SERIE
B
20° Giornata
GIRONE A
PAPERDI CASERTA – BANCA POPOLARE DEL CASSINATE 73 – 82
CAFFE’ TOSCANO LIVORNO – BAKERY PIACENZA 81 – 53
19-13, 33-29, 62-46.
Livorno: Diouf 13, Ferraro 8, Manna, Pagani, Laganà 6,
Cristofari, Loschi 12, Rubbini 4, Chiarini 20, Campori 9, Lo Biondo 9, Gamba.
All. Cardani.
Piacenza: Perugino, Manenti 7, Mastroianni 6, Bertocco 8, El
Agbani 4, Civetta, Criconia 10, Soviero 1, Rasio 9, Maglietti 8. All.
Salvemini.
La Bakery regge quasi tre quarti a Livorno, sponda Pielle, ma poi cede nettamente alla seconda della classe.
I padroni di casa, spinti dalla focosa curva, spingono subito al massimo. Piacenza fatica a trovare le misure al tiro e dopo l’11-0 di parziale, coach Salvemini è costretto ad interrompere la gara. Rasio, in rovesciata, rompe la maledizione del canestro, poi fanno centro Mastroianni ed El Agbani con le triple frontali per il 14-8. La penetrazione di Maglietti sigla il -4 e con poco più di 2’ da giocare, è la Pielle a chiedere timeout. I biancorossi mettono tanta energia ed attenzione in difesa, concedendo poco agli avversari, mentre la tripla di Bertocco gli permette di restare aggrappati. Il secondo quarto segue la falsariga dell’inizio del primo, Livorno prova a scappare sul +11 e dopo poco più di tre minuti di gioco, Piacenza ferma di nuovo l’incontro. Manenti esce dalla panchina e griffa la bomba che gli avversari restituiscono dall’altra parte. I viandanti sporcano le linee di passaggio, ma non sfruttano un antisportivo per ricucire. Poco male, perché la Bakery c’è, Maglietti conquista due viaggi in lunetta, Rasio completa un gioco da tre punti e Criconia infila cinque punti consecutivi per il -4 dell’intervallo. Alla ripresa delle ostilità, il copione è ancora una volta identico. Livorno è più decisa, realizza un break di 9-2 e coach Salvemini opta per sospendere l’incontro. Il parziale continua fino al +16, interrotto da una tripla di Maglietti. La Pielle prova ad alzare la fisicità e allora Rasio replica con un paio di appoggi al vetro. Da un recupero di Maglietti, parte la transizione conclusa con la tripla di Criconia, che prova a riaprire la contesa (51-43 al 27’). Gli avversari chiudono, però, in crescendo il terzo parziale. La Bakery stringe i denti nell’ultima frazione, dopo aver speso tanto a livello di energie fisiche e mentali e dovendo rinunciare anche a Wiltshire, out per il match. Pur costruendo diversi ottimi attacchi, il pallone non ne vuol sapere di entrare e la tripla di Bertocco assomiglia ad una liberazione (67-50). La gara, però, scappa via e i minuti finali servono solo per le statistiche.
LOGIMAN CREMA – BRIANZA CASA BASKET 2022 80 – 76
ALBERTI E SANTI – GEMA 92 – 82
(22-13; 47-36; 71-53)
Fiorenzuola Bees: Ricci 11, Biorac 10, Venturoli 15, Bottioni 2, Re 5, Seck ne, Guaccio, Giacchè 11, Preti 22, Bettiolo 2, Gayè 2, Sabic 12. All. Dalmonte.
Montecatini: Benedetti ne, Mazzantini 12, Soare ne, Angelucci ne, Korsunov 11, Savoldelli 10, Pirani 5, Mastrangelo, Corgnati 14, Dell’Anna 4, Passoni 16, Di Pizzo 10. All. Del Re.
Punti d’oro per Fiorenzuola, che ha sconfitto la quarta forza del campionato.
Le squadre partono da subito a marce altissime, con Montecatini che prova a sfruttare la maggiore fisicità collettiva e trova in capitan Savoldelli la tripla del 3-5 al 2’. Preti risponde con la stessa arma, con due triple del 9-9, con i Bees che cercano di tenere i ritmi alti offensivamente; Venturoli, ancora dall’arco, incendia la retina, con il primo vantaggio gialloblu al 5’: 12-9. I Bees, nonostante la taglia fisica inferiore, sono bravi nei raddoppi difensivi, con il ritmo alto offensivo che consente a Re, in uscita dalla panchina, di firmare il 16-11 al 7’. Biorac e Preti chiudono un ottimo primo quarto dei valdardesi, che vanno al primo riposo sul 22-13. Ricci inaugura il secondo parziale con 4 punti di gran carriera, ma Cargnati, con palleggio, arresto e tiro dalla media, cerca di contenere la sfuriata gialloblu sul 30-17 al 13’. Preti con la tripla e il suo quindicesimo punto personale. consente alla squadra di Dalmonte, praticamente perfetta per 15′, di doppiare la Gema sul 35-17. Savoldelli, con un gioco da 3 punti, prova a dare aria ai toscani, ma Sabic mantiene alto il tasso di adrenalina del PalArquato, con un’altra tripla in allontanamento: 41-24 al 16’. Gli ospiti non ne vogliono sapere di gettare la spugna e con esperienza, mixata a talento, trovano in Passoni la tripla per riavvicinare le squadre (47-33 entrando nell’ultimo minuto del tempo). La tripla di Corgnati chiude il tempo, con la Gema pericolosamente in avvicinamento, nonostante un grande primo tempo dei Bees. Al rientro, la difesa allungata di coach Dalmonte, produce dividendi sulla tripla seguente di Venturoli per il 57-40 al 23’. Pirani, in post basso, schiaccia di violenza, poi Mazzantini è bravo a scavare a rimbalzo offensivo, ma Fiorenzuola tiene botta di grande energia e al 26’ è sopra 63-47, sui due liberi di Bottioni. Re inchioda la schiacciata del 71-52 al 29’, con l’1/2 di Passoni che fa partire Montecatini sotto di 18 all’ultimo quarto di gioco (71-53). Ricci danza sotto canestro per il 73-54 del 31’, ma la Gema, con due canestri consecutivi di Di Pizzo da sotto canestro, cerca di tornare sul -14 al 34’: 73-59. Fiorenzuola reagisce e da una spallata alla gara con i liberi di Biorac e la tripla in isolamento di Venturoli (78-59 al 35’). Montecatini non ne vuole sapere di mollare e con un break da 0-6, firmato Passoni e Mazzantini, si vuole regalare quattro minuti di speranza: 80-67. La precisione di Venturoli e Preti riesce a tenere i Bees sul +15, con Gema che depone le armi entrando negli ultimi due minuti di gioco. Finisce 92-82, con gli emiliani che continuano un trend impressionante in casa e si regalano una vittoria contro un’altra delle nobili del campionato.
DEL.FES AVELLINO – GEKO SANT’ANTIMO 79 – 73
RIMADESIO DESIO – AKERN LIVORNO 74 – 79
SOLBAT PIOMBINO – SAE SCIENTIFICA LEGNANO 98 – 87
FABO MONTECATINI – VIRTUS ARECHI SALERNO 82 – 54
PAFFONI OMEGNA – NPC RIETI SPORTHUB 82 – 80
CLASSIFICA
GIRONE B
TECNOSWITCH RUVO – CIVITUS ALLIANZ VICENZA 103 – 85
LOGIMATIC GROUP – ALLIANZ PAZIENZA ASSICURAZIONI 73 – 66
(18-13; 38-35; 53-52)
Ozzano: Myers ne, Bechi 17, Ly-Lee, Bastone 12, Zambianchi ne, Martini 2, Terzi 2, Filippini 10, Balducci 10, Piazza 2, Abega 15, Zanasi ne. All. Conti.
San Severo: Tchintcharauli 5, Montanari ne, Pazin 13, Pierotti 4, Fall 18, Gatto 16, Colombo ne, Petrushevski, Guastamacchia 7, Magrini 3. All. Nunzi.
È una prestazione di tutto cuore quella messa in campo dai
New Flying Balls, dall’inizio fino agli ultimissimi secondi, contro una San
Severo mai doma: alla fine, però, i biancorossi strappano due punti
importantissimi in ottica salvezza, vincendo 73-66.
Coach Conti opta per uno starting five composto da Bechi, con Abega, Bastone, Balducci e Filippini. Si segna poco nei primi minuti, con San Severo che scappa e Ozzano la riprende (6-6 a 5’30”), fino alla tripla di Magrini che prova a spezzare l’equilibrio in favore dei pugliesi. Inutilmente, perché Ozzano – sotto il nome di Bechi – mette la testa avanti per la prima volta sul 10-9, in un match che vive di poche interruzioni – solo tre falli totali in 8’ e nessun time-out – e i biancorossi a guidare sul 16-13. Ancora migliore è il risultato sul suono della sirena (18-13), con lo zampino di Filippini sotto canestro e la vana ultima azione offensiva degli ospiti. Non si ferma, invece, quella casalinga: dopo poco più di due minuti, Ozzano va al riposo – nel primo time-out – sul +8 (24-16), grazie al super ingresso di Terzi al quale viene fischiato un fallo quantomeno dubbio, prima del minuto di pausa. Ne escono rinvigoriti i New Flying Balls, che provano ad approfittare di un avversario in confusione: la tripla di Bechi sigla il +11 (29-18), il gioco da tre di Gatto rosicchia tre lunghezze, ma senza aprire un periodo favorevole ai suoi. È lui, comunque, l’uomo del momento per San Severo; dall’altra parte, Bastone e Abega confermano il +8 (32-24), a 2’45” dalla fine. Sono tutti da vivere gli ultimi secondi, i pugliesi si rifanno sotto – anche grazie a un canestro di Gatto, al quale non viene fischiato un “passi” che sembrava palese – ma a 23” dal rientro negli spogliatoi, Balducci, in contropiede, firma il +5 (38-33). Fall, infine, ha l’ultima parola per concedere ai suoi un solo possesso di distanza. Dagli spogliatoi esce meglio, alla lunga, San Severo, che con la tripla di Gatto ritorna in vantaggio sul 42-43. Si apre, così, un botta e risposta in cui gli ospiti rallentano la produzione offensiva, Abega, invece, prova a entrare in partita con la prima tripla personale (47-45), a 4’30” dalla fine del terzo periodo. Ozzano va in bonus, ne giova Tchintcharauli che pareggia momentaneamente, ma il match è troppo tirato per prevedere quale formazione possa prevalere prima dell’ultimo quarto: sorridono i Flying Balls, pur per una sola lunghezza (53-52). Nell’ultimo periodo guida la partita Ozzano, che a metà frazione si ritrova in vantaggio di tre punti (59-56), proprio quando viene comminato il primo fallo a San Severo. Bechi, uno dei trascinatori della serata, sale a quota 15 punti personali e permette un po’ di respiro ai suoi (61-56); sotto le pance biancorosse, invece, replica Fall. Coach Nunzi si vede costretto a chiamare un time-out, quando Abega fa impazzire il Pala Arti Grafiche Reggiani con la tripla del +8 (66-58). Gli risponde Gatto a 2’ dalla sirena, ma la controrisposta è presto servita da Piazza. Da mani nei capelli, per i sostenitori di Ozzano, è la tripla di Pazin a -35”, quando coach Conti richiama i suoi per un time-out sul 69-66. Bechi si guadagna e segna i liberi che indirizzano, una volta per tutte, la vittoria per Ozzano, con la differenza canestri che viene messa al sicuro da una difesa perfetta negli ultimi istanti.
BLACKS FAENZA – C.J. BASKET TARANTO 95 – 60
(22-16; 48-26; 74-42)
Faenza: Ndiaye 2, Galassi 11, Papa 7, Poletti 16, Siberna 8, Vico 14, Poggi 12, Bendandi, Petrucci 7, Tomasini 4, Pastore 12, Belmonte 2. All. Lotesoriere.
Taranto: Gigante ne, Montanaro 2, Valentini 3, Casanova 2, Conte ne, Fresno 14, Ragagnin 3, Thioune ne, Reggiani 7, Kovachev 22, Ambrosin 7. All. Cottignoli.
Tiro da tre e rimbalzi. Con queste armi i Blacks superano Taranto chiudendo il match già dopo il primo tempo, grazie ad un’ottima prova del collettivo. I pugliesi pagano le assenze pesanti di Conte e Thioune, lottando comunque fino all’ultimo. Al 17/45 dalla lunga distanza si aggiunge dunque il 52-24 dei rimbalzi catturati, statistiche che fotografano l’andamento del match.
Pronti, via e Taranto si porta sull’8-3 ,poi i Blacks prendono in mano la gara iniziando a segnare da tre punti: sono proprio quattro triple consecutive a regalare il 22-16 di fine primo quarto. Nel secondo periodo, oltre alla precisione dall’arco, sale in cattedra la difesa che non concede nulla ai tarantini, portandoli a perdere molti palloni. La manovra offensiva degli ospiti ne risente, come dimostrano i soli 10 punti segnati, ma a fare la differenza sono i rimbalzi, perché Faenza cattura ogni pallone che esce dal ferro. Minuto dopo minuto, i Raggisolaris prendono il largo e all’intervallo conducono 48-26, con 31 rimbalzi catturati contro i 12 del CJ. La partita è saldamente nelle mani dei manfredi, che continuano a macinare gioco aumentando il divario fino a toccare il massimo vantaggio: 84-44. Negli ultimi sei minuti, coach Lotesoriere getta nella mischia i giovani Ndiaye, Belmonte e Bendandi, con i primi due che si tolgono anche la soddisfazione di segnare. Per il pivot senegalese e per Bendandi, era l’esordio in B Nazionale.
VIRTUS PADOVA – ANDREA COSTA 2022 93 – 81
(19-26; 33-53; 63-65)
Padova: Scanzi 24 (4/7, 3/7), Ferrari 15 (6/7, 0/1), Cecchinato 15 (1/3, 3/6), Antelli 14 (1/4, 3/5), Molinaro 12 (2/3, 2/5), Osellieri 6 (2/5, 0/2), Bianconi 3 (0/2, 1/4), Marchet 2 (1/2, 0/1), Schiavon 2 (1/1), Padovani, Ius ne, Guevarra ne. All. De Nicolao.
Andrea Costa Imola: Crespi 26 (10/14), Aukstikalnis 19 (1/3, 4/9), Corcelli 9 (3/4, 0/2), Marangoni 8 (4/6, 0/1), Ranuzzi 7 (2/6, 1/4), Drocker 5 (1/7, 1/7), Martini 4 (2/3), Fazzi 3 (0/1, 1/2), Bresolin ne, Sorrentino ne. All. Di Paolantonio.
NEUPHARMA – RUCKER 86 – 77
(20-24; 43-50; 71-61)
Virtus Imola: Masciarelli 11, Dalpozzo 2, Aglio 15, Morara, Magagnoli 12, Morina 7, Chiappelli ne, Alberti 4, Barattini 22, Ohenhen 13, Vannini ne. All. Zappi.
San Vendemiano: Zacchigna 6, Chiumenti, Gobbo ne, Oxilia 6, Gluditis 23, Vettori 12, Perin 14, Dalla Cia ne, Cacace 11, Calbini 5. All. Carrea.
È stato un turno infrasettimanale da incorniciare: quinta vittoria consecutiva per la Virtus Imola, che batte la Rucker per 86-77 in un PalaRuggi “di fuoco”.
Coach Zappi sceglie Barattini, Magagnoli, Masciarelli, Aglio e Ohenhen nel quintetto iniziale. Privi di Morara e Chiappelli – forfait dell’ultimo minuto per lui, in panchina a onor di firma – oltre che dell’ultimo arrivato Redikas, i gialloneri subiscono un parziale di 6-0 stoppato grazie alla tripla di Barattini, dimezzando lo svantaggio. Altro giro, altro round: i veneti riaprono un altro mini-parziale di 5-0, a cui mette un punto fermo il canestro dai 6.75 metri di capitan Aglio (6-11). Può essere il turning-point del primo quarto: i ragazzi di coach Zappi si portano a ridosso di quelli di Carrea, a metà frazione il tabellone dice 14-16. La mole di punti inizia a rallentare subito dopo, con la Virtus che rimane in scia (a 2’ dalla sirena dista ancora due punti, nel 18-20), quando il palcoscenico se lo prende il “bonus” in favore dei veneti: 4/6 per gli ospiti, che chiudono sul +4 (20-24), dimostratisi molto meno precisi da tre rispetto alla scorsa uscita contro Ozzano: 2/9. Proprio in questo modo, apre la seconda frazione Morina, suggerendo ad Alberti (1/2 ai liberi) il primo punto di contatto con San Vendemiano (24-24). Lo stesso numero 22 si ripete un minuto dopo, quando subisce fallo in seguito al canestro, pareggiando la tripla di Vettori (27-27), mentre il primo vantaggio giallonero è a firma di Magagnoli. Una ventata d’aria fresca che sembra durare poco, la Rucker rispedisce i padroni di casa a -3 (29-32); Magagnoli ha idee diverse, riporta in “patta” la sfida sul 32-32 a 5’ dal rientro negli spogliatoi. Almeno, fino a quando non decide Perin, cecchino dalla distanza con 4/7, che insieme a Vettori e Gluditis, portano San Vendemiano a sorridere sul +7 (43-50). Il rientro in campo è praticamente perfetto da parte virtussina: per poco più di quattro minuti, la Rucker non va a segno; i gialloneri, invece, spingono sull’acceleratore, recuperano lo svantaggio e addirittura vanno sul +4 (56-52). I ragazzi di Carrea sono in confusione, Masciarelli recupera palla a metà campo, va in percussione e mette altra carne sul fuoco, che comporta il “tecnico” fischiato proprio a Carrea, dopo le lamentele per un fallo non ravvisato. Il canestro di Imola è “stregato”, merito anche di una difesa lucchettata; dall’altra parte, Aglio mette la “bomba” del 64-52 e sale a 15 punti personali. Il copione di San Vendemiano è chiaro: sono 30 i tiri dalla linea più lontana, 13 quelli riusciti, ma quelli più pesanti sono gli ultimi due di Vettori, che costringono coach Zappi al time-out sul 66-61. Ma, ancora una volta, la Virtus risponde da grande squadra: Barattini è un cecchino da tre, Morina recupera palla e vola in contropiede per il +10 a 10’ dalla fine. I due punti, però, Imola se li deve sudare: la Rucker, a metà frazione, ha più che dimezzato lo svantaggio (75-71), ma non ha fatto i conti con Barattini, capace di arrivare a 20 punti personali. A 2’ dalla fine, Gluditis rimanda i suoi sul -4 (79-75), mentre Masciarelli è da urlo per l’84-77 a -40”, che fa impazzire il PalaRuggi.
LUX CHIETI BASKET 1974 – LUXARM LUMEZZANE 65 – 66
JANUS FABRIANO – NUOVA CEST. LIONS BISCEGLIE 81 – 67
GEMINI MESTRE – GENERAL CONTRACTOR JESI 68 – 63
ORASI’ – LIOFILCHEM 66 – 78
(17-19; 34-43; 53-56)
Ravenna: De Gregori 18 (8/12, 0/2, 2/3), Ferrari 12 (4/8, 1/3, 1/2), Paolin 11 (5/8, 0/2, 1/1), Bedetti 10 (2/7, 2/5), Dron 10 (0/3, 2/5, 4/4), Panzini 5 (1/2, 1/2), Onojaife (0/5), Restelli (0/2), Allegri, Laghi, Guardigli, Minardi ne. All. Bernardi.
Roseto: Guaiana 18 (6/10, 2/3), Santiangeli 15 (3/3, 3/9), Klyuchnyk 15 (6/7, 1/2, 0/1), Donadoni 9 (3/6, 1/2), Durante 8 (1/3, 2/2), Tamani 6 (3/10), Mantzaris 5 (1/3, 2/2), Maiga 2 (1/1, 0/1), Marcucci, Fabris. All. Gramenzi.
Prova di forza per Roseto, che espugna Ravenna, con i bizantini ancora orfani dello squalificato Nikolic.
Bernardi parte con i soliti cinque, fatto salvo l’inserimento di Ferrari al posto di Nikolic nel ruolo di 4, mentre Gramenzi parte con il campione Mantzaris a dettare i ritmi di Santiangeli, Klyuchnyk, Guaina e Durante. L’inizio è complicato per i ravennati, ma anche per Roseto che ha le polveri bagnate, tanto che passa qualche minuto prima che si realizzi il primo canestro della serata, concretizzato da Guaina. Rotto l’incantesimo, i biancazzurri arrivano in un amen sull’8-2, con Paolin unico artefice di punti per i romagnoli. Dopo l’incertezza iniziale, gli uomini di Bernardi si sbloccano e con 5 punti di Ferrari, 5 di De Gregori e con un Dron in vena che mette due liberi, impattano a quota 16 dopo 9′. Poi, una gita in lunetta di un tonico De Gregori che mette un libero su due e la replica da 3 del play avversario Durante, chiudono la prima frazione sul 17-19. Nel secondo periodo, entrano Restelli e Panzini per i ravennati, ma dall’altra parte ecco in scena Tamani che, in un minuto, segna 4 punti che portano a +6 Roseto sul 17-23. Schermaglie da 3 punti tra Panzini e Donadoni, poi De Gregori per il 22-26, ma Ravenna butta un contropiede e viene punita ancora da 3 da Santiangeli e poi ancora da un appoggio di Tamani per il massimo vantaggio degli abruzzesi, sul 22-31 dopo 13’16” di gioco. De Gregori accorcia, ma il 9/27 al tiro dei giallorossi è un problema. Dopo 16’47” Roseto va a +11, sul 26-37, tirando 17/30 dal campo con sole 4 palle perse. Salvifica tripla di Dron, ma ancora una volta replica Roseto, addirittura con Klyuchnyk da 3, per il 29-40 che diventa 29-43 con il bis, sempre da 3, di Guaiana. Dron mette palla in mano a Ferrari che da sotto trasforma per il 31-43 a 30” dal termine del periodo, sbaglia Roseto in attacco, recupera palla con un tuffo Paolin e Bedetti chiude al meglio la frazione segnando la bomba sulla sirena: 34-43 il punteggio al termine dei primi 20’. Si riparte con Bedetti che ribadisce la bomba del finale del secondo periodo e porta i suoi a -6, sul 37-43 al 21’. Dron compie l’impresa e scippa per la seconda volta un pallone dalle mani di Mantzaris ed è il segno che Ravenna ci crede. Klyuchnyk commette il suo terzo fallo in attacco e Paolin riporta i suoi a -6, ma poi si scatenano gli attaccanti di Roseto che, partendo da una tripla di Mantzaris, portano gli ospiti al 25’ a +10, con Santiangeli che mette la settima bomba sulle 13 tentate dagli uomini di Gramenzi. Dron, Paolin, Ferrari e soprattutto De Gregori, rianimano l’OraSì che, al 28’30”, arriva a -5 grazie a un canestro più tiro libero di Paolin. De Gregori strappa di forza il -3 quando mancano 50” al termine del periodo, che si chiude con il suo canestro, visti gli errori di Mantzaris e Panzini allo scadere; 19-13 il parziale per Ravenna della terza frazione, ma Guaina inizia l’ultimo periodo mettendo l’ennesima tripla degli abruzzesi (e sono 9/17) e Bernardi chiama time out dopo 31’30 sul 53-59. Al rientro in campo si decide forse la partita, con un terribile break dei rosetani che vanno a +12 (53-65) al 33’, con tre contropiedi di Klyuchnyk, Donadoni e Guaina in meno di un minuto, De Gregori riporta Ravenna a -10 con un bel canestro ma, prima Durante dal centro del pitturato, poi ancora il solito Guaiana, con il suo diciottesimo punto, completano il parziale di 2-13 in 5’ dei rosetani. Dron ci prova da 3, ma ancora Santiangeli replica dall’angolo con un’altra bomba, portando il punteggio sul 58-72 ad 36’40”. De Gregori segna il 60 e Bedetti il 62 del nuovo -10, ma un schiacciata imperiosa di Klyuchnyk, nonostante la coraggiosa opposizione di Onojaife, chiude il match ad un minuto dal termine, con Mantzaris che fissa il risultato finale sul 66-78 con due liberi.
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