I Tigers sbancano Scandiano. In C Silver incredibile il canestro della vittoria del Guelfo

SERIE C GOLD 6° Giornata

POL. PONTEVECCHIO – ASSET BANCA SAN MARINO 60 – 70

(13-18; 34-28; 48-57)

Pontevecchio: De Pascale 9, Martelli 11, Pappalardo 2, Riguzzi ne, Brancaleoni 5, Verdi 10, Benuzzi ne, Di Rauso 7, Bergami 5, Pesino 3, Tinti 8, Buriani ne. All. Lepore.

San Marino: Frigoli 5, Gamberini, Macina 7, Polverelli 9, Borello, Ravaioli 20, Zannoni 12, Balestri, Pasolini 2, Caronna 15. All. Foschi.

Un terzo quarto galattico permette all’Asset Banca di espugnare il parquet di Bologna e di mantenere le zone altissime della classifica. Una vittoria sudata, completamente diversa rispetto a quelle per distacco delle ultime giornate, al cospetto di un Pontevecchio Bologna che ha venduto carissima la pelle dell’orso dimostrando che la deficitaria classifica attuale è frutto solo di un calendario ingeneroso.

Il 25% dal campo (4/16) nel primo quarto a cui i Titans costringevano i padroni di casa lasciava discretamente sperare nel pokerissimo di coach Foschi: 18-13 Titans al 10′ (dopo il 16-6 all’8′ con il piazzato di Ravaioli), con Caronna già ad 8. I bolognesi trovavano però la chiave dall’arco dei tre punti, le triple in serie di Tinti, Pesino e De Pascale, unite al 2+1 di Di Rauso, la riportano sui binari di parità e, sul finale del secondo periodo, arriva anche il tentativo di fuga con Martelli che, nei pressi della sirena dell’intervallo lungo, centra il 34-28 Pontevecchio con cui si rientra negli spogliatoi. I cagnacci bastardi di coach Foschi esprimono tutto il loro potenziale in un terzo quarto da 29-14, con forcing e difesa ad alta intensità, Ravaioli che ne scrive 9 e Caronna 7, e tre possessi pieni di vantaggio (57-48 Asset Banca) alla terza sirena. L’8-0 Pontevecchio in avvio di ultimo quarto apparecchia la tavola per un finale ad alta intensità, 57-56 Titans al 32’30” con la tripla di Bergami. Polverelli, Ravaioli e Macina confezionano il 6-0 per la reazione Asset Banca, 63-56 al 34’30”; i bolognesi si affidano al forcing finale, ma ormai è risaputo che la bolgia è l’habitat naturale di questi Titans, che non scendono mai sotto i cinque punti di divario e dimostrano di saper vincere anche sul punto a punto in trasferta al domicilio di un gruppo competitivo.

BMR – TIGERS 84 – 89

(26-22, 46-49, 61-75)

Basket 2000 Scandiano: Malagutti 11, Ferrari, Bertolini 21, Bartoccetti 18, Spaggiari A., Astolfi 12, Farioli 12, Levinskis 2, Rika ne, Germani 8. All. Spaggiari L.

Tigers Forlì: Valgimigli ne, Tugnoli 17, Giampieri 7, Mossi 13, Gurini 22, Poggi, Valentini 8, Villa ne, Little 8, Donati 11, Agatensi 3. All. Conti.

Niente da fare per la Bmr al cospetto degli imbattuti Tigers Forlì, che espugnano il PalaRegnani conquistando il quinto successo in altrettante partite disputate. Dopo una buona prima parte di gara, specie nel primo quarto, i bianco-rosso-blu hanno subito la reazione forlivese, con allungo decisivo piazzato a fine terzo periodo, prima di un tentativo di rimonta finale che si è fermato a -3.

Scandiano parte bene e chiude il primo quarto sopra di quattro lunghezze, allungando poi a inizio seconda frazione dove il massimo vantaggio interno è sul 32-22 (11’). La reazione di Forlì non si fa attendere e, se nelle fila ospiti sono Bartoccetti (16 punti nei primi 20’), Bertolini ed Astolfi a fare pentole e coperchi, dall’altra parte sono Tugnoli e Gurini a riportare i romagnoli a stretto contatto. Il Basket 2000 guida fino al 42-40, poi sono il già citato Gurini e Donati a firmare il minibreak che manda gli ospiti negli spogliatoi con 3 lunghezze di vantaggio. Nella ripresa Forlì accelera e tocca per la prima volta la doppia cifra di vantaggio sul 52-62 (36’); la Bmr reagisce con una tripla di Farioli ed il 20esimo punto di Bartoccetti, che valgono il -5 sul 59-64, ma è solo un fuoco di paglia: negli ultimi 2’47” del terzo periodo il quintetto romagnolo piazza un 11-2 che indirizza in modo inequivocabile il corso degli eventi. L’ultimo parziale vede gli ospiti gestire il vantaggio, ma senza successo: Astolfi e, soprattutto, Farioli provano a riportare a stretto contatto i locali, arrivando a -3 con una bomba di Malagutti a 22” dalla sirena. Non basta per completare la rimonta, ma la Bmr esce a testa alta.

POL. CASTELFRANCO EMILIA – B.S.L. 63 – 64

(18-14; 37-34; 47-53)

Castelfranco Emilia: Romagnoli ne, Tomesani 19, Zucchini 10, Lavacchielli 2, Biello 10, Villani 2, Del Papa 9, Lusvarghi 9, Pedroni, Righi 2. All. Boni.

S.Lazzaro: Sgorbati 26, Lolli 8, Saccaro, Forni, Binassi, Fabbri 6, Mellara 4, Masrè 7, Bernardi 3, Vercellino 4, Allodi 6. All. Rocca.

Castelfranco, ancora orfana di Coslovi, potrebbe tranquillamente andare a riposo all’intervallo lungo, ma le solite sviste difensive, la mandano in spogliatoio con soli 3 punti di vantaggio (37-34); peccato perché soprattutto grazie alla zona 3-2 si era costuito un vantaggio importante fino al +14(30-16 al 13′). Nel secondo tempo una difesa più aggressiva di San Lazzaro e qualche brutta circolazione di palla di Castelfranco, fa mettere la testa avanti ai ragazzi di Rocca e mantenere sempre 3-4 punti di vantaggio (47-53 al 30′); al 33′ San Lazzaro giunge al massimo vantaggio (52-60), ma Castelfranco riduce il gap piano piano. Si arriva al minuto conclusivo dove il divario è solo di una lunghezza a favore degli ospiti, ma Castelfranco non riesce a mettere la testa avanti pur avendo diverse occasioni.

GHEPARD – PSA  64 – 73

(18-23; 36-43; 49-61)

Ghepard: Maldini, Sandrolini 10, Millina 4, Tapia 6, Aldieri, Beccaletto 13, Dalla, Fantuzzi 2, Gonzalez 5, Ghedini 24. All. Damaschi.

PSA Modena: Manzotti, Macchelli 2, Pulvirenti 3, Bertoni 21, Tamagnini, Marra 12, Frilli 3, Manzo 11, Saccà 14, Govi, Biscaro 7. All. Solaroli.

Dopo la vittoria nel derby con il Castelfranco della settimana scorsa, la PSA ci prende gusto e, nella trasferta bolognese con la Ghepard, bissa il successo con un’ottima prova. Dopo i primi due punti di Ghedini, si scatena Bertoni con 13 dei primi 23 messi a referto da Modena nel primo quarto. All’ala modenese riesce proprio tutto in attacco, due bombe subito bissate da Manzo per il +6 dopo 7’ di gioco. La Ghepard è costretta a ricorrere al fallo per arginare la PSA, Fantuzzi al 13’ spende il 4 fallo personale per fermare Saccà, ma Modena gioca a meraviglia, Gonzalez con un placcaggio da rugby su Biscaro becca un antisportivo e sul successivo possesso una magia di Saccà sulla riga di fondo fissa il primo vantaggio in doppia cifra per i modenesi, 23 a 33 il parziale. La Ghepard è in affanno, il lungo argentino Gonzalez la mantiene a galla, ma da solo non può far nulla contro la PSA di stasera. Solo due forzature nel finale di quarto, subito punite da Ghedini riducono a sette lunghezze il vantaggio dei modenesi alla pausa lunga. La seconda metà del match inizia con qualche preoccupazione per Modena che impiega 2’ a trovare il primo canestro grazie ad un colpo da maestro di Saccà, Bertoni prende una botta sul ginocchio ed è costretto ad abbandonare il campo. La PSA adesso segna poco, la Ghepard anche, ma dalla lunetta si avvicina lentamente. Macchelli ruba il tempo a Gonzalez, il lungo bolognese è costretto a spendere così il terzo fallo e coach Damaschi lo richiama in panchina. Tutti gli attacchi dei padroni di casa poggiano sulle spalle dell’ottimo Ghedini, una sua acrobazia riaccende le speranze della Ghepard per il -4 subito però stoppate dalla tripla di un ottimo Manzo. Coach Solaroli recupera Bertoni e l’ala modenese riprende da dove aveva interrotto, la mano questa sera è rovente e con due triple, 8 punti in 2’, sigla il + 14 per la PSA, massimo vantaggio dei modenesi allo scadere della terza frazione. Il 4° fallo di Frilli preoccupa un po’ Modena, Marra però ruba una palla in mezzo al campo all’argentino Gonzalez e realizza in contropiede; Sandrolini trova una tripla che ridà un po’ di ossigeno ai padroni di casa, ma Modena stasera gioca a meraviglia e fa girare palla con precisione pescando Frilli con un piazzato da tre che non sbaglia: 55 a 68 a 5’ dalla fine. L’ultimo a mollare è Ghedini, una sua bomba firma un parziale di 7 a 1, troppo poco per aver ragione di questa PSA, prima Saccà con un tap-in e poi Marra, a 46” dalla sirena, chiudono definitivamente i giochi a favore di Modena, che conquista, così, un’importante vittoria nei confronti di una diretta rivale e sale a 4 punti in classifica.

PIACENZA BC – GAETANO SCIREA 79 – 53

(18-11; 27-23; 51-39)

Piacenza Basket Club: Verri 25, Galli 10, Degrada 14, Massari, Pirolo 2, Inzani ne, Livelli, Gorla 11, Tagliabue, Petrov, Merchant 17, Betti. All. Galli.

Bertinoro: Solfrizzi En. 2, Riguzzi 4, Brunetti, Ruscelli, Merenda 6, Bravi, Cristofani 3, Ricci 10, Farabegoli 3, Delvecchio 14, Godoli 3, Solfrizzi Em. 8. All. Brighina.

SALUS – NPC 73 – 67

(30-15, 37-34, 59-49)

Bologna: Stojkov 2, Fimiani 11, Savio 6, Nucci 3, Zuccheri 3, Percan 28, Granata, Pellacani, Benfenati 11, Trentin 9. All. Giuliani.

Virtus: Sassi ne, Poluzzi 11, Grillini 5, Morara 4, Di Placido ne, Corcelli 6, Guglielmo, Brusa ne, Francesconi 3, Chiappelli 17, Porcellini 21, Filippini. All. Bettazzi.

Come non detto. La Virtus non dà seguito ai buoni propositi della vigilia e si ferma contro la Salus Bologna, che vince 73-67 al termine di una partita sulle montagne russe. Un primo quarto nel quale i ragazzi di Bettazzi faticano sì a regolare il mirino verso il canestro avversario, ma di fronte si ritrovano un Percan scatenato (28 punti). Poi, nel secondo quarto, Imola raddrizza il match, rosicchiando punti su punti e arrivando all’intervallo lungo col fiato sul collo ai bolognesi. Nella ripresa, Bologna accelera di nuovo e la Virtus sprofonda fino a meno 13. Ci vuole una tripla di Poluzzi per tenere in vita Imola in vista degli ultimi dieci minuti. Dieci minuti nei quali un Porcellini in formato monstre segna da ogni posizione (saranno 21 alla fine per il leone forlivese), guidando i suoi fino al -3 a 55 secondi dalla fine e a sfiorare una rimonta quasi da film. Peccato però che, proprio sul più bello, il solito Percan e Parma Benfenati confezionino due canestri in sequenza che ricacciano indietro Imola e i suoi sogni di vittoria.

FIORENZUOLA – DESPAR 65 – 95

(17-27; 16-20; 13-17; 19-31)

Fiorenzuola: Cavagnini, Galiazzo 3, Sichel 5, Grosso 8, Moscatelli 2, Roma, Colonnelli 16, Beltran 1, Lottici M. 3, Trobbiani, Garofalo 21, Giani 6. All. Lottici S.

4 Torri Ferrara: Bertocco, Chiusolo 4, Bergamin 5, Fenati, Govi 2, Parmeggiani 21, Lugli 12, Martini 5, Pasquini 10, Agusto 33, Albertini 3, D’Angelo. All. Cavicchioli.

CLASSIFICA

TIGERS FORLI’ 10 5 5 0 426 313 +113
SAN MARINO 10 6 5 1 425 329 +96
VSV IMOLA 8 6 4 2 445 360 +85
PIACENZA BC 8 5 4 1 415 341 +74
4 TORRI FERRARA 8 5 4 1 395 353 +42
FIORENZUOLA 1972 8 6 4 2 474 440 +34
SALUS BOLOGNA 8 5 4 1 385 361 +24
BASKET 2000 SCANDIANO 6 6 3 3 403 389 +14
GAETANO SCIREA BERTINORO 4 6 2 4 339 403 -64
PSA MODENA 4 6 2 4 366 507 -141
FLYING BALLS OZZANO 2 5 1 4 376 399 -23
CASTELFRANCO EMILIA 2 6 1 5 415 449 -34
BSL SAN LAZZARO 2 5 1 4 286 324 -38
GHEPARD BOLOGNA 2 6 1 5 360 449 -89
PONTEVECCHIO BOLOGNA 2 6 1 5 364 457 -93

SERIE C SILVER 6° Giornata

GUELFO – CASTENASO 67 – 65

(25-19; 40-33; 48-49)

CastelGuelfo: Bernabini, Lucchi 4, Pieri 4, Ventura ne, Baccarini 7, Caprara 14, Minghetti ne, Venturoli 7, Paluan 9, Casagrande 18, Miceli 4, Ginevri ne. All. Serio.

Castenaso: Magnani 12, Martelli, Paolucci ne, Caprara ne, Montanari ne, Masini ne, Truzzi 12, Barbieri 6, Stanghellini ne, Guazzaloca 14, Parenti 2, Trombetti 19. All. Castelli.

39 minuti 55 secondi e 2 decimi dove è successo di tutto, ma che non conta niente. Ma andiamo con ordine. Un Guelfo che nei primi 20’ comanda il match con un attacco che gira e segna con continuità, soprattutto dall’arco dei 3 punti, anche se alcune disattenzioni difensive fanno sì che Castenaso rimanga in scia. Dopo la pausa lunga i padroni di casa continuano a macinare bel gioco e a prendere buoni tiri da liberi, ma le percentuali rispetto al primo tempo calano drasticamente. Castenaso invece comincia a sfruttare la maggiore fisicità sotto canestro e ad un minuto dalla fine del 3º quarto, mette la testa avanti per la prima volta​ con un canestro di Truzzi​ (48-49). Nell’ultimo periodo si segna molto poco e quando prima Truzzi​ (ancora lui, ottima la sua partita)​ e poi Guazzaloca segnano dalla lunga a 2’30″ dalla fine il 55-61, dagli spalti si inizia a sentire “è finita”. Anche perché il Guelfo non segna più nemmeno a cronometro fermo coi normalmente freddi Paluan e Caprara​: nel solo ultimo quarto i guelfesi sbagliano 10 liberi​. A scuotere la situazione è Pieri che, dopo aver rubato palla a Magnani, scappa in contropiede e subisce fallo antisportivo. Poi mette anche una tripla. Si arriva così sul 65 pari dopo quei 39’55” e 8 decimi. Tutto quello che stiamo per descrivere sembra impossibile ma è successo in 4.8″​​. Lucchi effettua la rimessa dal fondo in zona d’attacco. Trova Casagrande che immediatamente raddoppiato la ripassa a Lucchi che tira. Il tiro è corto e sta per uscire dalla linea di fondo. Sarebbero supplementari se lì non ci fosse ancora Lucchi che, da dietro al tabellone, raccoglie il pallone e ​al volo ​tira nuovamente. La palla lascia la mano del play guelfese con 0.3″ sul tabellone e subito dopo suona la sirena. La palla continua a salire e si adagia morbida sul tabellone. la palla ruzzola letteralmente sui 5cm di spessore del tabellone, lenta come negli spot allo slow-motion della NBA, prima di decidere di scendere dalla parte anteriore facendo il più clamoroso dei ciufff che il PalaMarchetti abbia visto. L’arbitro convalida e Lucchi, per una notte, è il nuovo re di Castel Guelfo!

TECNOSISTEM – ME CART 69 – 82

(17-14, 34-33, 59-54)

Stars: Bitelli 2, Bertoncello 6, Skocaj 7, Cristalli, Galvan 25, Landuzzi 8, Flori 11, Barilli 8, Bamania, Bonazzi, Regazzi 2. All. Cantelli.

Cavriago: Cacciavillani 5, Fantini 3, Caleffi, D’Amore 19, Baroni, Pezzi 21, Tognato ne, Campana ne, Caminati 10, Brogio 7, Iori 17, Zecchetti ne. All. Martinelli.

Dura 30’ il sogno della Tecnosistem di portare a casa i primi due punti stagionali, poi la zona fronte pari messa in campo da coach Martinelli manda in totale confusione i bolognesi e, con un ultimo parziale di 10-28, i reggiani sbancano la palestra “Corticella”. Molto importante per gli ospiti il debutto di Iori, autore di un secondo tempo sugli scudi oltre ai soliti D’Amore e Pezzi (assoluto signore delle plance). Per i ragazzi di coach Cantelli si tratta ora di non mollare e continuare a credere nella crescita della squadra, ancora troppo altalenante nel suo rendimento.

GIORGINA SAFFI BASKET – VIRTUS MEDICINA 63 – 80

(14-21; 30-46; 43-57)

Giorgina Saffi Forlì: Conocchiari 21, Dalpozzo 19, Ravaioli 2, Dall’Osso 12, Serrani 4, Vitali ne, Nero ne, Piazza 5, Marchioni, Biondi, Emiliani. All. Agnoletti.

Virtus Medicina: Persiani 13, Govi 9, Sighinolfi 5, Biguzzi 9, Musolesi 21, Marinelli 5, Lorenzini 4, Seracchioli 10, Canovi 2, Spadoni, Barba 2. All. Curti.

Inizia meglio la Bernaitalia che, sotto la regia di un ispirato Persiani (13 punti), trova il primo allungo. Forlì risponde con Conocchiari, ma la Virtus è concentrata e, grazie a Musolesi (MVP con 21 punti, 13 rimbalzi, 3 assist e 1 stoppata), sigilla l’area e dalle ripartenze trova canestri in velocità; 4 punti del capitano giallonero danno un primo significativo vantaggio sulla prima sirena (14-21). Secondo quarto e la Virtus accelera il duo Seracchioli (10 punti)-Lorenzini  che imprime ancora più velocità ai medicinesi, che volano via sul +20 sulla bomba di Sighinolfi. I padroni di casa ricuciono lo svantaggio con Dalpozzo, ma all’intervallo è Medicina saldamente in vantaggio sul + 16 (30 a 46). Terzo periodo e la Virtus perde lucidità: solo Biguzzi e Musolesi rispondono ad una Giorgina che, con pressing e zona 3–2, cerca di riaprire la contesa portandosi a -14 sul 43 a 57. Quarta e decisiva frazione e la Virtus ingrana nuovamente le marce alte: 5 punti a fila di un ottimo Musolesi danno l’allungo decisivo poi, sulla bomba di Govi, la contesa può dirsi chiusa perché Dalpozzo e un Dall’Osso mai domo non bastano per piegare una ottima Virtus che, giocando di squadra, trova sempre l’uomo libero e nell’area fa male ai padroni di casa che, senza il pivot Massari, non hanno i centimetri e i chili per reggere l’urto di un Musolesi perfetto e di un buon Biguzzi. Sul finire della partita rientra Barba ed entrano prima Canovi e poi Spadoni che esordisce; coach Curti concede il meritato applauso a tutti i suoi uomini e si gode la quarta vittoria in stagione.

BASKET RICCIONE – REBASKET 90 – 92

(20-24; 39-54; 67-75)

Riccione: Saccani 15, Raffaelli, Mazzotti 7, Bomba 14, Tononi  De Martin 17, Biagini, Calegari 7, Amadori Ma. 27, Amadori Mi. 3 Serafini. All. Badioli.

Rubiera: Giglioli, Doddi 2, Roncaglia 8, Castagnaro 23, Mazza 12, Fassinou 4, Melli 9, Zampogna 24, Casu, Amici 6, Riccò 4. All. Casoli.

La Rebasket ottiene il primo successo esterno, in una partita vietata ai deboli di cuore. Partenza al fulmicotone per i ragazzi di Casoli che, dopo tre minuti, sono già avanti 14-6, e all’ottavo minuto raggiungono il massimo vantaggio sul 24-15, con Zampogna e Castagnaro sugli scudi. Nelle file di Riccione è il solo De Martin a ricucire lo strappo chiudendo il primo quarto sul 20-24. All’inizio del secondo quarto è Roncaglia che, con due triple consecutive, dà ai reggiani il +10 (24-34). L’inerzia della partita è tutta nelle mani della Crisden che, coadiuvata da Mazza e Melli, va all’ intervallo sul 39-54. Nella ripresa arriva la reazione locale con Saccani e Amadori, che porta la compagine romagnola a chiudere il 3° quarto a -8. L’inizio dell’ultima frazione è tutto di marca Riccione, che completa la rimonta e mette la freccia con un parziale di 9-0. È in questo momento, però, che esce tutta l’esperienza e la tecnica di Castagnaro che, con due triple pazzesche, dà alla Rebasket il +7 (76-83) supportato da un ottimo Zampogna. Riccione però non demorde e raggiunge la parità a quota 83. Gli ultimi tre minuti si giocano punto a punto e, a quaranta secondi dal termine, il punteggio è di 89 pari. Le due squadre sono entrambe in bonus. La Crisden, con un Zampogna infallibile dalla lunetta, si porta sul punteggio di 92-90 a 10” dalla fine. L’ultimo possesso è nelle mani dei Dolphins, ma la tripla di Amadori all’ultimo secondo si ferma sul ferro, dando a Rubiera una vittoria importante per il suo proseguo della stagione.

LG COMPETITION – GRANAROLO BASKET 102 – 77

(25-11; 51-32; 73-56)

Castelnuovo Monti: Canuti 7, Magnani 9, Rossetti, Ferri, Vezzosi 4, Paulig 24, Guarino 4, Mallon 24, Vanni 19, Mammi 2, Benvenuti 2, Grulli 7. All. Diacci.

Granarolo Basket: Nobis 5, Govoni, Marchi 20, Spettoli 13, Paoloni 7, Tugnoli 4, Calanchi, Bonetti 12, Torriglia, Bertuzzi 8, Brotza 2, Ferri 6. All. Trevisan.

Castelnovo Monti si conferma come la principale antagonista di Lugo nella corsa alla vittoria finale travolgendo una delle migliori difese del campionato per punti subiti scrivendo 102 punti a referto. Gli uomini di coach Trevisan pagano un avvio difficile in attacco (a dir la verità propiziato oltre che dalla bravura degli avversari, anche da una coppia arbitrale troppo garantista verso la difesa dei padroni di casa) e lo strapotere a rimbalzo dei reggiani (50-21), solo parzialmente bilanciato dai 22 recuperi.

Rompe subito gli equilibri una tripla di Paulig (MVP del match), Granarolo è viva e risponde con Ferri e Tugnoli (4-4 al 2′); è l’ultima parità del match: su Granarolo si abbatte un parziale di 20-0 che di fatto orienta la partita. Sono Bonetti e Marchi (tra i migliori di Granarolo) che ricuciono leggermente alla prima sirena (25-11). Nel secondo quarto Castelnovo riparte in quarta e si porta a +18 (36-18 al 14′), ma Granarolo risponde con Bertuzzi e Spettoli e si riporta a -12 in 1′ (38-26 al 15′), ma è sempre il solito Paulig che, con una tripla, apre e chiude un parziale che riporta il divario a +23 (49-26 al 18′); Nobis e Bonetti mandano le squadre negli spogliatoi con un divario di 19 punti (51-32). Nel terzo periodo Granarolo produce il massimo sforzo: Trevisan abbassa i quintetti, ruota vorticosamente gli uomini e con una difesa press a tutto campo Granarolo torna a -10 al 28’30” (64-54) però paga lo sforzo e Castelnovo torna a +17 con un’incredibile tripla fuori equilibrio sulla sirena del solito Paulig (73-56). Nell’ultima frazione Castelnovo allunga fino al +25 (86-61 al 32’30”) ma Marchi, Bertuzzi e Tugnoli riportano Granarolo a -18 (88-70 al 35’30”). E’ l’ultimo sussulto del match: sul serio infortunio a Bertuzzi (frattura del setto nasale e leggero trauma cranico per un fortuito scontro di gioco) le squadre appaiono più preoccupate delle sue condizioni che degli ultimi minuti di gioco.

BASKET LUGO – PALL. NOVELLARA 94 – 52

(27-4; 51-16; 70-32)

Basket Lugo: Baroncini G. 6, Baroncini F. 3, Pasquali 5, Cortesi 19, Nieri 17, Legnani 5, Hand 11, Scardovi, Guerra, Guaglione 3, Zhytaryuk 10. All. Galetti.

Pallacanestro Novellara: Margini 5, Folloni 10, Rinaldi 5, Mariani Cerati 5, Morgotti 8, Bartoli 3, El Ibrahimi 2, Carpi 7, Ciavolella 4, Colla 4. All. Ligabue.

BOLOGNA BASKET 2011 – POL. ARENA 59 – 69

(8-17, 33-34, 49-45)

Bologna Basket 2011: Tolomelli 5, Chiarini 1, Tugnoli, Maldini, Guerri 3, Vorzillo 3, Nanni 13, Garagnani 3, Cantore 5, Bianchini 12, Storchi 11, Galeotti 3. All. Muscò.

Montecchio: Grisendi 2, Conte 20, Guardasoni 2, Basso 4, Riccò, Marchini ne, Ferrari 20, Maggi 7, Colla 14, Lombardi, Giorgi. All. Cavalieri.

CLASSIFICA

LUGO 12 6 6 0 487 355 +132
LG COMPETITION CAST. MONTI 10 6 5 1 485 401 +84
MONTECCHIO 10 6 5 1 456 400 +56
VIRTUS MEDICINA 8 6 4 2 461 431 +30
CASTENASO 8 6 4 2 424 400 +24
GUELFO CASTEL GUELFO 8 6 4 2 422 421 +1
REBASKET RUBIERA 6 6 3 3 454 443 +11
NOVELLARA 6 6 3 3 421 462 -41
SCUOLA BASKET CAVRIAGO 4 6 2 4 389 418 -29
RICCIONE 4 6 2 4 430 462 -32
GRANAROLO BASKET 4 6 2 4 390 425 -35
BOLOGNA BASKET 2011 2 6 1 5 398 451 -53
GIORGINA SAFFI FORLI’ 2 6 1 5 403 464 -61
STARS BOLOGNA 0 6 0 6 376 463 -87