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C Gold, l’Olimpia fa la voce grossa a Forlimpopoli

BASKERS – OLIMPIA 68 – 80

(8-19; 20-21; 21-18; 19-22)

Forlimpopoli: Benedetti 10, Brighi 11, Lazzari, Naldini 3, Agatensi 3, Garavini ne, Rossi 11, Chiari 7, Biandolino 4, Mat. Ravaioli ne, Gorini 7, Farabegoli 12. All. Agnoletti.

Castel San Pietro: Masrè 6, Costantini 11, Ferdeghini 7, Grotti 4, Salsini 11, Iattoni 23, Zhytariuk 14, Greco, Castellari. All. Berselli.

Match vero quello in scena sulle tavole del PalaVending, per affilare le armi in attesa delle gare che valgono i due punti negli incroci del campionato di C Gold.

In attesa di conoscere a breve l’entità del malanno al ginocchio di capitan Donati, dopo un primo quarto da dimenticare. gli artusiani giocano alla pari coi quotati bolognesi, apparsi molto quadrati nell’assetto interno; a sole due settimane dal debutto in campionato, i ragazzi di Agnoletti torneranno in campo già mercoledì prossimo per una sgambata sul Colle contro lo Scirea dell’ex Rustignoli, col chiaro obiettivo di dare continuità alla manovra nell’arco dei 40’.

C Gold, Guidi, ultimo tassello per l’Olimpia

Giacomo Guidi (ala forte, 2001, 200cm) è l’ultimo tassello dell’Olimpia Castel San Pietro.

Romagnolo, dopo essere stato parte delle squadre U15/16 alla Virtus Bologna, ha poi fatto l’U18 alla HSC ROMA e l’anno dopo alla Vis Ferrara. Poi il primo anno di senior in B ai Tigers Cesena, quindi Ravenna in A2 e lo scorso anno all’Andrea Costa.

Serie C, Grotti e Ferdeghini fanno il salto con l’Olimpia

Si va completando il roster dell’Olimpia. Nonostante le DOA abbiano abolito la presenza degli Under nei 10 a referto, l’Olimpia si conferma squadra che vuole lanciare giovani. Infatti gli ultimi due innesti sono due 2003 in arrivo dalla Virtus Bologna U19 eccellenza che ha disputato le ultime finali nazionali. I loro nomi sono Alessandro Grotti (play-guardia) e Mattia Ferdeghini (ala).

Serie C, Iattoni acquisto boom per l’Olimpia

Arriva il crack della campagna acquisti dell’Olimpia Castello: Riccardo Iattoni è un giocatore nerazzurro. La dirigenza Olimpia lo ha presentato presso la Callegari Ecology Service, storico sponsor della società del presidente Ramini.

Riccardo è un’ala forte di 198 cm e sulla soglia dei trent’anni ha deciso di scendere di categoria. La sua carriera: nato e cresciuto nel Castiglione Murri esordisce giovanissimo in prima squadra e resta nell’orbita Castiglione fino al 2014, quando passa un anno ai Tigers FC, prima di esordire in serie B con i Raggisolaris nel 2015-16. Poi gioca un anno a Forlì, ancora a Faenza due stagioni, due anni in Toscana tra Firenze e Montecatini. Ritorna in Emilia ai Flying Balls, poi terza volta a Faenza prima dell’ultima stagione di nuovo ai Flying Balls.

Serie C, l’Olimpia punta sull’asse Gianninoni-Zhytaryuk

Vyacheslav Zhytaryuk, per tutti Slava, è il secondo nuovo arrivo per l’Olimpia dopo il play Giannino. Il 34enne centro di 200 cm ricostituisce a Castel San Pietro l’asse play-pivot che ha spopolato a Molinella. Le sue performance realizzative (comunque oltre 12 di media e oltre 17 lo scorso anno) non dicono tutto di lui.

La sua stazza è per molti altri avversari colleghi di ruolo un problema irrisolto che ne fa un intimidatore d’area. Dal 2011 al 2016 ha vinto 5 campionati consecutivi con Bertinoro, Faenza (3) e Lugo, per poi approdare alla Virtus Imola, al Bologna Basket 2016 ed infine a Molinella.

C Gold, l’Olimpia domina la Virtus Imola, ma i gialloneri festeggiano l’arrivo di Begic

OLIMPIA – INTECH 73 – 42

(17-12; 43-27; 54-34)

Castel San Pietro: Sangiorgi 8, Tomesani 2, Sabattani 7, Procaccio 5, Pedini 5, Rosa, Benedetti 4, Magagnoli 8, Ranocchi 14, Righi, Albertini 7, Trombetti 13. All. Serio.

Virtus Imola: Dalpozzo 7, Orlando, Savino, Biandolino 7, Agatensi ne, Begic ne, Marcone 2, Piani Gentile, Errera 6, Barattini 10, Spampinato 10. All. Regazzi

Contro una squadra strapiena di ex in campo ed in panchina, la Virtus cede il passo alla distanza, uscendo sonoramente sconfitta 42-73. Evidentemente ancora esposto il cartello “Lavori in corso” per i gialloneri alle prese, anche, con qualche defezione importante: nemmeno in panchina Agatensi ancora alle prese con il taglio all’occhio incassato sabato scorso a Bertinoro. In più, durante il primo tempo, anche Orlando è stato costretto ad uscire per un problema alla caviglia.

L’amichevole evidenzia qualche lacuna degli ospiti che, in certi momenti, lasciano spazio a break importanti degli avversari. Nel primo quarto Imola resta in partita, seppur senza brillare al tiro, a parte la tripla iniziale di capitan Dalpozzo. Nel secondo parziale, i castellani firmano il primo allungo importante con gli ospiti che faticano a replicare: 0-9 pronti via (12-26 il risultato) e per 5’ Imola lotta più contro il ferro che contro gli avversari. Ma in 3’ arriva la reazione che porta al pareggio nel quarto (12-12) grazie alle penetrazioni di Dalpozzo ed alla tripla di Barattini. Sul più bello, però, i ragazzi di Serio trovano un nuovo pesante break di 2-10 che porta il tabellone sul 26-39 a pochi istanti dalla fine del primo tempo, che si chiude sul 27-43. Il momento peggiore per la Virtus, però, arriva nei primi 7’ del terzo quarto, quando i gialloneri realizzano solo 3 tiri liberi con Spampinato e Biandolino, permettendo all’Olimpia di mantenere ed allargare il divario (30-47). Nel finale di parziale la splendida tripla “solo retina” di Barattini rende meno amaro il frangente dell’Intech: all’ultima pausa breve ci si arriva comunque sul +20 Castello (34-54). Non cambia molto negli ultimi 10’ di gioco, con l’Olimpia avanti 34-59, poi addirittura sul 38-71 con la tripla di Trombetti (topscorer di serata con Ranocchi a 14 punti personali). Dopo i soli 7 punti realizzati nel 3° quarto, la Virtus si ripete con 8 punti nell’ultimo, con 4 di Biandolino e 2 a testa per Marcone ed Errera. Castello chiude il confronto sul 42-73.

Intanto, dopo l’addio a Kos, la Virtus Imola ha un nuovo straniero: Ivan Begic sbarca ad Imola, sponda giallonera.

Nato a Spalato, in Croazia, classe 1992, Begic è una guardia talentuosa di 196 cm, lo scorso anno in quintetto base in prima divisione della Federazione cestistica della Bosnia ed Erzegovina. Nonostante altre proposte, Begic ha scelto la Virtus a cui è approdato nella giornata di ieri. Presentandosi in panchina durante l’amichevole contro l’Olimpia Castello. Sarà l’arma in più per coach Marco Regazzi che ora potrà modellare al meglio il materiale umano e tecnico a disposizione.

Sarà Olimpia-Argenta, il 6 gennaio a CastelGuelfo, la finale del “Trofeo Marchetti”

ANZOLA – OLIMPIA 74 – 76

(16-21; 35-40; 58-56)

Anzola: Poluzzi F. 7, Venturi D. 7, Venturi N. 8, Luparello 18, Boldini 2, Poluzzi L. 3, Bastoni 6, Franchini 2, Kalfus ne, Bastia 5, Regazzi 6, Zanata 10. All. Coppeta.

Castel San Pietro: Galloni ne, Franceschini 2, Corazza 6, Pancaldi 10, Boschi 4, Ziron 16, Farnè, Marzioni 7, Binassi 11, Cilfone 12, Venturi T. 8. All. Canè.

Si è decisa in volata la prima semifinale. Partiamo dalla fine: sul 72-72, Marzioni realizzava la tripla del +3 a -37”; Anzola (ha esordito il neoacquisto Matteo Bastoni) perdeva palla, ma anche l’Olimpia la gettava via. Sul recupero, clamorosa incomprensione a metà campo e altra possesso gettato al vento; Ziron, però, faceva incredibilmente 0/2 dalla lunetta. Luparello, invece, era glaciale dalla “linea della carita” (74-75). Fallo su Tobia Venturi e 1/2, rimbalzo di Anzola e buona conclusione da 3 punti per Nicola Venturi che, però, non era fortunato.

Nei precedenti 39’ si era andato a strappi: pronti, via e 11-2 per Anzola che dominava vicino a canestro. Le penetrazioni di Tobia Venturi ed i canestri da fuori degli esterni castellani, però, cambiavano volto al match. L’Olimpia tentava la fuga una prima volta sul 16-23 che diventava 20-31 al 14’ (missili di Ziron e Pancaldi). Reazione anzolese firmata Francesco Poluzzi (27-33 al 16’) e nuovo +11 esterno (29-40 al 18’). Il finale di quarto era, però, taumaturgico per i boys di coach Coppeta, perché al 23’ tornavano avanti nel punteggio sul 43-42 (doppia tripla per Luparello). Da quel momento iniziava una lunghissima volata (sempre un possesso di differenza) che si decideva come già descritto in precedenza.

ARBOR – CESTISTICA ARGENTA 54 – 58

(16-13; 30-34; 46-42)

Arbor Reggio Emilia: Fontanesi 5, Petri 7, Monti 3, Visini 1, Pedrazzi 7, Braglia, Franzoni 14, Ndiaye ne, Davoli 13, Insolia 4. All. Bellezza.

Argenta: Spinosa 10, Alberti 5, Cesari 10, Checcoli 5, Caprara 3, Lazzari 3, Cavallini 6, Brignani, Mortara 2, Rubbini 2, Capobianco 10, Governatori 2. All. Panizza.

Anche la seconda semifinale ha avuto un finale thrilling. Il match è stato tutt’altro che piacevole, ma, per lo meno è sempre stato in equilibrio. Nella prima frazione il reparto lunghi dell’Arbor faceva la differenza con i reggiani che salivano fino al 16-9 dell’8’. Argenta rispondeva con una box and one sul play e metteva la freccia con cinque punti del giovanissimo Alberti, classe 1998 (22-25); Bellezza rispondeva con la 3-2, la gara scendeva di tono, ma aveva uno scossone al 24’ quando, dal 35-36, si passava al 42-36 con un gioco da tre punti di Pedrazzi. Il 5° fallo (tecnico) della stessa ala reggiana, però, era una mazzata per l’Arbor che, comunque, non mollava neanche un centimetro. Bomba di un ottimo Cesari e 46-48, poi, controbreak di 5 a 0 e nuovo sorpasso (51-50 al 35’). Nel concitato finale erano determinanti due triple, la prima di tabella, di Cavallini che risultava il match winner a sorpresa, mentre i reggiani finivano completamente la benzina.