ANZOLA – OLIMPIA 74 – 76
(16-21; 35-40; 58-56)
Anzola: Poluzzi F. 7, Venturi D. 7, Venturi N. 8, Luparello 18, Boldini 2, Poluzzi L. 3, Bastoni 6, Franchini 2, Kalfus ne, Bastia 5, Regazzi 6, Zanata 10. All. Coppeta.
Castel San Pietro: Galloni ne, Franceschini 2, Corazza 6, Pancaldi 10, Boschi 4, Ziron 16, Farnè, Marzioni 7, Binassi 11, Cilfone 12, Venturi T. 8. All. Canè.
Si è decisa in volata la prima semifinale. Partiamo dalla fine: sul 72-72, Marzioni realizzava la tripla del +3 a -37”; Anzola (ha esordito il neoacquisto Matteo Bastoni) perdeva palla, ma anche l’Olimpia la gettava via. Sul recupero, clamorosa incomprensione a metà campo e altra possesso gettato al vento; Ziron, però, faceva incredibilmente 0/2 dalla lunetta. Luparello, invece, era glaciale dalla “linea della carita” (74-75). Fallo su Tobia Venturi e 1/2, rimbalzo di Anzola e buona conclusione da 3 punti per Nicola Venturi che, però, non era fortunato.
Nei precedenti 39’ si era andato a strappi: pronti, via e 11-2 per Anzola che dominava vicino a canestro. Le penetrazioni di Tobia Venturi ed i canestri da fuori degli esterni castellani, però, cambiavano volto al match. L’Olimpia tentava la fuga una prima volta sul 16-23 che diventava 20-31 al 14’ (missili di Ziron e Pancaldi). Reazione anzolese firmata Francesco Poluzzi (27-33 al 16’) e nuovo +11 esterno (29-40 al 18’). Il finale di quarto era, però, taumaturgico per i boys di coach Coppeta, perché al 23’ tornavano avanti nel punteggio sul 43-42 (doppia tripla per Luparello). Da quel momento iniziava una lunghissima volata (sempre un possesso di differenza) che si decideva come già descritto in precedenza.
ARBOR – CESTISTICA ARGENTA 54 – 58
(16-13; 30-34; 46-42)
Arbor Reggio Emilia: Fontanesi 5, Petri 7, Monti 3, Visini 1, Pedrazzi 7, Braglia, Franzoni 14, Ndiaye ne, Davoli 13, Insolia 4. All. Bellezza.
Argenta: Spinosa 10, Alberti 5, Cesari 10, Checcoli 5, Caprara 3, Lazzari 3, Cavallini 6, Brignani, Mortara 2, Rubbini 2, Capobianco 10, Governatori 2. All. Panizza.
Anche la seconda semifinale ha avuto un finale thrilling. Il match è stato tutt’altro che piacevole, ma, per lo meno è sempre stato in equilibrio. Nella prima frazione il reparto lunghi dell’Arbor faceva la differenza con i reggiani che salivano fino al 16-9 dell’8’. Argenta rispondeva con una box and one sul play e metteva la freccia con cinque punti del giovanissimo Alberti, classe 1998 (22-25); Bellezza rispondeva con la 3-2, la gara scendeva di tono, ma aveva uno scossone al 24’ quando, dal 35-36, si passava al 42-36 con un gioco da tre punti di Pedrazzi. Il 5° fallo (tecnico) della stessa ala reggiana, però, era una mazzata per l’Arbor che, comunque, non mollava neanche un centimetro. Bomba di un ottimo Cesari e 46-48, poi, controbreak di 5 a 0 e nuovo sorpasso (51-50 al 35’). Nel concitato finale erano determinanti due triple, la prima di tabella, di Cavallini che risultava il match winner a sorpresa, mentre i reggiani finivano completamente la benzina.