Promozione, festeggiano l’approdo in serie D, Bibbianese, Calderara e Baskers

FINALI

GIRONI A/B

POLISPORTIVA BIBBIANESE – BASKET CAMPAGNOLA E. 70 – 67

(24-16; 36-30; 54-46)

Bibbianese: Menozzi 4, Zaccaria, Borelli 2, Reni 10, Fontana, Ghirardini 5, Colla 1, Riccò 5, Giardina 18, Bartoli, Zecchetti, Lusetti 25. All. Reverberi.

Campagnola: Manicardi, Fregni 5, Pirondini 19, Piuca R. 11, Gelosini 17, Soccetti 5, Piuca F. 4, Sacchi, Rustichelli 6, Piccinini, Carpi, Parmiggiani 8. All. Nanetti.

Parte forte la Bibbianese, sospinta dai canestri di Lusetti, e si porta sul 6-0 già dopo 2′. Gelosini però sospinge i suoi con 2 punti che, però, non fanno sentire il margine meno pesante. La maggiore energia di Bibbiano viene fuori attraverso il suo play Giardina, autore di 5 punti di fila. Lusetti si impone con 10 punti nel quarto e Bibbiano prova a mettere la freccia del sorpasso sul time out Campagnola (15-7). Gelosini tiene però a galla i suoi e, con 10 punti nel quarto, permette alla Radio Bruno di chiudere il primo quarto sul 24-16. Un parziale di 5-0 Campagnola permette di avvicinarsi sul 24-21, ma Riccò segna la tripla del nuovo +6. Rispetto al primo tempo si segna decisamente di meno e l’Azimut ne può trarre beneficio nel mantenere quattro lunghezze di vantaggio a 6′ dal termine del secondo quarto (27-23). Il punteggio resta fermo e le difese prevalgono sugli attacchi. Bibbiano si dimostra da subito intenzionata a far prevalere il vantaggio e si porta sul 44-30 dopo cinque minuti della terza frazione, sospinto da un superlativo Lusetti (16 punti per lui fino a quel punto). Pirondini, però, con due triple di fila trene a galla la Radio Bruno. Si arriva al 48-36 al 26′. A questo punto la gara si accende con diversi contatti al limite, ma Campagnola non ne approfitta. Gelosini tiene a contatto i suoi con 5 punti di fila e si arriva al 51-41 per l’Azimut. Campagnola non ci sta ad abbondonare le sue ambizioni di rimonta e si mantiene a contatto sul 58-49 dopo 3′ dell’ultimo quarto. Lusetti prova a chiudere la gara con altri 3 punti, ma la bomba di Soccetti e i 4 punti di fila di Rustichelli riavvicinano Campagnola al -8 (61-55). La Radio Bruno sempre poter tornare a contatto, ma Lusetti non ci sta e segna altri due canestri che valgono il 66-57 Bibbiano a 2’40” dal termine del match. Fregni, Rustichelli e Pirondini sono fra gli ultimi a mollare e la Radio Bruno arriva fino al 68-65 a 50″ dal termine e sul 68-67 a 15″ dalla fine; il tiro di Piuca R., però, viene respinto dal ferro. Termina sul 70-67 con l’Azimut che può esultare per la meritata promozione.

GIRONI C/D

U.P. CALDERARA PALL. – STEFY BASKET 61 – 55

(10-13; 25-28; 41-38)

Calderara: Rallo 15, Marchi ne, Zocca, Poli 2, Molinari 3, Selvi 7, Rubino 8, Turchetti 10, Serio 8, Lambertini 6, Rusticelli 2, Projetto. All. Venturi.

Stefy: Evangelisti 2, Benetti, Carosi 1, Ziron 9, Lamborghini 2, Melchiorre 9, Marzioni 2, Agnoletti 12, Francia 5, Poli 4, Mannini ne, Bianchini 9. All. Scandellari.

Festeggia Calderara e lo fa meritatamente al termine di una gara dove le maggiori energie dei ragazzi di coach Venturi hanno fatto, alla lunga, la differenza. Non c’è stato un migliore in campo, ma, sicuramente, la verve che ha dato Rallo in attacco ha, probabilmente, sorpreso la Stefy.

La cronaca: come succede spesso in questo genere di gare, s’iniziava con pochissimi canestri (4-1 al 4′). L’equilibrio regnava sovrano fino al 14-13 del 12′, poi, la coppia Bianchini-Agnoletti, supportata dal play Melchiorre, trascinava i “Bombers” al massimo vantaggio (19-26 al 17′). Due triple di capitan Turchetti, però, ribaltavano l’inerzia e all’intervallo c’era ancora equilibrio (25-28). Nella ripresa Calderara faticava contro la zona, ma la Stefy non la metteva quasi mai da fuori e l’ultimo vantaggio lo siglava Melchiorre al 28′ (36-38). Bomba di Serio, canestro di Rallo e 41-38. Lambertini iniziava l’ultimo quarto con il canestro del +5, poi firmava, dall’angolo, il 47-41 al 35′. Missile di Salvi e 50-41. A 3′ dalla fine il match sembrava chiuso dopo il canestro di Rubino (52-42), ma la Stefy non mollava e rientrava a -4, 54-50, ad un minuto dalla fine. Qui, Rallo era “iceman” dalla lunetta e per la squadra di Scandellari non c’era più nulla da fare. Calderara festeggiava, “Bombers” agli spareggi di Castel San Pietro.

GIRONI E/F

COPAR SERVIZI SELENE BK – BASKERS FORLIMPOPOLI 68 – 79 dts

(13-21; 28-36; 45-52; 66-66)

Sant’Agata sul Santerno: Montanari 15, Valli ne, Gaddoni, Pirazzini 11, Vignudelli, Cirillo 6, Mastrilli 8, Brignani, Baldrati 15, Vistoli 5, Camorani 8, Beltrami. All. Lanzi.

Forlimpopoli: Pinna 3, Bourkadi 2, Gardelli, Ronci 2, Cortini 18, Primavera 4, Picone 12, Neri, Mingozzi 2, Valentini 8, Biscaro 28, Cedri. All. Rustignoli.

Chi era presente al Villa Romiti ha assistito al finale da favola di una storia incredibile, di uno dei più bei miracoli sportivi della pallacanestro minore forlivese. I Baskérs, dopo una cavalcata da sogno, hanno vinto anche la finale, battendo la Selene per 68-79, conquistando la serie D. Una vittoria netta, meritata, in un match guidato per 39′, prima della bomba di Montanari, che portava la gara al supplementare. Nell’overtime, però, Sant’Agata si è inchiodata, paralizzata dalla paura e dalla fatica, mentre i Baskérs perfezionavano il loro trionfo.

Andando con ordine, in avvio, dopo le prime schermaglie, i Baskérs partivano forte, trascinati da un ispirato Picone e da un volitivo Biscaro. Dall’altra parte prima Mastrilli, poi Pirazzini, provavano a tenere in scia i ravennati, ma già nei primi dieci minuti il vantaggio degli “scarsi” raggiungeva la doppia cifra. Nel secondo quarto, sono ancora i forlivesi ad allungare, con un Valentini glaciale, ma alcuni errori banali consentono alla Selene di rifarsi sotto, grazie ai punti del solito duo Montanari-Pirazzini. Alla pausa lunga, però, i Baskérs sono ancora avanti con un rotondo 28-36. Dopo l’intervallo, arriva la prevedibile reazione di Sant’Agata che, con Baldrati e Camorani, inizia a segnare con continuità. Forlimpopoli prova a contenere l’onda e trova in Cortini e in Picone gli uomini caldi da cui andare per non affondare. Nell’ultimo quarto, si arriva presto ad un punto a punto da cardiopalma: Cirillo inventa un paio di canestri da campione, ma dall’altra parte un mare di liberi conquistati da Biscaro vengono trasformati con alterne fortune. Due canestri inventati da parte di Pirazzini e Baldrati danno la possibilità alla Selene di giocarsela fino in fondo. Avanti di tre lunghezze a 15″ dalla fine, i Baskérs non fanno fallo e Montanari esce dai blocchi: la bomba inesorabile si insacca. Overtime. Nel supplementare, però, c’è una sola squadra in campo: Emil Mingozzi fa due giocate spezza inerzia, Biscaro trova un paio di canestri, mentre la squadra di Lanzi si disunisce e trova solo due tiri liberi in 5′. Troppo poco per provare ad insediare dei Baskérs che, ormai, sono scappati via, esultanti, verso una vittoria che entrerà negli annali.