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Serie B, Coppa Italia: vince Omegna, i Tigers Cesena si arrendono in finale

COPPA ITALIA

Quarti

AMADORI – VIRTUS ARECHI 59 – 56

(21-15; 34-27; 47-42)

Tigers Cesena: Ferraro, Dagnello 5, Trapani, Rossi ne, Battisti 12, De Fabritiis 6, Raschi 2, Poggi ne, Sacchettini 11, Brkic 13. All. Di Lorenzo.

Salerno: Tortù 7, Villa 7, Czumbel, Antonaci ne, Duranti 6, Maggio 3, Corvo ne, Leggio 19, Visnjic 6, Diomede 8. All. Menduto.

Sono i Tigers i primi a qualificarsi alle semifinali di Coppa Italia. Il tutto grazie ad una partita condotta per gli interi 40′ in virtù, soprattutto, di una maiuscola prova difensiva. L’essenza della partita dei Tigers è tutta negli ultimi 8’’ di match, con Duranti che rimette in attacco per Salerno. Palla sotto a Diomede che sbaglia, stretto nella morsa della difesa malatestiana ed è costretto a scaricare fuori per Villa, che lancia la preghiera dai 6,75 a fil di sirena. Palla fuori e Cesena è in semifinale.

Ma prima? Beh, che la difesa della Amadori potesse incidere sul match lo si è capito fin da subito, quando, a 5’55’’ dal primo mini intervallo Cesena costringe coach Menduto al time out sul 13-4 per i romagnoli. E’ il canovaccio dell’impero primo tempo. Brkic e Sacchettini a fare buona guardia sotto canestro e Matteo Battisti a guidare i Tigers con fosforo e assist illuminanti. Quando poi Sacchettini centra la bomba del 28-17 a 6’29’’ dall’intervallo lungo e, non pago, segna in area, a 3’22’’ la Amadori vola sul 34-19. Salerno, però, non molla, sospinta da un Leggio superlativo che a fine partita scriverà 19 sul proprio tabellino personale. Il contro break campano manda le squadre al riposo sul 34-27, con una partita ancora tutta da raccontare. Nel terzo quarto la difesa di Salerno annebbia le idee dei Tigers in attacco, mentre Di Lorenzo attinge a piene mani dalla panchina. L’inerzia passa nelle mani dei blaugrana che accorciano pur segnando poco, grazie a qualche errore di troppo di una Cesena comunque brava a costruirsi tiri aperti, ma sprecona nel finalizzare. L’ultimo quarto si apre con la Amadori avanti 47-42. Occorre attendere quasi due minuti per vedere un canestro, anzi due, dalla lunetta, griffati Dagnello. Quattro minuti più tardi, ancora dalla lunetta, è Raschi a riportare in doppia cifra il vantaggio di Cesena, ma la Virtus risponde con un 5-0 di parziale che non permette ai Tigers di chiudere il match anzitempo. Anzi, Salerno prende l’abbrivio giusto e, a -3’18″, Duranti segna da 3, riportando i campani pericolosamente sotto (58-53). A 2’04’’ dalla sirena, Cesena commette l’errore di concedere agli avversari ben tre tentativi dall’arco nella stessa azione e, al terzo, Roberto Maggio segna il 58-56, prima di commettere il quinto fallo su Brkic e salutare così il match. Il capitano cesenate compie solamente a metà il proprio dovere a cronometro fermo, ma si riscatta immediatamente con una palla recuperata di importanza capitale. I Tigers, però, non concludono positivamente l’azione offensiva e, a 8’’, il time out dal quale Salerno esce per l’attacco del pareggio di cui sopra.

DECO’ – REKICO 62 – 72

(18-15; 39-37; 51-56)

Caserta: Dip 11, Petrucci N. 9, Ciribeni 12, Bottioni 4, Pasqualin, Valentini 2, Rinaldi 6, Aldi ne, Hassan 15, Sergio 1, Barnaba, Piazza ne. All. Oldoini.

Faenza: Fumagalli 4, Costanzelli, Silimbani 4, Samorì, Casagrande 9, Venucci 12, Zampa, Petrucci M. 17, Pambianco, Chiappelli 10, Sgobba 14, Petrini ne. All. Friso.

Impresa da sogno della Rekico. La truppa di coach Friso supera la corazzata Caserta grazie ad una prestazione maiuscola, smentendo ogni pronostico avverso. Sono la forza mentale e la lucidità le armi che hanno permesso questo colpo grosso e ovviamente la solita difesa, decisiva nei momenti caldi del match. Fondamentali sono stati poi i tantissimi tifosi sugli spalti che hanno incitato la squadra con grande passione. E ora sotto con la semifinale: sabato alle 12.30 ci sarà il derby con i Tigers Cesena.

La Rekico entra in campo determinata e piazza un break di 5-0 mandando in confusione la Decò che non si aspettava una simile partenza. L’esperienza casertana entra però ben presto in scena, con i giocatori che si affidano ai liberi e ai tiri da fuori e ribaltano il risultato sul 16-11. I Raggisolaris non subiscono il contraccolpo e continuano ad attaccare e a difendere con grande attenzione, trascinati in attacco da un ottimo Petrucci. All’intervallo Caserta conduce 39-37, poi si porta sul 42-37 e, proprio nel momento più difficile, la Rekico si infiamma. La manovra offensiva porta punti dall’area pitturata e da fuori, con qualche tripla sparata di tanto in tanto che permette di mantenere punti di vantaggio fino al 56-51 di fine terzo quarto. La Decò avrebbe le armi per riprendersi il match, ma non può nulla contro la voglia di vincere della Rekico, perfetta in difesa e cinica in attacco. Dip e gli altri lunghi vengono imbrigliati e ad ogni loro errore corrisponde un rimbalzo catturato da Faenza. Nell’altra metà campo i canestri arrivano a ripetizione come la tripla di Silimbani del 53-64 a metà terzo quarto. Caserta crolla dal lato mentale e sbaglia anche facili conclusioni, i Raggisolaris ne approfittano e mettono il punto esclamativo alla loro grande partita con Petrucci che dalla lunetta fissa il 56-71, mandando in visibilio i tifosi.

PAFFONI OMEGNA – AMATORI PALL. PESCARA 73 – 70

ALLIANZ PAZIENZA SAN SEVERO – ALL FOOD FIRENZE 64 – 66

Semifinali

AMADORI – REKICO 75 – 50

(15-13; 36-25; 55-40)

Tigers Cesena: Ferraro 5, Dagnello 8, Trapani 4, Rossi, Battisti 9, Papa 2, De Fabritiis 16, Raschi 8, Poggi, Sacchettini 11, Brkic 12. All. Di Lorenzo.

Raggisolari Faenza: Fumagalli, 8, Costanzelli, Silimbani, Casagrande 7, Venucci 2, Zampa 10, Petrucci 12, Pambianco ne, Chiappelli 5, Sgobba 6, Petrini ne. All. Friso.

I Tigers Cesena staccano il pass per la finale di Coppa Italia, aggiudicandosi il derby tutto romagnolo contro la Rekico al termine di una prestazione cinica, fatta di tanta concretezza in difesa, contando, poi, sull’apporto di un ritrovato Antonio De Fabritiis, MVP con 16 punti ed un 4/5 da 3 punti che ha dato ai cesenati la spinta decisiva verso la vittoria.

Le due squadre partono molto contratte. Cesena addormenta da subito il match portandolo sui ritmi a lei più congeniali. Faenza non riesce mai a sprintare ed il punteggio, molto basso, recita un 36-25 al riposo lungo, senza troppi sussulti. Sul finire di secondo quarto, la Amadori comincia a dare segnali di ciò che la partita dirà nel prosieguo. A 4’20’’ Trapani buca in penetrazione una difesa troppo poco attenta, mentre Raschi confezione una bomba per poi catturare un rimbalzo e depositare il punto del 25-19. Coach Friso chiama time out e, prima di avere 2 punti da Fumagalli, Faenza incassa il 27-19 di Sacchettini che poi però commette il suo terzo fallo. Si entra in zona De Fabritiis. Sono 7 i punti che il “Conte” mette a segno sul finire di primo tempo inchiodando la tripla del 36-22 poi rintuzzata da quella, a fil di sirena, di Chiappelli. Ossigeno per Faenza che rientra così negli spogliatoi sul 36-25 e l’impressione di poter limitare i danni. E’ solamente un’impressione però, perché Cesena, al ritorno dalla pausa lunga, mostra la sua faccia migliore. Così, mentre Brkic prende a piazzare stoppate, De Fabritiis raccoglie fatturato. A 7’43’’ è una bomba del capitano cesenate a dare a Cesena il nuova massimo vantaggio: 41-27. La Amadori imbriglia Faenza in una morsa dalla quale i manfredi non riesco ad uscire. A 6’02’’ è di nuovo De Fabritiis a timbrare dall’arco e, quando Brkic cancella Chiappelli con una stoppata, a 4’51’’, con Battisti a perfezionare la recuperata con assist a Dagnello per un comodo appoggio in contropiede, i Tigers si trovano sul nuovo massimo vantaggio, col +15, sul 46-31. Poco dopo, la giocata con la quale gli Amadori Tigers Cesena azzannano la preda. Altra stoppata del capitano ed il 49-31 porta la firma del “Conte” De Fabritiis. Petrucci prova a rispondere presente sempre dall’arco, ma di nuovo dai 6,75, questa volta Dagnello, a 1’40’’ scrive il 52-38. Gli ultimi punti del quarto portano la firma di Trapani, su assist di Ferraro, e infine dello stesso Ferraro, 1/2 dalla lunetta. Giusto il tempo di vedere Francesco Poggi sul parquet ed il terzo quarto va in archivio sul 55-40. Una distanza certo non insormontabile, ma Faenza è fiaccata, demoralizzata e incapace di reagire di fronte alla carica delle Tigri. Che non mollano il colpo, decise a mandare segnali chiari e forti a chi, domani, dovrà contendere loro l’ambita Coppa Italia. Ultimo quarto che si trasforma in una gloriosa cavalcata per la Amadori, mentre gli avversari sembrano già proiettati alla partita di domenica prossima, nella tana dei Tigers. Minuti in campo anche per Filippo Rossi in un quarto che, di fatto, è servito per arrivare alla sirena e nulla più.

PAFFONI – ALL FOOD 79 – 68

FINALE

AMADORI – PAFFONI 72 – 81

(17-16; 30-41; 44-60)

Tigers Cesena: Battisti 20 (1/7, 5/6), Sacchettini 15 (6/9, 1/1), Raschi 11 (2/4, 1/1), De Fabritiis 10 (1/2, 2/4), Trapani 5 (1/2), Brkic 5 (0/2, 0/3), Ferraro 3 (1/2), Frassineti 2 (1/3, 0/3), Dagnello 1 (0/2, 0/2), Poggi ne, Rossi ne. All. Di Lorenzo.

Omegna: Grande 15 (2/2, 3/7), Scali 13 (3/4, 2/3), Arrigoni 12 (5/5, 0/1), Balanzoni 10 (3/6), D’Alessandro 9 (3/4, 1/4), Samoggia 9 (0/2, 3/4), Cantone 8 (2/3, 1/3), Bruno 5 (1/2, 1/5), Gueye, Guala ne, Ramenghi ne, Bovio ne. All. Ghizzinardi.