Serie B, Faenza, che beffa! Ozzano riapre la serie

SERIE B

Play off Quarti

Gara 3

ANDREA COSTA 2022 – CAFFE’ TOSCANO LIVORNO 70 – 78 (0-3)

(12-13; 30-38; 54-66)

Andrea Costa: Aukstikalnis 24 (1/6, 5/8), Drocker 16 (1/4, 4/5), Corcelli 14 (4/5, 1/5), Ranuzzi 10 (1/2, 1/7), Sorrentino 2 (0/2, 0/2), Crespi 2 (0/6), Marangoni 2 (1/4, 0/2), Martini (0/2), Bresolin, Ronchini. All. Di Paolantonio.

Livorno: Loschi 18 (1/3, 4/8), Rubbini 14 (4/6, 2/7), Pagani 10 (4/6), Ferraro 9 (3/3, 1/5), Chiarini 9 (2/5, 1/7), Lo Biondo 8 (2/3, 1/4), Campori 5 (0/2, 1/2), Laganà 3 (1/2, 0/4), Diouf 2 (1/4), Manna. All. Cardani.

SOLBAT PIOMBINO – TECNOSWITCH RUVO 57 – 65 (1-2)

GEMINI MESTRE – FABO MONTECATINI 70 – 76 (0-3)

DEL.FES AVELLINO – RUCKER SAN VENDEMIANO 90 – 83 (2-1)

GEKO CONSULTING S.ANTIMO – LIOFILCHEM ROSETO 88 – 85 (1-2)

BLACKS – AKERN 63 – 64 (1-2)

(16-21; 23-23; 49-42)

Faenza: Galassi, Papa 9, Poletti 2, Siberna 6, Vico 19, Naccari ne, Poggi 10, Ballarin ne, Bendandi ne, Petrucci 2, Pastore 4, Begarin 11. All. Garelli.

Libertas Livorno: Buca, Bargnesi 13, Fratto 3, Williams 12, Fantoni 12, Vicenzini ne, Tozzi 8, Ricci 3, Madeo ne, Saccaggi 11, Allinei 2, Lucarelli ne. All. Andreazza.

Non bastano il cuore e un PalaCattani caldissimo ai Blacks, per portarsi avanti nella serie con la Libertas Livorno. Decisivo è un canestro di Saccaggi a 2’’ dalla fine, che chiude un match nervoso e intenso, come era nelle previsioni. La notizia negativa della serata è però l’infortunio di Poletti, che ha accusato un problema al polpaccio nel secondo quarto dopo aver segnato un canestro, venendo portato fuori dal campo dai compagni di squadra.

I Blacks partono forte e si portano sul 12-7 poi, iniziano a litigare con il canestro e Livorno ne approfitta piazzando un break di 10-0. Faenza continua ad avere difficoltà in attacco, come dimostrano gli ultimi quattro punti del quarto, segnati tutti dalla lunetta. Al primo riposo si arriva con Livorno avanti 21-16 poi la tensione la fa da padrona ed entrambe le squadre sbagliano l’impossibile, anche tiri ben costruiti. Nasce così un quarto vinto dai romagnoli 7-2 e all’intervallo il punteggio è in perfetta parità: 23-23. Nel secondo tempo le percentuali offensive si alzano ed è Faenza a partire meglio, guadagnando qualche punto di vantaggio e raggiungendo il 47-38 con una tripla di Siberna. Livorno sembra essere troppo nervosa, ma dopo un tecnico subito e l’espulsione di Lucarelli dalla panchina per proteste, si carica di energie nervose e piazza la rimonta. I Blacks recriminano per non aver sfruttato al meglio questo momento di flessione degli avversari e si ritrovano ad inseguire 52-53 subendo una tripla di Saccaggi. Ora è la Libertas ad avere maggiore inerzia nelle mani, ma Papa impatta sul 60-60, a 1’44” dalla fine. Nell’ultimo minuto, Vico segna la tripla del sorpasso 63-62, poi non ha fortuna nell’azione successiva. A far saltare il banco è una penetrazione di Saccaggi, a 2’’ dalla fine, per il 64-63. Garelli chiama un doppio time out, la palla finisce nelle mani di Papa, che tira a canestro e Tozzi è bravo stopparlo.

BAKERY BASKET – GENERAL CONTRACTOR 99 – 91 (1-2)

(25-13; 50-30; 77-57)

Piacenza: Criconia 13, Bertocco 31, Soviero 5, El Agbani 5, Mastroianni 14, Maglietti 7, Manenti 11, Molinari ne, Zanetti 2, Ringressi ne, Rasio 11, Alberici ne. All. Salvemini.

Jesi: Varaschin 6, Malatesta ne, Carnevale 4, Bruno 12, Merletto 5, Valentini 14, Rossi 8, Marulli 15, Tiberti 10, Casagrande 17. All. Ghizzinardi.

La Bakery supera Jesi e riapre la serie.

Pronti via, capitan Mastroianni accende la sfida con due bombe. Criconia e Maglietti segnano in penetrazione, Rasio di forza, ma in campo sono scintille. La panchina ospite ed El Agbani rimediano un tecnico a testa, ma mentre la guardia segna in contropiede il +9, Jesi opta per chiamare timeout a metà frazione. Piacenza gioca con più energia, arriva prima sui palloni e Mastroianni segna dalla spazzatura, mentre Rasio fa a sportellate sotto canestro. Bertocco segna in fadeway, Soviero fa un giro in lunetta e al primo pit stop il divario è quasi immutato. Bertocco inaugura il secondo periodo con la tripla dall’angolo, mentre Manenti, dopo aver segnato l’appoggio, si vede fischiare un antisportivo. Jesi torna sotto la singola cifra, ma Criconia s’incendia e con 8 punti consecutivi – tra cui una bella serpentina a centro area – la rispedisce a quindici lunghezze. Si scollina il 15’ con la conclusione a bersaglio di Maglietti e quando torna a segnare anche Mastroianni in reverse, è sospensione Jesi. L’atmosfera al PalaBakery si fa calda con il pubblico ad incitare i biancorossi che difendono allo stremo e che toccano il 50-28 con la tripla di El Agbani. Alla ripresa delle ostilità, Jesi è più viva che mai e con un parziale di 9-0, in poco più di due minuti, si rifà prepotentemente sotto. Un tecnico alla panchina ospite e la stoppata di Mastroianni cercano di invertire la rotta, con Bertocco che, in tap in, sblocca la Bakery su azione. Le triple in serie di Maglietti, Bertocco e Rasio ristabiliscono il vantaggio biancorosso sul 65-45. A poco serve la sospensione richiesta dalla squadra avversaria, perché Bertocco spara altre due bombe, per il 71-49 al 28’. L’ala biancorossa completa anche un giro in lunetta da 3/3 per il +23. In un tentativo di stoppata, gli arbitri fischiano antisportivo a Bertocco, ma ogni velleità di Jesi è respinta dalla tripla, sulla sirena del terzo periodo, di Soviero. Bertocco ricomincia da dove aveva lasciato: due triple in meno di un minuto e nuovo massimo vantaggio sull’83-57 che costringe gli ospiti a sospendere subito il match. La partita è vorticosa, un turbinio di emozioni aumentate da Manenti, che s’iscrive al festival delle triple e Zanetti bravo a spalleggiare in post basso per il 90-66 del 34’. Piacenza domina a rimbalzo con gli esterni particolarmente attivi. Gli avversari non demordono e provano in tutti i modi a riavvicinarsi, e mettendo a segno 16 punti in poco più di tre minuti, accorciano sino al 94-87. Con 1’30” da giocare, è fondamentale il recupero di Maglietti, che poi serve in transizione Bertocco, per la tripla che gli vale il trentello personale. Con un po’ di pathos, è Criconia, dalla lunetta, che chiude i giochi.

RISTOPRO FABRIANO – GEMA MONTECATINI 66 – 60 (2-1)

Play out Semifinali

Gara 3

LOGIMATIC GROUP – PALL. VIRTUS PADOVA 80 – 73 (1-2)

(20-16; 34-36; 59-51)

Ozzano: Myers ne, Bechi 13, Bastone 12, Zambianchi ne, Martini 4, Terzi ne, Filippini 11, Cortese 12, Balducci 2, Piazza 8, Abega 18, Zanasi ne. All. Conti.

Padova: Cecchinato 12, Schiavon 6, Molinaro 15, Cagliani 16, Padovani ne, Osellieri, Ferrari ne, Scanzi 12, Marchet ne, Bianconi 6, Antelli 6, Bedin ne. All. De Nicolao.

I New Flying Balls ruggiscono a casa loro: il primo turno dei playout non è ancora finito. I padroni di casa si fanno riprendere a più riprese dalla Virtus Padova, ma alla lunga sorridono (80-73) e dimezzano lo svantaggio nella serie, con Gara-4 programmata domenica 12 alle ore 18, sempre ad Ozzano.

Coach Conti opta per uno starting five composto da Bechi, Abega, Cortese, Bastone e Filippini. Alta, altissima l’intensità dei primi minuti: i New Flying Balls hanno grande voglia di allungare la serie, la Virtus Padova vuole andare in vacanza quanto prima. Come successo nelle prime due sfide, Ozzano approccia bene la gara: anzi, arriva anche sul +6 (11-5) grazie ai liberi di Abega. Da una parte Bastone, dall’altra Scanzi, sono loro due i trascinatori delle compagini che viaggiano a poco meno di una decina di punti di differenza. Ozzano è brava a non concedere tiri liberi agli avversari – molto incisivi dalla linea della carità – ma meno nella lucidità per mantenere un buon vantaggio. Scanzi accarezza già la doppia cifra, i padroni di casa rallentano all’interno dell’area (6/14) e cominciano il secondo quarto sopra di quattro lunghezze. Molinaro-Schiavon-Scanzi contro Bechi: la Virtus rimonta e passa due volte, il play di Ozzano le tiene testa in un altro inizio di parziale infuocato. 24-24 il punteggio al 13; il primo canestro di Martini riporta i biancorossi avanti, il fallo fischiato a Piazza fa imbestialire un Pala Arti Grafiche Reggiani “on fire”. Coach De Nicolao, dopo una palla persa, si avvale del primo time-out sul 28-26 per far rifiatare i suoi, ma senza fare i conti con Piazza, autore della seconda tripla biancorossa di serata. Il ritmo è più spezzettato, Cortese e compagni vanno in bonus, ma, fino a quel momento, Padova – specialmente Antelli – è tutt’altro che infallibile dai liberi (6/10 di squadra). La tripla di Cagliani vale il nuovo sorpasso veneto, la percentuale di realizzazione per i ragazzi di Conti si abbassa nuovamente (33.3%), con 10/28 da due. Sembrava iniziare con il freno a mano il terzo quarto, cosa che non avevano contemplato Cortese e Abega: tre triple di fila, due del capitano, obbligano coach De Nicolao al prime time-out della ripresa, quando Ozzano vola sul +6 (45-39). La schiacciata di “Lio” cavalca l’onda dell’entusiasmo, Bastone lo emula qualche secondo dopo, caricando ancor di più la sfida. La Virtus dista le solite sei lunghezze, non demorde, nonostante il mirino da fuori area in casa Ozzano, che sale a 7/15 al termine del terzo quarto. Tra canestri ed errori grossolani sotto le plance, la distanza è solo di otto punti a 10’ dalla fine. Due triple di fila di Cagliani, rovinano inizialmente i piani dei New Flying Balls, riducendo la differenza ad un solo possesso (59-57), pareggiata dai liberi di Molinaro. Shock digerito, la sfida nella sfida Piazza-Cagliani ha contorni fiabeschi, che vede a lieto fine prima i tentativi dell’uno, poi dell’altro. Quando mancano 4’30” al termine, Molinaro firma nuovamente il minimo vantaggio padovano (64-66), Bechi e Piazza lo controsorpassano con altre due triple da urlo (70-66). L’errore incredibile, dopo una grande azione solitaria, di Antelli, consegna la vittoria a Ozzano; sull’altro versante, Abega segna il canestro del time-out veneto sul 74-68, a 1’36” dalla sirena. Gli errori dei ragazzi di De Nicolao e l’incisività dei locali sembrano dirigere verso un’unica direzione, ma negli ultimi 35” c’è ancora da soffrire: Cecchinato e Molinaro firmano il -3 (76-73) e Piazza perde il possesso sulla rimessa. Ancora Cecchinato sbaglia sotto canestro, mettendo un punto definitivo all’ennesima gara stagionale giocata al cardiopalma.G