C.S. – Washington decide l’amichevole tra Imola e Forlì

ANDREA COSTA – UNIEURO 90 – 80 dts
(15-18, 30-34,  52-51, 75-75)
Andrea Costa Imola: Sabatini 5, Preti, Prato 14, Hassan 14, Maggioli 13, De Nicolao 12, Cai, Amoni 9, Folli 2, Washington 21, Sgorbati ne. All. Ticchi.
Unieuro Forlì: Ferri 22, Vico 8, Pederzini 11, Pignatti 13, Rotondo 4, Rombaldoni 4, Iattoni 12, Arrigoni 6; Bonacini ne, Biandolino ne. All. Garelli.
Nonostante il gap-americani, c’è più Unieuro (ancora senza Bonacini) che Andrea Costa nel primo tempo. Un primo tempo che nella sua apertura vede Forlì schizzare avanti, subire un 7-0 dai padroni di casa complice l’energico ingresso dalla panca dell’animalesco Washington, ma chiudere i primi 10′ avanti grazie alla tripla di un positivo Iattoni. Nel 2° periodo, mentre Ticchi butta dentro gran parte dei suoi giovani, si rivede il bel Vico di questi ultimi tempi: l’argentino alterna le punture dall’arco alla verticalizzazione spinta azione per il +4 forlivese dell’intervallo.
Nella ripresa l’Unieuro sembra volersene andare, vola addiruttura a +9 con Arrigoni, ma un time-out di Ticchi spaventoso per impatto sonoro sveglia gli imolesi, che risalgono con Hassan e la zone-press, mettendo il muso avanti al 30′ a fronte degli involuti ragazzi della Pallacanestro 2.015. Ultimo quarto in cui il mortorio del PalaRuggi viene ravvivato dalla ventina di ultras forlivesi sopraggiunti in extremis: sportellate a go-go tra Maggioli e Rotondo, un tecnico a Garelli, Imola a +9… tutto finito? Non proprio. Due triple dell’ex Ferri nell’ultimo minuto e Maggioli, che va corto dai tre metri sulla sirena, dicono 75 pari e supplementare.
Overtime con poca storia: Washington ne mette 4 in avvio, l’Unieuro si deprime e, come con Legnano, chiude con la consapevolezza d’esser stata in partita contro una squadra di categoria superiore, ma senza la gratificazione della vittoria.