Serie B, sorridono Faenza, Piacenza ed Ozzano!

SERIE B

Play off Quarti

Gara 4

SOLBAT PIOMBINO – TECNOSWITCH RUVO 75 – 67 (2-2)

DEL.FES AVELLINO – RUCKER SAN VENDEMIANO 76 – 56 (3-1)

GEKO CONSULTING S.ANTIMO – LIOFILCHEM ROSETO 79 – 86 (1-3)

BLACKS – AKERN 61 – 56 (2-2)

(15-12; 34-32; 49-48)

Faenza: Ndiaye ne, Galassi 13, Papa 9, Poletti ne, Siberna 4, Vico 7, Naccari ne, Poggi 13, Ballarin, Petrucci 4, Pastore 1, Begarin 10. All. Garelli.

Libertas Livorno: Buca, Bargnesi 7, Fratto 2, Williams 7, Fantoni 12, Vicenzini ne, Tozzi 11, Ricci 9, Madeo ne, Saccaggi 1, Allinei 7, Lucarelli ne. All. Andreazza.

Prestazione da applausi per i Blacks, che superano la Libertas Livorno guadagnando la decisiva gara 5 in programma mercoledì alle 20.45 in terra labronica. I Raggisolaris giocano una gara di grande carattere e di lucidità, in cui tutti danno un decisivo contributo, non facendo sentire l’assenza di Poletti, out per l’infortunio al polpaccio di gara 3. Fondamentale è stata ancora la spinta di un PalaCattani bollente e vestito a festa, con un vero spettacolo sugli spalti.

I Blacks iniziano con il giusto atteggiamento soffrendo, però, Fantoni sotto canestro, ma ci pensa Poggi a regalare l’11-10, iniziando la sua sontuosa partita in attacco (7 punti per lui nel primo quarto e 13 totali) e in difesa (8 rimbalzi), poi è Vico a segnare il canestro de l5-12 del primo riposo. I Raggisolaris sono in fiducia e a suon di triple, firmate da Galassi, toccano in quattro occasioni il vantaggio in doppia cifra, ma sul 34-24, Livorno piazza un break di 8-0, arrivando all’intervallo sotto 34-32. La brutta notizia del primo tempo sono però i tre falli di Papa e di Poggi. Questo scatto della Libertas riporta il match sul copione già andato in scena nelle prime tre sfide ed infatti, inizia una lotta punto a punto dove prevalgono le difese. Faenza prova l’allungo sul 48-44, ma viene subito ripresa. Ci pensano allora Papa, con due triple pesantissime per il 55-48, e una grande difesa, che concede i primi punti soltanto dopo cinque minuti del quarto. Il problema è che Faenza non approfitta delle basse percentuali degli avversari e si trova avanti soltanto 55-50. Galassi dalla lunetta firma il 57-50, Ricci accorcia per il 57-53 e Poggi e Siberna conquistano liberi preziosi, trasformati in quattro punti per il 61-53. Livorno sbatte contro la difesa romagnola e così i Blacks possono gestire il cronometro e il vantaggio fino alla sirena finale.

BAKERY BASKET – GENERAL CONTRACTOR 72 – 61 (2-2)

(15-18; 39-35; 53-45)

Piacenza: Criconia 5, Bertocco 2, Soviero 10, El Agbani 6, Mastroianni 14, Maglietti 14, Civetta ne, Manenti 6, Molinari ne, Zanetti 4, Ringressi ne, Rasio 11. All. Salvemini.

Jesi: Varaschin 6, Malatesta ne, Carnevale, Bruno 9, Merletto 11, Valentini 1, Rossi 8, Marulli 13, Tiberti 13, Casagrande. All. Ghizzinardi.

La Bakery non molla e costringe Jesi a gara 5.

Come nella partita precedente, è capitan Mastroianni a suonare la carica con 5 punti di fila. Gli avversari, però, approcciano bene e mettono il naso avanti. Maglietti segna in penetrazione, Rasio fa a sportellate nel pitturato, ma Jesi allunga sul +10, prima che ancora il play rubi e timbri dall’arco (11-18). In generale si tira tanto, ma si segna poco da ambo le parti e sono i liberi che permettono alla Bakery di accorciare lo svantaggio alla prima sirena corta. Rispetto a gara 3 è un’altra sfida e si vede dalla maggiore incisività di Jesi, che sfrutta un paio di dormite difensive biancoross per ritrovare il +10, sul 22-32 al 15’. Non bastano la tripla di Manenti e la serpentina di Soviero per reggere l’urto. Tante comunque le conclusioni dei ragazzi di coach Salvemini che vengono letteralmente sputate dal ferro. Maglietti spinge sul gas, Rasio fa la voce grossa in area, Mastroianni colpisce dall’angolo e in un batter d’occhio è 35 pari, con Criconia che stoppa e va in lunetta per il vantaggio biancorosso: partita rivoltata come un calzino e inerzia per il Piacenza che chiude il primo tempo con la penetrazione di Soviero (39-35). Al rientro dagli spogliatoi, le triple di Criconia ed El Agbani raddoppiano il vantaggio Piacenza dell’intervallo. La Bakery difende anche, sporca i palloni e El Agbani, che infiamma il pubblico con un’altra bomba, non è da meno. Mastroianni costringe gli ospiti al timeout sul 51-41 al 24’. La partita si gioca anche sui nervi e non potrebbe essere altrimenti. Manenti s’inventa una piroetta che, sulla sirena, dà il +8 ai biancorossi. Soviero in penetrazione e Maglietti da tre firmano un altro vantaggio in doppia cifra. Jesi tenta di ricucire, ma la Bakery difende come un’ossessa e ancora i canestri dei due playmaker mantengono avanti i locali sul 65-53 a 3’ dal termine. Con il tecnico fischiato a Rossi e il canestro di Rasio di energia, Piacenza entra nell’ultimo giro d’orologio sul 71-58, ritoccando il massimo vantaggio e rinviando ogni verdetto alla “bella”.

RISTOPRO FABRIANO – GEMA MONTECATINI 85 – 70 (3-1)

Play out Semifinali

Gara 4

LOGIMATIC GROUP – PALL. VIRTUS PADOVA 66 – 51 (2-2)

(23-17; 36-24; 49-36)

Ozzano: Myers, Bechi 9, Bastone 5, Zambianchi, Martini 16, Terzi, Filippini 9, Cortese 9, Balducci, Piazza 8, Abega 10, Zanasi. All. Conti.

Padova: Cecchinato 7, Schiavon, Molinaro 11, Cagliani 6, Padovani ne, Osellieri, Ferrari 2, Scanzi 4, Marchet 2, Bianconi 6, Antelli 13, Bedin. All. De Nicolao.

L’aveva detto, coach Augusto Conti: bisogna vestire i panni del tennista, ben sapendo quanto è importante tenere il servizio. E anche stasera, spalle al muro, i New Flying Balls rispondono alla grande: Virtus Pallacanestro Padova superata 66-51 e serie portata sul 2-2.

Coach Conti opta per uno starting five composto da Bechi, Abega, Cortese, Bastone e Filippini. Con la cornice dei cori a indirizzo biancorosso, ma pure con l’aiuto dei tanti sostenitori arrivati da Padova, la partita si anima immediatamente: ogni contrasto è un buon motivo per alzare il livello dell’intensità. I veneti sembrano partire leggermente meglio, poi la tripla di Filippini dà inerzia all’attacco dei locali: dopo 4’, il tabellone dice 9-3, mentre la retina si infiamma con costanza. Bechi fa esplodere il Pala Arti Grafiche Reggiani, Piazza obbliga coach De Nicolao al prime time-out, sul 21-8, dopo l’ennesima “bomba” (4/5). La percentuale di realizzazione tocca addirittura il 58.3%, nel momento in cui i direttori di gara iniziano a far infuriare il pubblico di fede ozzanese. Qualche chiamata, quantomeno dubbia, fa salire a 5 la quota di falli, Molinaro indovina il primo tiro da tre neroverde e riduce lo svantaggio a otto lunghezze (23-15). Cagliani, il migliore degli ospiti in Gara-3, mette la firma da inizio secondo quarto: il punteggio dice 23-20, un possesso di distanza immediatamente ricambiato dalla seconda tripla di serata a firma Cortese. Proprio il capitano raggiunge quota tre falli quando deve ancora scoccare la metà della frazione, ma Ozzano sembra aver ripreso il timone della gara: i primi minuti di Terzi portano freschezza, i primi punti di Martini invece un +9 (30-21). Ancora il numero 11 si rende protagonista di un grande coast-to-coast, partendo da un rimbalzo conquistato sotto canestro e andando ad appoggiare l’assist di Piazza per il 34-21. È un quarto in cui vincono prevalentemente le difese – entrambe segnano dieci punti in meno rispetto ai primi 10’ – ma è un gioco che assiste Ozzano. Padova scende addirittura a 18.2% di realizzazione, Martini si conferma uno dei più in forma, tagliando il traguardo della doppia cifra a 3” dal rientro negli spogliatoi. Bastano due canestri per riportare in partita Padova, rinvigorita soprattutto dalla tripla di Cecchinato che vale il -7 (36-29). La distanza si aggira su quel divario nei restanti minuti, con Abega che si rende croce – terzo fallo personale alla metà del parziale, anche in questo caso molto contestato – e delizia, con i tre punti di qualche secondo prima per il 41-33 e il +10 negli istanti successivi. Proprio in questo momento sale in cattedra Piazza, solito assistman (5) e freddo quando il pallone scotta: “manda” i veneti al time-out siglando il +12 (45-33) a 1’30” dalla sirena e disegna, insieme a Cortese, la settima tripla di giornata. La risposta di Antelli dall’angolo – la palla scheggia il tabellone e si insacca – non tocca gli animi negli spalti. Come ad inizio terzo quarto, gli ospiti tentano di alzare l’asticella dell’intensità per mettere pressione a Ozzano, brava a uscirne benissimo. Martini, sotto canestro, è una certezza quando firma il +12 (55-43), ma pure quando “schiaccia” il +14. E non è serata per Padova, soprattutto da tre: Cecchinato, nel giro di 30”, peggiora la situazione da tre sua (1/9) e di squadra (6/33), con i veneti che iniziano a lasciare anche il computo dei rimbalzi (44-31). Chiaramente, più importante è quello che segna il tabellone: coach De Nicolao chiama time-out sul 61-43, ma serve a poco. ormai Gara-4 è salda in mano dei New Flying Balls, che si giocheranno la permanenza in Serie B Nazionale, mercoledì, oltrePo.