Tag Archives: spareggi

C Gold, Imola crolla in casa e chiude amaramente la stagione

SERIE C GOLD SPAREGGI INTERREGIONALI

SEMIFINALI Gara 1

ROBUR BASKET SARONNO – PESCARA BASKET 81 – 72

SPEZIA BASKET CLUB – INTECH 72 – 80

(22-17; 35-39; 55-59)

Spezia: Bolis 17, Gaspani ne, Suliauskas 18, Menicocci 2, Cozma ne, Fazio 5, Petani ne, Casoni 7, Putti 3, Rocchi ne, Kibildis 20, Leporati. All. Bertelà.

VSV Imola: Dalpozzo, Fusella ne, Salsini, Savino ne, Murati 3, Locci 11, Ramilli 7, Magagnoli 14, Aglio 4, Ranocchi 17, Barattini 7, Begic 17. All. Regazzi.

E’ trionfale la prima “gita” della Intech in questi spareggi interregionali. Al PalaSprint di La Spezia, i gialloneri imprimono il proprio ritmo alla gara e seppur non scrollandosi mai completamente di dosso i liguri, mettono in ghiacciaia il primo successo. Il Tarros parte molto meglio scappando 10-2, poi 12-4 e nel finale, quando ormai il vantaggio dei romagnoli si aggira da tempo sul +10, trova i lampi estemporanei dalla lunga distanza di Alessio Bolis, certamente tra i migliori dei suoi. La sua fiammata riaccende il motore dei bianconeri che affrontano con qualche velleità di aggancio l’ultimo quarto. I liguri rientrano fino al -3 (72-75) a pochi minuti dalla sirena, ma la Virtus mostra, oltre al talento individuale, una notevole compattezza di squadra.

Intech in campo con Locci, Barattini, Ranocchi, Magagnoli e Begic. Rispondono i liguri con Casoni, Fazio, Kibildis, Suliauskas e Bolis. Dopo il cesto in apertura di Locci su assist di Barattini e di Begic (che tocca la riga dell’arco), i locali scappano sul 12-4, grazie ai canestri di Bolis e Suliauskas (4 e 5 punti rispettivamente), oltre alla tripla di Casoni, da lontano, dopo 4’ esatti di gioco. Begic pesca Locci libero e Ranocchi scalda la mano segnando dalla media distanza per il 12-8 di metà frazione. Prima del timeout di Regazzi, Casoni infila il 20-14 a 3’ dalla sirena. Al primo intervallo ci si arriva sul 22-17. In apertura di 2° quarto Barattini segna dall’arco frontalmente e Aglio da sotto (25-22). Nell’azione successiva, in difesa, Barattini si schianta sul muro del blocco di capitan Fazio e rovina a terra. Gli arbitri non interrompono il gioco, gli spezzini non si fermano, con il play fermo a terra e tentano la tripla prima con Casoni e, con successo, Suliauskas (28-22). Barattini è costretto ad uscire e Begic e Murati lo “vendicano” immediatamente con due triple perfette (28-28 al 13′). Fazio e Bolis (in lunetta) allungano sul 32-28. Quindi, a 2′ dall’intervallo, Magagnoli e Ranocchi firmano il vantaggio imolese sul 33-34, con Ramilli che si libera per la tripla frontale, a -1’20”, che vale il primo allungo ospite (33-37). In apertura di ripresa, dopo i liberi di Kibildis, è Begic a imprimere un’altra accelerazione con una splendida tripla dall’angolo destro (37-42), quindi il “Rana-moment”: in 30”, la guardia infila una penetrazione di pura forza fisica e una tripla sopra al muro dell’avversario, rispondendo alla tripla di Suliauskas (40-47). Il play lituano continua a segnare (14 punti in 23’ di gioco), riuscendo a mantenere a galla i suoi. Locci liquida i lunghi avversari con una bella azione, su assist di Begic (44-49). Ranocchi e Magagnoli sono micidiali da 3 punti e per la Virtus il vantaggio si allarga sul +9 (46-55 a metà frazione). In campo anche capitan Dalpozzo, che ritrova un minutaggio importante dopo il lungo stop per l’infortunio. E il play imolese trova subito un assist per Ramilli che trasforma il 46-57. Putti prova a rimediare con un tiro dalla distanza, Barattini dalla lunetta firma il +10. Ma a 2’ dall’ultimo intervallo breve è il 24enne Bolis a firmare un “magic moment” clamoroso, con due triple pazzesche consecutive, in pochi istanti, che riaprono completamente il match, riportando lo Spezia sul -4 (55-59). Il punteggio non cambia più fino alla sirena. Magagnoli bagna l’ultima frazione con una tripla “solo retina”; gli replica Kibildis dalla distanza per il 58-65 al 33’. Si segna col contagocce fino a metà quarto. Ci pensa Locci a infilare il nuovo + 10 sul 60-70 a 4’ dalla sirena finale. Imola è in controllo, mentre Spezia comincia a perdere un po’ di lucidità, nel forcing finale. Locci mostra i muscoli sotto le plance, segnando in acrobazia e pure il libero aggiuntivo (62-73). Negli ultimi scampoli tornano a segnare, dopo parecchi minuti, sia Suliauskas che Casoni (in lunetta), ma la partita va in ghiacciaia sulla stratosferica schiacciata di Alessandro Ranocchi che si attacca al ferro per il 67-75 a -1’50”. Il morale è alle stelle per i ragazzi di coach Regazzi e nemmeno la tripla perfetta di Kibildis lo scalfisce. Lo stesso lituano, però, fa 2/2 dalla lunetta e rimette in scia i suoi sul 72-75. Begic appoggia il nuovo +5. La penetrazione di Suliauskas non frutta il canestro, perchè la palla danza sul ferro, prima della rapida ripartenza imolese, a 40 secondi dalla sirena. L’Intech tenta di gestire il vantaggio: con soli 22” di gioco, Barattini si inventa una penetrazione letale che si chiude con un perfetto 2/2 dalla linea della carità e la Virtus comincia a dimenticare il gusto amaro della sconfitta di Rovigo. Dopo il timeout dei locali, Kibildis sbaglia la tripla, Ranocchi centra l’ultimo libero e firma il definitivo 72-80.

Gara 2

PESCARA BASKET – ROBUR BASKET SARONNO 58 – 75

INTECH – SPEZIA BASKET CLUB 57 – 71

(13-20; 32-30; 48-55)

VSV Imola: Dalpozzo, Fusella ne, Savino ne, Salsini 4, Murati, Locci 5, Magagnoli 11, Barattini 12, Aglio 10, Ramilli, Ranocchi 4, Begic 11. All. Regazzi.

Spezia: Leporati 2, Kibildis 23, Rocchi ne, Putti 7, Casoni 12, Petani, Fazio 10, Cozma ne,Gaspani ne, Bo-lis 11, Suliauskas 4, Menicocci 2. All. Bertelà.

E’ dolorosa la sconfitta contro Spezia Basket Club. Fa male perchè preclude la possibilità di giocarsi la finale degli spareggi interregionali.  Onore ai liguri che sono scesi in campo determinati a portarsela a casa l’impresa. E ci sono riusciti grazie ad una bella prova (seppur condita con qualche errore di troppo e qualche fase di aridità offensiva durante il match) di tutta la squadra. Non solo i due lituani Kibildis (assolutamente devastante in gara2 con ben 6 triple realizzate) e Suliauskas per i bianconeri: prestazione ad altissimi livelli anche per capitan Fazio e Ca-soni sotto le plance e per la coppia Bolis e Putti in transizione. La Virtus, evidentemente, non ha retto il peso psicofisico di 4 partite in 7 giorni, contro formazioni di alto livello e come Ferrara e Jesolo (sabato e domenica scorsi) e il doppio confronto con Spezia (mercoledì e sabato). E nel momento più importante della stagione ha visto accendersi la spia rossa che indica, inevita-bilmente, benzina finita. Benzina e fortuna finite.  Onore e applausi ad una Tarros Spezia Basket Club che non ha rubato nulla, anzi, si è presentata al Pala Ruggi con il coltello tra i denti, pronta a “vendicare” la sconfitta dell’andata. Meritando il passaggio del turno. Senza ombra di dubbio. I gialloneri pagano la scarsa produzione offensiva durante tutto il match, realizzando rispettivamente 13, 19, 16 e, addirittura, solo 9 punti nell’ultimo, decisivo, quarto. Per una squadra abituata a percentuali decisamente diverse e a una media di circa 80 punti a partita, ovviamente questo 57-71 suona come una pietra tombale sui residui sogni di gloria.

Coach Regazzi spedisce in campo Barattini, Begic, Locci, Magagnoli e Ranocchi. Coach Bertelà risponde con Bolis, Fazio, Suliauskas, Kibildis e Casoni. Gara2 dello spareggio si apre con la splendida tripla di Ivan Begic (sarà, purtroppo, la sua ultima della serata). Ma capitan Fazio, da sotto, riporta avanti gli spezzini, prima della buona azione di Locci (canestro + libero aggiuntivo) per il 6-4 Intech. Nel buon inizio della Virtus, condito da un tifo scatenato dell’Armata Giallonera, Magagnoli firma l’8-7. Quindi lo Spezia scatta sull’8-12 con i canestri dei due lituani Suliauskas e Kibildis (tripla). Barattini sgattaiola in area, dopo il timeout Imola, quindi Magagnoli confeziona il pareggio (12-12 al 6’), prima delle due triple consecutive di Kibildis e Casoni che puniscono pesantemente i gialloneri sul 12-18 a 3’20” dal primo intervallo breve. Il giovane Leporati dalla lunetta firma il +8. Negli ultimi tre minuti segna solo un libero Begic. Ci si ferma, infatti sul 13-20. Si riparte e Begic e Salsini segnano, con bei movimenti dentro l’area, accorciando sul 17-20. A metà frazione, Barattini e Ranocchi, dalla lunetta, riportano in parità il punteggio sul 20-20, con gli ospiti che non riescono a sbloccarsi nel quarto. Il bel cesto di Bolis arriva solo al 16’, dopo ben nove minuti di astinenza dello Spezia dall’ultimo canestro dal campo. Botta e risposta tra Barattini e Fazio, quindi Magagnoli, prima infila una splendida tripla dalla destra, quindi realizza un ottimo 3/3 dalla lunetta per il 28-25 Imola a 2’30” dall’intervallo. Locci prima sbaglia un canestro facile facile, quindi, nel possesso successivo, realizza il +5 per l’Intech (30-25). In chiusura Kibildis realizza un’altra tripla e Menicocci sporca il proprio tabellino. Barattini chiude dalla lunetta il primo tempo sul 32-30. In avvio di 3° quarto, Aglio si carica sulle spalle la squadra segnando 8 punti consecutivi che firmano il 40-34 al 4’30”, con gli ospiti a segno solo dalla lunetta con Bolis e Suliauskas. Bertelà è, in pratica, costretto a chiamare timeuot. E sarà la scintilla per la vittoria spezzina. Dal 38-30 (che resterà il massimo vantaggio romagnolo), si passa al 40-41 in poco meno di tre minuti, grazie ai cesti di Kibildis, Casoni (tripla dalla destra) e i liberi di Putti. Comincia un’altra partita. Con la Virtus che comincia a temere per il passaggio del turno e che, evidentemente, comincia a ragionare sulla differenza punti, anzichè puntare alla vittoria. A 2’ dall’ultimo intervallo breve, Casoni intercetta una manovra locale e si invola a tutto campo in contropiede solitario per il 41-44 che obbliga coach Regazzi a fermare il gioco con un timeout. Alla ripresa del gioco, Begic trova un varco sulla destra per andare ad appoggiare facilmente. Fazio tocca la doppia cifra e a 1’18” dalla sirena, Putti si fa trovare pronto e lucido all’angolo sinistro, sotto alla Curva giallonera: la sua perfetta tripla vale il 43-49 che fa tremare Imola. L’Intech sbaglia in attacco e Putti segna praticamente dalla stessa mattonella, seppur calpestando la riga, per il 43-51. Begic penetra ancora e segna il libero aggiuntivo (11 punti e da qui non segnerà più), Kibildis (in lunetta) e Salsini segnano in chiusura, ma è Casoni a trovare il lampo sul fil di sirena, con il tap in che chiude il tiro sbagliato di Putti. Tutti in panchina sul 48-55. Spezia ancora non qualificata virtualmente, ma capace di infilare un parziale di 16-25, praticamente solo negli ultimi 5’. Il primo +10, Spezia lo pesca in apertura di ultimo quarto con la tripla di Bolis che, poi, in contropiede, allunga ancora. Imola è palesemente sulle gambe sul 48-60 dopo 1’30” coach Regazzi non può fare altro che chiamare il timeout. Ma gli ospiti non si fermano, con un altro tap in di Casoni, prima del terzo tempo di Barattini (50-62). Nel possesso successivo, Kibildis mette un mattone difficile da digerire per la Virtus, dalla lunga distanza, per il +15 Spezia che comincia ad assaporare concretamente il gusto dell’impresa. E’ un momento particolarmente scarso dal punto di vista tecnico in generale, con Imola impegnato in un tiro al bersaglio che frutta niente o poco più e gli ospiti che non trovano le zampate per chiudere anticipatamente la contesa. L’Intech resta aggrappata alla (ormai remota) possibilità di recuperare il divario, ma le forze fisiche e mentali sono davvero risicate. A 3’25” dalla sirena, il contropiede di Aglio riporta a -13 i gialloneri, Barattini fa 1/2 in lunetta e Ranocchi dall’angolo sinistro segna la tripla che fa esplodere il PalaRuggi a ,2’20”: 56-65 che significa il -1 nel doppio confronto. Sul più bello, però, Kibildis realizza una tripla pesante come un macigno, allo scadere dei 24”, con il muro di Magagnoli davanti. Spezia di nuovo avanti di 12 a 1’40” dalla sirena. Barattini si butta in penetrazione e segna con fallo, ma l’arbitro annulla il canestro e il play fa 1/2 dalla linea della carità (57-68 a 1’33”). A -1’11” Putti commette fallo in attacco sullo stesso Barattini e la Virtus si ritrova nelle mani il possesso che potrebbe (in extremis) regalargli la qualificazione: in una vera e propria bolgia, Ranocchi serve Begic che frontalmente tenta il tiro epico, ma sul contrasto (e tocco) di Bolis, il tiro non esce perfetto e il ferro respinge l’urlo in gola di tutto il pubblico. A cavallo dei 40” dalla sirena, Spezia cerca il torello per far trascorrere il tempo e i gialloneri danno fondo alle ultime energie alla ricerca di un recupero palla che potrebbe valere una stagione. La palla a 5” dallo scadere dei 24” termina nelle mani di Kibildis: il lituano si alza dai 9 metri con il doppio contrasto (e tocco) di Magagnoli e Barattini per centrare il canestro che sigilla, senza se e senza ma, il successo dei liguri al PalaRuggi. Sul 57-71, infatti, cala il gelo assoluto sugli spalti e in campo, con tifosi e giocatori attoniti. Finisce qui, ancor prima che sulla tripla sbagliata da Barattini, la stagione 2020/2021 della Virtus Imola.

Promozione, gli spareggi di Calderara premiano BasketReggio e Tigers Villa Verucchio

PROMOZIONE SPAREGGI

BIANCONERIBA – ROSE&CROWN 37 – 78

(10-27; 14-43; 23-63)

Baricella: Cuoghi 2, Ballarin, Barbieri 8, Frazzoni 7, Sitta 3, Lenzi 7, Villani 1, Mantovani 2, Furlanetto, Donati 4, Samorè, Minozzi 3. All. Calandriello.

Tigers Villanova: Bronzetti 3, Di Giacomo 10, Giordani 7, Panzeri 2, Buo 7, Ambrassa 11, Guiducci F. 5, Semprini 2, Guiducci T. 6, Serpieri 7, Saccani 17, Bollini 1. All. Rustignoli.

Difficile immaginare un esordio migliore per i Villanova Tigers che, nella prima gara del concentramento che mette in palio gli ultimi due posti per la serie D, abbattono per 37-78 i Bianconeriba, al termine di una gara sempre a senso unico.

L’equilibrio dura solo pochi minuti, fino a quando un paio di scorribande di Frazzoni tengono i bianconeri a contatto. Poi, un paio di corse di Serpieri e le bombe del duo Panzeri-Saccani, scavano il primo solco, portando il divario subito oltre la doppia cifra. I bolognesi non riescono ad entrare nel match, rimbalzando in attacco contro la coriacea difesa dei neroverdi che, dall’altra parte, continuano a martellare con Ambrassa, chiudendo sul +17 il primo parziale. Nel secondo quarto, lo spartito non cambia, anzi: se la corsa Tigers prosegue con Tommaso Guiducci e Di Giacomo, Baricella si spegne definitivamente in attacco, segnando la miseria di 4 punti in 10’, affondando fino al severo 14-43 dell’intervallo. Nella ripresa tutti si aspettano una reazione da parte dei Bianconeriba, ma l’uno-due di Sitta e Barbieri è solo un’illusione: Federico Guiducci e Buo sono schegge impazzite che si incuneano imprendibili nell’area ospite, dilatando ulteriormente il distacco fino ad oltre 40 punti, suggellati dal buzzer di Ambrassa, prima di un ultimo quarto di autentico garbage time.

BASKETREGGIO – ROSE&CROWN 72 – 56

(19-12; 26-27; 50-45)

BasketReggio: Canuti 11, Coloretti 1, Generali 6, Boselli 5, Volpicelli, Ward, Croci 21, Morelli, Giorgino 2, Cantergiani 16, Giudici 9, Galvano 1. All. Boni.

Tigers Villanova: Bronzetti 3, Di Giacomo 11, Panzeri 10, Buo 8, Ambrassa 3, Guiducci F., Semprini, Guiducci T. 7, Rossi 2, Serpieri 4, Saccani 8, Bollini. All. Rustignoli.

Nella seconda gara degli spareggi di Calderara, i Villanova Tigers cadono per 72-56 contro Basket Reggio, al termine di un match passato quasi sempre all’inseguimento da parte degli uomini di coach Rustignoli. E’ una sconfitta su cui splende il sole, però: grazie alla netta vittoria della prima giornata, i neroverdi conquistano ugualmente la matematica promozione in serie D.

Andando in cronaca, il primo quarto è tutto di marca reggiana, con Giudici e Croci che cannoneggiano dall’arco, mentre dall’altra parte le tigri stentano a trovare buone soluzioni. Solo l’ingresso di Tommaso Guiducci ed una stretta in difesa, permettono ai romagnoli di avvicinarsi nel punteggio alla prima sirena. L’inerzia rimane in mano ai riminesi anche nel secondo parziale: un possesso alla volta, i Tigers prima si riavvicinano, grazie ad un buon lavoro in difesa, poi, con Di Giacomo e Saccani, sorpassano poco prima dell’intervallo: alla pausa lunga il tabellone recita 26-27. Al rientro dagli spogliatoi, il momento chiave: i Tigers partono forte, con la rubata di Panzeri che sembra poter dare l’abbrivio ai suoi. Dall’altra parte, però, Cantergiani fa il diavolo a quattro e segna quattordici punti pressoché consecutivi, capitalizzando al massimo anche l’antisportivo subito. Le bombe di Panzeri e Bronzetti tengono Villa Verucchio a contatto, ma l’inerzia del match sembra aver cambiato padrone. Una decisa spallata sembra darla un chirurgico Croci che, nell’ultima frazione, inizia con un siluro da otto metri, portando il divario oltre la doppia cifra. Di Giacomo e compagni, però, non mollano, pur faticando terribilmente. A 5’ dal termine, l’episodio che decide la partita: sul 54-45, Saccani tira da tre; la palla entra interamente nel cerchio, ma poi viene sputata dal fondo di una retina più volte rattoppata nel prepartita. Secondo gli arbitri il canestro non è valido: così, dal potenziale -6, Giudici segna i liberi del +11, che diventa +14 ancora con Croci. I Tigers finiscono qui, poi è tempo di fare i conti; quei conti che, alla fine, decretano la promozione in serie D al termine di una infinita cavalcata.

BASKETREGGIO – BIANCONERIBA 65 – 57

(14-13; 28-29; 42-40)

BasketReggio: Canuti 12, Coloretti 1, Generali 6, Boselli 2, Volpicelli 2, Croci 8, Morelli 4, Giorgino 1, Alfano 4, Cantergiani 11, Giudici 9, Quadrelli 5. All. Boni.
Baricella: Cuoghi, Ballarin 8, Barbieri 4, Frazzoni 5, Sitta 7, Lenzi 12, Villani 9, Mantovani 2, Furlanetto, Donati 5, Samorè, Minozzi 5. All. Calandriello.

Il BasketReggio si aggiudica il concentramento di Calderara di Reno ed è promosso in serie D assieme ai Tigers di Villa Verucchio. I reggiani, ad eccezione della prima parte della seconda frazione, hanno sempre controllato il match con i Bianconeriba, forti anche del vantaggio dovuto alla differenza canestri (Baricella, per farcela, avrebbe dovuto vincere con 29 punti di scarto).

La cronaca: tanta energia in campo, ma pochissimi canestri da una parte e dall’altra. Sitta si metteva in evidenza con 7 punti, ma il periodo lo chiudevano in vantaggio gli uomini di coach Boni (14-13). Secondo quarto e due triple di Ballarin ed un canestro di Minozzi sembravano aver dato la scossa (19-26 al 15′). Errore, perchè i felsinei non la mettevano più dalla lunga distanza (proprio marchio di fabbrica) e così il BasketReggio rimontava, appoggiandosi alla velocità del mezzo lungo Cantergiani e dal maggior numero di centimetri. Nella ripresa più volte Baricella provava, col pressing, a scappare, ma le percentuali rimanevano bassissime ed i reggiani prendevano in mano le redini dell’incontro, col Bianconeriba che, mentalmente, capiva, col passare delle azioni, che non ce l’avrebbe mai fatta. Ultimi dieci minuti: 3/3 dalla lunetta di Croci, canestro del solito Cantergiani e 49-42. Lenzi era l’ultimo ad arrendersi e trascinava di peso i suoi al nuovo sorpasso (54-55 al 36′). Triple di Quadrelli e Giudici e game over (62-57), con lo scarto che saliva, per la prima volta nel match, sul +8 sulla “bomba” di Canuti. Giudici e compagni potevano festeggiare, mentre i felsinei, sempre seguiti da un numeroso e chiassoso pubblico, probabilmente, ripensavano a quel terribile venerdì sera che ha deciso, virtualmente, le due promozioni in serie D.

Promozione, la Masi vince gli spareggi di Anzola ed è promossa in serie D

SPAREGGI PROMOZIONE

CASTIGLIONE MURRI BK – PALLACANESTRO SCANDIANO 2012 77 – 56

(24-6; 35-30; 55-41)

Castiglione Murri: Donati 3, Melino 4, Dettori 3, Rizzardi 9, Gandolfi 28, Stefanelli 4, Varotto 11, Bertini 6, Angeletti 2, Sanguettoli 3, Samoggia, Parchi 4. All. Bonfiglioli.

Pall. Scandiano: Davolio 2, Siani 6, Fontanesi 2, Masoni 5, Iori 17, Vacondio, Roncaglia, Montanari 10, Caleffi 3, Marani 8, Maioli 3. All. Baroni.

POL. GIOVANNI MASI – SCANDIANO 2012 65 – 57

(21-16; 36-35; 47-46)

Masi Casalecchio: Ballanti 13, Franchini 11, Galassi 15, Conti, Masetti, Castaldini, Sechi ne, Freddi 11, Truppi 6, Fiori, Bertacchini 9, Montalegni ne. All. Forni.

Pall. Scandiano: Davolio 5, Siani, Fontanesi 9, Masoni 14, Roncaglia, Montanari 24, Maioli 5. All. Baroni.

POL. GIOVANNI MASI – CASTIGLIONE MURRI 74 – 62

(19-18; 37-33; 51-51)

Masi Casalecchio: Ballanti 2, Franchini 10, Galassi 7, Conti 8, Masetti, Castladini 1, Sechi 10, Freddi 13, Truppi 6, Fiori 1, Bertacchini 16, Montalegni ne. All. Forni.

Castiglione Murri: Donati, Melino 11, Dettori, Rizzardi 10, Gandolfi 31, Stefanelli, Varotto 2, Bertini 2, Angeletti, Sanguettoli, Samoggia 2, Parchi 4. All. Bonfiglioli.

Castiglione Murri indiavolato in avvio: 3-8 dopo appena 2′ di gioco, con il vantaggio granata che sfiora la doppia cifra a metà del primo quarto (6-14), grazie ai canestri di Gandolfi e Rizzardi. Nel momento migliore la formazione di Bonfiglioli perde Varotto per infortunio; la Masi capitalizza al meglio un fallo antisportivo, e chiude un parziale di 8-0, che vale il sorpasso a fine primo quarto: 19-18. Nella seconda frazione i biancoverdi ribaltano completamente l’inerzia, e volano sul +10 con 5 punti consecutivi di Bertacchini (31-21 al 17′). Il Castiglione riesce, però, a ricucire lo strappo poco prima dell’intervallo, riportandosi a -4: 37-33 al 20′. Al rientro sul parquet, Truppi sigla il nuovo +8 Masi (43-35), poi un super Gandolfi prende per mano i suoi, e guida la rimonta dei granata che, in un amen, si trovano sopra di 2 (43-45). Bertacchini pone fine al 12-0 di parziale avversario e alla terza sirena il match è in perfetta parità: 51-51. I felsinei entrano nell’ultimo quarto in riserva e dopo aver resistito ai primi assalti dei biancoverdi, sprofondano col passare dei minuti. La Masi spicca il volo. I siluri di Bertacchini e Freddi mettono a debita distanza il Castiglione Murri, mentre Sechi scrive la parola fine sul match con uno strepitoso arcobaleno. Il grido Serie D, arriva dagli spalti alla panchina, poi sul parquet. Il finale è 74-62. Il Palasport di Anzola si tinge di biancoverde, la Masi saluta la Promozione e approda in Serie D.