in panca, dopo un lungo periodo sabbatico, hanno prodotto questo splendido risultato. Inutile cercare di fare graduatorie di merito, perché durante l’anno tutti hanno giocato almeno una gara da protagonista e prima degli infortuni anche Guglielmo e Linguerri hanno dato una grossa mano così come gli innesti in corsa di Riccardo Lucchetta e Grillini hanno garantito solidità e punti al gruppo. Anche Brusa, il meno impiegato, è stato fondamentale in allenamento e in panca dispensando consigli ai compagni.

Ma veniamo alla gara. Ancora un bellissimo colpo d’occhio sulle tribune con ampia e rumorosa rappresentanza ospite. Ben presto si vede che il copione sarà quello delle due gare precedenti, ovvero una partita rude, spezzettata, non per esteti del basket, ma vera. Le squadre vanno in bonus dopo tre minuti e a fine quarto si conteranno ben 23 falli (saranno 67 a fine gara, con tre antisportivi, due tecnici per proteste e uno per flopping). La Grifo esce meglio dai blocchi e si porta sul 14-6 a metà primo quarto, con Grillini sugli scudi: In campo avversario lo spauracchio Rossi ha già tre falli ed è costretto in panca, per cui è M. Campanella a caricarsi i suoi sulle spalle, con 5 punti che valgono il 15-13 dopo poco più di sei minuti. La Grifo, di squadra, torna avanti (22-13), ma la peggiore precisione ai liberi (che durerà per tutta la gara, braccino corto per la tensione?) rispetto all’Altetico ed una tripla di Flori allo scadere riportano i bolognesi ad un solo possesso. In avvio di secondo periodo una fiammata Grifo ridà fiato (34-25 al 14′), ma un antisportivo di S. Lucchetta e un tecnico alla panca imolese permettono ai “reds” di rimettersi a ruota (34-32 al 17′). Al rientro dalla pausa lunga, una tripla di Rossi ridà la parità (38-38) poi si va avanti punto a punto fino al 49-49, poi Gregorio Veronesi dà ai suoi il primo vantaggio (49-51), che l’Atletico riesce a mantenere nonostante un antisportivo fischiato a Pedroni, fino in avvio di terzo quarto. Sarà un secondo antisportivo, stavolta a Flori, che permetterà a Bartoli (2/2) di riportare i biancoblu avanti 58-56 a -6’25”. Una tripla fondamentale di Sgorbati allarga il solco (63-56) e quattro punti di Pasini chiudono virtualmente la contesa (67-56 a 3′ dalla fine). Nel finale la Grifo abbassa i ritmi, l’Atletico prova un pressing inefficace e si chiude col giusto ingresso in campo di Brusa. Prima che si dia il via alla festa.