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Novellara si aggiudica, a sorpresa, il campionato italiano Under 18 Elite!

La Pallacanestro Novellara ha vinto la Final Four Under 18 Elite.

Nella finalissima giocata al PalaCarnera di Udine la squadra allenata da coach Ligabue ha sconfitto il Leoncino Basket Mestre Academy per 61-59. Eccezion fatta per i primi minuti dell’incontro, gli emiliani hanno sempre condotto la gara, e sono riusciti a resistere all’assalto dei veneti negli ultimi scampoli del match.

SEMIFINALI

ASSIGECO CASALPUSTERLENGO – PALLACANESTRO NOVELLARA 64 – 78

LEONCINO BASKET MESTRE ACADEMY – DINAMO SASSARI 59 – 50

Finale 3°-4° posto

ASSIGECO CASALPUSTERLENGO – DINAMO SASSARI 84 – 73

Finale 1°-2° posto

PALLACANESTRO NOVELLARA – LEONCINO BASKET MESTRE ACADEMY 61 – 59

(20-14; 30-24; 47-40)

Novellara: Ferrari 10 (1/4, 1/2), Barazzoni 6 (2/3 da 3), Margini 6 (2/3, 0/2), Pietri 5 (2/5 da 2), Pizzetti 4 (2/4, 0/3), Subazzoli ne, Aguzzoli 11 (5/12, 0/1), Balili ne, Morini 8 (2/7 da 3), Chierici ne, Dilas 9 (1/4, 1/2), Bertani 2 (1/2 da 2). All. Ligabue.

Mestre: Moretti (0/1, 0/1), Brollo 3 (0/2, 1/3), Gaudio 19 (6/11, 2/3), Licciardi, Dri ne, Segato 15 (4/13, 0/4), Tagliapietra 3 (0/4, 1/6), Busatto ne, Rampado 3 (0/1, 1/8), Bedin 9 (3/7 da 2), Marini 6 (3/6, 0/1), Stocco 1 (0/1, 0/5). All. Brion.

C Gold, Lugo batte i Flying Balls nella “bella” e conquista, nuovamente, la serie B

PLAY OFF FINALE Gara3

ORVA – LA.CO. 69 – 61 (2-1)

(15-13; 31-25; 53-40)

Lugo: Baroncini ne, Poluzzi 11, Tinsley, Romagnoli ne, Cortesi 8, Seravalli 15, Legnani 12, Presentazi 5, Filippini 7, Guerra ne, Collina ne, Zhytaryuk 10. All. Galetti.

Flying Balls Ozzano: Masrè 2, Morara 4, Folli 11, Magagnoli 5, Lalanne, Betti ne, Guazzaloca 4, Martini, Cutolo 21, Gianasi ne, Agusto 14. All. Grandi.

“Grazie lo stesso ragazzi”. Questa è la frase che riecheggiava fra le voci del numeroso pubblico ozzanese all’uscita del PalaBanca ad ostilità concluse. Lugo vince 68 a 61, festeggia la meritata promozione in Serie B. I Flying escono a testa alta, fra gli applausi, fra gli abbracci, qualche scontata lacrima nel volto perché questi ragazzi hanno dato l’anima fino all’ultimo, contro tutto e tutti. Ma non è bastato. Onore a loro.

La partita è di quelle sentite. Nei primi minuti si sbaglia molto, soprattutto al tiro. Ozzano prende il comando del gioco trascinata da Folli (2-6 al 5’), ma i padroni di casa trovano presto feeling con il canestro dalla lunga distanza e con le triple di Legnani e Seravalli arriva il sorpasso. Lugo non abbandonerà più il vantaggio. Dopo il +2 (15-13) alla prima sirena, c’è il primo allungo di serata per i biancoverdi (27-18 al 15’), che si dimostrano più efficaci dalla lunga distanza (quasi il 40% contro il 20% degli ospiti). La La.Co. con l’assenza di Gianasi ed un Agusto limitato dai falli (3 nella prima parte di partita) si affida a Cutolo per rientrare sul -6 (31-25) al’intervallo lungo. Nella terza frazione i Flying tengono testa ai romagnoli per metà quarto con i canestri di Morara, Agusto e una tripla di Cutolo (40-36 al 25’); Lugo ingrana, poi, la sesta marcia e il duo Poluzzi-Zhytaryuk disegna un parziale di 13 a 4 che fa volare l’Orva sul +13 all’ultimo mini break (53-40). I Flying Balls intanto perdono Guazzaloca per una forte botta al ginocchio, però non mollano e, con i punti di Cutolo e Agusto (che però uscirà per il 5 falli), tornano sul -6 (65-59) a 2”10 dalla fine. Dalla lunetta i Flying falliscono il -5, dall’altra parte segnano Filippini e Legnani per il +9 Lugo all’ultimo giro di lancette. A meno di trenta secondi dalla fine, con Lugo che ormai festeggiava la vittoria e con i Flying che issavano bandiera bianca, coach Galetti chiama un inspiegabile time-out che provoca l’ira della panchina e dei giocatori biancorossi, nonché il forte disappunto del pubblico ozzanese nei confronti di questa scelta. La partita si chiude quindi con un po’ di nervosismo che si poteva benissimo evitare. A una manciata di secondi dalla fine, Cutolo schiaccia il 68-61 finale, è suo l’ultimo canestro del campionato.

A2, la Matteiplast fa l’incredibile “remuntada” ed è meritatamente promossa in A1

A2 FINALE Gara2

MATTEIPLAST – GEAS 51 – 36

(15-9, 22-21, 33-23)

Progresso Bologna: Franceschelli 9, D’Alie 5, Cordisco 3, Occhipinti, Tassinari 6, Dall’Aglio 2, Tava 16, Mini 4, Meroni, Cadoni 6, Poletti ne, Nannucci, All. Roveri.

Sesto San Giovanni: Schieppati 2, Arturi 4, Oliva ne, Galbiati 16, Decortes ne, Gambarini 2, Panzera 4, Barberis 4, Grassia ne, Ercoli 4, Pusca ne. All. Zanotti,

Una rimonta incredibile, una partita dalle mille emozioni che premia meritatamente la Matteiplast davanti ad un pubblico del PalaCarisbo in delirio: è serie A1.

Bologna parte forte, difesa aggressiva e tanta pazienza in attacco per tiri ad alta percentuale, affidandosi alle mani di Franceschelli e Tava che consentono alle bolognesi di guadagnare un importante +6 al termine del primo quarto, riducendo a 5 il vantaggio del Geas. Nel secondo periodo cambia il trend della gara e il Geas riesce a ridurre le distanze con una Galbiati in ottima forma difensiva e offensiva, si rientra quindi negli spogliatoi con Bologna sempre avanti ma di una sola lunghezza. Al rientro sul parquet pare di assistere a una replica del 1° quarto: Bologna più incisiva e, spinta dai punti di Tava e dall’entusiasmo del pubblico, si porta ad un passo dal vantaggio nelle due sfide, 33-23 il punteggio con cui le due formazioni vanno all’ultimo riposo. La Matteiplast continua a giocare sul velluto e si trova ad un passo dalla promozione rimontando e superando il gap di 11 punti tra le due squadra, ma Arturi e Galbiati si caricano il Geas sulle spalle e respingono le avversarie. Le bolognesi non demordono e Mini firma nuovamente il +11, per poi dilagare e chiudere sul 51-36 per una vittoria che significa Serie A1.

C Silver, Guelfo vince in volata ed è promosso. Play Out, la Rebasket è salva, l’Olimpia torna in D

PLAY OFF FINALE Gara3

GUELFO BASKET – VIRTUS MEDICINA 76 – 73 (2-1)

(22-20; 41-36; 56-53)

Castel Guelfo: Bernabini 3, Millina, Baccarini 4, Fornasari ne, Venturoli 15, Musolesi 10, Ruggiero 2, Pieri 10, Casagrande 20, Quadrelli, Govi G. 12. All. Serio.

Medicina: Magnani, Tinti 18, Marinelli, Mini 12, Govi F. 7, Biguzzi 6, Lorenzini 2, Stagni ne, Barba 12, Canovi ne, Rambelli 16. All. Curti.

In quel 9 giugno, il Guelfo arrivò al capolinea di un campionato lunghissimo, difficilissimo, crudele, bellissimo… Tante difficoltà, soprattutto gli infortuni, il più grave quello di Giordani proprio quando aveva trovato la continuità giusta; cali di tensione che hanno fatto perdere punti importanti contro squadre sulla carta più deboli; episodi sfortunati; la vittoria, ma senza riuscire a ribaltare la differenza canestri contro l’LG Competition all’ultima giornata di campionato che poteva bloccare mentalmente i ragazzi. Ma poi ci sono la volontà di giocatori fantastici, la fame di alcuni che hanno visto già troppe volte sfumare i campionati all’ultima curva, uno staff tecnico di livello superiore e capace di mantenere il gruppo sempre sul pezzo, una tifoseria super, la testa e, soprattutto, un cuore grande così. Ed è così che quel 9 giugno 2017 il treno Guelfo Basket dopo aver scelto il binario con più curve possibili, come dicevamo, arrivò a quel capolinea tanto sognato chiamato C Gold.

La partita-derby-finale è stata una vera e propria battaglia di intensità. Il Guelfo mantiene sempre il comando, toccando anche i dieci punti di vantaggio. Ma i ragazzi di Curti non si scompongono e, con l’esperienza di Rambelli e la giovane vivacità di Barba, riescono sempre a ricucire il divario. L’ultima frazione è un testa a testa incredibile e a 28″ dal termine Medicina si trova a -2 con la palla in mano. A 13″ Filippo Govi subisce fallo e Medicina ha quindi l’ultimo possesso decisivo: Mini riesci a uscire da un raddoppio e a servire Biguzzi a centro area che, in entrata, va ad appoggiare facilmente con 2″ sul cronometro. Fischio dell’arbitro, sul PalaMarchetti aleggiano i fantasmi della gara di andata di campionato. Ma stavolta la decisione è diversa: infrazione di passi. Casagrande sulla rimessa viene immediatamente mandato in lunetta dove farà 1/2, il tiro della disperazione non viene accolto dagli Dei del Basket e la festa sugli spalti può, così, iniziare.

 

PLAY OUT FINALE Gara3

OLIMPIA CASTELLO 2010 – CRISDEN 69 – 70 (1-2)

(16-15; 35-28; 51-48)

Olimpia: Franceschini 11, Dall’Osso 9, Bonetti 4, Binassi 10, Venturi 12, Corazza 5, Pedini 3, Boschi, Cavina 4, Guazzaloca 11, Nardi. All. Grassilli.

Rebasket Castelnovo Sotto: Minardi, Magliani, Nunziato, Castagnaro 20, Mazza 4, Bartoli, Defant 15, Villani 16, Melli 9, Panizzi, Bettelli 6. All. Casoli.

La Crisden vince gara 3 e centra la salvezza. Partita vietata ai deboli di cuore e, in un finale punto a punto, è del castelnovese doc Mazza, il canestro decisivo, sul punteggio di 69-68, a 42″ dal termine del match. Nell’azione successiva la difesa reggiana contiene l’attacco castellano, la Rebasket non la chiude e nell’ultimo possesso l’Olimpia ha ancora venti secondi per sancire le sorti del campionato, ma sbaglia con Pedini e la Rebasket si aggiudica match e salvezza.

La squadra di Casoli parte forte, Bettelli in cattedra con 6 punti e, dopo quattro minuti di gioco, la Crisden è avanti (0-14). Immediato il time out per i padroni di casa, che porta subito benefici sperati e, con un parziale di 9-0 firmato Franceschini e Binassi ,arriva al settimo minuto sul (9-14). L’attacco Rebasket non trova più sbocchi, l’Olimpia prende coraggio e chiude il primo quarto avanti (16-15). Nel secondo quarto regna l’equilibrio fino a tre minuti dal termine, ma sono le triple di Franceschini a consegnare ai bolognesi il +7 al riposo (35-28). Alla ripresa della pausa lunga, l’Olimpia piazza un parziale devastante e raggiunge il massimo vantaggio (43-30); nella Rebasket arriva il quarto fallo dì Bettelli, ma Castagnaro e Defant prendono in mano la squadra, coadiuvati dall’attenta regia di Melli e dalla concretezza di Villani sotto le plance, ed i reggiani arrivano a -2(45-43). Coach Casoli ordina la zona 3-2, l’Olimpia non ci capisce più nulla ed  è ancora Defant, con una tripla pazzesca, a dare il vantaggio alla Crisden (48-46). Nell’ultimo minuto del periodo Corazza e Dall’Osso riportano i bolognesi con il naso avanti (51-48). Ultima e decisiva frazione, sale la tensione in un palazzetto gremito, regna l’equilibrio tra le due squadre. Castagnaro, con un gioco da tre punti, dà il +4 (65-61) a cinque minuti dal termine. Risponde per l’Olimpia un ispirato Venturi, per il 67-67 a -2′, ma il Dio del basket ha deciso che le sorti ed il destino di questo sofferto campionato fossero in mano ad un castelnovese…

Serie D, la Grifo fa sua la “maratona” con l’Atletico e sale in C Silver

PLAY OFF FINALE Gara3

VB – ATLETICO BASKET 69 – 62 (2-1)

(25-23; 38-35; 55-56)

Grifo Imola: Brusa, Castelli 1, Bartoli 5, Dirella 1, R. Lucchetta 7, Grillini 22, Lanzoni 3, Orlando 8, S. Lucchetta 1, Zaccherini, Sgorbati 9, Pasini 12. All. Palumbi.

Atletico: Gr. Veronesi 10, M. Campanella 10, Rossi 11, Grassi, De Simone 9, Diop, Artese, Flori 10, Gi. Veronesi 3, E. Campanella 2, Pedroni, Zappoli 8. All. Pietrantonio.

E venne il giorno del trionfo! La Grifo per la prima volta nella sua storia approda in C Silver. E’ vero, c’è stata la parentesi di Formula Grifo, ma quello fu un ircocervo di breve durata nato dalle ceneri della “Summer League”, quindi non nato dal cuore Grifo. Un sogno a ottobre è diventato realtà a giugno al termine, di una cavalcata in cui 15 “brutti anatroccoli” sono diventati magnifici cigni. Trovate qualche addetto ai lavori che a inizio stagione pronosticasse qualcosa più di una tranquilla salvezza per questa squadra. Invece il lavoro in palestra e la mano tutt’altro che arrugginita di un coach tornato in panca, dopo un lungo periodo sabbatico, hanno prodotto questo splendido risultato. Inutile cercare di fare graduatorie di merito, perché durante l’anno tutti hanno giocato almeno una gara da protagonista e prima degli infortuni anche Guglielmo e Linguerri hanno dato una grossa mano così come gli innesti in corsa di Riccardo Lucchetta e Grillini hanno garantito solidità e punti al gruppo. Anche Brusa, il meno impiegato, è stato fondamentale in allenamento e in panca dispensando consigli ai compagni.

Ma veniamo alla gara. Ancora un bellissimo colpo d’occhio sulle tribune con ampia e rumorosa rappresentanza ospite. Ben presto si vede che il copione sarà quello delle due gare precedenti, ovvero una partita rude, spezzettata, non per esteti del basket, ma vera. Le squadre vanno in bonus dopo tre minuti e a fine quarto si conteranno ben 23 falli (saranno 67 a fine gara, con tre antisportivi, due tecnici per proteste e uno per flopping). La Grifo esce meglio dai blocchi e si porta sul 14-6 a metà primo quarto, con Grillini sugli scudi: In campo avversario lo spauracchio Rossi ha già tre falli ed è costretto in panca, per cui è M. Campanella a caricarsi i suoi sulle spalle, con 5 punti che valgono il 15-13 dopo poco più di sei minuti. La Grifo, di squadra, torna avanti (22-13), ma la peggiore precisione ai liberi (che durerà per tutta la gara, braccino corto per la tensione?) rispetto all’Altetico ed una tripla di Flori allo scadere riportano i bolognesi ad un solo possesso. In avvio di secondo periodo una fiammata Grifo ridà fiato (34-25 al 14′), ma un antisportivo di S. Lucchetta e un tecnico alla panca imolese permettono ai “reds” di rimettersi a ruota (34-32 al 17′). Al rientro dalla pausa lunga, una tripla di Rossi ridà la parità (38-38) poi si va avanti punto a punto fino al 49-49, poi Gregorio Veronesi dà ai suoi il primo vantaggio (49-51), che l’Atletico riesce a mantenere nonostante un antisportivo fischiato a Pedroni, fino in avvio di terzo quarto. Sarà un secondo antisportivo, stavolta a Flori, che permetterà a Bartoli (2/2) di riportare i biancoblu avanti 58-56 a -6’25”. Una tripla fondamentale di Sgorbati allarga il solco (63-56) e quattro punti di Pasini chiudono virtualmente la contesa (67-56 a 3′ dalla fine). Nel finale la Grifo abbassa i ritmi, l’Atletico prova un pressing inefficace e si chiude col giusto ingresso in campo di Brusa. Prima che si dia il via alla festa.

C Gold, Filippini porta la finale alla “bella”. Play Out, la Psa si salva, la Pontevecchio retrocede

FINALE GARA 1

ORVA – LA.CO. 79 – 82

(19-19; 31-41; 56-63)

Lugo: Poluzzi 9, Cortesi 14, Seravalli 17, Filippini 21, Legnani 11, Baroncini ne, Tinsley, Romagnoli ne, Presentazi 5, Guerra ne, Collina ne, Zhytaryuk 2. All. Galetti.

Flying Balls Ozzano: Masrè 6, Cutolo 15, Folli 15, Agusto 22, Gianasi 19, Montanari ne, Morara, Magagnoli, Lalanne 3, Betti, Guazzaloca, Martini 2. All. Grandi.

Un’altra splendida prova per la La.Co., che espugna 82 a 79 il PalaBanca di Lugo e si porta sull’1 a 0. Al quarto tentativo stagionale (considerando la regular season e la fase ad orologio), i New Flying Balls riescono nell’impresa di battere la favoritissima Orva, fra l’altro conducendo nel punteggio in terra romagnola per gran parte dell’incontro.

Ottima la partenza ozzanese che trova in pochi minuti l’8 a 2 di vantaggio con le triple di Folli e Masrè; dall’altra parte reazione immediata per i biancoverdi che rispondono con un 7 a 0 di parziale mettendo così il naso avanti (9-8 al 4’); la partita procede per oltre dieci minuti sui binari dell’equilibrio (19-19 alla prima sirena, 26 pari a metà secondo quarto) con i punti di Cutolo e Gianasi da una parte, Legnani e Filippini dall’altra e con coach Grandi che deve fare i conti con i tre falli di Cutolo e una botta alla caviglia di Agusto costretto ad uscire per qualche minuto. Ma è lo stesso numero 23 dei Flying Balls a diventare il protagonista del finale di seconda frazione: 10 punti per lui (22 totali a fine match), insieme ad una tripla di Lalanne e ad un’ottima difesa fanno volare Ozzano sul +10 all’intervallo lungo (31-41). In apertura del terzo periodo sono i punti di Folli a regalare alla La.Co il massimo vantaggio (+15);  margine non ancora rassicurante vista la forza dell’avversario che proprio al PalaBanca durante la fase ad orologio riuscì a ribaltare contro i Flying un -16. I canestri a ripetizione di Filippini, le bombe di Seravalli e Presentazi riportano Lugo sul -7 alla terza sirena (56-63). Si prospetta un finale al cardiopalma e così sarà: Lugo spreca con 0 punti un antisportivo fischiato a Folli, un minuto dopo però 5 punti di fila della coppia Poluzzi-Seravalli riportano Lugo fino al -1. Coach Grandi si rifugia nel timeout, una tripla di Gianasi da ossigeno ai cento tifosi ozzanesi in tribuna, un fallo tecnico fischiato a Presentazi permette ai Flying di tornare a due possessi pieni di vantaggio. Negli ultimi 60 interminabili secondi la tensione è alle stelle, Ozzano  è a +6, ma, a 40″ dalla fine, Seravalli, dai 6,75, e Legnani, da sotto, tengono vive le speranze di Lugo (-1 a meno di trenta secondi dalla sirena). Masré si prende il 5° fallo di Cortesi, fa 1/2 dalla lunetta e riporta a +2 Ozzano (-11″). Dopo il time out chiamato da coach Galetti, Seravalli forza la tripla che non va, Agusto si prende il rimbalzo, il fallo, e in lunetta realizza il primo libero, ma sbaglia il secondo; il rimbalzo è di Lugo che, però, deve trovare il tiro in meno di sei secondi. L’ultima preghiera biancoverde viene respinta dal ferro e gara 1 è dei New Flying Balls.

GARA 2

LA.CO. – ORVA 67 – 69 dts (1-1)

(22-18; 38-39; 50-52; 63-63)

Flying Balls Ozzano: Masrè 12, Morara 6, Folli 4, Magagnoli 5, Lalanne, Betti, Guazzaloca 5, Martini 3, Cutolo 20, Agusto 5, Gianasi 7. All. Grandi.

Lugo: Baroncini ne, Poluzzi 6, Tinsley 8, Romagnoli ne, Cortesi 13, Seravalli 9, Legnani 9, Presentazi 3, Filippini 9, Guerra ne, Collina ne, Zhytaryuk 12. All. Galetti.

Un canestro di Filippini, dopo rimbalzo offensivo, a 2″ dalla fine del primo tempo supplementare, mantiene in vita le speranze promozione di Lugo, affossando, probabilmente, quelle dei Flying Balls. Gli ospiti hanno meritato la vittoria, ma, quando nel terzo quarto non erano riusciti a chiuderla, sembrava una di quelle serate nelle quali sarebbe bastato poco, ad Ozzano, per portare a casa una, eventuale, storica promozione.

La cronaca: Masrè era scatenato in avvio (7-2), ma Cortesi rispondeva da par suo (7-10 al 5′). Nuovo strappo dei padroni di casa (19-11 all’8′, tripla di Gianasi, all’ultima partita casalinga della sua ottima carriera), ma, sul 30-25 (bomba di Martini!), ecco i missili consecutivi di Tinsley (2) e Seravalli. Lugo prendeva coraggio e, nella ripresa, tentava la fuga (40-48 al 24′), ma la La.Co. non crollava e, quando si svegliava Cutolo, iniziava un’altra partita (52-53 ad inizio ultimo quarto). La stanchezza cominciava a farsi sentire e, sul 62-63, a -13″, Cutolo aveva in mano i liberi della vittoria. Uno su due, però, e, dopo l’errore di Cortesi, si andava all’overtime. Le squadre non ne avevano più, poi, dopo due minuti, un malore di uno spettatore interrompeva il match per quasi mezzora. Filippini era decisivo nel finale con punti e rimbalzi ed era proprio lui, come scritto sopra, a decidere gara2.

 

PLAY OUT FINALE GARA 3

NUOVA PSA – POL. PONTEVECCHIO 67 – 58

(14-21; 26-28; 55-41)

Modena: Vivarelli, Grazzi 5, Bianchi 9, Cervellati 4, Tamagnini, Frilli 5, Storchi 15, Gamberini ne, Fiore 2, Saccà 27, Brilli. All. Spettoli

Pontevecchio: Varotto 3, Galassi  8, Brancaleoni 2, Torriglia 4, Mantovani 5, Minerva 2, Ranocchi 4, Bergami 16, Buriani 14, Vetere ne. All. Angori.

La PSA vince gara 3 con la Pontevecchio e ottiene, ancora una volta, una meritata salvezza sul campo. I ragazzi di coach Spettoli hanno il merito di crederci fino in fondo e di non mollare mai nonostante l’avvio non sia certamente dei più incoraggianti. Dopo il primo vantaggio, 4 a 3 con due canestri di Storchi e Saccà, i bolognesi prendono in mano le redini del gioco: 4-9 con un gioco da 3 punti di Galassi. Modena ha un sussulto e, con la tripla di Frilli, impatta sul 9 pari dopo sei minuti, ma sono i bolognesi che hanno l’inerzia del gioco dalla loro parte e, grazie ad una buona circolazione di palla, raggiungono la doppia cifra di vantaggio ad una manciata di secondi dalla prima sirena e, solo i tre punti del capitano Storchi, canestro più fallo, fanno si che il divario della prima frazione e solo di sette lunghezze (14-21). Il canestro di Saccà ad inizio secondo quarto illude il numerosissimo pubblico delle Ferraris; la Pontevecchio, infatti, trova canestro da ognuno dei suoi e scappa fino al massimo vantaggio di +12, aiutato anche dai troppi errori, soprattutto da distanza ravvicinata, dei modenesi. Nel momento della difficoltà, però, si accendono i tifosi modenesi, che a gran voce incitano la PSA e i ragazzi in campo rispondono prontamente. Un canestro di Fiore interrompe un digiuno che durava da più di 4’, Cervellati prima e Storchi subito dopo per il -6 che accende letteralmente gli spalti delle Ferraris. È Modena adesso a tenere saldamente in mano le redini del gioco, i bolognesi soffrono la zona schierata da Spettoli e 4 punti ancora di Storchi e Cervellati chiudono la prima metà del match con gli ospiti ancora in vantaggio, ma di solo due lunghezze (26-28). Dopo la pausa ci prova Bergami, con due triple, a spegnere gli ardori modenesi, ma Saccà prima e 4 punti di Storchi dopo, tengono in scia la PSA che impatta sul 38-38 con 3 punti di un ottimo Grazzi. La tensione per la posta in palio è altissimo e per ben due minuti nessuna delle due squadre trova il fondo della retina. Ancora una volta è l’esperienza di Storchi a rompere il digiuno dell’attacco modenese e, subito dopo, si scatena Alessandro Saccà, che mette a referto dieci punti in soli 4’, un vero incubo per la difesa della Pontevecchio che affronta gli ultimi 10’ sotto di 14 (55-41). Le “Ferraris” diventano un autentica bolgia, i fan PSA sostengono a gran voce i propri ragazzi, bravi a tenere a distanza di sicurezza i bolognesi che, nel finale, trovano con due triple, prima con Bergami e subito dopo con Buriani, i punti della speranza. Sempre Buriani è lesto a recuperare una palla nell’area modenese e realizzare il canestro del -5 con 44” ancora da giocare. Ma Modena stasera è sicura di se, prima Frilli e poi Bianchi dalla lunetta non sbagliano nulla, chiudendo la serie sul 67 a 58.

Serie B, la Baltur perde ancora in volata, Bergamo va agli spareggi per l’A2

Missione quasi impossibile per la Baltur che riparte, tra le mura amiche, con uno sfortunato 0-2 sul groppone.

PLAY OFF A/B Finali GARA 3

BALTUR – CO.MARK 68 – 70 (0-3)

(23-19; 41-36; 50-57)

Cento: Chiera 19 (3/4, 4/7), Benfatto 11 (5/10), Andreaus 11 (2/3, 0/2), D’Alessandro 10 (2/4, 2/4), Caroldi 9 (2/5, 1/3), Pignatti 6 (3/8, 0/1), Bedetti 2 (1/5, 0/1), Sabbatino (0/1, 0/3), Brighi (0/2, 0/2), Botteghi. All. Benedetto.

Bergamo: Pullazi 17 (3/4, 3/8), Planezio 11 (2/3, 2/5), Cazzolato 10 (5/6, 0/3), Berti 9 (1/3, 2/5), Lauwers 9 (0/2, 3/8), Panni 8 (0/2, 0/7), Chiarello 6 (3/7, 0/2), Bastone, Bedini, Ricci. All. Ciocca.

A 27″ dalla fine, Chiarello spende il suo quinto fallo personale su Caroldi che, dalla lunetta, aggiorna il punteggio sul +2 per i locali. Bergamo si affida allora a Panni, Cento ha un fallo da spendere, ma il playmaker avversario attacca il ferro e subisce fallo sul tiro. Altro percorso netto e parità ripristinata. Con nove secondi sul cronometro, la Baltur avrebbe tra le mani il pallone del possibile successo, ma Panni intercetta il passaggio di Caroldi per D’Alessandro e serve Pullazi che innesca Cazzolato, il quale trova il canestro della vittoria a fil di sirena. Il racconto di gara tre non può prescindere dal finale di una partita che consegna agli ospiti il lasciapassare per le “Final Four” di Montecatini, lasciando ai padroni di casa il rammarico per tre partite giocate alle pari con gli avversari, ma sistematicamente gettate alle ortiche negli ultimi secondi di gioco. Di gara tre, c’è da dire che la Co.Mark si presenta ancora una volta priva degli infortunati Milani e Ghersetti, mentre la Baltur conferma i dieci di gara uno e due, nonostante le imperfette condizioni fisiche di Caroldi, regolarmente in campo alla palla a due. Dopo un primo tempo in cui i biancorossi si prendono l’inerzia con D’Alessandro e rientrano negli spogliatoi con cinque punti di vantaggio ma dopo averne avuti pure dieci (35-25), a campi invertiti Bergamo infila quattro triple consecutive (due di Pullazi e due di Planezio), che le consentono di sorpassare e volare a +13 (44-57), nonostante l’infortunio di Planezio (spalla). Tra la fine del terzo e l’inizio del quarto periodo, Cento rialza la testa con i canestri di Chiera e la difesa. A metà dell’ultima frazione Benfatto impatta a quota 58 ed un minuto più tardi la Baltur passa a condurre, ma mancando, in almeno un paio di occasioni, il colpo del KO. La Co.Mark ringrazia e, al suono della sirena pesca il “jolly” che vale una intera stagione, mentre Cento esce con la consapevolezza che se avesse gestito meglio i possessi decisivi… Comunque, applausi per una squadra che nonostante le avversità ha lottato sino alla fine, conquistando una finale che, ad un certo punto della stagione, pareva irraggiungibile, così come per una Bergamo che, pur limitata dagli infortuni, si è guadagnata la possibilità di prendersi sul campo, quel che non era riuscita a prendersi in precedenza.

PAFFONI OMEGNA – AGRIBERTOCCHI ORZINUOVI 67 – 74 (0-3)

PLAY OFF C/D Finali GARA 3

PALESTRINA – GENERAZIONE VINCENTE NAPOLI 79 – 83 dts (0-3)

GLOBO CAMPLI – XL EXTRALIGHT MONTEGRANARO 63 – 75 (0-3)

A2, la Matteiplast cade pesantemente a Sesto e la promozione si allontana

FINALE A2 GARA 1

GEAS – MATTEIPLAST 51 – 40

(16-17; 28-26; 40-33)

Sesto San Giovanni: Schieppati 8, Arturi 5, Oliva ne, Galbiati 11, Decortes, Gambarini 6, Panzera, Barberis 9, Grassia ne, Ercoli 12, Pusca ne. All. Zanotti.

Progresso Bologna: Franceschelli 10, D’Alie 6, Cordisco, Tassinari 4 , Dall’Aglio, Storer ne, Tava 9, Mini, Meroni, Cadoni 9, Poletti ne, Nannucci 2. All. Roveri.

C Silver, Guelfo-Medicina, la promozione si decide a gara3. Play out: la salvezza in 40′

FINALE GARA 1

GUELFO – BERNAITALIA 73 – 82 dts

(12-19; 20-32; 40-51; 61-61)

Castel Guelfo: Bernabini ne, Millina 5, Baccarini 1, Fornasari 3, Venturoli 12, Musolesi 14, Ruggiero ne, Pieri 3, Casagrande 27, Quadrelli, Govi G. 8. All. Serio.

Virtus Medicina: Magnani 7, Tinti 10, Marinelli 14, Mini 8, Govi F. 5, Biguzzi 17, Lorenzini 4, Stagni ne, Barba 3, Canovi ne, Rambelli 14. All. Curti.

Ancora una volta il Guelfo sceglie la strada più difficile, la più impervia. Un primo tempo dove se uno guardasse i 32 punti concessi a Medicina potrebbe anche essere soddisfatto, nonostante ci siano stati molti errori difensivi. Ma il problema grande dei padroni di casa è l’attacco, perché si segna ancor di meno: tantissima difficoltà di arrivare sotto canestro, da fuori la mira è scadente e continua la non precisione ai liberi. Biguzzi e Filippo Govi approfittano degli errori guelfesi e portano Medicina avanti. Marinelli, nel 2º quarto, con 5 punti consecutivi, porta il vantaggio oltre la doppia cifra. Che con venti minuti da giocare son nulla, ma con punteggi così bassi è tutto più difficile. Nel 3º quarto comincia a cambiare qualcosa: tutto nasce da una stoppata di Baccarini, Casagrande si carica e segna 8 punti filati. Ma poi quattro fischi consecutivi ai danni dei padroni di casa, fanno ripiombare lo svantaggio a una decina di punti. Nell’ultimo frazione il Guelfo si butta a spron battuto all’attacco: la mira continua a non essere eccelsa, ma c’è più fotta che porta rimbalzi offensivi, secondi tiri e il divario che si assottiglia. Sì arriva così a 57″ dal termine con Medicina sul 56-60 e palla in mano. Gioca col cronometro, ma sul finale di azione Giacomo Govi recupera palla e lancia in contropiede Casagrande che segna il -2 con -26″. Poi Giacomo Govi commette due falli consecutivi (il Guelfo non era ancora in bonus) per mandare in lunetta Tinti che infila il primo e sbaglia il secondo. Sul 58-61 e 21″ da giocare, Medicina non fa fallo e difende. Venturoli tira la tripla per il pareggio, Casagrande cattura un altro rimbalzo offensivo, apre a Pieri che la recapita nuovamente a Venturoli che stavolta trova il pareggio. Time out di Curti per imbastire un ultimo attacco, ma il tiro di Tinti si ferma sul ferro. Overtime Nel supplementare Medicina parte bene con una tripla di Marinelli, che poi allunga ancor di più col giocatore che non ti aspetti: Rambelli. Nelle due sfide di campionato aveva segnato un solo punto e in questi quaranta minuti minuti era andato a referto con 6 punti. Invece, infila 2 tiri da 3 consecutivi, poi subisce fallo e porta a casa anche i due liberi che danno il via alla fuga medicinese che si aggiudica gara1.

GARA 2

BERNAITALIA – GUELFO BASKET 71 – 79 (1-1)

(18-17; 40-36; 51-58)

Medicina: Magnani 11, Tinti 12, Marinelli 11, Mini 5, Govi F. 8, Biguzzi 6, Lorenzini, Stagni ne, Barba ne, Canovi, Rambelli 18. All. Curti.

Castel Guelfo: Bernabini 6, Millina 11, Baccarini 6, Fornasari ne, Venturoli 6, Musolesi 13, Ruggiero, Pieri 2, Casagrande 27, Quadrelli ne, Govi G. 8. All. Serio.

Un primo tempo di sostanziale equilibrio, che ha visto, comunque, sempre Medicina comandare con qualche lunghezza di vantaggio, ma nel secondo tempo c’è il cambio di inerzia, con Casagrande che pareggia e poi sorpassa. Da lì il Guelfo non mollerà più la testa della partita, mangiando un punticino alla volta, andando a toccare anche la doppia cifra di vantaggio. Qualche sprazzo dei medicinesi spaventa il numerosissimo pubblico ospite accorso al PalaRambaldi, ma i ragazzi di coach Serio mantengono bene le mani sul manubrio e portano così a casa il referto rosa, rinviando ogni discorso a gara3.

 

PLAY OUT FINALE GARA 1

OLIMPIA CASTELLO 2010 – CRISDEN 57 – 51

(15-8; 31-31; 43-40)

Olimpia Castel San Pietro: Franceschini 7, Dall’Osso 11, Corazza 12, Pedini 4, Boschi, Cavina, Bonetti 2, Guazzaloca 2, Binassi 6, Nardi, Venturi 13. All. Grassilli.

Rebasket Castelnovo Sotto: Minardi, Magliani 3, Nunziato ne, Castagnaro 17, Mazza 2, Bartoli 1, Defant 7, Villani 9, Melli 5, Panizzi ne, Bettelli 7. All. Casoli.

GARA 2

CRISDEN – OLIMPIA CASTELLO 2010 81 – 71 (1-1)

(23-18; 43-38; 63-55)

Rebasket Castelnovo Sotto: Minardi 5, Magliani 5, Castagnaro 17, Mazza, Bartoli 4, Defant 18, Villani 19, Melli 13, Panizzi, Bettelli. All. Casoli.

Olimpia: Franceschini 3, Dall’Osso 24, Bonetti 9, Binassi 5, Venturi 15, Corazza, Pedini 2, Boschi, Cavina 5, Guazzaloca 8, Nardi. All. Grassilli.

Rebasket e Olimpia vanno alla bella. Il quintetto di coach Casoli, supera l’Olimpia Castello e venerdì 9 si giocherà la permanenza nella serie C Silver in terra bolognese. Un successo meritato quello dei castelnovesi che sono stati al comando del match per quasi tutta la partita.

La squadra di Casoli chiude il primo quarto avanti di cinque lunghezze (23-18), raggiungendo a metà del secondo quarto la doppia cifra di vantaggio (33-22), per poi subire la timida rimonta bolognese e andare all’intervallo avanti di cinque lunghezze (43-38). Vantaggio che sale a +17 a due minuti dal termine del terzo quarto (62-45). Gli ospiti, con un parziale di 10-1 provano, a riaprire la partita (63-55) alla fine del terzo quarto. Nell’ultima frazione, dopo quattro minuti, arriva la spallata decisiva della Crisden (74-57); l’Olimpia non demorde e a due minuti dal termine è ancora a -10 (77-67). La Rebasket, però, non perde la testa e riesce ad amministrare il vantaggio fino al termine del match.

Nelle file reggiane, da sottolineare la buona prova corale di tutta la squadra, con ben 4 giocatori in doppia cifra (Castagnaro,Defant,Villani, Melli); per gli ospiti, prova maiuscola di Dall’Osso, autore di 24 punti.

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