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C Silver, Guelfo vince in volata ed è promosso. Play Out, la Rebasket è salva, l’Olimpia torna in D

PLAY OFF FINALE Gara3

GUELFO BASKET – VIRTUS MEDICINA 76 – 73 (2-1)

(22-20; 41-36; 56-53)

Castel Guelfo: Bernabini 3, Millina, Baccarini 4, Fornasari ne, Venturoli 15, Musolesi 10, Ruggiero 2, Pieri 10, Casagrande 20, Quadrelli, Govi G. 12. All. Serio.

Medicina: Magnani, Tinti 18, Marinelli, Mini 12, Govi F. 7, Biguzzi 6, Lorenzini 2, Stagni ne, Barba 12, Canovi ne, Rambelli 16. All. Curti.

In quel 9 giugno, il Guelfo arrivò al capolinea di un campionato lunghissimo, difficilissimo, crudele, bellissimo… Tante difficoltà, soprattutto gli infortuni, il più grave quello di Giordani proprio quando aveva trovato la continuità giusta; cali di tensione che hanno fatto perdere punti importanti contro squadre sulla carta più deboli; episodi sfortunati; la vittoria, ma senza riuscire a ribaltare la differenza canestri contro l’LG Competition all’ultima giornata di campionato che poteva bloccare mentalmente i ragazzi. Ma poi ci sono la volontà di giocatori fantastici, la fame di alcuni che hanno visto già troppe volte sfumare i campionati all’ultima curva, uno staff tecnico di livello superiore e capace di mantenere il gruppo sempre sul pezzo, una tifoseria super, la testa e, soprattutto, un cuore grande così. Ed è così che quel 9 giugno 2017 il treno Guelfo Basket dopo aver scelto il binario con più curve possibili, come dicevamo, arrivò a quel capolinea tanto sognato chiamato C Gold.

La partita-derby-finale è stata una vera e propria battaglia di intensità. Il Guelfo mantiene sempre il comando, toccando anche i dieci punti di vantaggio. Ma i ragazzi di Curti non si scompongono e, con l’esperienza di Rambelli e la giovane vivacità di Barba, riescono sempre a ricucire il divario. L’ultima frazione è un testa a testa incredibile e a 28″ dal termine Medicina si trova a -2 con la palla in mano. A 13″ Filippo Govi subisce fallo e Medicina ha quindi l’ultimo possesso decisivo: Mini riesci a uscire da un raddoppio e a servire Biguzzi a centro area che, in entrata, va ad appoggiare facilmente con 2″ sul cronometro. Fischio dell’arbitro, sul PalaMarchetti aleggiano i fantasmi della gara di andata di campionato. Ma stavolta la decisione è diversa: infrazione di passi. Casagrande sulla rimessa viene immediatamente mandato in lunetta dove farà 1/2, il tiro della disperazione non viene accolto dagli Dei del Basket e la festa sugli spalti può, così, iniziare.

 

PLAY OUT FINALE Gara3

OLIMPIA CASTELLO 2010 – CRISDEN 69 – 70 (1-2)

(16-15; 35-28; 51-48)

Olimpia: Franceschini 11, Dall’Osso 9, Bonetti 4, Binassi 10, Venturi 12, Corazza 5, Pedini 3, Boschi, Cavina 4, Guazzaloca 11, Nardi. All. Grassilli.

Rebasket Castelnovo Sotto: Minardi, Magliani, Nunziato, Castagnaro 20, Mazza 4, Bartoli, Defant 15, Villani 16, Melli 9, Panizzi, Bettelli 6. All. Casoli.

La Crisden vince gara 3 e centra la salvezza. Partita vietata ai deboli di cuore e, in un finale punto a punto, è del castelnovese doc Mazza, il canestro decisivo, sul punteggio di 69-68, a 42″ dal termine del match. Nell’azione successiva la difesa reggiana contiene l’attacco castellano, la Rebasket non la chiude e nell’ultimo possesso l’Olimpia ha ancora venti secondi per sancire le sorti del campionato, ma sbaglia con Pedini e la Rebasket si aggiudica match e salvezza.

La squadra di Casoli parte forte, Bettelli in cattedra con 6 punti e, dopo quattro minuti di gioco, la Crisden è avanti (0-14). Immediato il time out per i padroni di casa, che porta subito benefici sperati e, con un parziale di 9-0 firmato Franceschini e Binassi ,arriva al settimo minuto sul (9-14). L’attacco Rebasket non trova più sbocchi, l’Olimpia prende coraggio e chiude il primo quarto avanti (16-15). Nel secondo quarto regna l’equilibrio fino a tre minuti dal termine, ma sono le triple di Franceschini a consegnare ai bolognesi il +7 al riposo (35-28). Alla ripresa della pausa lunga, l’Olimpia piazza un parziale devastante e raggiunge il massimo vantaggio (43-30); nella Rebasket arriva il quarto fallo dì Bettelli, ma Castagnaro e Defant prendono in mano la squadra, coadiuvati dall’attenta regia di Melli e dalla concretezza di Villani sotto le plance, ed i reggiani arrivano a -2(45-43). Coach Casoli ordina la zona 3-2, l’Olimpia non ci capisce più nulla ed  è ancora Defant, con una tripla pazzesca, a dare il vantaggio alla Crisden (48-46). Nell’ultimo minuto del periodo Corazza e Dall’Osso riportano i bolognesi con il naso avanti (51-48). Ultima e decisiva frazione, sale la tensione in un palazzetto gremito, regna l’equilibrio tra le due squadre. Castagnaro, con un gioco da tre punti, dà il +4 (65-61) a cinque minuti dal termine. Risponde per l’Olimpia un ispirato Venturi, per il 67-67 a -2′, ma il Dio del basket ha deciso che le sorti ed il destino di questo sofferto campionato fossero in mano ad un castelnovese…

Serie D, la Grifo fa sua la “maratona” con l’Atletico e sale in C Silver

PLAY OFF FINALE Gara3

VB – ATLETICO BASKET 69 – 62 (2-1)

(25-23; 38-35; 55-56)

Grifo Imola: Brusa, Castelli 1, Bartoli 5, Dirella 1, R. Lucchetta 7, Grillini 22, Lanzoni 3, Orlando 8, S. Lucchetta 1, Zaccherini, Sgorbati 9, Pasini 12. All. Palumbi.

Atletico: Gr. Veronesi 10, M. Campanella 10, Rossi 11, Grassi, De Simone 9, Diop, Artese, Flori 10, Gi. Veronesi 3, E. Campanella 2, Pedroni, Zappoli 8. All. Pietrantonio.

E venne il giorno del trionfo! La Grifo per la prima volta nella sua storia approda in C Silver. E’ vero, c’è stata la parentesi di Formula Grifo, ma quello fu un ircocervo di breve durata nato dalle ceneri della “Summer League”, quindi non nato dal cuore Grifo. Un sogno a ottobre è diventato realtà a giugno al termine, di una cavalcata in cui 15 “brutti anatroccoli” sono diventati magnifici cigni. Trovate qualche addetto ai lavori che a inizio stagione pronosticasse qualcosa più di una tranquilla salvezza per questa squadra. Invece il lavoro in palestra e la mano tutt’altro che arrugginita di un coach tornato in panca, dopo un lungo periodo sabbatico, hanno prodotto questo splendido risultato. Inutile cercare di fare graduatorie di merito, perché durante l’anno tutti hanno giocato almeno una gara da protagonista e prima degli infortuni anche Guglielmo e Linguerri hanno dato una grossa mano così come gli innesti in corsa di Riccardo Lucchetta e Grillini hanno garantito solidità e punti al gruppo. Anche Brusa, il meno impiegato, è stato fondamentale in allenamento e in panca dispensando consigli ai compagni.

Ma veniamo alla gara. Ancora un bellissimo colpo d’occhio sulle tribune con ampia e rumorosa rappresentanza ospite. Ben presto si vede che il copione sarà quello delle due gare precedenti, ovvero una partita rude, spezzettata, non per esteti del basket, ma vera. Le squadre vanno in bonus dopo tre minuti e a fine quarto si conteranno ben 23 falli (saranno 67 a fine gara, con tre antisportivi, due tecnici per proteste e uno per flopping). La Grifo esce meglio dai blocchi e si porta sul 14-6 a metà primo quarto, con Grillini sugli scudi: In campo avversario lo spauracchio Rossi ha già tre falli ed è costretto in panca, per cui è M. Campanella a caricarsi i suoi sulle spalle, con 5 punti che valgono il 15-13 dopo poco più di sei minuti. La Grifo, di squadra, torna avanti (22-13), ma la peggiore precisione ai liberi (che durerà per tutta la gara, braccino corto per la tensione?) rispetto all’Altetico ed una tripla di Flori allo scadere riportano i bolognesi ad un solo possesso. In avvio di secondo periodo una fiammata Grifo ridà fiato (34-25 al 14′), ma un antisportivo di S. Lucchetta e un tecnico alla panca imolese permettono ai “reds” di rimettersi a ruota (34-32 al 17′). Al rientro dalla pausa lunga, una tripla di Rossi ridà la parità (38-38) poi si va avanti punto a punto fino al 49-49, poi Gregorio Veronesi dà ai suoi il primo vantaggio (49-51), che l’Atletico riesce a mantenere nonostante un antisportivo fischiato a Pedroni, fino in avvio di terzo quarto. Sarà un secondo antisportivo, stavolta a Flori, che permetterà a Bartoli (2/2) di riportare i biancoblu avanti 58-56 a -6’25”. Una tripla fondamentale di Sgorbati allarga il solco (63-56) e quattro punti di Pasini chiudono virtualmente la contesa (67-56 a 3′ dalla fine). Nel finale la Grifo abbassa i ritmi, l’Atletico prova un pressing inefficace e si chiude col giusto ingresso in campo di Brusa. Prima che si dia il via alla festa.

C Gold, Filippini porta la finale alla “bella”. Play Out, la Psa si salva, la Pontevecchio retrocede

FINALE GARA 1

ORVA – LA.CO. 79 – 82

(19-19; 31-41; 56-63)

Lugo: Poluzzi 9, Cortesi 14, Seravalli 17, Filippini 21, Legnani 11, Baroncini ne, Tinsley, Romagnoli ne, Presentazi 5, Guerra ne, Collina ne, Zhytaryuk 2. All. Galetti.

Flying Balls Ozzano: Masrè 6, Cutolo 15, Folli 15, Agusto 22, Gianasi 19, Montanari ne, Morara, Magagnoli, Lalanne 3, Betti, Guazzaloca, Martini 2. All. Grandi.

Un’altra splendida prova per la La.Co., che espugna 82 a 79 il PalaBanca di Lugo e si porta sull’1 a 0. Al quarto tentativo stagionale (considerando la regular season e la fase ad orologio), i New Flying Balls riescono nell’impresa di battere la favoritissima Orva, fra l’altro conducendo nel punteggio in terra romagnola per gran parte dell’incontro.

Ottima la partenza ozzanese che trova in pochi minuti l’8 a 2 di vantaggio con le triple di Folli e Masrè; dall’altra parte reazione immediata per i biancoverdi che rispondono con un 7 a 0 di parziale mettendo così il naso avanti (9-8 al 4’); la partita procede per oltre dieci minuti sui binari dell’equilibrio (19-19 alla prima sirena, 26 pari a metà secondo quarto) con i punti di Cutolo e Gianasi da una parte, Legnani e Filippini dall’altra e con coach Grandi che deve fare i conti con i tre falli di Cutolo e una botta alla caviglia di Agusto costretto ad uscire per qualche minuto. Ma è lo stesso numero 23 dei Flying Balls a diventare il protagonista del finale di seconda frazione: 10 punti per lui (22 totali a fine match), insieme ad una tripla di Lalanne e ad un’ottima difesa fanno volare Ozzano sul +10 all’intervallo lungo (31-41). In apertura del terzo periodo sono i punti di Folli a regalare alla La.Co il massimo vantaggio (+15);  margine non ancora rassicurante vista la forza dell’avversario che proprio al PalaBanca durante la fase ad orologio riuscì a ribaltare contro i Flying un -16. I canestri a ripetizione di Filippini, le bombe di Seravalli e Presentazi riportano Lugo sul -7 alla terza sirena (56-63). Si prospetta un finale al cardiopalma e così sarà: Lugo spreca con 0 punti un antisportivo fischiato a Folli, un minuto dopo però 5 punti di fila della coppia Poluzzi-Seravalli riportano Lugo fino al -1. Coach Grandi si rifugia nel timeout, una tripla di Gianasi da ossigeno ai cento tifosi ozzanesi in tribuna, un fallo tecnico fischiato a Presentazi permette ai Flying di tornare a due possessi pieni di vantaggio. Negli ultimi 60 interminabili secondi la tensione è alle stelle, Ozzano  è a +6, ma, a 40″ dalla fine, Seravalli, dai 6,75, e Legnani, da sotto, tengono vive le speranze di Lugo (-1 a meno di trenta secondi dalla sirena). Masré si prende il 5° fallo di Cortesi, fa 1/2 dalla lunetta e riporta a +2 Ozzano (-11″). Dopo il time out chiamato da coach Galetti, Seravalli forza la tripla che non va, Agusto si prende il rimbalzo, il fallo, e in lunetta realizza il primo libero, ma sbaglia il secondo; il rimbalzo è di Lugo che, però, deve trovare il tiro in meno di sei secondi. L’ultima preghiera biancoverde viene respinta dal ferro e gara 1 è dei New Flying Balls.

GARA 2

LA.CO. – ORVA 67 – 69 dts (1-1)

(22-18; 38-39; 50-52; 63-63)

Flying Balls Ozzano: Masrè 12, Morara 6, Folli 4, Magagnoli 5, Lalanne, Betti, Guazzaloca 5, Martini 3, Cutolo 20, Agusto 5, Gianasi 7. All. Grandi.

Lugo: Baroncini ne, Poluzzi 6, Tinsley 8, Romagnoli ne, Cortesi 13, Seravalli 9, Legnani 9, Presentazi 3, Filippini 9, Guerra ne, Collina ne, Zhytaryuk 12. All. Galetti.

Un canestro di Filippini, dopo rimbalzo offensivo, a 2″ dalla fine del primo tempo supplementare, mantiene in vita le speranze promozione di Lugo, affossando, probabilmente, quelle dei Flying Balls. Gli ospiti hanno meritato la vittoria, ma, quando nel terzo quarto non erano riusciti a chiuderla, sembrava una di quelle serate nelle quali sarebbe bastato poco, ad Ozzano, per portare a casa una, eventuale, storica promozione.

La cronaca: Masrè era scatenato in avvio (7-2), ma Cortesi rispondeva da par suo (7-10 al 5′). Nuovo strappo dei padroni di casa (19-11 all’8′, tripla di Gianasi, all’ultima partita casalinga della sua ottima carriera), ma, sul 30-25 (bomba di Martini!), ecco i missili consecutivi di Tinsley (2) e Seravalli. Lugo prendeva coraggio e, nella ripresa, tentava la fuga (40-48 al 24′), ma la La.Co. non crollava e, quando si svegliava Cutolo, iniziava un’altra partita (52-53 ad inizio ultimo quarto). La stanchezza cominciava a farsi sentire e, sul 62-63, a -13″, Cutolo aveva in mano i liberi della vittoria. Uno su due, però, e, dopo l’errore di Cortesi, si andava all’overtime. Le squadre non ne avevano più, poi, dopo due minuti, un malore di uno spettatore interrompeva il match per quasi mezzora. Filippini era decisivo nel finale con punti e rimbalzi ed era proprio lui, come scritto sopra, a decidere gara2.

 

PLAY OUT FINALE GARA 3

NUOVA PSA – POL. PONTEVECCHIO 67 – 58

(14-21; 26-28; 55-41)

Modena: Vivarelli, Grazzi 5, Bianchi 9, Cervellati 4, Tamagnini, Frilli 5, Storchi 15, Gamberini ne, Fiore 2, Saccà 27, Brilli. All. Spettoli

Pontevecchio: Varotto 3, Galassi  8, Brancaleoni 2, Torriglia 4, Mantovani 5, Minerva 2, Ranocchi 4, Bergami 16, Buriani 14, Vetere ne. All. Angori.

La PSA vince gara 3 con la Pontevecchio e ottiene, ancora una volta, una meritata salvezza sul campo. I ragazzi di coach Spettoli hanno il merito di crederci fino in fondo e di non mollare mai nonostante l’avvio non sia certamente dei più incoraggianti. Dopo il primo vantaggio, 4 a 3 con due canestri di Storchi e Saccà, i bolognesi prendono in mano le redini del gioco: 4-9 con un gioco da 3 punti di Galassi. Modena ha un sussulto e, con la tripla di Frilli, impatta sul 9 pari dopo sei minuti, ma sono i bolognesi che hanno l’inerzia del gioco dalla loro parte e, grazie ad una buona circolazione di palla, raggiungono la doppia cifra di vantaggio ad una manciata di secondi dalla prima sirena e, solo i tre punti del capitano Storchi, canestro più fallo, fanno si che il divario della prima frazione e solo di sette lunghezze (14-21). Il canestro di Saccà ad inizio secondo quarto illude il numerosissimo pubblico delle Ferraris; la Pontevecchio, infatti, trova canestro da ognuno dei suoi e scappa fino al massimo vantaggio di +12, aiutato anche dai troppi errori, soprattutto da distanza ravvicinata, dei modenesi. Nel momento della difficoltà, però, si accendono i tifosi modenesi, che a gran voce incitano la PSA e i ragazzi in campo rispondono prontamente. Un canestro di Fiore interrompe un digiuno che durava da più di 4’, Cervellati prima e Storchi subito dopo per il -6 che accende letteralmente gli spalti delle Ferraris. È Modena adesso a tenere saldamente in mano le redini del gioco, i bolognesi soffrono la zona schierata da Spettoli e 4 punti ancora di Storchi e Cervellati chiudono la prima metà del match con gli ospiti ancora in vantaggio, ma di solo due lunghezze (26-28). Dopo la pausa ci prova Bergami, con due triple, a spegnere gli ardori modenesi, ma Saccà prima e 4 punti di Storchi dopo, tengono in scia la PSA che impatta sul 38-38 con 3 punti di un ottimo Grazzi. La tensione per la posta in palio è altissimo e per ben due minuti nessuna delle due squadre trova il fondo della retina. Ancora una volta è l’esperienza di Storchi a rompere il digiuno dell’attacco modenese e, subito dopo, si scatena Alessandro Saccà, che mette a referto dieci punti in soli 4’, un vero incubo per la difesa della Pontevecchio che affronta gli ultimi 10’ sotto di 14 (55-41). Le “Ferraris” diventano un autentica bolgia, i fan PSA sostengono a gran voce i propri ragazzi, bravi a tenere a distanza di sicurezza i bolognesi che, nel finale, trovano con due triple, prima con Bergami e subito dopo con Buriani, i punti della speranza. Sempre Buriani è lesto a recuperare una palla nell’area modenese e realizzare il canestro del -5 con 44” ancora da giocare. Ma Modena stasera è sicura di se, prima Frilli e poi Bianchi dalla lunetta non sbagliano nulla, chiudendo la serie sul 67 a 58.

C Silver, Guelfo-Medicina, la promozione si decide a gara3. Play out: la salvezza in 40′

FINALE GARA 1

GUELFO – BERNAITALIA 73 – 82 dts

(12-19; 20-32; 40-51; 61-61)

Castel Guelfo: Bernabini ne, Millina 5, Baccarini 1, Fornasari 3, Venturoli 12, Musolesi 14, Ruggiero ne, Pieri 3, Casagrande 27, Quadrelli, Govi G. 8. All. Serio.

Virtus Medicina: Magnani 7, Tinti 10, Marinelli 14, Mini 8, Govi F. 5, Biguzzi 17, Lorenzini 4, Stagni ne, Barba 3, Canovi ne, Rambelli 14. All. Curti.

Ancora una volta il Guelfo sceglie la strada più difficile, la più impervia. Un primo tempo dove se uno guardasse i 32 punti concessi a Medicina potrebbe anche essere soddisfatto, nonostante ci siano stati molti errori difensivi. Ma il problema grande dei padroni di casa è l’attacco, perché si segna ancor di meno: tantissima difficoltà di arrivare sotto canestro, da fuori la mira è scadente e continua la non precisione ai liberi. Biguzzi e Filippo Govi approfittano degli errori guelfesi e portano Medicina avanti. Marinelli, nel 2º quarto, con 5 punti consecutivi, porta il vantaggio oltre la doppia cifra. Che con venti minuti da giocare son nulla, ma con punteggi così bassi è tutto più difficile. Nel 3º quarto comincia a cambiare qualcosa: tutto nasce da una stoppata di Baccarini, Casagrande si carica e segna 8 punti filati. Ma poi quattro fischi consecutivi ai danni dei padroni di casa, fanno ripiombare lo svantaggio a una decina di punti. Nell’ultimo frazione il Guelfo si butta a spron battuto all’attacco: la mira continua a non essere eccelsa, ma c’è più fotta che porta rimbalzi offensivi, secondi tiri e il divario che si assottiglia. Sì arriva così a 57″ dal termine con Medicina sul 56-60 e palla in mano. Gioca col cronometro, ma sul finale di azione Giacomo Govi recupera palla e lancia in contropiede Casagrande che segna il -2 con -26″. Poi Giacomo Govi commette due falli consecutivi (il Guelfo non era ancora in bonus) per mandare in lunetta Tinti che infila il primo e sbaglia il secondo. Sul 58-61 e 21″ da giocare, Medicina non fa fallo e difende. Venturoli tira la tripla per il pareggio, Casagrande cattura un altro rimbalzo offensivo, apre a Pieri che la recapita nuovamente a Venturoli che stavolta trova il pareggio. Time out di Curti per imbastire un ultimo attacco, ma il tiro di Tinti si ferma sul ferro. Overtime Nel supplementare Medicina parte bene con una tripla di Marinelli, che poi allunga ancor di più col giocatore che non ti aspetti: Rambelli. Nelle due sfide di campionato aveva segnato un solo punto e in questi quaranta minuti minuti era andato a referto con 6 punti. Invece, infila 2 tiri da 3 consecutivi, poi subisce fallo e porta a casa anche i due liberi che danno il via alla fuga medicinese che si aggiudica gara1.

GARA 2

BERNAITALIA – GUELFO BASKET 71 – 79 (1-1)

(18-17; 40-36; 51-58)

Medicina: Magnani 11, Tinti 12, Marinelli 11, Mini 5, Govi F. 8, Biguzzi 6, Lorenzini, Stagni ne, Barba ne, Canovi, Rambelli 18. All. Curti.

Castel Guelfo: Bernabini 6, Millina 11, Baccarini 6, Fornasari ne, Venturoli 6, Musolesi 13, Ruggiero, Pieri 2, Casagrande 27, Quadrelli ne, Govi G. 8. All. Serio.

Un primo tempo di sostanziale equilibrio, che ha visto, comunque, sempre Medicina comandare con qualche lunghezza di vantaggio, ma nel secondo tempo c’è il cambio di inerzia, con Casagrande che pareggia e poi sorpassa. Da lì il Guelfo non mollerà più la testa della partita, mangiando un punticino alla volta, andando a toccare anche la doppia cifra di vantaggio. Qualche sprazzo dei medicinesi spaventa il numerosissimo pubblico ospite accorso al PalaRambaldi, ma i ragazzi di coach Serio mantengono bene le mani sul manubrio e portano così a casa il referto rosa, rinviando ogni discorso a gara3.

 

PLAY OUT FINALE GARA 1

OLIMPIA CASTELLO 2010 – CRISDEN 57 – 51

(15-8; 31-31; 43-40)

Olimpia Castel San Pietro: Franceschini 7, Dall’Osso 11, Corazza 12, Pedini 4, Boschi, Cavina, Bonetti 2, Guazzaloca 2, Binassi 6, Nardi, Venturi 13. All. Grassilli.

Rebasket Castelnovo Sotto: Minardi, Magliani 3, Nunziato ne, Castagnaro 17, Mazza 2, Bartoli 1, Defant 7, Villani 9, Melli 5, Panizzi ne, Bettelli 7. All. Casoli.

GARA 2

CRISDEN – OLIMPIA CASTELLO 2010 81 – 71 (1-1)

(23-18; 43-38; 63-55)

Rebasket Castelnovo Sotto: Minardi 5, Magliani 5, Castagnaro 17, Mazza, Bartoli 4, Defant 18, Villani 19, Melli 13, Panizzi, Bettelli. All. Casoli.

Olimpia: Franceschini 3, Dall’Osso 24, Bonetti 9, Binassi 5, Venturi 15, Corazza, Pedini 2, Boschi, Cavina 5, Guazzaloca 8, Nardi. All. Grassilli.

Rebasket e Olimpia vanno alla bella. Il quintetto di coach Casoli, supera l’Olimpia Castello e venerdì 9 si giocherà la permanenza nella serie C Silver in terra bolognese. Un successo meritato quello dei castelnovesi che sono stati al comando del match per quasi tutta la partita.

La squadra di Casoli chiude il primo quarto avanti di cinque lunghezze (23-18), raggiungendo a metà del secondo quarto la doppia cifra di vantaggio (33-22), per poi subire la timida rimonta bolognese e andare all’intervallo avanti di cinque lunghezze (43-38). Vantaggio che sale a +17 a due minuti dal termine del terzo quarto (62-45). Gli ospiti, con un parziale di 10-1 provano, a riaprire la partita (63-55) alla fine del terzo quarto. Nell’ultima frazione, dopo quattro minuti, arriva la spallata decisiva della Crisden (74-57); l’Olimpia non demorde e a due minuti dal termine è ancora a -10 (77-67). La Rebasket, però, non perde la testa e riesce ad amministrare il vantaggio fino al termine del match.

Nelle file reggiane, da sottolineare la buona prova corale di tutta la squadra, con ben 4 giocatori in doppia cifra (Castagnaro,Defant,Villani, Melli); per gli ospiti, prova maiuscola di Dall’Osso, autore di 24 punti.

Serie D, la Grifo vince la prima, l’Atletico la seconda e, quindi, la promozione si gioca alla “bella”

FINALE GARA 1

VB – ATLETICO BASKET 76 – 63

(14-9; 23-21; 55-42)

Grifo Imola: Brusa, Castelli, Bartoli 3, Dirella 3, R. Lucchetta 13, Grillini 13, Lanzoni 6, Orlando 1, S. Lucchetta 5, Zaccherini, Sgorbati 12, Pasini 20. All. Palumbi.

Atletico: Gr. Veronesi 4, M. Campanella 2, Rossi 9, Grassi, De Simone 3, Diop, Artese 9, Flori 9, Gi. Veronesi 2, Enrico Campanella 10, Pedroni, Zappoli 13. All. Pietrantonio.

Gara 1 va alla VB, dopo un match complicato più di quello che dica il punteggio. Grande cornice di pubblico (almeno 600 persone con ampia rappresentanza ospite) e bella coreografia messa in piedi dalla Fossa dei Grifoni con le foto dei giocatori sorrette da palloncini biancoblu, cui si contrappone la tifoseria ospite tutta di rosso vestita. Si parte con quasi un’ora di ritardo, quando finalmente arriva il sig Boccia, mentre il sig. Zanotti di PC è “missing in A1”. Per fortuna la FIP trova la sig.ra Donno e perfino un terzo direttore di gara nel caso anche il sig. Boccia non riuscisse ad arrivare.

Le squadre partono molto contratte, vuoi per il nervosismo accumulato nell’attesa, vuoi per la posta in palio, vuoi perché il caldo ha creato una patina di umidità sul parquet che rende precario l’equilibrio. La partita è da subito “maschia”, tanto che, sebbene la coppia in grigio fischi 26 falli alla VB e ben 37 all’Atletico, all’uscita il commento più diffuso da ambo le parti è stato: “però gli arbitri hanno permesso troppo, avrebbero dovuto fischiare di più!” Dopo una fiammata in avvio firmata Atletico, la Grifo mette la freccia sul 7-6 dopo cinque minuti e mezzo. Il vantaggio dilata fino al 17-11, quando l’Atletico rientra prepotentemente in partita, 18-18, con Rossi (1/2 ai liberi) e ritorna avanti con E. Campanella (18-20). Un monumentale Pasini riporta avanti i suoi (23-20) a un minuto dalla pausa lunga, cui si arriva con un punteggio bassissimo. Al rientro, come al solito, la VB è un’altra squadra e, trascinata da Sgorbati e Pasini, arriva al +10 (35-25). L’Atletico si rifugia in un pressing che è in pratica fallo sistematico (18 minuti, un record!, non smetteranno neppure nell’ultimo minuto a partita chiusa), ma Grillini e R. Lucchetta sono implacabili dalla lunetta (faranno da lì quasi tutto il loro bottino). Il divario si allarga pian piano fino al +19 (54-35 a 2′ dalla terza sirena). Nell’ultimo periodo l’Atletico è in bonus dopo cinquanta secondi, la Grifo ringrazia e, dalla lunetta, arriva fino al 66-46 che sarà il massimo vantaggio. Da lì in poi si pensa solo ad amministrare, mentre dall’altra parte l’ultimo ad arrendersi è Zappoli (70-57), prima dell’agognato fischio finale, che arriva giusto allo scoccare della mezzanotte.

GARA 2

ATLETICO BASKET – VB 82 – 78 dts (1-1)

(18-20, 39-35, 54-52, 70-70)

Atletico: Veronesi Gr. 6, Campanella M. 6, Rossi 20, Grassi 2, De Simone 10, Diop, Artese, Flori 3, Veronesi G.I. 6, Campanella E. 4, Pedroni, Zappoli 25. All. Pietrantonio.

Grifo Imola: Brusa, Castelli 9, Bartoli 11, Dirella 11, Lucchetta R. 9, Grillini 3, Lanzoni 6, Orlando 11, Lucchetta S. 3, Zaccherini, Sgorbati 3, Pasini 12. All. Palumbi.

E si va a gara 3. Infatti, dopo una battaglia finita solo all’overtime, l’Atletico si aggiudica la seconda sfida, sul proprio campo, in un palazzetto gremito oltre ogni limite. Bisogna riconoscere che l’Atletico ha meritato perché è stato avanti quasi tutta la gara, ma la VB, confermando il carattere dimostrato in tutta la stagione, non ha mai mollato l’osso, anzi nel supplementare ha avuto anche la possibilità di chiudere la gara. Come gara 1, partita non bella con errori da ambo le parti, grazie a due difese sempre al limite, ma di un’intensità elevatissima. Partenza curiosa: infatti, si parte con un libero per la VB per un tecnico comminato ai padroni di casa perché qualcuno si è aggrappato al ferro in riscaldamento. Qualcuno tra il pubblico ospite lo prende come un presagio negativo e avrà ragione. Zappoli è un rebus irrisolto per gli ospiti (e lo sarà per tutta la gara) e l’Atletico va 10-4 (-7’30”), ma Lanzoni, con due triple, rimette le cose a posto (10-10 a -5’30”) e Riccardo Lucchetta riporta avanti la VB (14-15 a 3′ dal temine). L’inizio del secondo periodo è a favore della VB, che piazza un 3-9, in quattro minuti, che darà il massimo vantaggio agli ospiti. Ma nell’Atletico si accende anche Rossi che, con il solito Zappoli, riportano l’Atletico avanti fino al 37-33. Contro break imolese a cavallo della pausa lunga e siamo 41-40 dopo due minuti di terzo periodo. E. Campanella firma il massimo vantaggio all’Atletico (48-42), ma Dirella (2/3 ai liberi) e Bartoli (2+1) riportano a un solo punto la VB a due dalla terza sirena. All’alba del terzo periodo Bartoli risorpassa da 3 (54-55), ma l’Atletico accelera ancora e, un antisportivo a Sgorbati, porta Zappoli in lunetta per il 62-56. Castelli e Pasini, con due triple, impattano a -4’ e 40”. Rossi ne infila 8 in rapida sequenza (70-64 a -2’11”). Orlando, R. Lucchetta e Dirella s’incaricano di riportare le squadre in parità. Negli ultimi trenta secondi l’Atletico sbaglia da tre, conquista il rimbalzo e muore con la palla in mano. Avvio di supplementare aperto da una tripla di Salomon Lucchetta, poi un antisportivo a Riccardo Lucchetta non fa danni perché Giacomo Veronesi sbaglia i liberi e, poi, l’Atletico spreca anche il possesso successivo, ma toglie un ottimo elemento alla VB per falli. Chi toglie le castagne dal fuoco per i padroni di casa? Zappoli ovviamente (78-77 a 1’25” dalla sirena)! Bartoli impatta (1/2 ai liberi), Gi. Veronesi e Lanzoni sbagliano, poi Zappoli ancora (80-78 a -26”). Dirella sbaglia, Pasini lotta a rimbalzo, ma commette fallo e Gregorio Veronesi fa 2/2, consegnando la gara alla festa dei padroni di casa.

Promozione, clamoroso a Castel San Pietro: Campagnola batte il Selene e la Stefy ringrazia!

CONCENTRAMENTO SECONDE CLASSIFICATE

COPAR SERVIZI S.R.L. SELENE BK – STEFY BASKET 66 – 61

(18-19; 35-30; 47-43)

Sant’Agata sul Santerno: Montanari 10, Esposito, Gaddoni 8, Pirazzini 8, Vignudelli 6, Cirillo, Mastrilli 19, Brignani 2, Baldrati 10, Vistoli, Camorani 3, Beltrami. All. Lanzi.

Stefy: Benetti 3, Carosi 4, Vittuari, Ziron, Lamborghini, Melchiorre 7, Marzioni 18, Agnoletti 14, Francia 2, Poli 9, Mannini 1, Bianchini 3. All. Scandellari.

BASKET CAMPAGNOLA E. – STEFY BOLOGNA 54 – 69

(22-21; 36-38; 44-52)

Campagnola Emilia: Fregni 3, Pirondini 1, Piuca R. 13, Gelosini 9, Soccetti 14, Piuca F. 2, Sueri, Rustichelli 6, Piccinini 3, Carpi 3, Carnevali. All. Nanetti.

Stefy: Carosi 7, Marzioni 7, Francia, Vittuari 5, Ziron 5, Lamborghini, Bianchini 8, Agnoletti 13, Benetti 11, Poli 13. All. Scandellari.

BASKET CAMPAGNOLA E. – COPAR SELENE 72 – 59

(19-19; 40-27; 49-41)

Campagnola Emilia: Fregni 4, Pirondini 1, Piuca R. 17, Gelosini 4, Soccetti 8, Piuca F. 14, Sueri 4, Rustichelli 9, Piccinini 4, Carpi 7, Carnevali. All. Nanetti.

Sant’Agata sul Santerno: Montanari 10, Esposito, Gaddoni 4, Pirazzini 4, Vignudelli 1, Cirillo 7, Mastrilli 15, Brignani 2, Baldrati 8, Vistoli 3, Camorani 5, Beltrami. All. Lanzi.

Al PalaFerrari di Castel San Pietro inutile successo dei reggiani per 72-59 sui romagnoli di coach Lanzi. Tra i due litiganti la Stefy gode. Il successo di Campagnola sul Basket Selene sancisce la promozione in Serie D della formazione bolognese, che ottiene il primo posto nel triangolare di spareggio, grazie al miglior quoziente canestri. A Campagnola serviva un miracolo per centrare la promozione (vincere con almeno 25 punti di scarto), ma così non è stato. I reggiani hanno comunque onorato il loro campionato sino alla fine, venendo eliminati solo per la differenza canestri. Alla Selene sarebbe bastato vincere, i romagnoli hanno, però, pagato a caro prezzo i troppi errori nelle triple e la poca lucidità nel gestire i possessi offensivi nell’ultimo quarto.

Avvio di marca romagnola (0-6), ma cinque punti consecutivi di Soccetti regalano ai reggiani di coach Nanetti il primo vantaggio della partita: 7-6. I biancorossi allungano sul +8 grazie ad un ispirato Mastrilli (11-19); Rustichelli e compagni rispondono con un parziale di 8-0 che porta le due squadre in parità al termine del primo quarto: 19-19. Nella seconda frazione la Basket Selene smette di segnare e le triple di Sueri e Roberto Piuca fanno volare i biancoblu sul +9 (30-21). Campagnola scava il primo solco e arriva a toccare le sedici lunghezze di vantaggio (40-24), trascinata dai canestri di Francesco Piuca. Una bomba allo scadere di Cirillo riporta i romagnoli sotto di tredici all’intervallo lungo: 40-27. Ad inizio terzo quarto Mastrilli apre un break di 6-0 che permette ai biancorossi di restare a stretto contatto con gli avversari (40-36). Gli “ospiti” sprecano la possibilità di impattare e la penetrazione di Fregni vale il nuovo +10 Campagnola: 46-36. Iò Selene non molla e, con una tripla di Mastrilli, chiude il terzo periodo in singola cifra di svantaggio: 49-41. Roberto Piuca segna da sotto il 53-41, Montanari replica dai 6.75 (53-44). Carpi, da oltre l’arco, punisce i romagnoli (56-44), la Selene si fa bloccare dal nervosismo e crolla. I ragazzi di coach Lanzi faticano a trovare la via del canestro e i biancoblu gestiscono alla perfezione il  vantaggio, grazie ai liberi realizzati da un sontuoso Roberto Piuca. Il punteggio finale è 72-59 in favore dei reggiani,  la Stefy Bologna ringrazia e vola in Serie D. (g.p.)

Serie D, l’Atletico è la prima finalista, la Grifo sbanca Argenta e la raggiunge

SERIE D PLAY OFF SEMIFINALI GARA 2

ARTUSIANA BK – ATLETICO BASKET 62 – 69 (0-2)

(19-19; 31-32; 39-49)

Forlimpopoli: Vitali, Rossi 11, Ballistreri 6, Conocchiari 4, Calboli 4, Piazza 4, Morabito ne, Serrani 16, Arfelli 1, Bondi ne, Servadei 16, Monday ne. All. Agnoletti.

Atletico: Veronesi Gr. 12, Campanella M. 2, Rossi 13, Grassi, De Simone 2, Diop 4, Artese 13, Flori 14, Veronesi G.I. 8, Campanella E., Pedroni 1, Zappoli. All. Pietrantonio.

CESTISTICA ARGENTA – VB 68 – 89 (0-2)

(18-21, 33-51, 47-79)

Argenta: Alberti A., Alberti D. 4, Zanetti 4, Pasquali 7, Quaiotto ne, Scardovi 2, Bottoni 9, Zanellati 8, Migliori 8, Malagolini 2, Di Tizio 14, Cilfone 9. All. Panizza.

Grifo Imola: Brusa, Bartoli 9, Dirella 2, Lucchetta R. 2. Grillini 13, Lanzoni 5, Orlando 10, Zaccherini 4, Sgorbati 18, Pasini 23, Castelli 3. All. Palumbi.

Gara 2 si è rivelata una formalità per la VB che vince con relativa facilità. Ora manca solo un gradino prima di una promozione impensabile a inizio stagione. L’avversaria sarà l’Atletico Borgo, per una finale che rispecchia i valori espressi dal campionato, perché si affrontano le due seconde dei gironi. La VB, in virtù di una vittoria in più nella stagione regolare, avrà il vantaggio del fattore campo. Veniamo alla cronaca in un palazzo pieno e caldissimo in tutti i sensi. La VB si aspettava, come nella gara di andata, un avversario schierato a zona anche per sfruttare il proprio campo che non permette tiri pesanti dagli angoli, invece Argenta parte a uomo. L’inizio è a favore dei padroni di casa, che sfruttano, con Pasquali e Cilfone, alcuni errori dei grifoni e vanno avanti nel punteggio (13-7  poco prima della metà del quarto). Sgorbati da tre e un contropiede di Orlando chiudono il buco (13-12), poi nell’ordine Pasini, Bartoli e una tripla di Grillini confezionano il sorpasso nel finale del quarto. Argenta mostra un buon tagliafuori che mette spesso in difficoltà la Grifo a rimbalzo, ma gli uomini di Palumbi avranno percentuali da urlo per tutta la partita, per cui il rimbalzo offensivo non sarà mai un problema, mentre in difesa il solo Zaccherini, alla sua miglior prestazione in carriera, riesce a fronteggiare i biancoblu di casa, che hanno in Di Tizio un fattore a rimbalzo d’attacco. La sensazione d’impotenza dei padroni di casa si trasforma ben presto in nervosismo, così Scardovi commette antisportivo che costa 5 punti (2/2 di Zaccherini e tripla di Grillini) e, più tardi, viene sanzionato un tecnico a Cilfone. Argenta segna solo dopo tre minuti e mezzo con Di Tizio, mentre la VB, a forza di canestri e fallo o di triple, pian piano, aumenta il gap. Al rientro dagli spogliatoi Argenta sfodera la zona 3-2, ma il divario continua a crescere, perché le percentuali della VB non accennano a diminuire. In chiusura di quarto, Bartoli confeziona un’azione da 5 punti (tripla più fallo e secondo tecnico a Cilfone, costretto ad abbandonare la contesa). Nell’ultimo periodo, dopo due quarti centrali da 58 punti, la Grifo pensa soprattutto a giocare col cronometro, andando al tiro sempre al termine dei 24″, permettendo così una parziale rimonta ai padroni di casa che serve solo a rendere meno amara la sconfitta.

C Gold, la finale sarà Lugo-Flying Balls. Play Out, Psa-Pontevecchio: si va alla “bella”

PLAY OFF SEMIFINALI GARA 2

ALBERTI E SANTI – ORVA BASKET 67 – 84 (0-2)

(20-24; 37-50; 52-72)

Fiorenzuola: Orsini 3, Marletta, Lottici M. 12, Klyuchnik 11, Garofalo 10, Sichel 5, Trobbiani, Donati 6, Giani 2, Monacelli 6, Galli 12, Gogaladze. All. Lottici S.

Lugo: Poluzzi 4, Cortesi 14, Seravalli 16, Filippini 19, Legnani 2, Baroncini, Tynsley 6, Presentazi 10, Guerra, Zhytaryuk 13, Romagnoli ne, Collina ne. All. Galetti.

SALUS PALL. BOLOGNA – LA.CO. 90 – 109 (1-1)

(18-30; 39-59; 64-83)

Salus: Savio 11, Fimiani 5, Amoni 15, Nucci 6, Conidi ne, Percan 8, Granata 5, Zanoni ne, Lugli, Tubertini, Parma Benfenati 13, Trentin 27. All. Giuliani.

Ozzano: Montanari ne, Masrè 8, Morara 7, Folli 7, Magagnoli 14, Lalanne, Betti 4, Guazzaloca 3, Martini, Cutolo 33, Gianasi 17, Agusto 16. All. Grandi.

Impresa dei New Flying Balls che sbancano la palestra “Alutto” (completamente esaurite con centinaia di persone rimaste in piedi) con un roboante 90 a 109 e impattano la serie sull’1 a 1. Servirà così la “bella” per decretare chi sarà la seconda finalista dopo Lugo.

In una partita dove la La.Co. era obbligata a vincere per continuare a coltivare i propri sogni, i ragazzi di coach Grandi disputano una partita quasi perfetta, prendendo un buon margine già dai primi minuti di gioco trascinati dai punti di Cutolo e Agusto (10-17 dopo cinque minuti). Ozzano ha percentuali al tiro altissime e fa ben 30 punti nei primi dieci minuti; la Salus deve affidarsi ad Amoni e Trentin per realizzare 18 punti e chiudere a -12 la prima frazione. Nel secondo periodo gli ospiti continuano ad attaccare al meglio la difesa a zona impartita da coach Giuliani; Cutolo continua a macinare punti, Gianasi e Betti segnano dal campo, Magagnoli dall’arco e all’intervallo lungo è +20 Ozzano (39-59). Nel terzo quarto la Salus prova a reagire sfruttando i canestri di un ispirato Trentin (27 punti totali per lui). La La.Co., però, respinge ogni attacco con un mostruoso Cutolo (33 punti) e con le triple di Masrè e Folli che testimoniano come i Flying dall’arco dei 6,75 fossero in palla (ben il 61% con l’11/18 da 3). Sulla sirena Magagnoli segna la terza tripla di serata per il nuovo +19 Flying (64-83). Nell’ultimo periodo fra i padroni di casa Percan e Parma Benfenati sono gli ultimi a tirare il fiato con la Salus che in più di un occasione ha fra le mani il tiro del potenziale -11; Ozzano però respinge ogni attacco bolognese e con i canestri Morara e Agusto e le bombe di Guazzaloca e Magagnoli (4/6 dalla lunga distanza per l’ala ex Pontevecchio) chiude ogni discorso superando per la prima volta in stagione quota 90 punti prima e 100 punti poi. Finisce 109 a 90 per gli ospiti, usciti fra gli applausi del numeroso pubblico biancorosso arrivato da Ozzano al seguito della squadra.

GARA 3

LA.CO. – MADEL 81 – 67 (2-1)

(18-10; 41-28; 65-47)

Flying Balls Ozzano: Montanari, Masrè 15, Morara 4, Folli 7, Magagnoli, Lalanne 3, Betti, Guazzaloca 6, Martini, Cutolo 22, Gianasi 16, Agusto 8. All. Grandi.

Salus: Savio 3, Fimiani, Amoni 16, Nucci 7, Percan 21, Granata, Zanoni ne, Lugli, Parma Benfenati 16, Trentin 4. All. Giuliani.

I New Flying Balls volano in finale. Un’altra prestazione di livello della squadra allenata da coach Federico Grandi permette alla La.Co. di aggiudicarsi gara 3 per 81 a 67; Ozzano vince così la serie contro la Salus e si qualifica per la finale contro Lugo.

Dopo il canestro iniziale di Trentin (unico vantaggio Salus della serata), la La.Co. crea in 4 minuti un 10-0 firmato Cutolo-Folli-Agusto per il +8. Vantaggio mantenuto alla prima sirena (18-10), aumentato nel secondo periodo grazie alle triple di Masrè (5/8 al tiro dalla lunga distanza), Folli e i canestri di Cutolo (22 punti ancora una volta il miglior realizzato re del match) fino al +13 (41-28) dell’intervallo lungo, con gli ospiti aggrappati ai canestri di Percan e ai liberi di un preciso Amoni (13/14) per contenere i danni. Nel terzo periodo piovono ancora triple da Masrè e Guazzaloca. Dall’altra parte non basta la fisicità di Amoni e Parma Benfenati e al minuto 30 Ozzano è a +18 (65-47). La vittoria pare in tasca, coach Grandi però deve fare i conti con un problema di falli (Cutolo, Agusto e Morara a quota 4, raggiunti pochi minuti dopo anche da Gianasi, Folli e Masrè). In apertura dell’ultimo quarto un parziale di 3-11 firmato dall’inarrestabile Percan riporta alla Salus un -10 (68-58) che da ancora chance e speranze di rimonta. Speranze che finiscono all’ennesima tripla di Masrè, seguita pochi secondi dopo altri tiri dalla lunga distanza di Gianasi e Lalanne. Il bollente PalaGira, anche stasera quasi del tutto esaurito, comincia a far festa. La finale è lontana poche manciate di secondi. Alla sirena finale è 81 a 67. Onore alla Salus per un campionato e una serie play off disputati ad altissimo livello, complimenti a coach Grandi, al suo staff e a tutti i giocatori biancorossi per una meritata finale, conquistata dopo aver essere andati sotto 1 a 0 nella serie, perdendo il fattore campo a favore.

PLAY OUT FINALE GARA 1

NUOVA PSA – POL. PONTEVECCHIO 55 – 53

(17-13; 29-35; 40-37)

Modena: Vivarelli, Grazzi 7, Bianchi 6, Cervellati, Basilicò, Tamagnini, Frilli 5, Storchi 12, Gamberini, Fiore, Saccà 25, Brilli. All. Spettoli.

Pontevecchio: Varotto ne, Galassi 7, Carella 5, Brancaleoni 4, Torriglia 11, Mantovani 6, Sabeckis 4, Minerva, Ranocchi, Bergami 10, Buriani 6, Vetere. All. Angori.

Gara 1 tra PSA Modena e Pontevecchio è la classica sfida playout, intensa, con tanti contatti, molti errori ed una tensione che non abbandona mai le due squadre. Avvio spumeggiante dei due attacchi: la Pontevecchio dall’angolo buca la 2-3 di coach Spettoli, Modena ribatte colpo su colpo e a metà tempo si è sul 13 pari. Ma nella seconda parte del quarto le squadre improvvisamente si bloccano, Bologna non segna più, ma la PSA non ne approfitta e realizza appena 4 punti per il 17-13 della prima sirena. L’avvio di secondo quarto però è tutto di marca bolognese: Bergami segna 8 punti in tre minuti per il 10-2 ospite che costringe coach Spettoli al primo timeout. Ma la musica non cambia, Pontevecchio tocca il massimo vantaggio, +11 al 16’, sul 23-34, con un break di 23 a 4 che mette i brividi al pubblico modenese. E’ Saccà a tirare fuori dalle sabbie mobili Modena, con due recuperi difensivi e tre canestri da sotto firmano il 6-0 con cui la PSA torna a -5. Questa volta è coach Angori a chiamare timeout per scuotere i suoi a poco più di un minuto dalla pausa di metà gara. La tensione è alta ed il punteggio si sblocca solo grazie a Sabeckis che dalla lunetta fa 1/2 per il -6 modenese all’intervallo. Modena rientra in campo con ben altra determinazione, almeno in difesa, la Pontevecchio, infatti, vuoi per la tensione della posta in palio, ma soprattutto per la difesa modenese che concede davvero poco, non segna per ben 8’ quando Brancaleoni realizza gli unici due punti bolognesi della terza frazione. La PSA difende bene e neutralizza in maniera perfetta Sabeckis, solo 4 punti per lui stasera, ma non ne approfitta del tutto in attacco, sbagliando molto soprattutto dalla linea dei liberi (chiude la gara con una percentuale imbarazzante, 44%). Il parziale è di 11 a 2 sufficiente per sorpassare i bolognesi, 40 a 37, ma non per mettere una bella ipoteca sul match. Ultima frazione rovente, entrambe le contendenti hanno giovanissimi sul parquet, ma l’esperienza di Storchi e Saccà è il fattore su cui conta Modena; il capitano modenese, infatti, blinda l’area e rifila 4 sonore stoppate ai bolognesi, un canestro suo da sotto per il +5 PSA. La Pontevecchio risponde con l’unico canestro dal campo di Sabeckis, una tripla che riavvicina gli ospiti sul -2, ma ci pensa Saccà a rispondere per le rime, prima con una tripla in faccia al suo difensore e poi con due punti dall’angolo. A 100” dal termine Modena è avanti di cinque lunghezze, sembra fatta, ma un antisportivo molto dubbio di Storchi manda in lunetta Torriglia che non sbaglia per il -3 e sul successivo possesso un altro fallo di Saccà su Mantovani; il bolognese non sbaglia e, con 42” da giocare, la PSA ha un solo punto di vantaggio. La paura di buttare via tutto monta tra le fila dei modenesi, il tentativo di Basilicò non va a segno e la Pontevecchio ha la possibilità di chiudere con la palla in mano e lo fa molto bene: il tiro di Mantovani sbagliato viene raccolto da un liberissimo Torriglia, che realizza il canestro del sorpasso lasciando a Modena solo 86 centesimi per un ultimo disperato tentativo. Lo sconforto assale il pubblico, mentre coach Spettoli chiama il time out per tentare l’impresa. E l’impresa la firma Saccà che, sulla rimessa di Frilli, riceve e tira da oltre dieci metri trovando la tripla della vittoria che fa letteralmente esplodere le Ferraris.

GARA 2

POL. PONTEVECCHIO – NUOVA PSA 79 – 77 (1-1)

(22-30; 48-42; 64-52)

Pontevecchio: Bergami 9, Brancaleoni, Buriani 12, Carella, Galassi 16, Mantovani 9, Minerva, Ranocchi 17, Riguzzi 3, Torriglia 13, Varotto, Vetere. All. Angori.

Modena: Vivarelli 2, Grazzi 17, Bianchi 13, Cervellati 6, Basilicò, Tamagnini, Frilli 13, Storchi 11, Gamberini, Fiore, Saccà 15, Brilli. All. Spettoli.

LA PSA arriva vicinissimo alla possibilità di chiudere qui la stagione con un’altra salvezza, ma il sogno finisce con il tiro sulla sirena di Saccà, che si ferma sul ferro e rimanda tutto a gara 3. Eppure la partenza sembra un buon auspicio per Modena, la difesa non è un punto di forza per entrambe le squadre stasera, ma la PSA ne approfitta di più, Grazzi ne mette 10 in altrettanti minuti e insieme ai modenesi Frilli e Storchi dà il primo significativo vantaggio: 9 a 13 Modena dopo i primi 4’. Il duo Torriglia e Galassi rimette tutto in parità, la tripla di Riguzzi riporta avanti i bolognesi, 20-17, ma ci pensa Bianchi a ricacciarli indietro con due bombe, l’ultima sulla sirena da lontanissimo per il +8 PSA. La mini pausa però carica i padroni di casa, Galassi comincia con il primo centro dall’arco dei 3 punti, Mantovani ne mette 9 di seguito per un break di 15 a 0 che mette in ginocchio Modena. Sono i primi punti di Saccà a spezzare l’inerzia del momento, ma Pontevecchio tira adesso con percentuali altissime e tiene a bada ogni tentativo di rimonta modenese, al riposo infatti è +6 Pontevecchio. Ma la pausa non cambia il film del match, i padroni di casa sembrano avere una marcia in più di Modena, Ranocchi infila 7 punti consecutivi, la PSA va sopra la doppia cifra di svantaggio e sembra non riuscire a trovare le energie necessarie per rovesciare la gara. Coach Spettoli richiama uno stanco Storchi in panca, e schiera in campo un quintetto piccolo che ha il merito di bloccare gli attacchi bolognesi che segnano solo dalla lunetta e trovano il primo canestro del quarto quanto mancano poco meno di due minuti al termine. Cervellati e Vivarelli riportano Modena a -5 quando rientra il capitano Storchi che trova subito un piazzato per il -3 e poi la tripla del 64 a 61. Modena è ancora viva, ma la Pontevecchio non sbaglia nulla dalla lunetta; quando mancano 18” da giocare i bolognesi sono avanti di sei lunghezze. Alla PSA bastano sei secondi per mettere con Frilli la bomba del -3; il fallo immediato manda Buriani in lunetta che sbaglia il primo e mette il secondo, ma ancora in sei secondi Modena, questa volta con Grazzi, infila la tripla del -1. Ancora un fallo tattico, ma questa volta Buriani non sbaglia e, sulla successiva rimessa, Bergami spende il fallo che impedisca alla PSA di cercare la bomba della parità e manda in lunetta Frilli. La guardia modenese mette il primo e sbaglia appositamente il secondo. Sulla baruffa per il rimbalzo la palla finisce in out ed è rimessa Modena con tre decimi da giocare. Questa volta, però, non riesce l’impresa della PSA, la rimessa di Frilli trova le mani di Saccà pronto a tirare a canestro tra un nugolo di difensori, ma il suo tentativo si spegne sul ferro e rimanda tutto alla bella.

C Silver, Medicina in finale, Guelfo la raggiunge. Play out: Riccione e Cavriago salve

PLAY OFF SEMIFINALI GARA 2

PALL. NOVELLARA – GUELFO BASKET 58 – 63 (1-1)

(8-10; 28-25; 41-40)

Novellara: Ferrari ne, Margini, Folloni 5, Rinaldi 8, Grisanti, Morgotti 3, El Ibrahimi 8, Carpi 15, Ciavolella, Morini ne, Bartocetti 10, Dilas 9. All. Spaggiari.

Castel Guelfo: Bernabini, Millina 3, Baccarini 4, Fornasari ne, Venturoli 4, Musolesi 12, Ruggiero ne, Pieri 3, Casagrande 23, Quadrelli 2, Govi 12. All. Serio.

ACADEMY BASKET FIDENZA 2014 – BERNAITALIA 71 – 91 (0-2)

(11-29; 31-46; 50-69)

Virtus Medicina: Magnani 6, Tinti 6, Marinelli 2, Mini 22, Govi 17, Biguzzi 17, Lorenzini, Stagni, Barba 2, Canovi, Rambelli 19. All. Curti.

Coach Curti opta per partire con Tinti, Mini, Govi, Biguzzi e Rambelli. Primi minuti e Fidenza, come in gara 1, mette il naso avanti, poi Tinti (6 punti, 5 rimbalzi, 2 recuperi, 5 assist, 1 stoppata) inizia a dirigere l’orchestra giallonera; a beneficiarne, per primo, un sontuoso Rambelli (19 punti, 10 rimbalzi, 2 recuperi, 1 stoppata) e il solito unico ed inimitabile Govi (17 punti, 11 rimbalzi, 2 recuperi, 5 assist, 4 falli subiti); la Bernaitalia è eccellente e, alla prima sirena, i medicinesi sono in vantaggio sul +18 (11-29). Secondo periodo e Fidenza, con disciplina tattica e maggior agonismo, inizia a ricucire; sempre Rambelli, con 8 punti a fila, e Bernaitalia in controllo, anche perché si rivede un Biguzzi (17 punti, 6 rimbalzi, 2 recuperi, 2 assist, 1 stoppata, 5 falli subiti) scintillante; si va all’intervallo e ancora Bernaitalia in controllo sul +15 (31-46). Terzo periodo e i ritmi calano: la Bernaitalia si incapponisce nel palleggio, che è l’errore più grave da commettere, e la palla non gira più veloce. Fidenza, con orgoglio e sospinta dal proprio pubblico, si riavvicina fino a -10. Magnani (6 punti, 3 falli subiti) accelera e taglia con il coltello la difesa avversaria; sale in cattedra, ma forse non ne era mai sceso, “bomber” Mini (22 punti, 2 rimbalzi, 2 recuperi, 3 assist), ben coadiuvato dal sempre onnipresente Govi. Bernaitalia che allunga nuovamente fino al +19 con cui si va all’ultimo riposo (50–69). Quarto periodo e, sotto la regia di un ispirato Tinti, Medicina torna a volare; i quattro “tenori” Mini-Govi-Biguzzi- Rambelli si passano la palla a dovere e ne scaturisce un attacco fluido in cui emergono le qualità di tutti. Ultimi minuti e ultimo giro di cambi, la regia di un attento e costruttivo Magnani è garanzia di risultato acquisito e vince la Bernaitalia per 71-91.

GARA 3

GUELFO BASKET – PALL. NOVELLARA 72 – 61 (2-1)

(13-13; 33-32; 49-49)

Castel Guelfo: Bernabini ne, Millina 10, Baccarini 6, Fornasari, Venturoli 17, Musolesi 13, Ruggiero 2, Pieri 4, Casagrande 9, Quadrelli, Govi 11. All. Serio.

Novellara: Ferrari, Margini 9, Folloni 5, Aguzzoli, Grisanti 3, Morgotti 4, El Ibrahimi 6, Carpi 14, Ciavolella 5, Morini, Bartoccetti 10, Dilas 5. All. Spaggiari.

Questo era il quinto episodio dell’anno tra Guelfo e Novellara. Si era sul 2-2 e, come nelle precedenti sfide, è più una battaglia di nervi e di muscoli che di basket. E con le stesse premesse inizia anche questo match: punteggio basso con molti errori, ma il Guelfo ha sempre qualche lunghezza di vantaggio. Quando il bottino cresce fino a +7, errori banali dei padroni di casa fanno rientrare Novellara e questo succede per ben tre volte. Infatti, la partita procede punto a punto, con i nervi tesissimi e gli allenatori richiamati più volte. Fino a 3′ dal termine, quando un parziale di 8-0, firmato da 5 punti di Musolesi e una tripla di Venturoli, danno il via alla fuga finalmente decisiva per i ragazzi di coach Serio. I nervi saltano definitivamente a Carpi che prende tecnico e al suo allenatore Spiaggiari che viene espulso. Ed è giusto che sia proprio Pieri ad infilare tutti i 4 liberi che danno al Guelfo il game, set & match. Perché il suo tabellino recita anche 11 rimbalzi, 5 recuperi e 6 assist…

 

PLAY OUT SEMIFINALI GARA 2

CRISDEN – ME CART 53 – 66 (0-2)

(16-21; 28-36; 41-53)

Rebasket Castelnovo Sotto: Minardi 4, Bettelli 4, Magliani, Melli 10, Defant 14, Castagnaro 11, Villani 6, Bartoli, Mazza 4, Panizzi. All. Casoli.

Scuola Basket Cavriago: Pedrazzi 17, Fantini 3, D’Amore 11, Baroni 2, Pezzi 16, Franzoni 3, Bernardoni, Fontanesi 6, Tognato 6, Lorenzani, Vecchi 2. All. Martinelli.

Scuola Basket Cavriago non fallisce il match point e si regala la permanenza in C Silver. Per la Rebasket la salvezza è rimandata, dovrà attendere la perdente tra Riccione e Castel S.Pietro.

Primo tempo equilibrato con Cavriago in grado di prevalere, seppur con un piccolo margine. All’intervallo, infatti, la formazione ospite conduce per 36-28. A metà del terzo quarto la squadra di coach Martinelli dà la spallata vincente al match, raggiungendo la doppia cifra di vantaggio e volando a +16 con i canestri di Pedrazzi, Pezzi, D’Amore; timida la reazione per la Rebasket che, con due triple di Defant, si porta a -10 a cinque minuti dal termine, ma, successivamente, due triple di Tognato decretano i titoli di coda.

OLIMPIA CASTELLO 2010 – BASKET RICCIONE 103 – 100 d2ts (1-1)

(23-24; 46-51; 59-68; 83-83; 90-90)

Castel San Pietro: Franceschini 18, Dall’Osso 20, Corazza, Pedini 7, Cavina 17, Bonetti 17, Guazzaloca ne, Binassi 14, Nardi, Venturi 10. All. Grassilli.

Riccione: Egbutu ne, Galimi ne, Mazzotti 5, Pulvirenti 7, Cardinali 41, Ambrassa 8, Brattoli 23, Bologna ne, Chavdarov 7, Biagini ne, De Martin 9. All. Darderi.

GARA 3

DOLPHINS – OLIMPIA CASTELLO 2010 112 – 63 (2-1)

(29-12; 53-32; 90-48)

Riccione: Egbutu 3, Casadei 5, Mazzotti 5, Pulvirenti 13, Cardinali 27, Ambrassa 6, Brattoli 28, Chavdarov 8, Biagini, De Martin 15, Galimi 2. All. Darderi.

Castel San Pietro: Franceschini 10, Dall’Osso 2, Bonetti 9, Binassi 9, Venturi 8, Corazza 2, Pedini 9, Boschi 7, Cavina 7, Guazzaloca, Nardi. All. Grassilli.

Serie D, partenza lanciata, nelle semifinali, per Atletico e Grifo. Sampolese, sei salva!

SERIE D PLAY OFF SEMIFINALI GARA 1

ATLETICO BASKET – ARTUSIANA 82 – 56

(24-20; 50-29; 70-44)

Atletico: Veronesi Gr. 8, Campanella M. 3, Rossi 26, Grassi 3, De Simone, Diop 7, Artese 11, Flori 11, Veronesi G.I. 2, Campanella E. 4, Pedroni 4, Zappoli 3. All. Pietrantonio.

Forlimpopoli: Vitali 2, Rossi 13, Ballistreri 12, Conocchiari 14, Calboli 2, Piazza 2, Morabito, Serrani 6, Arfelli 3, Biondi ne, Servadei 2, Monday. All. Agnoletti.

VB – CESTISTICA ARGENTA 71 – 56

(16-13; 34-33; 52-45)

Grifo Imola: Brusa, Bartoli 5, Dirella 9, Lucchetta R. 2, Grillini 7, Lanzoni 2, Orlando 6, Lucchetta S. 2, Zaccherini, Sgorbati 17, Pasini 9, Castelli 12. All. Palumbi.

Argenta: Alberti A. 4, Alberti D. 8, Zanetti 2, Nicoletti 2, Billi, Scardovi 4, Bottoni 4, Zanellati 2, Migliori 8, Malagolini 11, Di Tizio 6, Cilfone 5. All. Panizza.

La VB si aggiudica gara 1 ed ora andrà mercoledì ad Argenta per gara 2 conscia di avere poi ancora una chance in casa sabato prossimo. La partita non è stata bella, con una squadra quella ferrarese molto ruvida, più votata a rompere il gioco avversario che a costruire il proprio, e che in quaranta minuti ha proposto tutto il repertorio delle zone a fronte dispari, compreso la zone-press e zona match-up. La Grifo ha così avuto difficoltà a sviluppare penetrazioni, mentre il tiro dai 6,25 è andato a corrente alternata. Inoltre Argenta ha data una lezione di tagliafuori anche in attacco, catturando rimbalzi e costruendo un discreto numero di seconde e terze opportunità. La zona ferrarese ha comunque avuto bisogno di alcuni minuti per assestarsi se, dopo due minuti e mezzo, Argenta conduceva 3-0 nel computo falli. La Grifo ne approfittava e andava avanti nel punteggio: 13-7 dopo sei minuti ,con 8 punti di Sgorbati, l’unico a segnare dall’arco. In apertura di secondo periodo due bombe di Alberti hanno riportato in scia Argenta (22-21) e, poi, ci ha pensato Malagolini a impattare ancora dall’arco (24-24) e l’altro Alberti a sorpassare (24-26 a tre dalla pausa tè), per quello che sarà l’unico vantaggio di Argenta. Dirella, con 7 punti consecutivi, ricostruisce il vantaggio della VB, vanificato da una tripla di tabella di Cilfone sulla sirena. Al rientro la Grifo cambia volto, gioca con più determinazione, trova antidoti alla zona ospite e anche il tiro pesante entra con maggiore frequenza. Questo provoca un antisportivo di Bottoni che costa 4 punti di Pasini (43-35 a otto dalla terza sirena), poi ci pensa ancora Sgorbati, dalla distanza, con due triple, per il 49-40 a due e mezzo. In avvio di ultimo periodo c’è una timida reazione ospite (0-4), subito rintuzzata da Salomon Lucchetta. Una striscia di Bartoli allarga la forbice, poi Cilfone prende tecnico per proteste, chiudendo virtualmente la partita per i suoi, perché Castelli ne fa 7 fliati (il libero del tecnico e due triple di fila nei due possessi successivi: 66-52 a 3′ dalla fine).

 

SERIE D PLAY OUT GARA 3

U.S. LA TORRE – AUDAX BASKET FERRARA 47 – 40 (2-1)

(9-13; 22-31; 33-33)

La Torre Reggio: Davoli A. 10, Trivelloni, Mazzi G., Bertolini 8, Vezzosi 4, Canuti 3, Pezzarossa 2, Mazzi F. 5, Mussini, Lavaggi, Margaria 15, Orlandini. All. Spadacini.

Audax Ferrara: Cara, Oseliero 4, Fabbri 8, Marabini 3, Virgili 8, Pigozzi 13, Felletti Spadazzi 2, Del Torto, Gnani, Balboni, Zanchetta 2. All. Folchi.

L’avvio non è dei migliori per i padroni di casa, che faticano a trovare la via del canestro, mentre per gli estensi Pigozzi è il go-to guy, con i suoi 10 punti. Nel secondo quarto Margaria prova a riportare sotto la Torre, ben coadiuvato da Bertolini, che sulla box and one si incolla a Pigozzi. L’Audax continua, però a condurre, ricevendo risposte efficaci da Fabbri e Virgili, fino al 22-31 dell’intervallo. Alla ripresa delle operazioni, i padroni di casa mostrano un altro piglio: Matteo Margaria parte fortissimo con un 2+1, la sfida si fa sempre più equilibrata e, sulla sirena di fine quarto, Bertolini si inventa la giocata del sospirato pareggio. Prima, l’esterno segna un tiro libero e sbaglia il secondo, ma, sugli sviluppi dell’azione, insacca di tabella la bomba del 33-33, spostando l’inerzia del match a favore dei grigiorossi. Nell’ultima frazione, apre lo score sempre Bertolini e Davoli ricomincia a fare male nel pitturato come all’inizio della partita; l’Audax non vuole, però, assolutamente mollare e quindi l’incertezza resta altissima fino alle ultime battute. I ferraresi sono ancora sul +2 al 38’ (37-39), ma qui la Torre produce lo strappo decisivo: Vezzosi segna in arresto e tiro, poi fa un 1/2 ai liberi, cui segue una ‘tripla ignorante’ di Filippo Mazzi per il 43-39. Negli ultimi novanta secondi, la truppa di Spadacini amministra dalla lunetta, continuando a non concedere nulla nella propria metà campo. Perché, in una partita dove il canestro è davvero piccolissimo, la chiave sono i soli 9 punti lasciati all’Audax nei secondi venti minuti. Con questo spirito, i reggiani chiudono a +7 e festeggiano la salvezza davanti a una bella cornice di pubblico, completando una rimonta che, dopo aver perso la prima partita in casa, sembrava davvero difficilissima.

BASKET VILLAGE – SAMPOLESE BK 47 – 53

(6-10; 22-17; 37-36)

BK Village Granarolo: Bernardinello 6, Dalla 4, Farati, Banzi 4, Carini ne, Generali ne, Brotza 11, Cerulli 5, Pedrelli ne, Meluzzi 13, Paoloni 4, Costa. All. Marcheselli.

San Polo d’Enza: Tognoni 4, Siani 3, Davoli M. 9, Braglia 4, Tondo 6, Benevelli 15, Maggiali ne, Fassinou 2, Pezzi 1, D’Amore 9, Hasa ne, Bertoldi. All. Immovilli.

Al termine della battaglia di gara 3 andata in scena a Granarolo, il verdetto dice che sono i reggiani a rimanere nella categoria. Una “bella” che rispetta l’andamento pronosticato prima della palla a due: un match teso come dimostra il bassissimo punteggio, in cui il caldo pomeridiano e la stanchezza si sono fatti sentire durante tutto l’arco dei quaranta minuti. Unico in doppia cifra per i ragazzi di coach Immovilli un Simone Benevelli che, con i suoi 15 punti finali (tutti a segno da metà terzo quarto in avanti), è l’mvp del match decisivo nella stagione dei biancorossi. La Sampolese raggiunge così il sofferto obiettivo stagionale, trovando come già avvenuto in gara 1 il perfetto equilibrio tra esperienza e gioventù, con  la difesa e la lucidità di Bertoldi e Tondo unita alla sfrontatezza dei vari Benevelli, D’Amore e Michael Davoli.

Dopo un primo quarto in cui il nervosismo di entrambe le squadre tiene il tabellone fermo sul 6 a 10 per i biancorossi, inizia ad ingranare l’attacco del Basket Village, trascinato dalle tre bombe nel solo secondo parziale di Meluzzi che, unite alla zona dispari di coach Marcheselli, portano all’intervallo con l’inerzia leggermente a favore dei padroni di casa. Al rientro dagli spogliatoi entrambi gli attacchi iniziano a cercare maggiormente il gioco interno con più pazienza, a dimostrazione dei possessi giocati per Brotza sul versante Granarolo e per Tondo nei giochi di coach Immovilli. Due liberi di Benevelli tengono San Polo sul -4 (33-29 al 25’), Cerulli trova quattro punti consecutivi, ma una penetrazione di Tognoni e una bomba fil di sirena di Benevelli tengono a contatto gli ospiti. Due triple in apertura di ultimo quarto portano la Sampolese sul + 1 (41-42). Bernardinello risponde con un canestro dalla media, ma subito dopo, un break di 8 a 0, risulterà decisivo nell’economia del match: D’Amore e Benevelli si caricano sulle spalle l’attacco biancorosso e, la bomba del -4 di Dalla, non sarà sufficiente per ricucire lo strappo subito, perché i liberi della staffa di Benevelli condannano Granarolo alla retrocessione e fanno partire la festa dei reggiani.

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