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C.S. – Piacenza schianta il Basket 2000 nella seconda uscita stagionale

BAKERY – BMR 87 – 51

(20-18; 21-12; 17-10; 29-11)

Piacenza: Bracchi 2, Rombaldoni 12, Stanic 9, Bruno 5, Perego 9, Guerra 4, Pederzini 10, Maresca 10, Guaccio 14, Birindelli 6, Galli 2, Libè 4. All. Coppeta.

Altra prova molto convincente per la Bakery Piacenza, che schianta il Basket 2000 Scandiano con quasi quaranta punti di differenza e dà continuità alla vittoria nella prima uscita. A seguito di un primo quarto equilibrato, i padroni di casa prendono letteralmente il sopravvento e finiscono con il dilagare negli ultimi 10’.

Sono 3’ di ottimo basket i primi della Bakery alla seconda uscita stagionale. Rombaldoni e Pederzini si trovano a meraviglia e un gioco da 3 di Guaccio, mette il +8 per i biancorossi al 9’. Il gap viene colmato negli ultimi secondi da Reggio, grazie ad una grande aggressività. All’inizio del secondo quarto sale l’intensità, ed è la BMR a giovarne mettendo anche il naso davanti. Reagiscono prontamente i ragazzi di Coppeta e, grazie all’impegno nella metà campo difensiva e al talento offensivo rimettono 8 lunghezze di distanza, a 2’ dalla fine del primo tempo. Più otto, che diventa +11 a fine quarto grazie ad una magia di Stanic. Il play segna, subisce fallo e va in lunetta a convertire il libero. Il terzo periodo inizia sulla falsariga del secondo con pochi punti e tante difese di buon livello. I biancorossi trovano comunque spazio per allungare e con i vari: Rombaldoni, Perego e Stanic raggiungono il +20 all’inizio dell’ultimo periodo. Raggiunto il massimo vantaggio la Bakery si scatena, non lascia più segnare Reggio e vola sul +38, mandando a segno tutti gli effettivi. Nel finale la BMR prova a tornare rendere meno amara la sconfitta, ma il quintetto di soli under della Bakery tiene botta e manda a segno anche Bracchi, il giovane classe 2000.

C.S. – La Bakery fa una bella figura, ma vince Mantova con un super Corbett

BAKERY – STINGS 74 – 80 

(23-19; 43-36; 58-56)

Piacenza: Sanguinetti 21, Soragna ne, Rezzano 13, Zatti ne, Guerra, G. Samoggia 11, Banti 9, M. Samoggia 3, Marzaioli 3, Magrini 14, Libè ne. All. Steffè

Mantova: Morello, Magni ne, Bertocco 7, Timperi 5, Candussi 16, Casella 13, Amici 11, Corbett 25, Rinaldi, Gergati 1, Bryan 2. All. Martelossi

La Pallacanestro Piacentina ritorna sul parquet di casa per l’amichevole di lusso contro la Pallacanestro Mantovana, formazione costruita per competere ai massimi livelli della A2, girone Est, e già affrontata nella prima uscita dei biancorossi in questo precampionato (finì 86-80 per gli Stings). Due assenti per Mantova, che deve fare a meno di Vencato e del neo-arrivato DeAndre Daniels, mentre la Bakery deve far fronte all’assenza di capitan Matteo Soragna, ancora out in seguito all’operazione al polso subita nell’estate.

Come nella precedente amichevole casalinga, l’ingresso a offerta libera sarà devoluto alla Croce Rossa Italiana in aiuto alle popolazioni colpite dal sisma che il 24 Agosto ha devastato il centro Italia: questa volta sono stati raccolti 215€, che vanno a sommarsi ai 375€ già donati in occasione della prima uscita casalinga dei biancorossi.

Tornando alla partita, per Piacenza il quintetto è quello formato da Sanguinetti, il mascherato Magrini, reduce da operazione al naso, Matteo Samoggia, Rezzano e Banti. I primi punti sono di Bertocco, che apre le marcature con una tripla: sembra l’inizio della fuga mantovana, dato che il punteggio raggiunge anche il 0-7, ma Rezzano mette da subito le cose in chiaro. Canestro dalla media, tripla per il meno due e divario pressoché azzerato. Il pareggio sul 9-9 arriva con una bella difesa corale culminata con il recupero ed assist di Sanguinetti per Magrini; sempre di Magrini la tripla dall’angolo per il vantaggio Bakery sul 13-11. La Pallacanestro Piacentina ha ormai preso il giusto ritmo offensivo ed al termine del primo quarto il tabellone recita 23-19 per i ragazzi di coach Steffè. Il buon momento prosegue al ritorno in campo con i cinque punti consecutivi realizzati da Giuliano Samoggia per il massimo vantaggio Bakery, 28-19. Servono i punti di Casella (28-22) per rallentare i piacentini, i quali mostrano un gioco decisamente più fluido rispetto alle ultime uscite, sintomo di grandi miglioramenti in condizione atletica e conoscenza reciproca. A conferma ecco arrivare, al 18’, il vantaggio in doppia cifra (32-22). Mantova si riporta a -7 all’intervallo, preludio di una rimonta costruita su una maggiore attenzione ai dettagli: il finale di terzo quarto è 58-56, gli Stings trascinati da Corbett e dall’energia di Timperi sono rientrati di forza nella contesa. La Bakery non si lascia abbattere e gioca punto a punto con i mantovani: Magrini, Rezzano e Sanguinetti sono le anime offensive biancorosse, capaci di realizzare 48 punti. Gli Stings sono però squadra di categoria superiore e lo dimostrano: Corbett cresce minuto dopo minuto ed aumenta il proprio bottino fino ai 25 punti finali, Candussi (il migliore del pacchetto italiani con 16 punti) e compagni lo seguono a ruota. Finisce 74-80, ma la Bakery può sorridere per gli enormi miglioramenti mostrati.

Il prossimo impegno per i piacentini sarà l’amichevole di mercoledì 21, quando alle 19.15 i ragazzi di coach Steffè affronteranno in trasferta Crema.

C.S. – In C Gold Piacenza si rafforza col lungo Matteo Bracci

Piacenza Basket Club è lieta di annunciare ufficialmente l’ingaggio dell’ala-pivot Matteo Bracci.

Bracci proviene da Gaga’ Orzinuovi, capolista del girone B del Campionato DNB. Ha 20 anni, è alto 200 cm per 95 kg di peso, e giunge al Piacenza Basket Club essendo chiuso nel ruolo dall’arrivo, presso la società orceana, del totem Roberto Chiagic.

Matteo Bracci ha siglato con il club biancorosso un accordo fino alla fine di questa stagione. Dopo due ottime annate in DNC e DNB ad Isernia, protagonista della promozione e poi della salvezza della squadra, Matteo è un giocatore con ottime doti atletiche che ben si sposano con le caratteristiche del club piacentino.

Il Giudice punisce la Bakery, ma la società piacentina fa ricorso

Ecco la mazzata che aleggiava nell’aria: il Bakery perde a tavolino il bigmatch contro Forlì, giocato solo per dodici minuti sabato scorso al Palasport e sospeso sul punteggio di 27-26. In sintesi: il giudice sportivo, letto il referto degli arbitri Giancecchi e Bianchi,sentenzia il 20-0 in favore dei romagnoli perchè non è stato esibito il secondo tabellone dopo la rottura del primo. Il Bakery,che già lunedì aveva inviato alla Fip una memoria difensiva,non ci sta. In queste ore è partito il ricorso. «E se questo verrà respinto spiega Marco Beccari – annuncio fin da ora di interpellare la corte federale a Roma». E’ un Beccari avvilito quello che ha in mano il testo del giudice sportivo appena arrivato in sede. Avvilito per mille ragioni. «Il nostro ricorso-riprende il presidente del Bakery-si baserà su testimonianze esterne e pure su fatti oggettivi. Punto primo: gli arbitri non hanno chiesto ufficialmente alla società se era presente il secondo tabellone all’interno dell’impianto. Punto secondo: l’altro tabellone era presente nella struttura,ma non visibile in campo, come il primo. Bisognava solo andarlo a recuperare. Questa è una nostra colpa?». Beccari è unfiume in piena: «Non c’è stata la possibilità di dialogare con gli arbitri, che mi hanno dato l’impressione di essere stati colti in contropiede da questa situazione oggettivamente rarissima. Hanno voluto parlare solo con gli allenatori, allontanando tutte le altre persone presenti in campo,per dire loro che la serata finiva lì, alle 22.30,dopo la rottura del secondo tabellone. In quei momenti ho pensato, come molti altri al Palasport,che era stato esaurito il limite temporale. In caso di seconda sostituzione, l’incontro sarebbe ripreso alle 23.30, per terminare in un altro giorno. Davvero si poteva tenere la gente al Palasport fin oltre l’una del mattino?». Al di là della burocrazia e dei regolamenti, Beccari ci tiene ad allargare il discorso: «Questa sentenza fa crollare il senso sportivo. A parti invertite, io non avrei accettato la vittoria a tavolino, avrei voluto comunque giocare la partita. Questi sono i miei valori».

Fonte – Libertà di Piacenza

C.S. – Ravenna mette alla frusta la quotatissima Biella

ANGELICO – ORASI 81 – 73

(20-21, 42-32, 62-51)

Biella: Grande 11, Ferguson 15, De Vico 8, Jones 19, Pierich 5, Grande 11, Banti 5, Infante 15, Venuto 3, Rattalino ne. All. Carrea.

Ravenna: Smith 12, Deloach 14, Malaventura 8, Cicognani 2, Rivali 16, Raschi 10, Masciadri 2, Smorto 9, Seck ne, Salari. All. Martino.

Positivo scrimmage per OraSì Ravenna che, sul neutro di Piacenza, cede di misura contro un’Angelico Biella decisamente quadrata. I giallorossi di coach Antimo Martino hanno dimostrato un deciso passo avanti rispetto alle precedenti uscite, soprattutto dal punto di vista del gioco d’insieme e della compattezza di squadra. Dopo un buon inizio di partita (20-21 al 10′, Smith 6, Deloach 7) ed un secondo quarto equilibrato, sono stati sei punti consecutivi di Infante a pochi istanti dalla sirena dell’intervallo (42-32 Biella) a scavare il primo margine significativo tra le due squadre. OraSì non cede e dimostra una capacità di lottare che tornerà utile in futuro, restando aggrappata alla partita nonostante le sfuriate di Ferguson e, soprattutto, dell’ex Cantù Marcel Jones, top scorer dell’incontro con 19 punti. Poco dopo la sirena del 30′, superata sul 62-51 Biella, Deloach è costretto a lasciare la partita per il quinto fallo: sono così Malaventura, Raschi e soprattutto Rivali a riportare sotto Ravenna, capace di toccare il -4 in un paio di occasioni nei cento secondi finali, prima di chiudere sull’81-73. 

I risultati del week end Nazionale maschile

A2 SILVER
PROGER CHIETI – ROSETO SHARKS 78 – 70
MOBYT – SCAFATI 81 – 73
(24-9; 45-30; 64-48)
Pallacanestro Ferrara: Huff 10, Bottioni 4, Castelli 1, Amici 11, Ferri 3, Casadei 4, Benfatto 11, Pipitone 12, Verrigni ne, Proner ne, Ghirelli 1, Hasbrouck 24. All. Furlani.
Scafati: Di Capua, Izzo 3, Zaccariello 11, Di Palma ne, Ghiacci 6, Ruggiero 10, Simmons 22, Hamilton 14, Matrone 5, Bisconti 2. All. Ponticiello.

ACMAR – DERTHONA 83 – 54
(19-13, 35-18, 58-39)
Ravenna: Holloway 16, Amoni 8, Cicognani 2, Rivali 7, Raschi 6, Grassi 3, Tambone 9, Foiera 14, Battaglia, Singletary 18. All. Martino.
Tortona: Gioria, Venuto, Simoncelli 4, Carosi, Strotz 2, Riva, Crockett 23, Valenti 7, Tavernari 11, Galloway 7. All. Cavina.
L’Acmar comincia nel modo migliore il proprio cammino in A2 Silver e supera Tortona in un PalaCosta esaurito col punteggio di 83-54. La squadra giallorossa, nel giorno del debutto di coach Antimo Martino e dei nuovi arrivati Holloway, Raschi e Grassi, ha saputo prendere in mano le redini del gioco nel primo quarto, allungando con decisione nei dieci minuti successivi. Decisivo, in particolare, il parziale che tra il 13’ ed il 20’ che ha lanciato la fuga giallorossa verso il 35-18 dell’intervallo. La pausa lunga non ha attenuato l’azione ravennate, con i ragazzi di Martino abili a mantenere un vantaggio mai inferiore alle 20 lunghezze. Nel finale spazio al debutto del giovane Federico Battaglia, giocatore classe 1998 proveniente dal settore giallorosso, che ha scatenato l’ulteriore ovazione del palasport ravennate.

BAKERY – MATERA 78 – 83
(21-22; 42-40; 62-63)
Piacenza: Rombaldoni 13 (3/11, 2/8), Galli 6 (3/4), Stefanini 2 (1/3), Sorokas 21 (7/12, 1/3), Gasparin 6 (2/3, 0/3), Italiano 9 (3/4, 0/3), Rossetti (0/1), Infante 11 (5/10), Hill 10 (2/4, 2/6), Ziotti ne, Mazzocchi ne. All. Coppeta.
Matera: Cucco (0/6, 0/2), Greene 18 (7/15, 0/2), Fallucca 7 (0/3, 1/2), Caceres 11 (5/7, 0/1), Richard 20 (8/10), Baldasso 6 (0/1, 2/3), Giarelli 2 (1/2), Circosta, Bonessio 19 (8/14, 0/2), Miriello ne. All. Di Lorenzo.

UNIVERSO TREVISO BASKET – VIOLA REGGIO CALABRIA 83 – 76
L.B. LEGNANO KNIGHTS – A. COSTA IMOLA BASKET 76 – 68
PAFFONI OMEGNA BLU – BASKET TREVIGLIO 92 – 76
BASKET RECANATI – LATINA BASKET 63 – 73

SERIE B GIRONE B
TEAM BASKET MONTICHIARI – PALL. ORZINUOVI 77 – 80
PALL. COSTA VOLPINO – AMICI PALL. UDINESE 54 – 74
URANIA – TRAMEC 55 – 64

(17-17; 31-28; 48-41)
Urania Milano: Del Vescovo ne, Stijepovic 10, Giovanelli 2, Marra, Torgano 11, Bazzoli 10, Paleari 19, De Bettin, Merlati, Pagani 3. All. Ghizzinardi.
Benedetto Cento: Vitali 5, Ikangi 4, Bianchi 4, Di Trani 10, Quarisa 6, Demartini 7, Pederzini ne, Carretti 9, Cutolo 19, Cavazzoli ne. All. Albanesi.
Alla Tramec bastano dieci minuti, e più precisamente gli ultimi, per avere ragione di una Milano capace di menare le danze nelle frazioni centrali ma calata alla distanza, sotto i colpi inferti da capitan Di Trani e da Cutolo. Alla palla a due Ghizzinardi propone il suo quintetto base così come Albanesi che, date le condizioni di Bianchi e il rendimento in precampionato di Ikangi, preferisce il pavese all’omegnese. In principio è Carretti a fare la voce grossa vicino a canestro, Cento si ritrova in due differenti occasioni a “+5” con Cutolo (10-15) e Vitali (12-17) ma un sontuoso Paleari fissa il punteggio di fine primo quarto sul 17 pari. L’equilibrio persiste fino a quota 26, poi Paleari (15 punti e 9 rimbalzi in 15’ a metà) e Torgano spostano gli equilibri a favore dei padroni di casa (31-26), prima che Quarisa spedisca le due squadre negli spogliatoi sul 31-28. Alla ripresa del gioco ci si aspetterebbe la reazione degli ospiti, ma sono invece i locali ad allungare coi soliti Torgano e Paleari (38-31). I primi segni di risveglio di marca emiliana arrivano da Bianchi, unico biancorosso che in questa fase della gara riesce ad attaccare il ferro con buoni risultati. Ciò nonostante, il vantaggio di Milano rimane invariato al suono della sirena che sancisce la conclusione del terzo periodo: 48-41. In principio di ultima frazione, capitan Di Trani suona la carica con cinque punti consecutivi. Cutolo impatta e poi sorpassa (50-52) ma Stijepovic e Torgano riportano avanti Milano (55-52), a poco meno di 6’ dal termine. Proprio in quel frangente, la Tramec alza l’intensità in difesa per poi affidarsi ai suoi assi in attacco: ne consegue un parziale di 0-12 con cui gli uomini di coach Albanesi operano il sorpasso e poi scappano con Cutolo, che mette a segno 7 degli ultimi 12 punti centesi e più in generale 11 degli ultimi 16, e Di Trani.

PALLACANESTRO CREMA – PALL. AURORA DESIO 94 84 – 76
GARCIA MORENO ARZIGNANO – FRANCO ROBERT TRIESTE 90 – 63

LUGO – ETERNEDILE 81 – 73
(22-21; 49-34; 62-50)
Lugo: Montanari 6, Ruini 24, Bertocco 3, Villani 27, Legnani 2, Marchetti ne, Pederzini 7, Farioli 3, Bazzocchi ne, Chiappelli 9. All. Ortasi.
Fortitudo: Candi ne, Valenti ne, Lamma 23, Grilli 7, Iannilli 8, Samoggia 6, Montano 10, Sorrentino 10, Mancin, Raucci 9. All. Vandoni.

BERGAMO BASKET 2014 – BASKET LECCO 68 – 72

SERIE C GIRONE D
BSL – BMR 58 – 72
(11-24; 25-41; 35-57)
San Lazzaro: Degli Esposti Castori 2, Lolli 6, Sabbatani 4, Pulvirenti 16, Fabbri 7, Fin 13, Curione 1, Bianchi ne, Chiapparini 9, Sgorbati. All. Rocca.
Basket 2000 Scandiano: Giordano, Astolfi 10, Ferrari 4, Spaggiari A., Bertolini 21, Pedrazzi, Levinskis 4, Gruosso 24, Zannini, Germani 9. All. Spaggiari L.
Una Bmr incurante delle assenze sfodera una gran prestazione collettiva e debutta in C nazionale espugnando San Lazzaro: un successo mai in discussione, con punte di vantaggio che hanno sfiorato il +30, sintomo di grande forza mentale nel reagire alle difficoltà. Alla palla a due, infatti, oltre al lungodegente Brogio si somma il forfait di Bartoccetti: nei 10, dunque, ci sono ben cinque giocatori nati dopo il 1994, di cui il più “vecchio”, Alberto Spaggiari, parte in quintetto in cabina di regia. La Bmr, come detto, parte con grande piglio e resta in vantaggio per tutti i 40’: la trascina Gruosso (24 punti e 7 rimbalzi), ma tutti portano il loro contributo. San Lazzaro, nonostante l’ex Pulvirenti, sembra incapace di reagire e scivola ben presto oltre il -20, riuscendo a rialzare la china solo nel finale: quando i bolognesi, però, arrivano a -11, è Bertolini (in campo 40’ filati) a caricarsi sulle spalle i compagni e a chiudere definitivamente la contesa.

TIGERS – SCIREA 82 – 62
(28-14; 44-35; 60-51)
Tigers Forlì: Tugnoli 13, De Pascale 12, Iattoni 24, Ravaioli 21, Donati 6, Valgimigli E., Valgimigli F. 2, Poggi, Villa 4, Martignago. All. Conti.
Gaetano Scirea Bertinoro: Solfrizzi En. 18, Merenda 6, Marisi 17, Godoli 5, Solfrizzi Em. 8, Bombardi ne, Molea, Cristofani, Fantuzzi 7, Ruscelli 1. All. Serra.

RAGGISOLARIS – SALUS 74 – 60
(15-12; 28-27; 57-44)
Faenza: Dalpozzo 7, Dal Fiume 10, Boero 9, Castellari 3, Silimbani 24, Benedetti 4, Zambrini 10, Catani, Zytharyuk 7, Sangiorgi. All. Regazzi.
Salus Bologna: Bonetti 1, Tavani, Venturi T. 7, Nucci, Zuccheri 2, Galvan 18, Pellacani 3, Venturi J., Saccà 11, Albertini 18. All. Gatti.
Pronti via e Bologna non è minimamente schiava di alcuna paura contro un’avversaria meglio quotata. Entrambe le formazioni commettono però molti errori dal campo, complice il momento della stagione. La Madel riesce comunque, grazie a una difesa ordinata e ai canestri di Albertini e Galvan, entrambi a referto con 18 punti, a rimanere ancorata alla partita nonostante Silimbani abbia già mostrato qualcuno dei pezzi di artiglieria che dal secondo tempo avrebbero scardinato le convinzioni felsinee. A inizio ripresa la verve di Bologna nulla può contro la pioggia di triple scoccate da ogni latitudine da Faenza che tocca anche i 16 di vantaggio nel cuore della terza frazione. Nel corso dell’ultimo quarto Albertini e qualche contropiede ben orchestrato da Venturi e compagni riescono a rimettere la Salus in linea di galleggiamento, grazie a un 7-0 che porta Bologna a sole sette lunghezze dai padroni di casa (59-52). Un nuovo contro break, sempre per 7-0, decreta però la fine anticipata delle ostilità con la difesa di Bologna. Una sconfitta esterna contro una delle corazzate del torneo che non scalfisce il percorso dei biancoblù al lavoro su un progetto giovane con tante scommesse ma che già si dimostra coerente e degno di fiducia, come testimonia in ultimo anche l’esordio del 1998 Venturi.

NPC – REBASKET 64 – 61
(16-14, 44-24, 53-41)
VSV Imola: Pieri 3, Dall’Osso ne, Morara 8, Grillini 8, Di Placido ne, Corbelli 23, Massari 5, Guglielmo 2, Francesconi 3, Porcellini 12. All. Solaroli.
Rubiera: Maioli 11, Lasagni 6, Biello 4, Pini 14, Morgotti, Negri 4, Pellegrini, Melli 12, Conte 7, Giudici 3. All. Romano.
Soffre la Virtus. Soffre più del dovuto, ma alla fine porta casa il primo successo della stagione. Una prima metà di partita dominata, una seconda parte col mal di canestro che si fa sentire più del dovuto. Conta il risultato, conta aver dimostrato di essere alla pari con una delle favorite, se non la favorita numero uno del campionato. AdNuntio vobis gaudium magnum: Corcelli c’è! Ed è uno spettacolo. Nei primi due quarti il nuovo acquisto giallonero si carica sulle spalle la Virtus e trascina i compagni: le statistiche raccontano di 21 punti, 8 su 11 dal campo (5 su 6 da tre) e 23 di valutazione. Ma è tutta l’Npc dei primi venti minuti di gioco è una gioia per gli occhi. Difesa aggressiva, possesso palla ragionato e contropiedi letali. In tutto questo Rubiera è spettatore non pagante, ma se, dopo dieci minuti, guidata dalle giocate di Maioli e Lasagni, è ancora aggrappata alla partita, poi sprofonda a -20 in un amen senza riuscire a trovare le giuste contromisure. Ma guai a dare per morta Rubiera che, al rientro dagli spogliatoi, ha tutto un altro piglio. Imola, per contro, si adagia un po’ sugli allori consentendo agli ospiti di avvicinarsi fino a -12. E quando mancano dieci minuti alla fine il discorso è tutt’altro che chiuso. Come dimostrano anche i minuti successivi. L’Npc non trova più la via del canestro, la Rebabasket invece segna tre canestri in rapida sequenza. A 4’50” dalla fine i punti di vantaggio dei gialloneri sono solo quattro. È la tripla di tabella di Pieri a dare un po’ d’aria ai suoi, ma non è finita, anzi! Gli ultimi minuti sono da thriller, con la freddezza dai liberi che diventa decisiva. Brevemente: a 53” dalla fine Imola è sul +5, ma un 4 su 4 di Melli dalla lunetta porta Rubiera a -1. Porcellini perde palla malamente e gli ospiti hanno l’ultimo possesso in mano a 22” dalla sirena. Ma, proprio nel tentativo di segnare il canestro vittoria, Biello sfonda su Porcellini che, dalla lunetta, è un killer e consegna la vittoria ai suoi.

ASSET – ANGELS 60 – 81
(7-20; 27-50; 40-62)
San Marino: Macina 4, Gamberini 12, Saccani 5, Gambi 2, Cardinali 6, Mazzotti 9, Benzi 12, Liberti 5, Calegari 2, Crescentini 3. All. Del Bianco.
Santancangelo: Lucchi 17, Pesaresi 11, Tonini, Zannoni 9, Padovano, Moretti 7, Del Turco 8, Rinaldi 9, Saponi 17, Dini 3. All. Tassinari.
Gli Angels superano i Titans versione work in progress nella prima partita di regular season per 81 a 60, mettendo già nel primo quarto subito in chiaro quale fosse oggi la squadra più pronta all’opening game. Mattatore dell’incontro capitan Alberto Saponi che da MVP firma 17 punti (6/10 dal campo) e 13 rimbalzi, ma non sono da meno diversi altri ragazzi a referto per coach Tassinari, tra cui il sammarinese Gioele Moretti. In casa Asset Banca brilla il solo Tommaso Gamberini (12+12 ed 8 falli subiti), mentre arrivano parecchie note dolenti dagli altri a referto, parsi molto lontani dalla migliore condizione.

FIORE – CASTELFRANCO 58 – 62
(20-11; 28-24; 44-42)
Fiorenzuola: Canali 2, Avanzini Fa., Sichel 9, Moscatelli 9, Avanzini Fi. 7, Lettieri ne, Garofalo 14, Vecchio, Bottarelli ne, Castagnaro 17. All. Brotto.
Castelfranco: Tomesani 4, Coslovi 7, Zucchini 14, Bastoni 6, Parma Benfenati 4, Tedeschi ne, Tedeschini 14, Del Papa 8, Marzo ne, Righi 5. All. Boni.
Castelfranco torna da Fiorenzuola con due punti d’oro. Il campionato degli uomini di coach Boni parte con una vittoria e il merito dei ragazzi è doppio perché l’incontro non era affatto iniziato bene con i locali a condurre subito 10-5 e poi 20-11 a fine primo quarto. Il Fiore tocca al massimo il +12 prima che la zona di coach Boni imbrigli la macchina offensiva locale riaprendo di fatto la contesa. Fiorenzuola già nel secondo quarto vede dimezzato il proprio vantaggio in un incontro dove i tiri sbagliati superano nettamente quelli segnati. Dopo la pausa lunga regna sovrano l’equilibrio che si protrarrà fino alle battute finali dell’incontro con i biancoverdi sempre ad inseguire i locali. Il primo sorpasso ospite arriva infatti solamente a 2’30” dall’ultima sirena grazie a un 2/2 in lunetta di Tedeschini che vale il 54-55. Moscatelli riporta avanti il Fiore 56-55 a meno di 120 secondi dal termine. 4 liberi segnati su altrettanti tentativi da parte di Zucchini portano i nostri a quota 59. Castagnaro a sua volta ne segna 2 e il tabellone dice 58 casa – 59 ospiti. Tedeschini sigla il +3 a 30″ dalla fine, Castagnaro questa volta sbaglia entrambi i liberi e Zucchini mette due possessi tra le due squadre con l’1/2 decisivo a una manciata di secondi dal termine. Castelfranco esulta.

GHEPARD – CASTENASO 72 – 89
(21-22; 38-47; 58-69)
Ghepard: Riguzzi 12, Nieri 18, Beccaletto 5, Tullio 5, Botteghi 9, Brunello ne, Tapia 2, Raselli 2, Ghedini 15, Martelli 4. All. Rossi.
Castenaso: Piccinini 11, Venturoli 4, Masini 18, Barbieri 12, Trombetti 22, Harizaj, Carretta ne, Chiusolo 10, Serpieri, Rizzatti 12. All. Castelli.