Serie B, perde Rieti e Faenza l’aggancia in vetta!
SERIE B
Girone C
8° Giornata
REAL SEBASTIANI RIETI – RISTOPRO FABRIANO 84 – 91
LA PATRIE SAN MINIATO – PALL. SENIGALLIA 62 – 70
SINERMATIC – LE GAMBERI FOODS 66 – 58
(21-16; 32-32; 51-45)
Ozzano: Folli 12, Salsini ne, Felici 2, Galletti ne, Balducci, Klyuchnyk 9, Chiappelli 10, Barattini 13, Bonfiglio 18, Buscaroli 2, Lasagni. All. Loperfido.
Cervia: Brighi 7, Lovisotto 14, Frigoli 4, Stella ne, Favaretto 2, Ferrari 5, Bracci 6, Lombardo 11, Poggi ne, Chiapparini 3, Rossi 2, Tomcic 4. All. Conti.
In una partita ricca di insidie, l’obiettivo primario era ritrovare la vittoria. Missione compiuta per i ragazzi di coach Loperfido che, dopo un match non spettacolare, ma condotto per oltre trenta minuti, battono i Tigers Romagna 66 a 58, ritrovando i due punti che mancavano da ormai tre settimane.
I New Flying Balls partono contratti, non giocando sui ritmi a loro consoni. Ne approfittano subito i Tigers, che prendono in avvio il comando della, gara trovando in più occasioni il +5 (2-7 dopo 3 minuti, 6-11 dopo 6 giri di lancette). Barattini e Bonfiglio prima, Folli e Chiappelli poi, sono gli artefici dello sblocco ozzanese che, in 120″, disegnano un 12-2 di parziale caricando tutto il Pala Arti Grafiche Reggiani (18-13). Ozzano passa così a condurre il match, col primo quarto che va in archivio coi biancorossi avanti 21-15. Nel secondo quarto Ozzano controlla la partita e mantiene un vantaggio di 2-3 possessi per i primi otto minuti. Prima con Barattini e Buscaroli, poi con Folli e Felici, la Sinermatic trova anche il +9 (32-23 al 18’), ma negli ultimi due minuti prima dell’intervallo lungo qualcosa si inceppa negli schemi biancorossi, i Tigers prendono coraggio e spinti dal trio Lovisotto-Frigoli-Lombardo, con un break di 9-0, impattano il match a quota 32 alla sirena. Tutto da rifare per dunque per Ozzano che, però, approccia il terzo periodo nel migliore dei modi: liberi di Barattini, bomba di Bonfiglio, magia nel pitturato di Chiappelli e altra bomba firmata da Barattini per il 10-0 che in tre minuti proietta la Sinermatic sul 42-32. I Flying mantengono per qualche minuto la doppia cifra, ma i Tigers sono bravi nel finale di quarto a rifarsi minacciosi: con i canestri dell’ex Lovisotto e di Bracci, i viaggianti chiudono a -6 (51-45) la terza frazione, mantenendo ogni discorso aperto nell’ultimo periodo. Nella frazione conclusiva, per Ozzano, si sblocca Klyuchnyk, che nel primo tempo aveva parecchio litigato con i ferri del Pala Arti Grafiche Reggiani. Tre canestri di fila del lungo ucraino valgono il massimo vantaggio ozzanese sul +12 al 33’; i Tigers provano a rispondere, ma sia Barattini che Bonfiglio lasciano a distanza i romagnoli (63-51 a 3’ dalla fine). Qualche palla persa di troppo, però, non permette ai biancorossi di chiudere anticipatamente i conti, perché i Tigers con orgoglio trovano con Lombardo il -7 e falliscono poco dopo la bomba del possibile -4. Dall’altra parte una schiacciata di capitan Folli chiude ogni discorso. Alla sirena finale è 66-58 Sinermatic.
VIRTUS SPES VIS IMOLA – PALLACANESTRO FIRENZE 92 – 83
(26-23; 48-39; 68-55)
Imola: Mladenov 23 (7/8, 3/9), Aglio 22 (4/7, 4/6), Galassi 21 (3/5, 5/10), Magagnoli 11 (0/3, 3/8), Soliani 5 (1/1, 1/1), Tommasini 4 (2/3, 0/2), Carta 2 (1/1), Milovanovic 2 (1/2), Morara 2 (1/6, 0/2), Pellegrini. All. Regazzi.
Firenze: Lagana 30 (5/12, 5/7), Ndoja 16 (0/7, 5/8), Passoni 14 (4/7, 2/4), Di Pizzo 12 (5/9), Venuto 10 (2/5), Scott 1 (0/2), Bushati (0/2, 0/2), Mazzotti (0/1). All. Gresta.
Contro una corazzata che si è dimostrata tale, la Virtus Imola mostra i muscoli e continua nel suo sogno: sono 3 vittorie di fila. Ed è tutto bellissimo, con un PalaRuggi spaventoso che trascina i giocatori verso l’impresa. E i giocatori che si esaltano con una prestazione che resterà negli annali del basket cittadino.
Si inizia con i primi due tiri del match giallonero entrambi a segno ed entrambi dall’arco con Galassi e Magagnoli, giusto per far capire agli avversari il livello di preparazione mentale. Dopo sei minuti, già 5 le triple realizzate dalla Virtus che vola sul +10 (21-11 con 5/7 da 3 pt e 3/6 da 2). Firenze non sta a guardare e chiude il tentativo di fuga dei padroni di casa (21-18 con Laganà), causando il primo timeout di coach Regazzi a 1’50” dalla prima pausa breve. Il sottomano di Tommasini e la tripla di Aglio chiudono un quarto stellare sul 26-23, con 9 punti per Aglio e Mladenov, mentre sono 8 per Laganà. Ad inizio del 2° quarto, Magagnoli prosegue la gragnola di triple giallonere, quindi Tommasini e Galassi segnano il vantaggio in doppia cifra sul 36-26 al 14’. Galassi non rallenta mai e segna 14 punti prima dell’intervallo a cui ci si arriva sul 48-39. Il ritorno in campo è rabbioso per Bobby Mladenov che prima infila la tripla, quindi stampa una schiacciata delle sue che fa esplodere il palazzetto (55-41 al 2’30”). Alla Virtus, a cui vengono assegnati solo 4 liberi in tutta la partita (record probabilmente della propria storia), cominciano i problemi di falli, con Magagnoli, Morara, Carta e Milovanovic a quota 3 falli con tanto tempo ancora davanti. Un piccolo passaggio a vuoto dei padroni di casa consente a Firenze di restare a galla (57-48), anche se Aglio ci mette ancora la zampata da lontano per il +12 a 5’ dalla sirena. A -2’50”, un fallo tecnico fischiato a Tommasini innervosisce un po’ l’ambiente, ma la Virtus ha la capacità di reagire in campo andando ad acchiappare il massimo vantaggio sul +16 (66-50), con il quarto che si chiude sul 68-55. Gli ultimi 10’ si aprono con la tripla di Soliani dopo 40” (71-57), poi la schiacciata di potenza di Aglio illumina la scena per il nuovo +16 (73-57) dopo appena 1’30”. Poi Mladenov e Galassi vivono un altro grande momento di tecnica e qualità: tripla Mladenov (su assist di un ottimo Soliani), quindi Galassi dalla media distanza, firmano il 78-65 ed i tifosi cominciano a crederci davvero. Ma Firenze non è abituata a subire così tanto in campo e trova l’orgoglio per alzare il livello di tensione agonistica, rendendo, tra l’altro, ancora più spettacolare il finale di gara. Tra l’altro, il primo fallo di squadra viene fischiato agli ospiti al 6’30”. Firenze segna con Passoni che infila 5 punti filati a 4’ dalla sirena. Magagnoli risponde dall’angolo da 3 punti (83-75). Il tempo scorre velocemente e a -1’30” Magagnoli prima strappa un rimbalzo, poi sbaglia il tiro favorendo l’ultimo strappo di classe pura di Firenze che, a cavallo dello scoccare dell’ultimo minuto (sul -10), realizza due triple dall’angolo sinistro praticamente in fotocopia di Ndoja e Venuto, raggiungendo il 85-81 che mette i brividi al pubblico locale. Ma, sulla rimessa, approfittando del pressing alto degli ospiti, Magagnoli lancia Morara a tutto campo per il contropiede e la schiacciata che chiude il match stampando il 87-81. Negli ultimi 30” di gioco, Ndoja sbaglia da sotto, mentre Galassi non perdona dall’arco. E’ l’ennesima clamorosa schiacciata in contropiede di Bobby Mladenov a spedire al settimo cielo il popolo giallonero che ha vissuto una serata a dir poco indimenticabile. Finisce 92-83 per la Virtus Imola.
HALLEY INFORMATICA – BLACKS 82 – 85
(27-24; 46-47; 71-68)
Matelica: Provvidenza 5, Flanchini ne, Mentonelli ne, Brugnola ne, Seck 10, Vissani 12, Gallo 13, Caroli 10, Polselli 9, Riccio 9, Paglia 8, Enihe 6. All. Trullo.
Faenza: Bandini, Siberna 6, Vico 21, Poggi 7, Voltolini, Molinaro 9, Petrucci 8, Aromando 25, Pastore 9, Nkot Nkot ne. All. Garelli.
I Blacks sbancano il campo di Matelica e volano in testa alla classifica in compagnia di Rieti, sconfitta a Fabriano. A regalare ai faentini una grande serata è la tripla di Aromando, a 7’’ dalla fine, ma vanno fatti i complimenti ai marchigiani, sfortunati nelle battute finali del match. I Raggisolaris ottengono una vittoria di carattere, riuscendo ancora una volta a restare con i nervi saldi nei momenti difficili.
Primo quarto all’insegna degli attacchi, con entrambe le squadre che trovano il canestro con grandissima facilità. Matelica conduce sempre i giochi portandosi prima sul 14-8 e chiudendo poi la frazione avanti 27-24. I Blacks riordinano le idee e passano a condurre con Aromando (33-35), provando poi l’allungo grazie alla quinta tripla di uno scatenato Vico per il 41-46 (la guardia segna 17 punti nel solo primo tempo), ma Matelica non molla e così si arriva all’intervallo con gli ospiti avanti 46-47. La Halley continua a giocare una grande partita, rispondendo colpo su colpo ai Raggisolaris e portandosi sul 74-68 ad inizio ultimo quarto grazie alla tripla di Caroli. I Blacks reagiscono alla grande con la difesa e i rimbalzi, costruendo buone trame offensive. I problemi arrivano dai tiri liberi ed infatti quattro errori consecutivi, a meno di un minuto dalla fine, non permettono di smuovere il punteggio che resta sull’82-82. Ci pensa allora Aromando, allo scadere dei 24’’ dell’azione e con 7’’ sul cronometro, ad insaccare l’82-85, poi Matelica chiama time out. Nell’ultima azione sale in cattedra la difesa faentina, che non permette il tiro agli avversari e così Faenza può festeggiare il primo posto.
ALBERTI E SANTI – IL CAMPETTO 105 – 80
(33-10; 53-42; 78-65)
Fiorenzuola Bees: Casagrande 13, Re 17, Buci, Devic 3, Caverni 14, Giacchè 3, Giorgi 13, Preti 16, Bettiolo 1, Ricci 8, Magrini 14. All. Galetti.
Ancona: Petrilli ne, Panzini 8, Czoska ne, Piccionne 3, Carnovali 12, Calabrese 3, Bedin 11, Ciribeni 6, Tourè 16, Ambrosin 12, Giombini 9. All. Coen.
Bella vittoria dei Bees che rimangono nelle zone adiacenti i play off.
Fiorenzuola da subito cerca di sfruttare i vantaggi nel pitturato, trovando Re e Giorgi come principali protagonisti; Preti, con il semigancio ,firma il 10-6 al 3’ confermando un buon inizio gialloblu. I Bees arrivano fino al +10 al 5’ stordendo la Luciana Mosconi, con un break firmato interamente da uno Jacopo Preti da 9 punti personali (20-6 al 6’). Magrini, in uscita dalla panchina, confeziona 4 punti personali in un amen, mentre Giorgi, con la tripla, serve il 28-10 in un primo parziale mortifero dei Bees: 33-10 al primo intervallo. Ancona prova a scuotersi ad inizio del secondo parziale con due triple firmate Carnovali, riuscendo a scavare un controbreak da 2-11 con la fisicità di Giombini e Bedin. Casagrande, con una tripla dall’angolo importante, colma la ferita, con Preti che lo imita dalla punta e firma il 44-24 su assist di Caverni. Tourè, con la sua classe, inventa due triple senza ritmo, ma Fiorenzuola gioca di squadra e costruisce canestri ancora per Casagrande e Re che costringono la panchina della Luciani Mosconi al timeout pieno, al 18’, sul 48-32. Capitan Panzini scaglia un’altra tripla in un quarto offensivamente molto importante per Ancona, ma Magrini risponde tarpando le ali alla squadra marchigiana (51-40 al 19’), con le squadre che vanno all’intervallo lungo sul 53-42. Carnovali, con una tripla da 8 metri, inaugura il secondo tempo, ma Casagrande è bravo dall’angolo a ricacciare sopra la doppia cifra di svantaggio Ancona, alzando il suo tabellino a quota 8 punti personali al 22’. Fiorenzuola prova un altro allungo, ma trova in Ambrosin un controbreak che costringe coach Galetti al timeout al 26’ sul 66-55 in favore dei Bees. Preti, con il piazzato al 27’ è letale, ma Ambrosin e Ciribeni dai liberi riescono a tenere in linea di galleggiamento la Luciana Mosconi sul -10, entrando nell’ultimo minuto del quarto. Caverni con semigancio mancino e Re sullo scadere fissano il punteggio all’ultimo intervallo sul 78-65. Caverni incendia letteralmente la retina ad inizio dell’ultimo periodo, facendo esplodere il PalArquato (85-70 al 32’); il play-guardia gialloblu è in completa fiducia, prendendo sulle spalle gran parte dell’attacco valdardese nella prima metà di quarto: 92-73 al 35’. Re posterizza con la schiacciata a tutto campo il diretto avversario consegnando il 94-73 a Fiorenzuola, con la partita in ghiaccio per i Bees. Nel finale, spazio meritato anche ai giovani Devic (che scaglia la tripla dal finale 105-80), Bettiolo e Buci, prodotto del settore giovanile gialloblu, con una grande vittoria finale per Fiorenzuola che si rilancia in campionato.
BAKERY – ANDREA COSTA 64 – 61
(8-17; 28-33; 45-47)
Piacenza: Angelucci 25 (4/7, 3/4), Livelli 13 (1/5, 3/6), Coltro 9 (2/5, 1/1), Cecchetti 8 (3/7, 0/1), Berra 3 (1/3, 0/4), El Agbani 2 (1/4, 0/2), Korsunov 2 (0/1, 0/4), Agbortabi 2 (1/2), Carone ne, Balestri ne, Molinari ne, Alessandrini ne. All. Da Re.
Imola: Agostini 16 (4/6, 2/3), Ranuzzi 13 (4/7, 1/2), Restelli 8 (2/4, 1/3), Montanari 6 (1/2, 1/5), Tognacci 6 (3/7, 0/1), Trentin 4 (2/4, 0/1), Fazzi 4 (0/2, 1/3), Corcelli 2 (0/2), Marangoni 2 (1/1, 0/2), Barbieri (0/2), Roli ne, Spagnoli ne. All. Grandi.
La Bakery lotta, soffre, rimonta e vince allo scadere contro l’Andrea Costa in una partita godibile per intensità, nella quale i piacentini mettono la testa avanti a due secondi e sette decimi dalla sirena finale.
È Angelucci ad aprire le danze con una tripla dopo lo sforzo di El Agbani a rimbalzo offensivo. La partita è da subito intensa, si segna poco: dopo 5’ il tabellone recita 6-6, la Bakery fatica ancora una volta dall’arco dei 6.75. Del Re si gioca l’arma del doppio playmaker con l’ingresso di Livelli accanto a Coltro, ma Imola, intanto, ha preso le misure dei biancorossi e con un parziale di 0-7 costringe la panchina piacentina al primo timeout sul 6-13 dopo 6’48” di gioco; gli ospiti si spingono quindi sull’8-17 a fine del primo quarto. Angelucci prova a rimettere in moto i biancorossi con il primo canestro dopo diversi minuti, ma Imola, nonostante alcune imprecisioni, riesce a ritoccare il proprio massimo vantaggio (15-27 a metà della seconda frazione). Piacenza, nel frattempo, ha una buona reazione e si riporta a cinque lunghezze di distanza e, soprattutto, ritrovando il proprio spirito combattivo. Se la zona 2-3 della Bakery si muove bene e costringe Imola a ragionare maggiormente, l’attacco piacentino si è nel frattempo sbloccato: 20 i punti segnati nella seconda frazione, con il tabellone che a metà gara recita 28-33. La gara resta a ritmi elevati e punteggio basso anche nel terzo quarto: Piacenza prova ad approfittarne con Angelucci (17p. dopo 26’) e Cecchetti (7.) sugli scudi: a 3’30” dalla fine del terzo quarto, la Bakery torna a -3, 38-41, ed è sempre Angelucci a realizzare la tripla che riporta momentaneamente i biancorossi a -1, prima della risposta di Fazzi nel possesso successivo, per il 43-47 ad un minuto dall’ultimo mini-intervallo. È un tap-in allo scadere di El Agbani a riportare la Bakery sul -2 (45-47) alla terza sirena. Sono due liberi di Coltro i primi punti dell’ultima frazione, dopo ben 2’30” di gioco: valgono la prima parità del match in assoluto. I romagnoli trovano, però, con Agostini il nuovo +2 (47-49) ed è sempre lui, con due triple, a riportare i suoi sul +6. Livelli non ci sta e segna cinque punti consecutivi, riaccendendo il PalaBakery: è 58-59 quando mancano 2’20, la panchina di Imola è costretta al timeout. Coltro segna a -42” il 61 pari; nel possesso successivo è sempre sua la tripla in step back del 64-61; esplode il PalaBakery ed è vittoria per Piacenza.
BASKET JESI ACADEMY – COMPUTER GROSS EMPOLI 93 – 71
CLASSIFICA
P | G | V | P | % | |
---|---|---|---|---|---|
Real Sebastiani Rieti | 14 | 8 | 7 | 1 | 87.5 |
Blacks Faenza | 14 | 8 | 7 | 1 | 87.5 |
Pallacanestro Firenze | 12 | 8 | 6 | 2 | 75.0 |
Ristopro Fabriano | 12 | 8 | 6 | 2 | 75.0 |
Pall. Goldengas Senigallia | 12 | 8 | 6 | 2 | 75.0 |
General Contractor Jesi | 10 | 8 | 5 | 3 | 62.5 |
Bakery Basket Piacenza | 10 | 8 | 5 | 3 | 62.5 |
Virtus Imola | 10 | 8 | 5 | 3 | 62.5 |
Pallacanestro Fiorenzuola 1972 | 8 | 8 | 4 | 4 | 50.0 |
Sinermatic Ozzano | 8 | 8 | 4 | 4 | 50.0 |
Luciana Mosconi Ancona | 6 | 7 | 3 | 4 | 42.9 |
La Patrie San Miniato | 4 | 7 | 2 | 5 | 28.6 |
Andrea Costa Imola | 4 | 8 | 2 | 6 | 25.0 |
Tigers Romagna | 2 | 8 | 1 | 7 | 12.5 |
Halley Informatica Matelica | 0 | 8 | 0 | 8 | 0.0 |
USE Computer Gross Empoli | 0 | 8 | 0 | 8 | 0.0 |