SERIE
B
3° Giornata
GIRONE A
BAKERY – CAFFE’ TOSCANO 67 – 78
(14-21;
40-37; 53-60)
Piacenza:
Wiltshire 8, Criconia 15, Soviero 14, El Agbani 2, Marchiaro 5, Mastroianni 4,
Maglietti 4, Civetta, Manenti, Molinari ne, Besedic 15, Alberici ne. All.
Salvemini.
Livorno:
Ferraro 5, Chiarini 9, Rubbini 21, Pagani 3, Manna 3, Lo Biondo 9, Diouf 10,
Gamba, Campori 6, Laganà 12. All. Cardani.
Disco rosso
per Piacenza contro la fortissima Pielle Livorno.
La gara si
gioca da subito su ritmi elevati ed anche se entrambe le squadre sbagliano
tanto al tiro, nessuno dei due allenatori chiama timeout, segno che sono
comunque soddisfatti di come i propri giocatori hanno approcciato alla sfida.
Il primo vantaggio per i biancorossi arriva al 4’, con un Besedic ‘on fire’ che
segna il 10-9. Il centro sloveno impensierisce gli avversari sia vicino
canestro che dall’arco. Ma se Livorno non riesce a segnare con continuità, è
anche grazie al lavoro difensivo dei ragazzi di coach Salvemini. In particolare,
Maglietti è un francobollo, ma in generale è tutta la squadra a sacrificarsi
per il bene comune. Dopo circa tre minuti di attacchi a secco, la Pielle riesce
a piazzare un 7-0 di parziale, interrotto dall’appoggio di capitan Mastroianni
ben innescato proprio da Maglietti. Se l’attacco Bakery aveva un po’ faticato
nella seconda parte del quarto iniziale, ad inizio seconda frazione è una
marea. Besedic e Wiltshire timbrano dalla lunga distanza, Soviero sale in sella
al motorino per la penetrazione del -1 e gli ospiti chiamano sospensione dopo
poco meno di 3’ di gioco. La Pielle segna 4 punti in 6’, a causa del divieto di
transito che i biancorossi affiggono nell’area pitturata. Tre accelerate di
Criconia, oltre a caricare di falli gli avversari, producono 6 punti per il
28-25. Piacenza raggiunge prima le 5 lunghezze di vantaggio quando Besedic
pesca in angolo lo stesso Criconia e poi si porta sul 40-34 dopo che Livorno
aveva pareggiato a quota 33. Al rientro dagli spogliatoi, gli ospiti sono molto
più precisi al tiro. Mastroianni prova a suonare la carica con un gioco da tre
punti, ma Livorno tenta l’allungo sul 44-53 al 26’. Con la grinta e gli artigli
che contraddistingue questa Bakery, dopo aver toccato il -10, sono i canestri
di Wiltshire e Soviero a tenere in scia i biancorossi. Piacenza non intende
cedere e inaugura l’ultimo periodo con tanta difesa. Dai rimbalzi costruisce
gli attacchi con Criconia prima e Marchiaro poi che segnano dall’angolo per il
-3 facendo surriscaldare l’atmosfera del PalaBakery. Livorno chiama timeout, ma
Soviero scippa la palla sulla rimessa e segna in acrobazia il 61-62. La
reazione piellina è veemente, con un parziale di 11-0. Sulla tripla di Lo
Biondo, a 2’30” dalla fine, lo spicchio di tifosi ospiti tira più di un sospiro
di sollievo, perché la propria squadra ha dovuto faticare le proverbiali sette
camicie per addomesticare Piacenza, che esce dal campo a testa alta.
BANCA POP. DEL CASSINATE – PAPERDI CASERTA 101 – 75
VIRTUS ARECHI SALERNO – FABO MONTECATINI 95 – 81
LIBERTAS LIVORNO 1947 – RIMADESIO DESIO 77 – 82
NPC RIETI SPORTHUB – PAFFONI OMEGNA 63 – 80
GEMA – ALBERTI E SANTI 89 – 80
(30-16;
52-36; 75-54)
Montecatini:
Benedetti, Mazzantini 14, Soare, Angelucci ne, Korsunov 6, Savoldelli 16,
Pirani 10, Mastrangelo ne, Corgnati 11, Dall’Anna 3, Passoni 20, Di Pizzo 9.
All. Del Re.
Fiorenzuola
Bees: Ricci 6, Biorac ne, Venturoli 2, Bottioni 6, Re 1, Seck ne, Voltolini 16,
Giacchè 6, Preti 8, Bettiolo 4, Gaye 4, Sabic 28. All. Dalmonte.
Troppo più forte Montecatini al cospetto di una Fiorenzuola che, comunque, non si è mai arresa.
Fiorenzuola riesce a trovare in Preti l’arma principale, con 5 punti, nei primi minuti di gioco, coadiuvato da un vero e proprio gioco di prestigio da parte di Giacchè. Korsunov prima, poi Passoni da 3 per due volte consecutive, riescono a sferzare il primo break in favore di Gema, con l’11-0 in due minuti che obbligano coach Dalmonte al primo timeout pieno di serata sul 20-9 al 5’. Fiorenzuola prova ad allungare la sua zone press, ma Passoni scavalla oltre la doppia cifra già nei primi 10 minuti, con Corgnati che, sulla sirena, chiude su un 30-16 che dimostra quanto i toscani abbiano eruttato nel primo quarto, con percentuali sopra il 50% sia da 2 che dall’arco. Nel secondo parziale, Dell’Anna continua ad armare la mano da 3 punti con un clamoroso 5/9 nei primi 12′. Bottioni, con l’arresto e tiro al 14’, riesce a far tornare i Bees al -15 dopo essere arrivati anche al -22, con la panchina di Montecatini chiamata al primo timeout pieno per provare a bloccare l’ondata gialloblu. Passoni, in uscita dal timeout, sfrutta una grande circolazione di palla della Gema per la sua quarta tripla di serata, ma Sabic, prima con la tripla dall’angolo e poi con il semigancio destro in terzo tempo, arriva fino al 44-31. Savoldelli, dalla linea della carità, allunga nuovamente il gap tra le squadre sul finale di quarto, con Passoni da sotto canestro a sfruttare il vantaggio fisico per chiudere il primo tempo sul 52-36. I Bees cercano di rientrare con la faccia giusta, sfruttando il mini break da 0-5 con Preti e Voltolini; Sabic sfrutta il bel passaggio di Preti per il facile layup e ricuce fino al -10, con la panchina dei termali chiamata ad un timeout obbligato sul 55-45 al 23’. Savoldelli è letale, con la tripla, a punire la palla persa da Preti in transizione, con Di Pizzo bravo a sfruttare la corsa di Passoni e a ricacciare indietro in modo deciso il tentativo di rimonta della squadra valdardese. 65-47 al 26’ e timeout per coach Dalmonte. E’ Corgnati a mettere il motorino e a chiudere sulla sirena del terzo parziale con il terzo tempo del 75-54. Voltolini e Giacchè provano a mantenere alta la bandiera dell’orgoglio dei Bees in apertura dell’ultimo parziale, realizzando un 0-6 di parziale in poco più di un minuto per il -15. 75-60. Mazzantini scaglia una tripla da 8 metri senza ritmo di puro talento per l’82-60, mantenendo aperto un controbreak di 7-0. Bettiolo e Sabic (25 punti per lui alla fine) tentano di ricucire un minimo il gap nel finale, con coach Del Re che sulla schiacciata del -13 di Gaye in contropiede chiama timeout per strigliare in modo vigoroso i suoi uomini. Sabic fa tornare addirittura i Bees sul -8 nell’ultimo minuto di gioco, con Voltolini e Pirani che chiudono la partita su un 89-80 finale in favore della Gema Montecatini.
BRIANZA CASA BASKET 2022 – PALL. CREMA 88 – 75
SAE SCIENTIFICA LEGNANO – SOLBAT PIOMBINO 60 – 75
GEKO CONSULTING S.ANTIMO – DEL.FES AVELLINO 82 – 93
CLASSIFICA
GIRONE B
RUCKER – NEUPHARMA 76 – 64
(18-15; 41-30; 60-45)
San Vendemiano: Zacchigna, Chiumenti 5, Oxilia 8, Gluditis 19, Vettori, Di Emidio ne, Perin 18, Dalla Cia 1, Gatti 11, Cacace 7, Calbini 7. All. Carrea.
Virtus Imola: Masciarelli 19, Aglio 3, Morara 5, Magagnoli 4, Morina 1, Chiappelli 4, Alberti 1, Barattini 6, Balciunas 8, Ohenhen 13. All. Regazzi.
La Virtus Imola dura un quarto in casa della Rucker: i veneti vincono 76-64 e salgono a tre vittorie consecutive; cede a una squadra dimostratasi più incisiva, soprattutto dalla lunga distanza, quella giallonera, che rimane a quota 2 in classifica.
Coach Regazzi sceglie i play Balciunas e Barattini, con le ali Magagnoli e Chiappelli, mentre Ohenhen veste i panni del pivot. Parte in quinta la Virtus Imola, capace immediatamente di piazzare un parziale di 7-0 dopo i primi due punti messi a segno dai padroni di casa, costringendo coach Carrea a chiamare un time-out a -7’26”. Riposo proficuo per i veneti, che accorciano su Aglio e compagni fino a pareggiare a quota 15, con la tripla di Calbini a spingerli in avanti al termine del primo quarto. Sulla falsa riga dei 10’ iniziali, San Vendemiano prova a scappare, mentre Masciarelli, salendo a 8 punti personali, abbrevia la distanza sul -2 (22-20). Un canestro che precede quelli di Balciunas e Ohenhen, ma tra i quali passano addirittura poco meno di quattro minuti: un tempo senza canestri che la Virtus paga cara con il termine della frazione. Al nuovo parziale di 7-0 giallonero, viene messo un punto da parte di Gatti, che dà il là per un contro parziale di 9-2 al quale contribuisce pure uno scatenato Perin: 14 punti in 20’, grazie soprattutto a quattro triple su sei totali. Non è confortante il rientro dagli spogliatoi, con i padroni di casa capaci di scappare sul +15 (48-33) e i gialloneri incapaci di rispondere: il secondo canestro, dalla lunga distanza, di Morara, arriva 2’30” dopo. E i cinque falli della Rucker a -4’29”, ai quali si sommano le quattro infrazioni dell’indiavolato Perin, aiutano a singhiozzo: i tiri liberi sorridono (8/10), quelli da due punti meno (11/28), con le lunghezze di svantaggiano che arrivano anche a quota 18, mentre al suono della sirena tornano a 15. Nell’ultimo quarto, i ruoli tra le due squadre non si invertono: Gluditis sale in cattedra, incorniciando i suoi 19 punti con due triple a stretto giro di posta. In attacco, la Virtus inizia a forzare i tiri dalla lunga distanza e fatica sotto canestro, situazione che la porta a -21 (71-50). Nel finale non bastano le 19 realizzazioni di Masciarelli, che si qualifica al primo posto degli atleti a referto di Regazzi.
C.J. BASKET – BLACKS 66 – 76
(19-16; 34-38; 49-57)
Taranto: Gigante ne, Montanaro ne, Valentini ne, Casanova 5, Conte 13, Fresno 6, Ragagnin 6, Lusvarghi ne, Thioune 17, Reggiani 15, Kovachev 2, Ambrosin 2. All. Cottignoli.
Faenza: Galassi 5, Papa 14, Siberna 13, Vico 17, Poggi 2, Ballarin ne, Petrucci 2, Aromando 18, Tomasini ne, Pastore 5. All. Garelli.
Reazione doveva esserci e reazione c’è stata. I Blacks conquistano a Taranto la prima vittoria in campionato, giocando una gara di grande attenzione e carattere, difendendo molto bene e tirando con buone percentuali, anche da tre punti. Un ottimo passo in avanti in vista del doppio confronto casalingo con Vicenza, attesa domenica al PalaCattani, e Lumezzane, in Romagna la settimana successiva. Un risultato ancora più prezioso se si pensa che è arrivato senza Tomasini, assente per un piccolo problema fisico, con la squadra che è stata brava a sopperire alla sua assenza.
Taranto parte forte portandosi sul 13-4, ma Faenza risponde alla grande grazie alla difesa, ricucendo subito il gap. Sotto canestro Aromando e Papa si fanno valere a suon di punti e rimbalzi, anche se il sorpasso lo firma Galassi con una tripla (19-22). Minuto dopo minuto, i Blacks prendono in mano l’inerzia del match, non riuscendo, però, a respingere gli attacchi dei pugliesi, trascinati da Conte e da Thioune e così all’intervallo i faentini sono avanti soltanto di quattro lunghezze: 34-38. La svolta arriva quando i Blacks alzano la pressione difensiva e la fotografia del match è la palla recuperata in difesa, che regala il contropiede con cui Siberna segna il 39-47, poi ci pensa Vico a completare l’opera segnando la tripla del 39-50. La guardia concede poco dopo il bis dai 6.75 per il 44-57. I Raggisolaris non riescono, però, a dare il colpo del ko e così Taranto ritorna sotto approfittando di un piccolo calo di tensione dei faentini, rosicchiando punti fino al 60-66. Niente di preoccupante, perché i rimbalzi conquistati, un canestro d’oro di Siberna e due triple di Vico chiudono i conti sul 62-74.
LIOFILCHEM – BK RAVENNA P. MANETTI 79 – 62
(20-25; 43-36; 61-49)
Roseto: Durante 6 (3/5, 0/2), Malga 5 (1/1, 1/1), Poletti 8 (1/3, 2/5, 1/3), Marcucci ne, Dervishi, Donadoni 8 (4/5, 0/1, 9 rimb.), Thiam ne, Guaiana 4 (2/3, 0/5), Tamani 7 (3/3, 2/3), Mantzaris 3 (1/2, 1/4, 6 ass), Klyuchnyk 16 (2/3, 7/12, 0/1), Santiangeli 22 (8/9, 4/7, 2/9). All. Gramenzi.
Ravenna: Restelli 3 (0/3, 1/4), Giovannelli, Nikolic 15 (3/4, 3/4 8 rimb), Ferrari 12 (1/2, 3/7, 1/7), Paolin 11 (2/4, 3/5, 1/3), Onojaife 2 (1/3), Bedetti 3 (1/2), Guardigli ne, Dron 2 (2/2 0/3, 0/4), De Gregori 14 (2/2, 6/13, 0/1). All. Bernardi.
Nonostante il turno infrasettimanale, piu di 1500 persone si sono accomodate al PalaMaggetti. Roseto è una delle “big”, ma Ravenna si presenta in campo con la determinazione e la leggerezza auspicata da coach Bernardi: 7-2 per i giallorossi con 5 punti di Nikolic e 2 di De Gregori. Oltreche efficace in attacco, l’ala slovena di Bernardi contiene bene Mitch Poletti e questo è un buon viatico per tutta la squadra, che serra bene le fila in difesa e corre in attacco e dopo 6′ Ravenna comanda 16 a 10. De Gregori si fa sentire sotto le plance, Dron spinge, Bedetti e Paolin limitano Santiangeli: poi entra nel match Ferrari con due bombe e il punteggio continua a premiare Ravenna, anche se Roseto con Durante, Donadoni e Klyuchnyk rimane in scia. Il primo periodo si chiude sul 25 a 20 per i ravennati. Tutti si aspettano una ripartenza importante per Roseto, visto il risveglio di Poletti e la regia illuminata di Mantzaris, che ha calcato anche i campi di Eurolega. Ma la squadra di Bernardi non molla e si aggrappa ancora ad un sontuoso Nikolic. Si palesa anche Santiangeli e Roseto mette per la prima volta la testa davanti con un 2+1 convertito da Tamani: 30-28. L’inerzia ora spinge i rosetani di Gramenzi, mentre cala l’energia dei ravennati, cosi che si va all’intervallo con i padroni di casa avanti 43-36. Il terzo quarto si apre con due bombe giallorosse di Paolin e Nikolic che portano il match sul 46-42, ma, qua, con un parziale di 8 a 0 firmato Klyuchnyk e Santiangeli, Roseto indirizza la partita nonostante l’infortunio a Poletti che esce dal campo zoppicando. L’ultimo periodo comincia sul 61-49 e dopo solo 1’49” Dron esce per 5 falli. La mira da fuori, che aveva premiato inizialmente i ravennati, viene a mancare e anche sotto canestro, il divario a favore degli abruzzesi si dilata. La partita scivola senza sussulti verso la fine e si chiude sul massimo divario di 17 punti, che non rende giustizia ai ragazzi di Bernardi, ma che evidenzia la differenza attuale tra le due squadre e le diverse aspettative: promozione per Roseto e tranquilla salvezza per Ravenna.
CIVITUS ALLIANZ VICENZA – TECNOSWITCH RUVO 61 – 79
ANDREA COSTA 2022 – PALL. VIRTUS PADOVA 76 – 71
(21-11; 43-32; 62-48)
A. Costa Imola: Drocker 9, Fazzi 11, Sorrentino 6, Bassi ne, Aukstikalnis 15, Corcelli 9, Martini, Marangoni 15, Bresolin, Ronchini ne, Crespi 11. All. Di Paolantonio
Padova: Schiavon 3, Guevarra ne, Ius, Cecchinato, Antelli 18, Osellieri 1, Ferrari 9, Scanzi 10, Molinaro 11, Bianconi 19. All. De Nicolao.
Bel successo degli imolesi, orfani di Ranuzzi, ma con un Martini in più nel motore.
Partono benissimo i biancorossi con una perfetta tripla di Aukstikalnis. Il Padova risponde da due, ma Crespi guadagna un fallo (6-2). Virtus Padova rincorre e pareggia, ma Fazzi riporta subito avanti i ragazzi di Di Paolantonio con una delle sue triple. Imola continua a ritmo serrato con Aukstikalnis che la mette da due e guadagna un fallo: perfetto dalla lunetta (12-6). Dopo una tripla di Marangoni, De Nicolao è costretto a chiamare time-out sul 15-6. Crespi commette fallo e Bianconi della Virtus Padova ne piazza 2/2. I neroverdi accorciano ancora con una tripla (15-11). Dopo un gran recupero di Marangoni, i biancorossi guadagnano un fallo, ma Crespi, dalla lunetta, li sbaglia entrambi. Si fa subito perdonare, però, il numero 33, che guadagna due punti ed un fallo, sbagliando, però, nuovamente il libero. Fazzi piazza un tiro libero su due e porta la squadra a +7. È una pulitissima tripla di Sorrentino a chiudere il primo quarto, per un risultato di 21-11. Sembra reagire bene la formazione di De Nicolao con sei punti di Bianconi di fila (21-17). Prima di uscire, capitan Corcelli guadagna fallo, ma riesce ad andare a canestro solo una volta delle tre. Dall’altro lato è ancora il 33 della Virtus Padova, Bianconi, a continuare la rincorsa. Dopo un botta e risposta di triple, il risultato è di 25-23. Di Paolantonio, alle strette, chiama il time-out prima dei tiri liberi dei neroverdi, i quali ne piazzano 1/2. Un instancabile Fazzi guadagna due falli di fila, portando a casa 2 punti su 4 (27-24). Scanzi pareggia con una tripla, ma Drocker risponde subito da tre, continuando la corsa dei biancorossi. Perfetto Aukstikalnis dalla lunetta, che porta Imola a +5 (32-27). Corcelli e Marangoni allungano le distanze, il primo realizzando due tiri liberi dalla lunetta, il secondo piazzando una gran tripla (40-29). Dopo un’aggiuntiva botta e risposta di “bombe”, le formazioni rientrano negli spogliatoi sul punteggio di 43-32. La squadra ospite rientra in campo ad alto ritmo, provando la rincorsa e portandosi a -7. La panchina biancorossa chiama il time-out. Molinaro porta altri 5 punti in casa neroverde. Imola affanna, riuscendo a realizzare soltanto due punti con Crespi (45-41). È Aukstikalnis a riportare su la squadra, grazie ad una tripla ed un perfetto tiro libero (49-41). Continua incalzante la formazione di coach Di Paolantonio chec ad 1’10” dallo scadere del terzo quartoc si porta avanti di 14 lunghezze (59-45). Un ostinato Marangoni, poi, chiude il periodo piazzandola da due (62-48). Le squadre iniziano l’ultimo quarto a suon di triple. Il ritmo è molto alto, con un punteggio di 69-56, ma c’è Luca Fazzi ad aumentare il divario con una tripla e due tiri liberi, portando i biancorossi a +18. Tuttavia, al 37′, sul 74-62, la panchina imolese sente necessità di chiamare il time-out. Crespi realizza da due, ma Padova ci crede e risponde portando a casa 8 punti, di cui 4 dalla lunetta (76-68). I neroverdi provano la rincorsa, piazzando una grande tripla, ma non basta. La partita finisce 76-71
NUOVA CEST. LIONS BISCEGLIE – JANUS FABRIANO 97 – 99
LUXARM LUMEZZANE – CHIETI BASKET 1974 85 – 82
ALLIANZ PAZIENZA ASS. – LOGIMATIC GROUP 82 – 78 dts
(16-14; 39-31; 55-57; 71-71)
San Severo: Colombo 2, Montanari 7, Fall 2, Guastamacchia 13, Pierotti 23, Petrushevski 12, Magrini 14, Gatto 9, Pazin ne, Urbano ne, Tchintcharauli ne. All. Nunzi.
Ozzano: Bechi 12, Mancini 6, Abega 16, Martini 4, Pavani 2, Cortese 13, Terzi, Piazza 18, Zambianchi ne, Myers, Balducci 5, Ly-Lee 2. All. Giuliani.
Quella fra Allianz e Logimatic rimarrà agli atti come la sfida infinita fra Stefano Pierotti ed Alessandro Piazza. Purtroppo, per Ozzano sono fatali i dettagli: arriva la terza sconfitta con la consapevolezza di aver giocato ad armi pari con una delle favorite alla promozione.
Coach Giuliani, in terra di Puglia, opta per uno starting five composto da Piazza in tacca bassa, con Abega, Cortese, Mancini e Ly-Lee a completare lo schieramento. Il canestro di Petrushevski per San Severo e la tripla dell’ozzanese Mancini, danno il battesimo ad una gara che vivrà cratterizzata dalla grande generosità da parte di entrambe le contendenti. Il break locale è “griffato” dalla tripla di Magrini e dalle due consecutive Pierotti, che fissano il punteggio sul 11-3 dopo 3’. Sono i “veterani” Piazza (con una bella tripla ) e Cortese a suonare la carica e a riportare Ozzano a -3 (11-8) al 6’. Un contro parziale fondamentale per un finale di quarto equilibratissimo, concluso dal tiro libero mandato a bersaglio da parte di Abega, per il -2 (16-14) della prima sirena. La ripresa va in archivio con una pioggia di triple pugliesi. Se sul -8 del primo quarto furono i veterani a suonare la carica, al rientro in campo sono i più giovani a mettere la firma sul sorpasso: grazie al lay up di un positivo Martini ed al gioco 2+1 di Abega, Ozzano mette il naso avanti sul 16-19 costringendo San Severo al primo time out del match. Nella gara a schacchi fra le panchine, coach Luciano Nunzi sceglie di allungare a difesa con la pressione a tutto campo e grazie alle triple di Pierotti e Guastamacchia allunga nuovamente sul 24-21 al 15’, costringendo coach Giuliani al time out. I locali, al rientro dalla sospensione, ingranano la quarta e toccano il massimo vantaggio sul +10 (35-25), con Ozzano schiacciata dalla “sassaiola” da tre punti messa scagliata dai vari Pierotti, Magrini e Guastamacchia. Ripresasi dalla pioggia di triple, gli ospiti si rimboccano le maniche e chiudono il quarto con un prezioso controparziale di 4-6 (39-31) che mantiene aperti i giochi. Rientrati dagli spogliatoi, i Flying riescono finalmente a trovare un equilibrio difensivo degno di un’avversaria finalista della Supercoppa di Serie A2 poco più di una anno orsono. Ne sono la riprova i soli 10 punti concessi nei primi 7’ del secondo quarto, che permettono il definitivo rientro in partita sino al -4 (49-45), firmato grazie all’appoggio al vetro ravvicinato di capitan Cortese. La Logimatic è tutta cuore: possesso dopo possesso, dal -10 lentamente, ma inesorabilmente, i ragazzi di coach Giuliani riagganciano la scia di San Severo con il 2/2 di Pavani, che anticipa di qualche secondo la terza sirena, mandando le squadre all’ultima sosta sul 55-54. Piazza, con una spettacolare tripla frontale, riporta avanti Ozzano dopo 25’ per il 55-57. Ozzano è bella e compatta come non mai, animata dal fervente desiderio di cogliere la prima vittoria stagionale: Cortese allunga per il +3 (57-60), con una tripla dall’angolo, a 6’ dal gong. Il massimo vantaggio, con una tranquillità disarmante, lo segna prima un super Piazza dalla lunetta e successivamente Bechi con la Logimatic che vola sul +7 (59-64) al 36’. San Severo sembra perdere la lucidità con il tecnico a tre giri di lancette che pare indirizzare la gara: è, invece, la scintilla che ricarica un Pierotti – micidiale nel primo tempo – che ricomincia un vero e proprio show, costringendo coach Giuliani ad un time ut obbligato. L’ultimo minuto è da apnea: Balducci riporta Ozzano a +5 (64-69). Pierotti, con una danza su Ly-Lee beffarda, impatta. Piazza riporta Ozzano avanti a 7’’ dalla fine, prima che ancora, il solito Pierotti, strozzi l’urlo di gioia in gola per un beffardo ed immeritato overtime. Un duello sul filo dell’equilibro – con la Logimatic che annulla ben tre tentativi di fuga locali – che si spegne alla sirena con l’82-78 finale.
BASKET JESI ACADEMY – GEMINI MESTRE 69 – 64
CLASSIFICA