Serie B, Faenza stoppa la capolista, Ravenna non si ferma…

SERIE B

13° Giornata

GIRONE A

BRIANZA CASA 2022 – NPC RIETI SPORTHUB 105 – 80

GEKO CONSULT. S.ANTIMO – FABO MONTECATINI 88 – 76

SOLBAT PIOMBINO – PAPERDI CASERTA 84 – 74

LOGIMAN CREMA – RIMADESIO DESIO 82 – 58

SAE SCIENTIFICA – ALBERTI E SANTI 86 – 84

(24-19; 51-48; 70-64)

Legnano: Casini 10, Ghigo, Planezio 17, Marino 13, Pirovano ne, Dagri ne, Sipala 5, Sacchettini 16, Fragonara, Amorelli ne, Raivio 25. All. Piazza.

Fiorenzuola Bees: Ricci 2, Biorac 8, Venturoli ne, Bottioni 9, Re 2, Seck 11, Voltolini 5, Giacchè, Preti 24, Bettiolo ne, Gayè 3, Sabic 20. All. Dalmonte.

Una buona Fiorenzuola se la gioca alla pari con la più quota Legnano, ma alla fine deve cedere i 2 punti alla formazione lombarda.

Coach Dalmonte sorprende tutti con la possibilità di avere ben 3 giocatori a portare palla come Giacchè, Bottioni e Voltolini fin dall’inizio. E’ Preti, con 2 conclusioni dal pitturato, ad iscriversi per primo alla partita (proprio come contro Sant’Antimo) per il 3-5 al 3’, con altre due triple consecutive del numero 17 gialloblu che lo portano alla doppia cifra personale già al 4’: 5-11. Planezio, con la stessa pasta, riavvicina Legnano sul 10-13 dopo un giro di orologio, con il primo sorpasso dei padroni di casa firmato da Sacchettini, svitandosi nel pitturato (14-13). Il primo break della partita viene firmato da Planezio e Sacchettini, con coach Dalmonte costretto al timeout discrezionale all’8’, sul 20-15. Raivio inaugura la sua partita sul finale di quarto, con il primo parziale che vede i Knights di coach Piazza avanti di cinque lunghezze, 24-19. Gayè, con la tripla al 12’, riporta i Bees ad un possesso di svantaggio, con le difese che cercano di forzare palloni recuperati da ambo le parti. Fiorenzuola impatta a quota 28 con l’uscita dai blocchi di Sabic, con le percentuali che si alzano immediatamente, con scambi di triple tra Marino e Bottioni. La partita diventa appassionante in questi minuti, con Planezio bravo dal mid-range, con il jumper mancino, a portare i padroni di casa sul 40-36 al 17’. Sabic tiene in piedi i Fiorenzuola Bees sul finale di quarto, con 6 punti consecutivi che tengono viva la squadra di Dalmonte (45-42). Casini diventa un fattore notevole in casa Legnano negli ultimi giri d’orologio del parziale, con Seck a mettere il layup del 51-48 a fine primo tempo. Il rientro dagli spogliatoi è firmato interamente da Raivio che, con 5 punti consecutivi, porta Legnano al +8. Casini, dalla linea della carità, porta Legnano al massimo vantaggio di serata sul 65-54, con Fiorenzuola che fatica a produrre tiri di buona fattura. I Bees vengono caricati in modo immotivato di falli, con gap evidente nella terza frazione che non rende affatto contenta la panchina emiliana. Nonostante questo, Biorac e Preti cercano di mantenere Fiorenzuola sotto la doppia cifra di svantaggio, in un quarto complesso in casa Bees, con il 68-61 al 29’ che costringe coach Piazza al timeout. Sabic, con la tripla in semi transizione, riporta Fiorenzuola fino al -4 entrando nell’ultimo minuto del terzo parziale, con Casini che chiude il parziale sul 70-64, con il movimento di piede perno a due passi da canestro. Preti e Seck riescono a far tornare i Bees a completo contatto ad inizio dell’ultimo parziale, con un minibreak da 0-5 che porta i Bees al 70-69. I due liberi di Sabic al 34’ fanno mettere la freccia (72-73), ma Legnano vede nell’assist-cioccolatino di Marino per Sacchettini, il controsorpasso al 36’ sul 78-76. La partita è vibrante e punto a punto, con Sacchettini da una parte e Preti dall’altra a fare la voce grossa. E’ proprio il lungo di Legnano a realizzare, con il movimento spalle a canestro, l’84-80 al 39’. Sabic realizza il -2 dai tiri liberi, ma negli ultimi 10″ Preti ha in mano la tripla per la vittoria, colpendo tuttavia solo il primo ferro. Sul fallo sistematico su Raivio, il franco-americano è glaciale con il 2/2 dell’86-82. Dopo il timeout obbligato di Fiorenzuola, Seck realizza, dopo aver catturato il rimbalzo offensivo, ma ai Bees non riesce il miracolo. Finisce 86-84 per Legnano.

AKERN – BAKERY BASKET 82 – 75

(26-14; 45-35; 62-56)

Livorno: Saccaggi 17, Fratto 10, Williams 4, Forti ne, Ricci 6, Fantoni 11, Tozzi 16, Buca 2, Balestri ne, Lucarelli 6, Bargnesi 10, Allinei ne. All. Andreazza.

Piacenza: Besedic 14, Mastroianni 7, Maglietti 2, Wiltshire 14, Soviero 13, Marchiaro, Civetta ne, Alberici ne, Ciconia 12, Manenti 7, El Agbani 6. All. Salvemini.

Piacenza mette alla frusta la Libertas Livorno, ma, per vincere, non basta.

L’approccio non è dei migliori per i ragazzi di coach Salvemini che, dopo tre minuti di gioco, sono sotto per 7-0. Segna anche l’ex Lucarelli e la Libertas allunga sull’11-0. Piacenza è nervosa, Besedic non riesce a segnare da sotto e Mastroianni si prende un tecnico, seguito poco dopo da Maglietti. Nel frattempo, Wiltshire in transizione sblocca il punteggio biancorosso, mentre Besedic buca dall’arco (20-6). Soviero, appena entrato, segna di forza, mentre la tabella da 3 di El Agbani vale il 25-12. Il secondo quarto è ondivago. Parte forte la Bakery con le triple di Criconia e Besedic (30-22 al 12’), che fanno decidere per il timeout gli avversari. Ancora una bomba di Criconia vale il -5, con la successiva penetrazione di Maglietti che sembra riaprire il match. Invece, l’attacco biancorosso si ferma e Livorno, pian piano, torna a macinare sulla doppia cifra di vantaggio. Prima Mastroianni in transizione e poi Manenti con l’appoggio, cercano di tamponare all’intervallo. È sempre il capitano biancorosso a suonare la carica ad inizio ripresa, con cinque punti di fila che portano il parziale sul 47-40. La Libertas prova di nuovo a scappare, ma la tripla di Wiltshire tiene aggrappata Piacenza sul 52-44 al 25’. Si prosegue con questa sorta di tira e molla, con Livorno sempre a condurre le danze. L’appoggio di Manenti vale il nuovo -8, prima che si arrivi all’ultima sirena corta con sei lunghezze a dividere le due squadre. Nuovamente l’inizio dell’ultima frazione arride ai viandanti che, grazie al canestro di Manenti e al gioco da tre punti di Soviero, accorciano fino al 64-61. Sembra che ormai l’aggancio sia cosa fatta e invece la spia dell’attacco biancorosso torna a secco e gli avversari ne approfittano per rimettere oltre 10 punti tra le due squadre, con un parziale di 8-0. Il finale sembra scritto e invece no, perché Besedic segna due triple di fila, per l’80-75 che tiene ancora in ansia la Libertas che, comunque, conquista la vittoria.

GEMA MONTECATINI – BANCA POPOL. DEL CASSINATE 96 – 72

VIRTUS SALERNO – CAFFE’ TOSCANO LIVORNO 70 – 80

PAFFONI OMEGNA – DEL.FES AVELLINO 97 – 78

CLASSIFICA

PGVP%
Akern Libertas Livorno201310376.9
Fabo Herons Montecatini201310376.9
Gema Montecatini18139469.2
Caffè Toscano Pielle Livorno18139469.2
Paffoni Fulgor Omegna16138561.5
Solbat Piombino16138561.5
Logiman Pall. Crema16138561.5
Lissone Interni Brianza Casa Basket14137653.8
Bakery Basket Piacenza12136746.2
SAE Scientifica Legnano12136746.2
BPC Virtus Cassino12136746.2
Geko PSA Sant’Antimo12136746.2
Del Fes Avellino12136746.2
Fiorenzuola Bees10135838.5
Rimadesio Desio10135838.5
NPC Rieti61331023.1
Lars Virtus Arechi Salerno5134930.8
Paperdi Caserta2131127.7

GIRONE B

VIRTUS PADOVA – ORASI’ 76 – 93

(23-23; 47-38; 63-70)

Padova: Bianconi 16 (4/5 2/7), Antelli 15 (3/5 2/6), Marchet 9 (1/2 2/4), Cecchinato 17 (4/8 3/12), Ius 13 (6/7), Osellieri ne, Schiavon (0/1 da 3), Ferrari 6 (3/5), Padovani ne, Zanetti ne, Guevarra ne. All. De Nicolao.

Ravenna: Laghi 2 (1/1), Ferrari 10 (5/5), Galletti, Restelli 18 (2/4 4/7), Onojaife 11 (4/5), Dron 1 (0/2 da 3), Guardigli ne, Bedetti 17 (6/6 1/2), Panzini (0/2 da 3), De Gregori 6 (3/6), Paolin 13 (5/6 0/5), Nikolic 17 (3/4 1/2). All. Bernardi.

Quarta vittoria consecutiva, la seconda in trasferta, e Ravenna vola. I giallorossi si impongono a Padova ad una Virtus incerottata (assente Molinaro, al quale si aggiunge Scanzi all’ultimo minuto) per 93-76. Una partita che passerà agli annali per il fatto che tutto il secondo tempo è stato arbitrato (molto bene) da un solo arbitro, la signora Emanuela Tommasi, poiché il suo collega si è dovuto fermare per un serio problema muscolare. Complimenti davvero sentiti per come l’arbitraggio è stato condotto brillantemente in porto.

Al palasport di Rubano, coach De Nicolao deve dare spazio al giovane Jus, che parte in quintetto supportato da Bianconi, Ferrari, Cecchinato e Antelli. Bernardi, invece, punta su Dron, Bedetti, Paolin, Nikolic e Onojaife. Apre i giochi Antelli, con una bomba dall’angolo sinistro dopo 40″. Dopo uno sfondamento in attacco fischiato ad Onojaife, segue un canestro in avvicinamento del Ferrari patavino e si va subito sul 4-0. Paolin e poi Dron, confezionano passaggi sotto canestro che portano due canestri di Onojaife, per il 4-4 dopo 2’20”, ma poi lo stesso Ivan, nel tentativo di stoppare Antelli,  commette il suo 2° fallo dopo soli 2’39”. Entra De Gregori, Ravenna sembra meno brillante rispetto ad una pimpante Virtus e fa fatica a carburare così  che la bomba di Cecchinato, a 5’48” dal termine del quarto, porta Padova sul 12-4 ,costringendo Bernardi a chiamare time out.  Le cose in casa giallorossa si sistemano  e l’OraSì comincia ad alzare i giri. Bedetti, con canestri di forza, e Nikolic, riavvicinano Ravenna, che passa davanti nel punteggio a 1’51” dalla fine del primo periodo con una tripla di Restelli. Il time out di De Nicolao sistema la difesa passando a zona e con un tonico Bianconi e la tripla del giovane Marchet, si va al primo riposo sul 23 pari. Nel 2° quarto debutta con la maglia dell’OraSi Panzini, ma Padova riparte forte grazie a Cecchinato ed Antelli, sempre supportati da Bianconi. 35 a 30 dopo metà periodo poi, dopo il +7 segnato da Jus, su assist del folletto Antelli, Bernardi ferma il gioco con un time out, ma la Virtus non molla e arriva a chiudere il 2° periodo sul +9 (47-38), suo massimo vantaggio nel match. La terza frazione ribalta l’inerzia della partita: in poco più  di un minuto, Ferrari, Nikolic e Restelli (tripla) confezionano un 0-7 che riporta i giallorossi a -2. Riparte Cecchinato, ma la difesa a zona chiamata da Bernardi mette in difficoltà i padroni di casa e dopo 4′, le squadre sono di muovo appaiate. Dopo 5’30” Ravenna, con una tripla di Restelli, si porta sul 55-59. La sensazione che l’intensità della difesa dei ravennati si stia elevando è evidente e porta i giocatori di Bernardi a correre e segnare in campo aperto. Il +10 viene raggiunto da Paolin, poi ancora il +12 di Ale Ferrari. Le bombe di Cecchinato, di un sorprendente Michet, e le scorribande di Antelli, tengono in vita la Virtus, ma il finale del 3° quarto racconta di un’OraSi che si sta impadronendo della partita: 63-70, con il parziale del periodo di 16-32! L’ultima frazione vede i padroni di casa in difficoltà per il calo fisico dovuto alle scarse rotazione e per la difesa a zona proposta dai ravennati. Bianconi e  Ferrari, gravati di 4 falli, escono dal match. Restelli ruba dalla rimessa e in campo aperto, riporta a +9 la sua squadra, Bedetti amplia: +12 dopo 32’50”. Tap in di Ferrari +14. Rientra Nikolic a 5′ dal termine: l’OraSi continua a mordere in difesa e per Padova segnare è impresa titanica. Jus riporta a -13 i suoi ma, a 3′ dal termine, Ravenna pare avere in mano il match. Onojaife  e Nikolic non sbagliano i rispettivi liberi e il loro 4/4 complessivo, unito al jumper di Ferrari e ad una stoppatona su Jus del centro ravennate, chiudono definitivamente l’incontro. Si arriva per inerzia alla fine con l’ennesima tripla di Restelli ed  il canestro del giovane Laghi, che mette la ciliegina su su questo poker che il Basket Ravenna serve sul tavolo del campionato.

ALLIANZ PAZIENZA ASS. – LIOFILCHEM ROSETO 72 – 71

LOGIMATIC GROUP – LUX BASKET 1974 81 – 83 dts

(17-18; 37-37; 55-55; 77-77)

Ozzano: Myers, Bechi 12, Pavani ne, Ly-Lee 10, Martini 10, Terzi, Cortese 15, Balducci 6, Bastone 13, Piazza 11, Mancini 4, Zanasi ne. All. Conti.

Chieti: Leonetti ne, Del Testa 3, Reale 2, Ciribeni 14, Berra 3, Cena 4, Tiberti 21, Maggio 9, Rodriguez 9, Paesano 18. All. Aniello.

Una partita mozzafiato, conclusasi solamente al primo supplementare: Ozzano lascia la posta in palio alla LUX Chieti, perdendo 81-83, ma mettendo in campo una prova maiuscola.

Ozzano lotta sia con Chieti che con i falli (3-0 a 4’30” dalla prima sirena), riuscendo a tenere testa a entrambi: 13-13, momento in cui Bechi disegna per Mancini, bravo a firmare il primo vantaggio di casa e infiammando gli ultimi minuti della frazione. Nel finale fa il suo esordio, in casacca biancorossa, il nuovo arrivo Nicola Bastone, che si mette in mostra subendo un fallo su rimbalzo difensivo: inutile, ai fini del pareggio, visto che gli ospiti chiudono sul 17-18. Sulla falsa riga si apre anche il secondo parziale: Chieti comanda, Ozzano insegue. Tra l’altro, con soli canestri all’interno dell’area su azione (1/7 da tre e nessun libero), soffrendo anche sotto la voce dei rimbalzi, dove gli abruzzesi segnano un +5. Stesso divario che firma Paesano (21-26) quando manca poco alla metà della frazione, mangiucchiato qualche istante dopo dalla tripla di Piazza e, definitivamente, dalla bella imbeccata di Cortese per Bechi (26-26). Berra e Tiberti rilanciano Chieti sul +5, Ly-Lee – tra gli altri – con una tripla, riduce la distanza al minimo svantaggio (32-33), ma è una bagarre riportata in parità con un altro tiro dai 6.75 metri di Piazza. Importante, ma non quanto l’assist dello stesso play per Martini, a centesimi dal rientro dagli spogliatoi: 37-37. Rientra meglio in campo Ozzano, che accelera sul +6 (46-40), dopo un parapiglia che accende la sfida: Bechi sale in cattedra, sale in doppia cifra, così come Mancini, mentre Chieti sta risalendo trascinata addirittura dai 17 punti di Tiberti. Il 55-55 ci introduce ad un ultimo quarto pieno di agonismo. Le decisioni degli arbitri imbestialiscono il pubblico ozzanese, mentre la squadra scivola sul -4 a suon di falli: tre, per il 57-61. Bastone, tra canestro e tiro libero aggiuntivo, riporta prima sul minimo vantaggio i suoi (60-61), poi sul pareggio (64-64). Ancora, il nuovo acquisto – che raggiunge la doppia cifra – tiene a galla i compagni sul 68-69, prima del tecnico che manda Maggio al libero del +2. Sulle tribune, il tifo è caldissimo a spingere Cortese&Co.: proprio il capitano realizza due liberi pesantissimi (74-72 a 1’18” dalla fine); dall’altra parte risponde il solito Tiberti. E quando sembra pesare come un macigno, a 33” dalla fine, la tripla di Piazza che obbliga coach Aniello a chiamare il time-out della speranza, risponde Del Testa, per un nuovo pareggio. Si va al supplementare. Che si apre sotto i migliori auspici, quando Ly-Lee si fa commettere il quinto fallo personale di Tiberti, realizzando i liberi successivi, con le due squadre che lottano, ma senza schiodarsi dal 79-77 fino all’ultimo minuto. Ciribeni indovina l’anello dopo un tecnico a Balducci, Maggio invece la tripla del +2 (79-81), a 42” dalla fine. La percussione di Rodriguez spinge Ozzano a -4, dopo una rimessa che ha lasciato più di qualche dubbio, mentre a -9” Piazza è glaciale, dopo aver subito l’ennesimo fallo (81-83). Nell’ultima azione, però, è proprio il play a mancare il bersaglio grosso per il secondo supplementare.

BLACKS – TECNOSWITCH 77 – 75

(15-15; 37-29; 60-51)

Faenza: Galassi 11, Papa 20, Siberna 1, Vico 15, Naccari ne, Poggi 8, Ballarin ne, Petrucci 16, Aromando 4, Tomasini ne, Pastore 2. All. Lotesoriere.

Ruvo: Galmarini 21, Granieri ne, Toniato 8, Contento 9, Ghersetti, Jackson 6, Eliantonio, Traini 12, Leggio 19, Diomede ne. All. Campanella.

Grazie ad un capolavoro difensivo, i Blacks superano la capolista Ruvo di Puglia, allungando la serie positiva con i pugliesi. Nelle dieci sfide disputate in poco più di due anni, infatti, i faentini conducono 8-2. Prima di parlare dei meriti di Faenza, vanno fatti i complimenti alla Tecnoswitch che, con quel parziale di 18-4 negli ultimi minuti, ha confermato ancora una volta tutta la sua forza. Il successo dei Raggisolaris è arrivato al fotofinish grazie ad un canestro di Vico, ma è una vittoria del gruppo, perfetto in difesa, come dimostrano i soli 6 punti concessi a Jackson, giocatore da 18.2 punti di media. Per i tanti tifosi presenti al PalaCattani, questa resterà una serata indimenticabile.

Ruvo prova a fare subito la voce grossa con Leggio e Galmarini, ma i Blacks sfoderano una grande difesa che sopperisce all’attacco poco efficace e al primo riposo il punteggio è di perfetta parità: 15-15. Quando i canestri inizino ad arrivare, Faenza passa a condurre, grazie a Papa che, con sei punti consecutivi, porta Faenza sul 25-20, vantaggio che toccherà anche il 33-25 grazie ai liberi di Galassi. All’intervallo, i Blacks sono avanti 37-29, ma il dato più importante sono i 29 punti concessi ad una squadra come Ruvo e la supremazia a rimbalzo (23-11). Al rientro in campo, la Tecnoswitch prova a reagire, ma Faenza non si disunisce, respingendo ogni tentativo di rimonta. E quando capitan Petrucci si accende segnando due triple consecutive, arriva anche il massimo vantaggio: 71-57 a 5’18’’ dalla fine. Ruvo piazza un break di 18-4 in pochi minuti, frutto anche di alcune palle perse dei Raggisolaris, dovute alla pressione dei pugliesi. A 32’’ dalla fine il punteggio è 75-75 e tutto si decide nel finale. Vico, a 12’’ dalla sirena, firma il canestro del sorpasso in penetrazione, Ruvo affida l’ultimo tiro a Contento, ma la sua tripla è corta e i Blacks possono così esplodere di gioia per una vittoria davvero meritata.

CIVITUS ALLIANZ VICENZA – LIONS BISCEGLIE 70 – 73

RUCKER S. VENDEMIANO – LUXARM LUMEZZANE 80 – 49

NEUPHARMA – BASKET JESI ACADEMY 64 – 68

(14-10; 34-32; 52-53)

Virtus Imola: Masciarelli 13, Dalpozzo, Aglio 2, Morara, Magagnoli 7, Morina 1, Chiappelli 12, Alberti, Barattini 5, Balciunas 3, Ohenhen 21, Vannini. All. Zappi.

Jesi: Varaschin 18, Carnevale, Bruno 9, Filippini 8, Merletto, Nisi, Valentini 4, Rossi 13, Marulli 11, Casagrande 5. All. Ghizzinardi.

Cede proprio all’ultimo minuto la Virtus Imola contro Jesi: 64-68 in favore dei marchigiani, che vincono un bel testa a testa e infliggono il primo ko per coach Zappi, dopo il bel successo di Bisceglie.

Imola parte con i play Balciunas e Barattini, le ali Alberti e Chiappelli, mentre Ohenhen veste i panni del pivot. Inizio strepitoso quello della Virtus che, con una difesa arcigna, lucida anche se perfetta “solo” per i primi 8’, chiude in vantaggio la prima frazione per 14-10. Sotto canestro jesino è quasi implacabile Ohenhen, autore di 6 punti che contribuisce all’ottimo parziale di 11-0 – e fa chiamare il primo time-out a coach Ghizzinardi – con altri tre punti che si aggiungono prima che le offensive si spengano. Gli ospiti, infatti, si rifanno sotto negli ultimi due giri d’orologio, trovando i primi canestri con le triple di Filippini e Casagrande. A inizio secondo quarto, la terza gioia avversaria dai 6.75 metri di Bruno accorcia, al minimo svantaggio, la distanza tra le due formazioni, aprendo un botta&risposta quasi irreale fino a qualche minuto prima. Per la prima volta nel match, Imola viene superata da Jesi grazie a Marulli, che prima impatta sul 18-18 con una tripla, seguita dal contropiede che obbliga coach Zappi a chiamare time-out. Ne esce rinvigorito Masciarelli, preciso dall’angolo a indovinare la seconda tripla – personale e di squadra – per il 21-20 al quale risponde nuovamente Marulli con la stessa moneta, due volte consecutive: 21-26. Una distanza che i gialloneri riescono a recuperare con la grande tripla di Balciunas e il fisico di Ohenhen, valevoli per il momentaneo +2 (34-32). Il bentornato dagli spogliatoi lo dà, ancora, Chiappelli con una tripla (37-32), incipit di una – nuova – piccola fuga dei gialloneri: 42-36 dopo 3’, 52-48 a 2’ dalla terza sirena. Ohenhen, è grandissimo protagonista con 21 punti in 23’ in campo e proprio quando coach Zappi lo riporta in panchina, Jesi impatta sul 52-52, per poi indovinare uno dei due tiri liberi di Valentini per il +1 di un tesissimo match. Prima Rossi, poi Masciarelli: Virtus e marchigiani si danno colpi a suon di triple (55-56), poi Magagnoli – con la settima conclusione dall’arco – firma il +1. Da quel momento, i ragazzi di Zappi faticano troppo sotto canestro, facendo approfittare Jesi che, pian piano, riguadagna un buon vantaggio: 57-62. Masciarelli dall’arco, per la quarta tripla su cinque tentativi, che riporta la Virtus a -2 (60-62); ancora più incredibile, però, sono i tre punti di Barattini dagli 8 metri per il +1 (63-62). Un errore in costruzione costa il nuovo svantaggio (63-64), Barattini, invece, spreca l’ultima azione, con Imola che perde tempo ad andare in bonus per rientrare in possesso della sfera sul 63-66. Inutili, purtroppo, gli ultimi tentativi.

GEMINI MESTRE – JANUS BASKET FABRIANO 93 – 67

C.J. BASKET TARANTO – ANDREA COSTA 2022 68 – 75

(13-18; 24-40; 49-61)

Taranto: Gigante ne, Valentini 10, Conte ne, Fresno 13, Ragagnin 18, Lusvarghi 3, Thioune 12, Reggiani 11, Kovachev, Ambrosin 1. All. Cottignoli.

Andrea Costa Imola: Drocker 11, Fazzi 12, Sorrentino ne, Aukstikalnis 16, Ranuzzi 12, Corcelli 6, Marangoni, Bresolin 1, Martini 4, Crespi 13. All. Di Paolantonio.

CLASSIFICA

PGVP%
Tecnoswitch Ruvo di Puglia221311284.6
Rucker San Vendemiano201310376.9
Allianz Pazienza San Severo18139469.2
Liofilchem Roseto18139469.2
General Contractor Jesi16138561.5
LUX Chieti15138561.5
Ristopro Fabriano14137653.8
OraSì Ravenna14137653.8
Blacks Faenza14137653.8
Andrea Costa Imola14137653.8
Gemini Mestre12136746.2
Virtus Imola10135838.5
LuxArm Lumezzane10135838.5
Lions Bisceglie8134930.8
Pallacanestro Virtus Padova8134930.8
Logimatic Group Ozzano8134930.8
CJ Basket Taranto61331023.1
Civitus Allianz Vicenza61331023.1