Serie B, il derby è dell’Andrea Costa!

SERIE B

25° Giornata

REAL SEBASTIANI RIETI – BASKET JESI ACADEMY 77 – 79

BLACKS – LA PATRIE 80 – 79

(21-23; 43-37; 61-53; 71-71)

Faenza: Bandini 4, Siberna 3, Vico 3, Poggi 12, Castellino, Voltolini 6, Petrucci 14, Morciano 2, Aromando 28, Ragazzini ne, Pastore 8, Nkot Nkot ne. All. Garelli.

San Miniato: Tamburini ne, Bellavia, Guglielmi 20, Spatti 10, Speranza ne, Bellachioma 13, Quartuccio 7, Capozio 5, Venturoli ne, Ohenhen 9, Tozzi 15. All. Marchini.

Pur non brillando, i Blacks superano un’ottima San Miniato dopo un supplementare e centrano il primo obiettivo stagionale della società. Con questo successo sono certe la partecipazione ai play off e alla serie B Elite che inizierà dall’annata sportiva 2023/24. Inoltre, i Raggisolaris allungano il vantaggio su Fabriano, ora di sei punti e si portano a quattro lunghezze dalla capolista Rieti (che ha giocato una partita in più), andando mercoledì in terra sabina per il big match, con la possibilità di puntare anche al primo posto.

San Miniato impone subito la propria aggressività e si affida alle triple sin dal primo quarto, arma micidiale che la porterà a segnarne ben 14 in totale. I Blacks faticano a trovare il canestro e ad ingranare e infatti, per tutto il primo quarto, si trovano ad inseguire. Quando l’attacco diventa più fluido, Aromando diventa il terminale offensivo di una buona manovra corale segnando 13 punti nella frazione e così Faenza prova un allungo sul 41-34. San Miniato, però, ha il merito di non mollare e si vede soprattutto al 28’ quando, sotto 58-47, ritorna in scia, sorprendendo i Raggisolaris con le triple di Bellachioma. La guardia ne mette prima due consecutive accorciando il gap, poi insacca la terza che vale il 71-71 a 1’40’’ dalla fine. Nel finale, i Blacks non riescono a trovare la stoccata decisiva e al suono della sirena devono recriminare per i tanti tiri liberi sbagliati, come dimostra la statistica di 21/38. Il supplementare è intenso e le squadre lottano all’arma bianca. Negli ultimi secondo Petrucci segna due liberi (79-77), subito imitato da Spatti (79-79), mentre Pastore ne mette uno per l’80-79, con gli arbitri che sanzionano una infrazione a Petrucci. Si arriva allo sprint finale dove Spatti sbaglia un tiro da fuori, Faenza perde palla e Bellachioma ha il possesso della vittoria, ma il suo tiro finisce sul ferro, per merito anche dell’ottima difesa dei romagnoli.

LE GAMBERI FOODS – ALBERTI E SANTI 77 – 82

(19-21; 41-41; 60-62)

Cervia: Lombardo 3, Hidalgo 22, Lovisotto 10, Poggi, Rossi 7, Tamani 2, Brighi 16, Stella ne, Bracci 11, Sebrek 6, Chiapparini ne. All. Conti.

Fiorenzuola: Giorgi 10, Preti 19, Ricci 3, Magrini 14, Casagrande 17, Re 7, Biorac, Caverni 5, Bettiolo 2, Giacchè 2. All. Lottici.

Tutto come da pronostico per Fiorenzuola, ma che fatica contro una formazione quasi retrocessa, ma che sta onorando al meglio ogni singola partita.

Brighi, da ex di giornata, inaugura la giornata con 5 punti personali, ma Re e Preti danno il vantaggio ai Bees quasi immediatamente: 5-9 al 4’. Bracci, dalla media distanza. tiene incollate le squadre al 7’ (13-13), ma Preti, con due bombe consecutive, fa tenere il muso avanti ai Bees (16-18). Hidalgo, in apertura di secondo quarto, con il terzo tempo a partire da lontano, scucchiaia letteralmente il 23-23, facendo esultare il Palasport di Pinarella, con i romagnoli che si portano avanti con il movimento di potenza di Lovisotto. Tamali, spalle a canestro, inventa il semigancio destro per il 31-28. Preti e Lovisotto si scambiano triple pesanti reciprocamente, con Casagrande che, con il terzo tempo in esitazione, fa tornare Fiorenzuola sul -3 al 17’: 37-34.
Le squadre mantengono una partita a tanti possessi, con Sebrek e Ricci che chiudono il primo tempo sul 41-41. Re è l’uomo in più per i Bees ad inizio terzo quarto su entrambi i lati del campo, mentre in casa Tigers Romagna è Hidalgo ad accendersi con due conclusioni difficili consecutive: 45-45 al 23’.
Caverni punisce con la tripla la zona dei padroni di casa (46-51 al 24’), ma i Tigers tornano a contatto in un amen con la tripla in transizione di Brighi, che costringe al timeout coach Lottici al 26’ (51-51). Casagrande e Magrini realizzano due triple importanti a cavallo del 28’, portandosi sul +5 ed obbligando coach Conti a sua volta al timeout sul 55-60. Bracci riesce a ricucire il gap con due iniziative personali, in casa Bees invece è del giovane Bettiolo il reverse, tutt’altro che semplice, che chiude il terzo quarto sul 60-62. Ad inizio dell’ultima frazione, i padroni di casa inaugurano le danze con un parziale da 8-0, chiuso dalla tripla dall’angolo di Hidalgo (68-62). Preti e Giorgi riportano a -1 i Bees al 34’, ma Hidalgo, dalla stessa mattonella di pochi secondi prima, fa esultare la panchina dei padroni di casa: 73-67. Giacchè spara una bomba di tabella che la dice lunga sugli artigli che i Bees vogliono usare per rimanere attaccati ad una partita la cui inerzia sembra svoltare, con Casagrande che, finalmente, impatta dall’angolo la sfida sul 75-75 al 37’. E’ Magrini, a meno di 90 secondi dalla fine, a sfruttare lo scarico dal post di Giorgi e colpire per il sorpasso targato Fiorenzuola: 75-78 e timeout Tigers. Hidalgo in penetrazione, a 10 secondi dalla fine, riporta i Tigers sul -1, con i padroni di casa obbligati al fallo sistematico su Magrini. Il numero 99 dei Bees fa 2/2. Hidalgo prova la tripla della disperazione che si infrange sul ferro, con Magrini ancora dalla linea della carità ad arrotondare sul 77-82 finale, che consegna la vittoria ai Fiorenzuola Bees.

IL CAMPETTO – BAKERY 92 – 84

(29-24; 46-45; 70-66)

Ancona: Panzini 16, Ciribeni 17, Ambrosin 2, Guerra, Carnovali 29, Piccionne 2, Tamboura ne, Czoska 4, Bedin 15, Giombini 7, Reggiani, Petrilli ne. All. Coen.

Piacenza: Angelucci 15, Venuto 3, Berra 22, Korsunov 7, Passoni 13, Coltro 8, Cecchetti 10, Carone ne, Balestra ne, Basso 6, El Agbani. All. Del Re.

COMPUTER GROSS EMPOLI – HALLEY INFORMATICA MATELICA 51 – 58

ANDREA COSTA 2022 – VIRTUS SPES VIS PALL 84 – 68

 (22-20, 47-35, 61-53)

A. Costa Imola: Ranuzzi 21 (6/8, 2/7), Restelli 13 (5/6, 1/3), Cusenza 12 (2/4, 2/4), Fazzi 11 (0/1, 3/5), Montanari 10 (1/4, 2/6), Trentin 9 (3/4, 1/4), Marangoni 8 (1/2, 2/3), Tognacci (0/3, 0/1), Corcelli (0/1, 0/3), Spagnoli ne, Roli ne, Barbieri ne. All. Grandi.

V.Imola: Mladenov 24 (2/6, 6/11), Galassi 19 (3/6, 2/8), Magagnoli 8 (1/4, 0/2), Aglio 8 (2/2, 0/2), Morara 4 (1/2, 0/1), Carta 3 (1/4), Vigori 2 (1/1, 0/2), Soliani (0/1, 0/2), Dalpozzo ne, Alberti ne, Covatta ne. All. Regazzi.

Non è serata per la Virtus Imola, che scivola 84-68 di fronte ad una delle migliori versioni stagionali dell’Andrea Costa, in un PalaRuggi bello carico e coinvolgente.

Dopo un primo quarto equilibrato e vibrante, i gialloneri spengono la luce (soprattutto in difesa) nel secondo frangente: la squadra di coach Grandi ingrana la marcia e scappa su un pesante 47-35, pesante non tanto per il +12 di vantaggio, quanto per la differenza di atteggiamento, di gioco e di cattiveria mostrata tra le due squadre. Nel secondo tempo la Virtus riesce a ricomporsi soprattutto nelle retrovie, impedendo agli avversari di scappare nel punteggio: più volte la squadra di coach Regazzi arriva tutto sommato a contatto, ma sul più bello, i padroni di casa pescano il jolly soprattutto da lontano, anche grazie ai tanti rimbalzi strappati. Solo nel finale di partita, a risultato ormai compromesso, i gialloneri alzano bandiera bianca, rischiando (clamorosamente) anche di mettere a repentaglio la differenza canestri nello scontro diretto. Il non aver concesso la differenza canestri ai biancorossi è, probabilmente, l’unico aspetto positivo della serata virtussina: in un finale di stagione che si preannuncia ancora più bollente di quanto previsto, anche questo dato potrebbe riservare riflessi positivi, nonostante la rabbia e la delusione per la sconfitta nel derby. A livello meramente numerico Bobby Mladenov è il topscorer di serata, seguito da Alex Ranuzzi (determinante sotto le plance) e Luca Galassi (19 punti in 37 minuti in campo). Agli ospiti fanno malissimo, soprattutto, le 3 triple di Fazzi e le 2 dell’altro astro nascente locale Marangoni. Sono 13 le triple dei biancorossi contro le 9 della Virtus. Vince, dunque, meritatamente, senza se e senza ma, l’Andrea Costa 2022 un derby tanto sentito e atteso, quanto vissuto al cardiopalma dai tanti tifosi presenti sugli spalti.

PALL. SENIGALLIA – SINERMATIC 79 – 77

(22-17; 35-45; 53-58)

Senigallia: Giacomini 18, Pozzetti 11, Lemmi 11, Neri 10, Giannini 10, Musci 8, Valle 7, Gnecchi 4, Cerruti, Marini ne, Arceci ne, Ciacci ne. All. Filippetti.

Ozzano: Klyuchnyk 14, Barattini 13, Folli 11, Carpani 10, Chiappelli 8, Lasagni 8, Felici 7, Bonfiglio 6, Balducci, Buscaroli, Galletti ne, Salsini ne. All. Loperfido.

Questa volta è la Sinermatic a farsi rimontare. Avanti di 15 ad inizio terza frazione, la difesa di Senigallia manda in seria difficoltà l’attacco ozzanese. Ma nel momento in cui tutto sembrava perduto, il carattere dei Flying Balls viene fuori ed Ozzano si trova per le mani due tiri per vincere. Una persa e un ferro sul tentativo di Barattini allo scadere, condannano gli emiliani e la Goldengas strappa due punti d’oro per la classifica.

Avvio importante dei padroni di casa, che in tre minuti si portano sull’8-2. Immediata la risposta ozzanese, uno 0-8 di break che permette ai ragazzi di coach Loperfido di prendere il comando dell’incontro. Il periodo prosegue sui binari dell’equilibrio fino all’ultimo giro di lancette, quando Giannini da fuori e Pozzetti ai liberi, portano Senigaliia sul +5 alla prima sirena (22-17). Nella seconda frazione è tutta un’altra Sinermatic: subito Felici e una bomba di Lasagni azzerano il break, poi è la coppia di lunghi Felici-Klyuchnyk a garantire il +4 Ozzano al minuto 15. Gli ospiti sono in fiducia con il tiro dalla lunga distanze e le bombe di Bonfiglio, Barattini e Lasagni valgono il +10 all’intervallo lungo (35-45). Ad inizio terzo quarto i Flying continuano a segnare e pescano il +15 con Barattini. I padroni di casa si rifugiano nel time out e dopo aver evitato il -18 riescono, con un break, a rientrare a -7, prima della bomba di Carpani per il nuovo +10 (45-55 al 26’). Nei rispettivi minuti la partita si spezzetta molto e si fa dura, complici i tantissimi falli fischiati dagli arbitri ad entrambe le squadre (52 falli totali di cui 33 contro gli ozzanesi a fine incontro, con ben 45 tiri liberi assegnati alla squadra di casa, il doppio di quelli tirati da Ozzano, ferma a 23). La difesa di Senigallia cresce d’intensità mandando in seria difficoltà l’attacco ozzanese. A fine periodo il vantaggio dei viaggianti è di sole cinque lunghezze (53-58). Nell’ultima frazione la musica non cambia e Senigallia completa la rimonta, impattando al 32’ il match a quota 60 con i liberi di Gnecchi. Lemmi fa +3 Goldengas, ma Carpani risponde pochi secondo dopo (63-63). Al minuto 35 episodio importante del match, con un discutibile fallo antisportivo fischiato a Klyuchnyk su Giannini (arrivato dopo un lungo conciliabolo fra la coppia in grigio) che manda su tutte le furie il settore ospiti del palasport di Senigallia. Giannini è bravo ad ottimizzare questa possibilità, segnando i liberi e realizzando la tripla del +7 marchigiano. Vantaggio che sale a +9 dopo il contropiede di Lemmi (72-63). La partita sembra aver ormai un destino certo, ma dall’altra l’ultimo a mollare è Gioacchino Chiappelli che, dopo aver catturato diversi rimbalzi (11 a fine serata), sblocca il proprio tabellino con una tripla importantissima e pochi secondi dopo dalla lunetta timbra il -4 (72-68 al 37’). Senigallia torna a +8 con Musci e Neri, ma Ozzano risponde con Carpani e con cinque punti di fila di Klyuchnyk (nel mezzo un errore ai liberi di Barattini dopo un tecnico per imulazione a Giacomini che esce per quinta penalità). Si entra nell’ultimo minuto di gioco con Senigallia avanti 76-75, per un finale al cardiopalma. Dopo il time out, piazzato di Valle per il +3 Goldengas (78-75); dall’altra parte penetrazione vincente di Barattini (78-77 a 30” dalla fine). Neri viene stoppato da Klyuchnyk lasciando l’ultimo tiro ad Ozzano, ma Chiappelli non riesce a controllare il pallone sulla ripartenza e Ozzano si aggrappa al fallo sistematico. Giannini fa 1/2, lasciando sul 79-77 l’ultimo tiro ai Flying Balls, con 9 secondi da giocare. La tripla della vittoria, però, si stampa sul ferro, Senigallia cattura il rimbalzo e strappa un referto rosa di importanza capitale per la propria classifica.

CLASSIFICA

PGVP%
Real Sebastiani Rieti422421387.5
Blacks Faenza382319482.6
Ristopro Fabriano322316769.6
General Contractor Jesi282314960.9
Luciana Mosconi Ancona2824141058.3
Bakery Basket Piacenza2824141058.3
Sinermatic Ozzano2623131056.5
Pall. Goldengas Senigallia2623131056.5
Pallacanestro Fiorenzuola 19722423121152.2
Virtus Imola2023101343.5
Andrea Costa Imola2023101343.5
La Patrie San Miniato122461825.0
Halley Informatica Matelica122461825.0
USE Computer Gross Empoli102351821.7
Tigers Romagna4232218.7