Super derby a Ferrara. Boniciolli esordisce con la Fortitudo. I risultati di A2 Silver, B e C
Sfida da far tremare i polsi quella di Ferrara dove arriva la capolista Ravenna. In serie B esordio in panchina, nella Fortitudo, per Matteo Boniciolli, mentre in serie C segnaliamo VSV Imola-Raggisolaris e Santarcangelo-Castelfranco.
A2 SILVER
GIVOVA SCAFATI – O.R.S.I. TORTONA 109 – 104 dts
PROGER CHIETI – EUROPROMOTION LEGNANO 77 – 70
MOBYT – ACMAR 80 – 76
(17-17; 38-34; 62-48)
Pallacanestro Ferrara: Huff 8 (1/2, 1/4), Bottioni 2 (1/2), Castelli 13 (1/3, 3/4), Amici 7 (3/10, 0/3), Ferri 14 (2/3, 2/6), Casadei 2 (1/1, 0/1), Benfatto 8 (1/3), Pipitone 4 (1/2), Hasbrouck 22 (5/5, 2/6), Bereziartua ne, Sita ne, Verrigni ne. All. Martelossi.
Ravenna: Holloway 15 (3/5, 3/8), Amoni 4 (2/3, 0/1), Cicognani 6 (3/3), Rivali 13 (5/7, 1/2), Raschi 9 (2/4, 1/1), Tambone 7 (1/2, 1/3), Foiera 9 (3/4, 1/1), Singletary 13 (5/9, 1/4), Grassi ne, Battaglia ne, Seck ne. All. Martino.
In una spettacolare riedizione della sfida playoff della passata stagione, Mobyt e Acmar si sono affrontate a viso aperto per quaranta minuti, di fronte ad oltre tremila spettatori – tra i quali trecento splendidi supporters ravennati. In campo e fuori la contesa è stata leale ed ha premiato la squadra che ha saputo mantenere il pallino del gioco lungo tutto l’arco dei 40′. I padroni di casa sono stati in grado di allungare una prima volta nel corso del secondo quarto, toccando il +8, ma l’Acmar ha risposto presente, fissando il punteggio sul 38-34 del 20’. La ripresa delle ostilità dopo l’intervallo ha proposto una Mobyt più precisa dalla lunga distanza: le bordate dall’arco di Ferri e Castelli hanno consentito ai biancoblu di superare la doppia cifra di vantaggio e di chiudere – con un tap in a rimbalzo d’attacco di Amici – sul +14 al 30’ (62-48). Una bomba di Holloway e un canestro in coast to coast di Rivali in apertura di ultimo quarto rilanciano le ambizioni dell’Acmar e dei suoi sostenitori, aprendo il terreno alla rimonta giallorossa. Punto su punto, difesa dopo difesa, la formazione giallorossa rosicchia lo svantaggio e riesce a toccare il -2 (78-76) a 19” dalla fine, sul canestro da tre punti di Singletary. Rivali spende un fallo immediato su Hasbrouck, ma l’americano riporta due possessi di vantaggio tra le due formazioni. Negli ultimi 10” l’Acmar prova a segnare ancora, ma l’ultimo tentativo di Holloway si spegne sul ferro.
VIOLA – ANDREA COSTA 94 – 77
(25-24, 32-18, 19-16, 18-19)
Reggio Calabria: Deloach 19 (4/4, 1/2), Casini 12 (6/7, 0/4), Azzaro 11 (4/5, 0/1), Rezzano 10 (3/5, 1/5), Lupusor (0/1), Spissu 12 (0/2, 3/4), Rossi 2 (0/1), De Meo 2 (1/1), Rush 15 (6/8, 1/6), Ammannato 11 (5/5, 0/1). All. Benedetto.
Andrea Costa Imola: Bushati 14 (4/6, 0/2), De Nicolao 8 (3/5, 0/3), Maganza 4 (1/1), Prato 12 (1/3, 2/3), Bartolucci 12 (1/2, 3/5), Anderson 5 (1/5, 0/2), Guazzaloca, Hassan 6 (1/3, 1/3), Preti (0/2 da tre), Perry 16 (6/8, 1/1). All. Ticchi.
BAKERY – TREVISO 72 – 80
(16-14; 34-38; 49-61)
Piacenza: Galli 5 (1/1, 1/2), Rombaldoni 11 (2/7, 0/3), Becirovic 3 (0/1, 1/1), Stefanini 6 (3/5), Sorokas 11 (3/5, 1/3), Zizic 15 (4/7, 1/1), Gasparin 13 (2/5, 3/5), Rossetti (0/2 da tre), Infante 8 (3/5), Mazzocchi ne. All. Sodini.
Treviso: Williams 24 (4/7, 4/9), Pinton 3 (1/5 da tre), Fabi 10 (2/5, 1/3), Fantinelli 9 (3/6, 1/2), Powell 13 (6/10), Rinaldi 6 (3/9), Negri 15 (4/6, 0/1), Vedovato, Malbasa ne, Busetto ne, Cefarelli ne. All. Pillastrini.
Rispettati i pronostici al PalaBakery con Treviso che batte Piacenza nel più classico dei testa coda. Nella prima casalinga coach Sodini schiera Gasparin, Sorokas, Zizic, Rossetti e capitan Rombaldoni. Il primo quarto è il migliore per i biancorossi che partono con un intensità difensiva importante e trovano buoni tiri che non sempre trovano il canestro come dovrebbero. Piacenza conclude il parziale con una misero vantaggio di due punti (16-14), misero perché la squadra biancorossa avrebbe dovuto avere un vantaggio molto più pingue se avesse tramutato in punti tutte le occasioni avute. Nel secondo quarto la svolta della partita: Becirovic, a seguito di un dubbio “passi”, protesta con gli arbitri e viene sanzionato con un tecnico apparso esagerato. Una volta subito il tecnico Sani aumenta le sue proteste fino ad arrivare all’espulsione che ovviamente toglie a Piacenza tante possibilità di vincere la partita. Treviso, che aveva già sorpassato Piacenza, prova ad allungare chiudendo il secondo quarto sul vantaggio di +4 (34-38). Sodini riparte con il quintetto iniziale, ma Treviso parte fortissimo sorprendendo Piacenza con i tiri dalla lunga distanza che “evitano” la zona biancorossa. L’americano Williams (24 punti in totale per lui) si prende sulle spalle la squadra e con una serie di triple porta Treviso sul +17. Piacenza fatica a tornare in partita, malgrado il tiro da metà campo di Sorokas allo scadere. Il terzo quarto termina 49-61. Per i primi sette minuti di gioco le due squadre si alternano in una serie di canestri, che non portano vantaggio alla Bakery che deve recuperare sugli avversari. Poi, arriva la scossa da parte di Rombaldoni e Gasparin, ma ormai è troppo tardi. La partita termina sul punteggio di 72-80 per Treviso.
REMER TREVIGLIO – BENACQUISTA LATINA 89 – 66
PAFFONI OMEGNA – BASKET RECANATI 94 – 87
BAWER MATERA – INDUSTIALESUD ROSETO 85 – 93
CLASSIFICA
De’ Longhi Treviso 32; Acmar Ravenna, Mobyt Ferrara 30; Remer Treviglio 28; Orsi Tortona, Viola Reggio Calabria, Basket Recanati 26; Proger Chieti 24; Andrea Costa Imola, Givova Scafati, Paffoni Omegna 22; Europromotion Legnano, Industrialesud Roseto 20; Benacquista Latina 18; Bawer Matera 14; Bakery Piacenza 8.
SERIE B
ETERNEDILE – GARCIA MORENO 89 – 83
(26-23; 49-41; 70-61)
Fortitudo: Candi 3, Carraretto 29, Lamma 12, Sorrentino 5, Raucci 16, Samoggia 2, Iannilli 13, Italiano, Mancin 4, Valentini 5. All. Boniciolli.
Arzignano: Bellato, Zanotti 15, Vencato 13, Monzardo 2, Rossetto ne, Camata 8, Bordignon 16, Bolcato 24, Battilana ne, Tuninetto 5. All. Venezia.
ORVA – URANIA 73 – 76
(16-21; 36-42; 54-66)
Lugo: Montanari, Ruini 14, Bertocco, Villani 21, Pederzini 19, Bei 5, Farioli 2, Chiappelli 12, Legnani, Baroncini ne. All. Galetti.
Urania Milano: Stijepovic 15, Giovanelli, Torgano 17, Bazzoli 21, Paleari 12, De Bettin 6, Pagani 5, Del Vescovo ne, Marra ne. All. Ghizzinardi.
EROGASMET CREMA – GAGA’ ORZINUOVI 97 – 95 dts
TRAMEC CENTO – FRANCO ROBERT TRIESTE 91 – 64
(22-11, 50-29, 71-48)
Benedetto Cento: Ikangi 14, Bianchi 14, Di Trani 15, Quarisa 15, Demartini 19, Vitali 13, Pederzini 1, Carretti, Cutolo ne, Cavazzoli. All. Albanesi.
Jadran Trieste: Ban 9, De Petris 8, Franco 4, Malalan 3, D. Batich 20, M. Batich, Ridolfi 2, Moruzzi 7, Diviach 11, Zobec. All. Vatovec.
Al termine di una settimana in cui ha dovuto fare a meno sia di Carretti che di Cutolo, la Tramec coglie l’ennesimo importante successo al cospetto della matricola Trieste, grazie a una prova di forza del collettivo che manda in doppia cifra ben sei uomini, consentendo ad Albanesi di risparmiare sia l’ala lucana (non utilizzata) che il centro modenese (14’ per lui).
Dopo il minuto di raccoglimento osservato in memoria di Stefano Benedetti, amico e tifoso della Benedetto XIV, si parte con Demartini, Di Trani, Bianchi, Ikangi e Quarisa da una parte, Daniel Batich, Ban, Malalan, De Petris e Franco dall’altra. L’equilibrio iniziale perdura fino al 5’, poi la Tramec piazza un parziale di 13-0 tra la fine del primo quarto e l’inizio del secondo, passando dal 12-11 al 25-11 coi canestri di Bianchi (14 punti), Quarisa (15 punti e 11 rimbalzi) e Vitali (13 punti in 15′). Trovato il vantaggio in doppia cifra, Cento aumenta il divario tra le due formazioni coi canestri di Demartini (19 punti) e Vitali fino al “+21” (50-29) con cui rientra negli spogliatoi. Nella ripresa Demartini continua a infierire infilando altri due missili e il vantaggio interno raggiunge i 27 punti nel momento in cui un brillante Di Trani (15 punti, 7 assist e altrettanti rimbalzi) prima segna e poi innesca Ikangi (14 punti): 71-44, al 29′. Gli ultimi undici minuti sono privi di storia, Daniel Batich è l’ultimo ad arrendersi ma la Tramec può gestire e iniziare a pensare alla trasferta di Orzinuovi.
FRIULADRIA PORDENONE – PALL. COSTA VOLPINO 60 – 77
BASKET LECCO – GSA UDINE 70 – 74
RIMADESIO DESIO – CONTADI CASTALDI MONTICHIARI 78 – 80
CLASSIFICA
Tramec Cento 36; Gsa Udine 34; Eternedile Bologna, Contadi Castaldi Montichiari 30; Urania Milano 28; GaGà Milano OrziBasket 26; Co.Mark Bergamo, Pienne Basket 24; Basket Lecco 20; Orva Lugo, Erogasmet Crema 18; Vivigas Costa Volpino 16; Rimadesio Desio 10; TFL Garcia Moreno Arzignano, Jadran Franco Trieste 4.
SERIE C
NPC – RAGGISOLARIS 51 – 49
(14-11, 28-26, 37-35)
VSV Imola: Pieri, Dall’Osso, Morara 6, Grillini 3, Di Placido ne, Corcelli 11, Massari 10, Guglielmo 5, Francesconi, Porcellini 16. All. Alfieri.
Faenza: Dalpozzo, Dal Fiume 3, Boero 14, Silimbani 5, Zambrini 10, Bombardini ne, Troni ne, Catani ne, Zhytariuk 12, Sangiorgi 5. All. Regazzi.
La Virtus batte Faenza e, davanti a 1.400 spettatori, conquista la partita più importante, più sentita della stagione. Un derby combattuto, cercato, voluto fortemente dai ragazzi di Alfieri che hanno vendicato nel migliore dei modi la sconfitta dell’andata.
I posteri racconteranno di un derby vibrante, combattuto e infiammato. Ma lo spettacolo, almeno nel primo tempo, arriva più dalle coreografie che dai dieci in campo. Per carità, di fiammate di classe se ne vede più di una: le quattro triple in rapida sequenza di Boero, i 12 punti di Porcellini, la sfida sotto le plance tra un Massari particolarmente ispirato e Sangiorgi. Insomma, gli spunti ci sono, ma la vera partita inizia a cinque minuti dalla seconda sirena. È Faenza ad aprire le ostilità, infilando un uno due di canestri, per usare una metafora calcistica, che spezza un po’ le gambe alla Virtus e porta la Raggisolaris avanti di 7 (17-24). Servono un paio di minuti – e altrettanti urlacci di Marchi dalla panchina – per risvegliare l’orgoglio giallonero. Pieri e Guglielmo serrano i ranghi, Porcellini e Massari sono incisivi in attacco. Morale della favola? Imola rimonta, pareggia e chiude avanti, seppur di un’unghia, la prima parte di gara. Nel terzo quarto, Imola e Faenza se le danno di santa ragione (sportivamente sia chiaro), ma nessuna delle due riesce a produrre il break decisivo. Il derby, ormai si è capito, si giocherà sui dettagli. Un libero sbagliato, un fallo di troppo, una tripla nel momento giusto. La posta in gioco è altissima, specie per la Virtus, che però gioca alla morte su ogni pallone, lottando con grinta e senza alcun timore reverenziale verso la capolista del campionato. Imola resiste, due punti sono nulla certo, ma ad una sirena dalla fine i gialloneri sono pur sempre avanti. Si decide tutto negli ultimi minuti. Faenza pareggia con il solito Boero, Imola risponde con Corcelli e con la tripla di Guglielmo che fa esplodere il Ruggi. 4’50” dalla fine, un’eternità. Ma è la svolta. Il capitano segna ancora, Silimbani schiaccia, Corcelli bombarda da tre. Imola è avanti di 8. Coach Regazzi è costretto a chiamare timeout. Il palazzetto è una bolgia: canta, grida, tifa, sente aria di impresa. Ma Faenza non è prima per caso e non getta la spugna senza lottare. Zambrini si dimostra, una volta di più, giocatore di categoria superiore: segna cinque punti in rapida successione, guadagna fallo a 10” dalla sirena e, con 1/2 dalla lunetta, riporta Faenza fino a -2. Cala il silenzio. Il pubblico segue con apprensione. Palla per Imola. Porcellini guadagna un fallo, dalla linea della carità è glaciale e infila entrambi i liberi che, questa volta sì, valgono il successo, meritato, della Virtus.
MADEL – MISTER AUTO 84 – 57
(14-14; 39-23; 64-42)
Salus: Bonetti 5, Venturi 8, Nucci 21, Zuccheri 8, Percan 25, Granata 2, Pellacani 4, Savio 3, Saccà 2, Albertini 6. All. Giuliani.
Ghepard: Sandrolini 2, Riguzzi 21, Verdi, Nieri 4, Beccaletto 6, Tullio 8, Beccari 4, Botteghi, Ghedini 4, Martelli 8. All. Rossi.
Solo posti in piedi ieri sera alla palestra Alutto, campo di casa di entrambe le contendenti, e serata di basket domenicale da colpo d’occhio decisamente rassicurante per tutto il movimento. La gara a seguire è stata vissuta come un monologo dei padroni di casa, alla loro terza vittoria in striscia casalinga. Dopo le vittorie con Rebasket Reggio Emilia e San Marino, la recente cura Giuliani sta dando i suoi corroboranti effetti con Nucci e Percan a fare da padroni della metà campo offensiva e con tutta la formazione di casa che distrugge immediatamente le speranze ospiti infliggendo alla Mister Auto una dura lezione in termini difensivi. Il primo quarto inizia sotto l’egida di Nucci a segno immediatamente con sette punti di fila, gli ospiti nel frattempo stentano ad affrontare la difesa di casa, andando a segno solo con 8 punti, decisamente troppo esigui per far ben sperare per il proseguo della gara. Fra fine primo e l’inizio del secondo quarto Venturi manda a segno due bombe pesanti come due macigni mentre dalla parte opposta nessuno in casa Mister Auto riesce a trovare il bandolo della matassa, tutti imbrigliati nella zona ordinata da Giuliani per lunghi tratti della gara. Frattanto Percan inizia a martellare il canestro ospite a suon di assistenze e canestri che fanno volare i locali sino a toccare il massimo momentaneo vantaggio di quindici lunghezze (25-10) frutto di un’azione da 3 punti mandata a segno dal numero 11 per tecnico per proteste comminata alla panchina giallonera. A inizio ripresa la Madel comincia forse appagata dal vantaggio accumulato sino a quel momento, gli ospiti non riescono ad approfittarne e ancora Percan e Nucci, uniti a un gioco corale di tutti i padroni di casa, decretano con largo anticipo una vittoria che grida al girone come la squadra di Giuliani sia da ora in poi una formazione dal quale guardarsi con grandissima attenzione.
ALBERTI e SANTI – NUTI 74 – 77
(23-16; 39-30; 54-61)
Fiorenzuola: Verri 31, Sichel, Avanzi ne, Moscatelli 19, Roma 2, Avanzini Fi., Vecchio M. 4, Vecchio P., Avanzini Fa. 6, Castagnaro 12. All. Brotto.
BSL S.Lazzaro: Degli Esposti, Lolli 6, Pulvirenti 21, Binassi 5, Fabbri 9, Fin 24, Curione 2, Bianchi 8, Ottone 2, Chiapparini. All. Rocca.
GAETANO SCIREA BASKET – ASSET BANCA SAN MARINO 84 – 52
(23-6; 41-19; 68-32)
Gaetano Scirea Bertinoro: En. Solfrizzi 11, Poluzzi 21, Ricci 22, Cristofani 4, Ruscelli 4, Godoli 3, Merenda, Marisi 10, Fantuzzi 2, Em. Solfrizzi 7. All. Serra
San Marino: Macina, Gamberini 17, Saccani 9, Agostini 6, Cardinali 9, Mazzotti, Benzi 6, Liberti 2, Crescentini, Gaggia 3. All. Del Bianco.
Il derby di Bertinoro neppure inizia che è già finito, perchè se i Titans volevano imporre il loro ritmo di roster più profondo rispetto a quello striminzito di coach Serra, è, invece, quest’ultimo che corre il doppio di quello sammarinese e confeziona nei primi 3′ il 12-0 giusto per iniziare la gara e mettere in chiaro come stanno le cose al PalaColombarone, con protagonisti che ti aspetti (Poluzzi) e che non ti aspetteresti (Ricci). Poi è garbage time per gli altri 37′, forse il più lungo della storia del basket per partite tra due squadre della stessa categoria e molto vicine in classifica.
Rispetto agli avversari, i Titans camminano, come spesso accade palesano difficoltà in attacco ed al 10′ sono già sotto di 17 (23-6). Allo Scirea non par vero e giustamente continua il forcing anche nel secondo parziale, i Titans rientrano nello spogliatoio sul -28 (47-29), ma purtroppo non per la doccia finale. Solo per la cronaca, al 30′ lo score registra il 68-32 Bertinoro, il finale ò 84-52, la vendetta del clamoroso esito della gara di andata è servita e ci sono anche tanti interessi in più, in quello che ricorderemo come il massacro di Bertinoro.
TIGERS – CASTENASO 70 – 68
(14-23, 35-32, 60-47)
Tigers Forlì: Valgimigli E. ne, Valgimigli F., Tugnoli 6, De Pascale 10, Iattoni 21, Ravaioli 7, Poggi ne, Villa 13, Martignago 5, Donati 8. All Conti.
Castenaso: Orsini ne, Battistini ne, Barbieri M., Chiusolo 18, Venturoli 13, Serpieri ne, Masini 15, Rizzatti 6, Barbieri A. 13, Stanghellini 3. All. Castelli.
Gli arancio conoscono bene il valore degli avversari e la partenza pare votata al timore. E’ Castenaso ad afferrare le redini con Chiusolo e Masini, mentre per Forlì rispondono adeguatamente solo Donati e De Pascale (14-23). Coach Conti disegna sulla lavagna, i ragazzi si buttano alle spalle il nervosismo, Iattoni e Villa diventano incisivi e a 3’53” dall’intervallo c’è il sorpasso (29-28). Alla sirena i Tigers conducono per 35-32. Al ritorno in campo il parquet dà l’impressione di essere in discesa verso il canestro degli ospiti. Castenaso fatica, mentre Forlì libera energia con Iattoni, Tugnoli, Martignago e Ravaioli. Il massimo vantaggio è +20 (57-37) e a -2’13” la gara sembra finita. Ma è la giovane età e l’inesperienza dei ragazzi di casa a riemergere, mentre dalla parte opposta Barbieri, il “grande vecchio”, incita i suoi alla riscossa. Alla terza sirena il divario è ristretto a +13 (60-47). E’ Chiusolo il più efficace dei bianconeri che, punto dopo, punto si riportano in partita. E mentre gli arancio cercano di riordinare le giovani idee, Castenaso impatta (61-61) a 4’50 dal termine. E qui Forlì da l’immagine di solidità e determinazione già conosciuta nelle ultime uscite. Gli ultimi minuti sono impegnativi anche per i tifosi. La battaglia porta avanti Forlì anche di cinque lunghezze (67-62). Masini trova la bomba per Castenaso e poi Villa e Iattoni si trovano in lunetta col fallo sistematica ordinato da Coach Castelli. La mano è buona, la concentrazione anche. La difesa non consente a Chiusolo di tirare e la partita va ai ragazzi di Augusto Conti.
CRISDEN – BMR 71 – 64
(22-22, 30-31, 50-50)
Rubiera: Lasagni 2, Biello 12, Pini 11, Negri 17, Giudici 4, Maioli, Mammi, Morgotti 1, Pellegrini, Conte 24. All. Piatti.
Basket 2000 Scandiano: Giordano ne, Astolfi 7, Brogio 5, Bartoccetti 17, Spaggiari A., Bertolini 18, Pedrazzi, Levinskis, Gruosso 4, Germani 13. All. Spaggiari L.
La Bmr cade nel derby contro Rubiera, che conquista così il terzo successo della sua stagione. I bianco-rosso-blu cadono al termine di una sfida equilibrata, vissuta su scarti minimi: nel primo tempo il massimo vantaggio interno è di cinque lunghezze, quello esterno di quattro; nel terzo periodo Rubiera riesce anche ad arrivare a +7, ma ad 8” dalla sirena del 30’, Bertolini, dalla lunetta, ristabilisce la parità. Negli ultimi 10’, ad eccezione del 52-54 siglato con una tripla del già citato Bertolini, Rubiera viene fuori e raggiunge il 64-57 con una conclusione pesante di Negri; la Bmr riesce al massimo a tornare a -3, prima che Conte metta in ghiaccio il risultato nel finale.
SANTARCANGELO – CASTELFRANCO 88 – 75
(24-21; 49-41; 67-59)
Santarcangelo: Lucchi 2, Bianchi 14, Pesaresi 10, Fusco, Arlotti ne, Moretti 17, Del Turco 14, Rinaldi 8, Saponi 23, Dini ne. All. Tassinari.
Castelfranco: Tomesani, Coslovi 15, Zucchini 14, Bastoni 16, Tedeschi, Tedeschini 8, Del Papa ne, Marzo ne, Parma Benfenati 15, Righi 7. All. Boni.
Gli Angels rimangono un osso troppo duro per i modenesi che, pur creando qualche grattacapo, soprattutto negli ultimi 15′ minuti ai padroni di casa, non riescono nell’impresa, che già era difficile in partenza vista la caratura dell’avversario e poi è diventata quasi impossibile viste le pesantissime assenze in casa biancoverde. Castelfranco, infatti, paga l’oramai consueto obolo alla sfortuna, non sono della partita ne capitan Del Papa (ancora dolorante alla caviglia infortunata nel turno precedente), ne Tomesani (leggero infortunio sul lavoro), pur rientrando finalmente a disposizione di coach Boni, Nicola Parma Benfenati, dopo quasi due mesi lontano dai campi. La partita si può dividere in due parti abbastanza nette: i primi 25′ minuti dove Castelfranco concede troppo agli Angels soprattutto nell’1 vs 1 , subendo 65 punti e piombando fino al -19 (65-46) e gli ultimi 15′ dove invece, riemergono le caratteristiche che hanno portato al piano di sopra la squadra castelfranchese, quindi difesa e gioco di squadra, che ritorna fino a -3 a 7′ dalla fine e resta sempre in scia; ma la lunga rincorsa costa molto ai modenesi in termini di energia mentale e fisica, situazione complicata dalla rotazione a sei uomini per la già citate assenze; Tedeschini sbaglia un facile lay-up per il -2, a 5′ dalla fine, sul 76-72 e sostanzialmente Castelfranco non segna più fino alla sirena e alza bandiera bianca.
CLASSIFICA
RAGGISOLARIS FAENZA | 34 | 20 | 17 | 3 | 1385 | 1136 | +249 |
TIGERS FORLI’ | 28 | 20 | 14 | 6 | 1510 | 1435 | +75 |
SANTARCANGELO | 26 | 19 | 13 | 6 | 1430 | 1306 | +124 |
VSV IMOLA | 26 | 20 | 13 | 7 | 1451 | 1332 | +119 |
CASTELFRANCO EMILIA | 24 | 20 | 12 | 8 | 1539 | 1470 | +69 |
BASKET 2000 SCANDIANO | 22 | 20 | 11 | 9 | 1422 | 1414 | +8 |
G. SCIREA BERTINORO | 20 | 20 | 10 | 10 | 1250 | 1228 | +22 |
GHEPARD BOLOGNA | 20 | 20 | 10 | 10 | 1388 | 1493 | -105 |
CASTENASO | 18 | 20 | 9 | 11 | 1445 | 1418 | +27 |
FIORE FIORENZUOLA | 14 | 20 | 7 | 13 | 1310 | 1371 | -61 |
BSL SAN LAZZARO | 14 | 20 | 7 | 13 | 1273 | 1414 | -141 |
SAN MARINO | 14 | 20 | 7 | 13 | 1312 | 1493 | -181 |
SALUS BOLOGNA | 12 | 20 | 6 | 14 | 1375 | 1450 | -75 |
REBASKET RUBIERA | 6 | 19 | 3 | 16 | 1237 | 1367 | -130 |