SERIE C GOLD
SEMIFINALI
SECIS JESOLO – CALORFLEX ODERZO 69 – 58
INTECH – DUEGI 91 – 55
(27-22; 49-41; 72-50)
VSV Imola: Dalpozzo, Fusella, Salsini 10, Aglio 11, Ramilli 2, Murati 11, Locci 10, Magagnoli 9, Ranocchi 6, Barattini 14, Begic 18, Savino. All. Regazzi.
Ferrara 2018: Tongue 3, Tornimbeni ne, Labovic 11, Costanzelli 2, Cattani 2, Cortesi 12, Bianchi 3, Seravalli 13, Gavagna, Verrigni 4, Tengue ne, Agusto 5. All. Furlani.
E’ finale! Con una prestazione eccezionale la Intech sbaraglia il campo dominando la formazione favorita alla vigilia della competizione. Ferrara esce con le ossa rotte da una semifinale in cui, nella ripresa, non ha trovato mai la via del canestro, mostrando il fianco alla “fame” della Virtus. Solo 14 punti segnati da Cortesi e compagni negli ultimi venti minuti di gioco. Nello stesso lasso di tempo, Imola ne sigla 42. E’ festa per i gialloneri, che si scrollano da dosso tanti anni di delusioni.
La cronaca. Locci prima conquista la palla a due, quindi apre le danze con un bel tiro “solo retina” dalla media distanza. E’ la scintilla che accende il morale del totem giallonero. Seravalli, dopo 1’30”, sigla l’unico vantaggio della serata per Ferrara, con la tripla del 2-3. Poi sarà solo la Virtus. Locci e Ranocchi trascinano i compagni nei primi 4’ con 6 punti a testa, nel vigoroso 12-3 con cui obbligano coach Furlani a rifugiarsi nel primo immediato timeout. La tripla di Barattini fa scattare in piedi il popolo giallonero per il primo +10 di serata (19-9 a 4’ dalla fine). Sporca il tabellino anche Magagnoli, con la Virtus che sta cercando e trovando soluzioni facili e fluide in attacco. Anche Salsini si iscrive al registro dei tiratori da 3 punti, dall’angolo sinistro (27-16). Qualche spunto ferrarese accorcia il divario nel finale di tempo, che si chiude 27-22. Nei primi tre minuti del secondo quarto pare che gli estensi possano riaprire il match giungendo al 30-26, ma Barattini riesce a strappare una palla in difesa, volando ad appoggiare il terzo tempo, mentre Salsini infila una tripla che rimette un po’ di margine tra le due formazioni (35-26). Coach Furlani chiama timeout e Locci segna (incassando fallo) e Begic fa esplodere il PalaRuggi (42-31). Ferrara non riesce a trovare la via del canestro, con Seravalli che fatica a gestire il gioco e la velocità di Murati e Barattini. A poco più di due minuti dall’intervallo, la tripla dell’imolese di adozione Aglio, sigla il primo break importante (49-35). Nel finale del parziale, Ferrara riesce a trovare qualche spunto, con cui chiude i primi 20’ sul 49-41. Il cesto di capitan Agusto in apertura di ripresa rimette in strada i biancoazzurri (49-43). La tripla di Begic fissa il 54-44 sul tabellone. Verso metà frazione, comincia il monologo dei virtussini: mentre gli ospiti “spiattellano” e cominciano a mostrare i primi segni di nervosismo (fallo di Cattani in attacco su Barattini), Imola è concentrata e segna a ripetizione con lo stesso Barattini, Begic, Aglio e Magagnoli che, con una tripla frontale, firma la fuga decisiva dei locali (68-50 ad un minuto dalla fine del terzo quarto). Timeout di Furlani, ma, alla ripresa del gioco, Murati sporca il passaggio degli ospiti e lancia Salsini per il comodo sottomano che vale un incredibile +20 (70-50), con i tifosi a stropicciarsi gli occhi. Il gioiello in penetrazione di Begic porta Imola sul 72-50 con cui si arriva all’ultima curva del match. Pronti, via e Murati segna la tripla dalla sinistra (75-50) che è un inno alla gioia per l’Intech. Salsini allunga dalla lunetta, Begic da sotto, due volte di fila porta la Virtus sul +31 (81-50). A 8’ dalla sirena, coach Regazzi gli concede una commovente standing ovation, con tutto il pubblico che si alza in piedi ad applaudirlo. A 6’ esatti dalla fine, Murati, nonostante il muro davanti di Cortesi, infila una tripla clamorosa: 84-50. Standing ovation anche per Jacopo Aglio che esce a 5’30” dalla sirena. Gli estensi non segnano per quasi undici minuti ed in difesa gli schemi saltano ben presto. Ramilli mette la firma per il 88-50, mentre fa il suo debutto ufficiale in serie C Gold Tommaso Fusella, altro prospetto molto interessante del vivaio giallonero. A 3’ dalla sirena, Murati mostra ancora una volta le proprie capacità, centrando il bersaglio grosso dalla sinistra per il fantasmagorico +39 sul 91-52. E’ l’ultimo guizzo dell’Intech in serata, prima del 91-55 finale.
FINALI
ODERZO – FERRARA 2018 86 – 81 dts
JESOLO – INTECH 66 – 51
(19-13; 31-36; 38-49)
Jesolo: Bovo 18, Biancotto 7, Favaretto 6, Rosada, Maestrello M. 18, Busetto 1, Sipala 7, Zamatto 4, Me-strello N., Mei ne, Ruffo 5. All. Teso.
VSV Imola: Dalpozzo ne, Fusella ne, Savino, Salsini, Murati, Ramilli 7, Locci 1, Magagnoli 9, Aglio 10, Ranoc-chi 5, Barattini 9, Begic 10. All. Regazzi.
Grande delusione per imola al termine della finale sul neutro di Rovigo: al termine dei 40’ ad esultare è Matteo Maestrello e la “sua” Jesolo che conquista la promozione in serie B vincendo 66-51. Imola arrivava dalla strepitosa e sontuosa vittoria 91-55 nel derby emiliano romagnolo della sera prima contro Ferrara e l’assenza di riposo fisico e mentale si è fatto sentire nella seconda parte del match. Il gioco ruvido e spesso al limite dei veneti ha oltremodo penalizzato la fantasia e la tecnica dei gialloneri, costretti a dover sempre rincorrere dalla metà del 2° quarto fino al termine. Gli uomini di Regazzi non riescono a liberarsi dalla morsa dei biancorossi che sfruttano la maggior fisicità nel momento decisivo del match. Grande delusione, senza dubbio, ma non è ancora finita: da mercoledì 30 giugno la Virtus avrà la possibilità di ripartire all’inseguimento del sogno parzialmente scremato e sfumato in finale. Ci saranno gli spareggi interregionali da affrontare al meglio: due i turni con andata e ritorno da superare per raggiungere la promozione in serie B.
Inizio emozionante con il minuto di raccoglimento in totale silenzio per la scomparsa venerdì scorso di Renato Maestrello, padre di Matteo e Nicola, protagonisti in campo. Intech in campo con Begic, Barattini, Locci, Magagnoli e Ranocchi. Risponde coach Teso con M.Maestrello, Rosada, Sipala, Biancotto e N.Maestrello. In apertura Barattini bagna la gara con una tripla pulita dalla destra, quindi Ranocchi va in penetrazione per il 5-0 Imola, quindi M.Maestrello accorcia, mentre Ivan Begic piazza la triple dell’8-2 dopo 2’30”. Dalla distanza M.Maestrello e Magagnoli (calpestando, però, la riga), firmano il 10-7 prima, poi entrambi dalla media distanza per il 12-9. Dalla linea della carità Barattini segna il 14-9 a 4’30” dal primo intervallo breve. Ramilli dalla distanza sporca subito appena entrato in campo il proprio referto (17-9 a 3’50” dalla sirena). A fil di sirena Barattini si butta in penetrazione scaricando per Aglio che appoggia il 19-13. Bovo dall’arco e Maestrello in penetrazione azzerano lo svantaggio dei veneti in pochi secondi (19-18 do-po 1’. Ed è ancora il capitano di Jesolo a trascinare i compagni con un’altra tripla dall’angolo: quindi il ce-sto di Biancotto firma il 19-25. Imola in pochi istanti, dunque, dilapida il +6 del primo quarto. Con tre li-beri consecutivi Barattini rilancia l’Intech (22-25), ma Bovo inventa due canestri in pochi istanti e i veneti scappano sul 22-29. Nei successivi minuti la Virtus non trova la via del canestro, anche per via di diversi contatti al limite, non sempre ravvisati dalla coppia arbitrale. Begic suona la carica con la tripla del 27-29. A 55” dall’intervallo, dopo i liberi di Ramilli, si registra la tripla di Ivan Begic, che è anche uno degli ulti-mi acuti della Virtus in serata (31-31). Si chiude sul 31-36 per Jesolo. Subito in apertura di ripresa un momento che segna inevitabilmente il match: palla a Bovo dall’angolo de-stro, tiro dalla distanza, esce Begic in difesa, l’arbitro vede e fischia il fallo (3 liberi), mentre l’arbitro più lontano dall’azione, sanziona la protesta del croato con un fallo tecnico: 4 liberi (il primo di M.Maestrello) e 4 punti offerti sul piatto d’argento ai veneti che in una manciata di secondi si ritrovano per la prima volta sul +9. Al 2’ lo stesso Bovo da sotto appoggia il +11. Aglio infila la tripla della speranza 35-42, seguito da Magagnoli in penetrazione. La tripla di Biancotto è vitale per i veneti che si rilanciano. Sull’ennesimo con-trasto estremamente duro degli avversari (su Barattini nello specifico) non sanzionato dalla coppia arbitra-le, lo staff tecnico imolese protesta vibratamente, ricevendo un fallo tecnico (che viene invece risparmiato in analoga circostanza precedentemente all’altra panchina). Gli arbitri non fischiano fallo nemmeno quan-do Locci viene strattonato da due avversari sotto le plance. E la strada si mette totalmente in salita per i gialloneri che, nel frattempo, perdono lucidità al tiro e nella gestione delle transizioni. In pochi istanti a 2’ dalla sirena Jesolo si ritrova avanti, grazie essenzialmente alla serie di liberi (tanti errori al tiro anche per i biancorossi), 37-49. Nemmeno nei timeout Regazzi riesce a trovare la chiave giusta per far tornare in parti-ta i suoi ragazzi. Si chiude 38-49 con il libero di Locci. In apertura dell’ultimo quarto, dopo il rapido sottomano di Aglio, anche il veterano 41enne Ruffo trova gloria con una tripla solo retina che spedisce i suoi sul 40-54. Al 2’10” Magagnoli strappa l’ennesimo rim-balzo in mezzo a due avversari che lo placcano: l’arbitro fischia il fallo ma sorvola sul paio di minuti di proteste veementi della squadra veneta. In questo frangente la tensione è alle stelle e ogni decisione arbi-trale è fondamentale per la determinazione del punteggio finale. Il clima all’interno del palazzetto rodigino è rovente. Sipala e Ranocchi segnano (42-56), quindi Magagnoli si alza dalla sua mattonella per la tripla con cui tenta di rivitalizzare la Virtus (45-56 al 4’ di gioco). Nell’azione successiva, Jesolo sfrutta tutti i 24” a disposizione, segnando una splendida tripla dalla destra con Bovo: a tempo fermo, dopo il canestro, nell’area dei 3” avviene un contatto schiena contro schiena tra Ranocchi e Sipala con l’arbitro che decide per il fallo antisportivo, gelando tutta la platea imolese. Dopo diversi minuti di proteste vibranti, si ripren-de sul 45-60. Jesolo prosegue la lunga serie di liberi a disposizione, mantenendo un cospicuo vantaggio. Favaretto, dopo aver sbagliato un libero, lancia la palla verso la panchina imolese, probabilmente per farla asciugare, ma, chiaramente, in un momento così delicato, in cui ci si gioca la promozione, il gesto non è accolto con molto gradimento dall’Intech. Fortunatamente c’è sempre Matteo Maestrello a riportare la calma e ad abbassare i toni. Aglio segna il 47-61, poi dalla lunetta il 48-61 a 3’ dalla sirena. Dopo il libero di Maestrello, sul tiro dalla distanza di Salsini respinto dal ferro, probabilmente, si spengono le residue vel-leità della Virtus Imola che spegna il motore, ormai impossibilitata a recuperare un divario troppo elevato a 1’30” (48-62). Mentre Jesolo tramuta in oro gli ultimi viaggi dalla lunetta, Ramilli mette la zampata (ormai inutile ai fini del risultato) pochi istanti prima della festa veneta che scatta sulla sirena. Non prima dell’ultimo fallo antisportivo fischiato a Aglio a pochi istanti dalla fine (entra Savino negli ultimi secondi di gara). Finale: 66-51.