Monthly Archives: Maggio 2017

C Gold, la finale sarà Lugo-Flying Balls. Play Out, Psa-Pontevecchio: si va alla “bella”

PLAY OFF SEMIFINALI GARA 2

ALBERTI E SANTI – ORVA BASKET 67 – 84 (0-2)

(20-24; 37-50; 52-72)

Fiorenzuola: Orsini 3, Marletta, Lottici M. 12, Klyuchnik 11, Garofalo 10, Sichel 5, Trobbiani, Donati 6, Giani 2, Monacelli 6, Galli 12, Gogaladze. All. Lottici S.

Lugo: Poluzzi 4, Cortesi 14, Seravalli 16, Filippini 19, Legnani 2, Baroncini, Tynsley 6, Presentazi 10, Guerra, Zhytaryuk 13, Romagnoli ne, Collina ne. All. Galetti.

SALUS PALL. BOLOGNA – LA.CO. 90 – 109 (1-1)

(18-30; 39-59; 64-83)

Salus: Savio 11, Fimiani 5, Amoni 15, Nucci 6, Conidi ne, Percan 8, Granata 5, Zanoni ne, Lugli, Tubertini, Parma Benfenati 13, Trentin 27. All. Giuliani.

Ozzano: Montanari ne, Masrè 8, Morara 7, Folli 7, Magagnoli 14, Lalanne, Betti 4, Guazzaloca 3, Martini, Cutolo 33, Gianasi 17, Agusto 16. All. Grandi.

Impresa dei New Flying Balls che sbancano la palestra “Alutto” (completamente esaurite con centinaia di persone rimaste in piedi) con un roboante 90 a 109 e impattano la serie sull’1 a 1. Servirà così la “bella” per decretare chi sarà la seconda finalista dopo Lugo.

In una partita dove la La.Co. era obbligata a vincere per continuare a coltivare i propri sogni, i ragazzi di coach Grandi disputano una partita quasi perfetta, prendendo un buon margine già dai primi minuti di gioco trascinati dai punti di Cutolo e Agusto (10-17 dopo cinque minuti). Ozzano ha percentuali al tiro altissime e fa ben 30 punti nei primi dieci minuti; la Salus deve affidarsi ad Amoni e Trentin per realizzare 18 punti e chiudere a -12 la prima frazione. Nel secondo periodo gli ospiti continuano ad attaccare al meglio la difesa a zona impartita da coach Giuliani; Cutolo continua a macinare punti, Gianasi e Betti segnano dal campo, Magagnoli dall’arco e all’intervallo lungo è +20 Ozzano (39-59). Nel terzo quarto la Salus prova a reagire sfruttando i canestri di un ispirato Trentin (27 punti totali per lui). La La.Co., però, respinge ogni attacco con un mostruoso Cutolo (33 punti) e con le triple di Masrè e Folli che testimoniano come i Flying dall’arco dei 6,75 fossero in palla (ben il 61% con l’11/18 da 3). Sulla sirena Magagnoli segna la terza tripla di serata per il nuovo +19 Flying (64-83). Nell’ultimo periodo fra i padroni di casa Percan e Parma Benfenati sono gli ultimi a tirare il fiato con la Salus che in più di un occasione ha fra le mani il tiro del potenziale -11; Ozzano però respinge ogni attacco bolognese e con i canestri Morara e Agusto e le bombe di Guazzaloca e Magagnoli (4/6 dalla lunga distanza per l’ala ex Pontevecchio) chiude ogni discorso superando per la prima volta in stagione quota 90 punti prima e 100 punti poi. Finisce 109 a 90 per gli ospiti, usciti fra gli applausi del numeroso pubblico biancorosso arrivato da Ozzano al seguito della squadra.

GARA 3

LA.CO. – MADEL 81 – 67 (2-1)

(18-10; 41-28; 65-47)

Flying Balls Ozzano: Montanari, Masrè 15, Morara 4, Folli 7, Magagnoli, Lalanne 3, Betti, Guazzaloca 6, Martini, Cutolo 22, Gianasi 16, Agusto 8. All. Grandi.

Salus: Savio 3, Fimiani, Amoni 16, Nucci 7, Percan 21, Granata, Zanoni ne, Lugli, Parma Benfenati 16, Trentin 4. All. Giuliani.

I New Flying Balls volano in finale. Un’altra prestazione di livello della squadra allenata da coach Federico Grandi permette alla La.Co. di aggiudicarsi gara 3 per 81 a 67; Ozzano vince così la serie contro la Salus e si qualifica per la finale contro Lugo.

Dopo il canestro iniziale di Trentin (unico vantaggio Salus della serata), la La.Co. crea in 4 minuti un 10-0 firmato Cutolo-Folli-Agusto per il +8. Vantaggio mantenuto alla prima sirena (18-10), aumentato nel secondo periodo grazie alle triple di Masrè (5/8 al tiro dalla lunga distanza), Folli e i canestri di Cutolo (22 punti ancora una volta il miglior realizzato re del match) fino al +13 (41-28) dell’intervallo lungo, con gli ospiti aggrappati ai canestri di Percan e ai liberi di un preciso Amoni (13/14) per contenere i danni. Nel terzo periodo piovono ancora triple da Masrè e Guazzaloca. Dall’altra parte non basta la fisicità di Amoni e Parma Benfenati e al minuto 30 Ozzano è a +18 (65-47). La vittoria pare in tasca, coach Grandi però deve fare i conti con un problema di falli (Cutolo, Agusto e Morara a quota 4, raggiunti pochi minuti dopo anche da Gianasi, Folli e Masrè). In apertura dell’ultimo quarto un parziale di 3-11 firmato dall’inarrestabile Percan riporta alla Salus un -10 (68-58) che da ancora chance e speranze di rimonta. Speranze che finiscono all’ennesima tripla di Masrè, seguita pochi secondi dopo altri tiri dalla lunga distanza di Gianasi e Lalanne. Il bollente PalaGira, anche stasera quasi del tutto esaurito, comincia a far festa. La finale è lontana poche manciate di secondi. Alla sirena finale è 81 a 67. Onore alla Salus per un campionato e una serie play off disputati ad altissimo livello, complimenti a coach Grandi, al suo staff e a tutti i giocatori biancorossi per una meritata finale, conquistata dopo aver essere andati sotto 1 a 0 nella serie, perdendo il fattore campo a favore.

PLAY OUT FINALE GARA 1

NUOVA PSA – POL. PONTEVECCHIO 55 – 53

(17-13; 29-35; 40-37)

Modena: Vivarelli, Grazzi 7, Bianchi 6, Cervellati, Basilicò, Tamagnini, Frilli 5, Storchi 12, Gamberini, Fiore, Saccà 25, Brilli. All. Spettoli.

Pontevecchio: Varotto ne, Galassi 7, Carella 5, Brancaleoni 4, Torriglia 11, Mantovani 6, Sabeckis 4, Minerva, Ranocchi, Bergami 10, Buriani 6, Vetere. All. Angori.

Gara 1 tra PSA Modena e Pontevecchio è la classica sfida playout, intensa, con tanti contatti, molti errori ed una tensione che non abbandona mai le due squadre. Avvio spumeggiante dei due attacchi: la Pontevecchio dall’angolo buca la 2-3 di coach Spettoli, Modena ribatte colpo su colpo e a metà tempo si è sul 13 pari. Ma nella seconda parte del quarto le squadre improvvisamente si bloccano, Bologna non segna più, ma la PSA non ne approfitta e realizza appena 4 punti per il 17-13 della prima sirena. L’avvio di secondo quarto però è tutto di marca bolognese: Bergami segna 8 punti in tre minuti per il 10-2 ospite che costringe coach Spettoli al primo timeout. Ma la musica non cambia, Pontevecchio tocca il massimo vantaggio, +11 al 16’, sul 23-34, con un break di 23 a 4 che mette i brividi al pubblico modenese. E’ Saccà a tirare fuori dalle sabbie mobili Modena, con due recuperi difensivi e tre canestri da sotto firmano il 6-0 con cui la PSA torna a -5. Questa volta è coach Angori a chiamare timeout per scuotere i suoi a poco più di un minuto dalla pausa di metà gara. La tensione è alta ed il punteggio si sblocca solo grazie a Sabeckis che dalla lunetta fa 1/2 per il -6 modenese all’intervallo. Modena rientra in campo con ben altra determinazione, almeno in difesa, la Pontevecchio, infatti, vuoi per la tensione della posta in palio, ma soprattutto per la difesa modenese che concede davvero poco, non segna per ben 8’ quando Brancaleoni realizza gli unici due punti bolognesi della terza frazione. La PSA difende bene e neutralizza in maniera perfetta Sabeckis, solo 4 punti per lui stasera, ma non ne approfitta del tutto in attacco, sbagliando molto soprattutto dalla linea dei liberi (chiude la gara con una percentuale imbarazzante, 44%). Il parziale è di 11 a 2 sufficiente per sorpassare i bolognesi, 40 a 37, ma non per mettere una bella ipoteca sul match. Ultima frazione rovente, entrambe le contendenti hanno giovanissimi sul parquet, ma l’esperienza di Storchi e Saccà è il fattore su cui conta Modena; il capitano modenese, infatti, blinda l’area e rifila 4 sonore stoppate ai bolognesi, un canestro suo da sotto per il +5 PSA. La Pontevecchio risponde con l’unico canestro dal campo di Sabeckis, una tripla che riavvicina gli ospiti sul -2, ma ci pensa Saccà a rispondere per le rime, prima con una tripla in faccia al suo difensore e poi con due punti dall’angolo. A 100” dal termine Modena è avanti di cinque lunghezze, sembra fatta, ma un antisportivo molto dubbio di Storchi manda in lunetta Torriglia che non sbaglia per il -3 e sul successivo possesso un altro fallo di Saccà su Mantovani; il bolognese non sbaglia e, con 42” da giocare, la PSA ha un solo punto di vantaggio. La paura di buttare via tutto monta tra le fila dei modenesi, il tentativo di Basilicò non va a segno e la Pontevecchio ha la possibilità di chiudere con la palla in mano e lo fa molto bene: il tiro di Mantovani sbagliato viene raccolto da un liberissimo Torriglia, che realizza il canestro del sorpasso lasciando a Modena solo 86 centesimi per un ultimo disperato tentativo. Lo sconforto assale il pubblico, mentre coach Spettoli chiama il time out per tentare l’impresa. E l’impresa la firma Saccà che, sulla rimessa di Frilli, riceve e tira da oltre dieci metri trovando la tripla della vittoria che fa letteralmente esplodere le Ferraris.

GARA 2

POL. PONTEVECCHIO – NUOVA PSA 79 – 77 (1-1)

(22-30; 48-42; 64-52)

Pontevecchio: Bergami 9, Brancaleoni, Buriani 12, Carella, Galassi 16, Mantovani 9, Minerva, Ranocchi 17, Riguzzi 3, Torriglia 13, Varotto, Vetere. All. Angori.

Modena: Vivarelli 2, Grazzi 17, Bianchi 13, Cervellati 6, Basilicò, Tamagnini, Frilli 13, Storchi 11, Gamberini, Fiore, Saccà 15, Brilli. All. Spettoli.

LA PSA arriva vicinissimo alla possibilità di chiudere qui la stagione con un’altra salvezza, ma il sogno finisce con il tiro sulla sirena di Saccà, che si ferma sul ferro e rimanda tutto a gara 3. Eppure la partenza sembra un buon auspicio per Modena, la difesa non è un punto di forza per entrambe le squadre stasera, ma la PSA ne approfitta di più, Grazzi ne mette 10 in altrettanti minuti e insieme ai modenesi Frilli e Storchi dà il primo significativo vantaggio: 9 a 13 Modena dopo i primi 4’. Il duo Torriglia e Galassi rimette tutto in parità, la tripla di Riguzzi riporta avanti i bolognesi, 20-17, ma ci pensa Bianchi a ricacciarli indietro con due bombe, l’ultima sulla sirena da lontanissimo per il +8 PSA. La mini pausa però carica i padroni di casa, Galassi comincia con il primo centro dall’arco dei 3 punti, Mantovani ne mette 9 di seguito per un break di 15 a 0 che mette in ginocchio Modena. Sono i primi punti di Saccà a spezzare l’inerzia del momento, ma Pontevecchio tira adesso con percentuali altissime e tiene a bada ogni tentativo di rimonta modenese, al riposo infatti è +6 Pontevecchio. Ma la pausa non cambia il film del match, i padroni di casa sembrano avere una marcia in più di Modena, Ranocchi infila 7 punti consecutivi, la PSA va sopra la doppia cifra di svantaggio e sembra non riuscire a trovare le energie necessarie per rovesciare la gara. Coach Spettoli richiama uno stanco Storchi in panca, e schiera in campo un quintetto piccolo che ha il merito di bloccare gli attacchi bolognesi che segnano solo dalla lunetta e trovano il primo canestro del quarto quanto mancano poco meno di due minuti al termine. Cervellati e Vivarelli riportano Modena a -5 quando rientra il capitano Storchi che trova subito un piazzato per il -3 e poi la tripla del 64 a 61. Modena è ancora viva, ma la Pontevecchio non sbaglia nulla dalla lunetta; quando mancano 18” da giocare i bolognesi sono avanti di sei lunghezze. Alla PSA bastano sei secondi per mettere con Frilli la bomba del -3; il fallo immediato manda Buriani in lunetta che sbaglia il primo e mette il secondo, ma ancora in sei secondi Modena, questa volta con Grazzi, infila la tripla del -1. Ancora un fallo tattico, ma questa volta Buriani non sbaglia e, sulla successiva rimessa, Bergami spende il fallo che impedisca alla PSA di cercare la bomba della parità e manda in lunetta Frilli. La guardia modenese mette il primo e sbaglia appositamente il secondo. Sulla baruffa per il rimbalzo la palla finisce in out ed è rimessa Modena con tre decimi da giocare. Questa volta, però, non riesce l’impresa della PSA, la rimessa di Frilli trova le mani di Saccà pronto a tirare a canestro tra un nugolo di difensori, ma il suo tentativo si spegne sul ferro e rimanda tutto alla bella.

C Silver, Medicina in finale, Guelfo la raggiunge. Play out: Riccione e Cavriago salve

PLAY OFF SEMIFINALI GARA 2

PALL. NOVELLARA – GUELFO BASKET 58 – 63 (1-1)

(8-10; 28-25; 41-40)

Novellara: Ferrari ne, Margini, Folloni 5, Rinaldi 8, Grisanti, Morgotti 3, El Ibrahimi 8, Carpi 15, Ciavolella, Morini ne, Bartocetti 10, Dilas 9. All. Spaggiari.

Castel Guelfo: Bernabini, Millina 3, Baccarini 4, Fornasari ne, Venturoli 4, Musolesi 12, Ruggiero ne, Pieri 3, Casagrande 23, Quadrelli 2, Govi 12. All. Serio.

ACADEMY BASKET FIDENZA 2014 – BERNAITALIA 71 – 91 (0-2)

(11-29; 31-46; 50-69)

Virtus Medicina: Magnani 6, Tinti 6, Marinelli 2, Mini 22, Govi 17, Biguzzi 17, Lorenzini, Stagni, Barba 2, Canovi, Rambelli 19. All. Curti.

Coach Curti opta per partire con Tinti, Mini, Govi, Biguzzi e Rambelli. Primi minuti e Fidenza, come in gara 1, mette il naso avanti, poi Tinti (6 punti, 5 rimbalzi, 2 recuperi, 5 assist, 1 stoppata) inizia a dirigere l’orchestra giallonera; a beneficiarne, per primo, un sontuoso Rambelli (19 punti, 10 rimbalzi, 2 recuperi, 1 stoppata) e il solito unico ed inimitabile Govi (17 punti, 11 rimbalzi, 2 recuperi, 5 assist, 4 falli subiti); la Bernaitalia è eccellente e, alla prima sirena, i medicinesi sono in vantaggio sul +18 (11-29). Secondo periodo e Fidenza, con disciplina tattica e maggior agonismo, inizia a ricucire; sempre Rambelli, con 8 punti a fila, e Bernaitalia in controllo, anche perché si rivede un Biguzzi (17 punti, 6 rimbalzi, 2 recuperi, 2 assist, 1 stoppata, 5 falli subiti) scintillante; si va all’intervallo e ancora Bernaitalia in controllo sul +15 (31-46). Terzo periodo e i ritmi calano: la Bernaitalia si incapponisce nel palleggio, che è l’errore più grave da commettere, e la palla non gira più veloce. Fidenza, con orgoglio e sospinta dal proprio pubblico, si riavvicina fino a -10. Magnani (6 punti, 3 falli subiti) accelera e taglia con il coltello la difesa avversaria; sale in cattedra, ma forse non ne era mai sceso, “bomber” Mini (22 punti, 2 rimbalzi, 2 recuperi, 3 assist), ben coadiuvato dal sempre onnipresente Govi. Bernaitalia che allunga nuovamente fino al +19 con cui si va all’ultimo riposo (50–69). Quarto periodo e, sotto la regia di un ispirato Tinti, Medicina torna a volare; i quattro “tenori” Mini-Govi-Biguzzi- Rambelli si passano la palla a dovere e ne scaturisce un attacco fluido in cui emergono le qualità di tutti. Ultimi minuti e ultimo giro di cambi, la regia di un attento e costruttivo Magnani è garanzia di risultato acquisito e vince la Bernaitalia per 71-91.

GARA 3

GUELFO BASKET – PALL. NOVELLARA 72 – 61 (2-1)

(13-13; 33-32; 49-49)

Castel Guelfo: Bernabini ne, Millina 10, Baccarini 6, Fornasari, Venturoli 17, Musolesi 13, Ruggiero 2, Pieri 4, Casagrande 9, Quadrelli, Govi 11. All. Serio.

Novellara: Ferrari, Margini 9, Folloni 5, Aguzzoli, Grisanti 3, Morgotti 4, El Ibrahimi 6, Carpi 14, Ciavolella 5, Morini, Bartoccetti 10, Dilas 5. All. Spaggiari.

Questo era il quinto episodio dell’anno tra Guelfo e Novellara. Si era sul 2-2 e, come nelle precedenti sfide, è più una battaglia di nervi e di muscoli che di basket. E con le stesse premesse inizia anche questo match: punteggio basso con molti errori, ma il Guelfo ha sempre qualche lunghezza di vantaggio. Quando il bottino cresce fino a +7, errori banali dei padroni di casa fanno rientrare Novellara e questo succede per ben tre volte. Infatti, la partita procede punto a punto, con i nervi tesissimi e gli allenatori richiamati più volte. Fino a 3′ dal termine, quando un parziale di 8-0, firmato da 5 punti di Musolesi e una tripla di Venturoli, danno il via alla fuga finalmente decisiva per i ragazzi di coach Serio. I nervi saltano definitivamente a Carpi che prende tecnico e al suo allenatore Spiaggiari che viene espulso. Ed è giusto che sia proprio Pieri ad infilare tutti i 4 liberi che danno al Guelfo il game, set & match. Perché il suo tabellino recita anche 11 rimbalzi, 5 recuperi e 6 assist…

 

PLAY OUT SEMIFINALI GARA 2

CRISDEN – ME CART 53 – 66 (0-2)

(16-21; 28-36; 41-53)

Rebasket Castelnovo Sotto: Minardi 4, Bettelli 4, Magliani, Melli 10, Defant 14, Castagnaro 11, Villani 6, Bartoli, Mazza 4, Panizzi. All. Casoli.

Scuola Basket Cavriago: Pedrazzi 17, Fantini 3, D’Amore 11, Baroni 2, Pezzi 16, Franzoni 3, Bernardoni, Fontanesi 6, Tognato 6, Lorenzani, Vecchi 2. All. Martinelli.

Scuola Basket Cavriago non fallisce il match point e si regala la permanenza in C Silver. Per la Rebasket la salvezza è rimandata, dovrà attendere la perdente tra Riccione e Castel S.Pietro.

Primo tempo equilibrato con Cavriago in grado di prevalere, seppur con un piccolo margine. All’intervallo, infatti, la formazione ospite conduce per 36-28. A metà del terzo quarto la squadra di coach Martinelli dà la spallata vincente al match, raggiungendo la doppia cifra di vantaggio e volando a +16 con i canestri di Pedrazzi, Pezzi, D’Amore; timida la reazione per la Rebasket che, con due triple di Defant, si porta a -10 a cinque minuti dal termine, ma, successivamente, due triple di Tognato decretano i titoli di coda.

OLIMPIA CASTELLO 2010 – BASKET RICCIONE 103 – 100 d2ts (1-1)

(23-24; 46-51; 59-68; 83-83; 90-90)

Castel San Pietro: Franceschini 18, Dall’Osso 20, Corazza, Pedini 7, Cavina 17, Bonetti 17, Guazzaloca ne, Binassi 14, Nardi, Venturi 10. All. Grassilli.

Riccione: Egbutu ne, Galimi ne, Mazzotti 5, Pulvirenti 7, Cardinali 41, Ambrassa 8, Brattoli 23, Bologna ne, Chavdarov 7, Biagini ne, De Martin 9. All. Darderi.

GARA 3

DOLPHINS – OLIMPIA CASTELLO 2010 112 – 63 (2-1)

(29-12; 53-32; 90-48)

Riccione: Egbutu 3, Casadei 5, Mazzotti 5, Pulvirenti 13, Cardinali 27, Ambrassa 6, Brattoli 28, Chavdarov 8, Biagini, De Martin 15, Galimi 2. All. Darderi.

Castel San Pietro: Franceschini 10, Dall’Osso 2, Bonetti 9, Binassi 9, Venturi 8, Corazza 2, Pedini 9, Boschi 7, Cavina 7, Guazzaloca, Nardi. All. Grassilli.

La Mini Olimpia 1936 Milano vince “I Campetti”. La Virtus Bologna si arrende in finale

Davanti ad una bellissima cornice di pubblico, all’esordio dei Giardini Margherita nella storia della manifestazione, si è conclusa l’XI edizione de “I Campetti”, con la vittoria della Mini Olimpia 1936 Milano al termine di una entusiasmante finale contro la Virtus Bologna, sul punteggio di 59-51.

Tre giorni di basket all’aria aperta, con i ragazzi che alla fine hanno imparato a gestire le sfide rappresentate dal vento, il sole negli occhi e il duro terreno, dando il massimo e sbucciandosi senza paura le ginocchia, pur di conquistare un rimbalzo o una palla vagante.

Prima di passare al riassunto della classifica e dei premi individuali, Pontevecchio Basket ci tiene a ringraziare tutte le società, gli allenatori e gli accompagnatori che hanno partecipato a “I Campetti” 2017, con un ringraziamento particolare, anche quest’anno, alle famiglie che hanno ospitato, rendendo di fatto possibile che la tre giorni di pallacanestro potesse svolgersi nel migliore dei modi. L’esperienza per i giovani atleti è stata senza dubbio positiva, con i ragazzi pronti a stringere amicizie e condividere risate fuori dai campi, per poi sfidarsi a viso aperto nel rettangolo di gioco. Un grazie va inoltre a tutte le persone di Pontevecchio che si sono spese per l’organizzazione del torneo, dando una mano sui campi e fuori; così come un applauso va ai nostri mini-arbitri del progetto “Arbitro Anch’io!”, impegnati da venerdì a domenica al fianco degli arbitri FIP sui campi della Lunetta Gamberini e di Ponticella. Infine, un grandissimo augurio a tutti i ragazzi che con la loro passione hanno illuminato i campetti della città, dimostrando che, a dispetto dello slogan utilizzato, non solo con il talento di sconfigge il vento, ma anche con il cuore e la tenacia.

MVP: Riccardo Langella – Mini Olimpia 1936 Milano

QUINTETTO IDEALE

Tommaso Nobile – Mini Olimpia 1936 Milano

Giorgio Franceschi – Virtus Bologna

Alex Ceredi – Virtus Bologna

Gabriele Realini – Robur et Fides Varese

Tommaso Tumiati – Cestistica Argenta

MIGLIOR MARCATORE: Riccardo Langella – Mini Olimpia 1936 Milano

Under 16, si qualificano alle finali di Vasto, Virtus Bologna, Reggiana e Fortitudo 103

CONCENTRAMENTO 1 – Ponte San Giovanni (PG)

1a giornata

Unipol Banca Virtus Bologna – Don Bosco Livorno 102-67

Felice Scandone Avellino – Dolomiti Energia Trento 66-63

2a giornata

Unipol Banca Virtus Bologna – Felice Scandone Avellino 100-43

Don Bosco Livorno – Dolomiti Energia Trento 46-76

3a giornata

Dolomiti Energia TrentoUnipol Banca Virtus Bologna 84-92

Don Bosco Livorno – Felice Scandone Avellino 79-62

CONCENTRAMENTO 2 – Arezzo

1a giornata

Armani Junior – Basket Crabs 86-58

(25-10; 45-28; 67-42)

Milano: Augeri 8, Solari 4, Costanzo 13, Vignoli 4, Roncari 15, Grimaldi 13, Villantieri 1, Marelli 3, D’Ambrosio 2, Bertuccetti 2, D’Almeida 13, Tintori 8. All. Bizzozero.

Rimini: Baroni, Heba 1, Rosario Cruz, Lonfernini 12, Veroni 6, Rossi 10, Puzalkov 7, Giorgi 6, Ferrari 4, Mavric 8, Sarti 2, Iannello 2. All. Luongo.

CAB Stamura Ancona – Virtus Valmontone 51-46

2a giornata

Armani Junior Milano – CAB Stamura Ancona 79-57

Basket Rimini Crabs – Virtus Valmontone 59-56 dts

(12-17; 19-31; 34-44; 48-48)

Rimini: Baroni ne, Heba ne, Rosario Cruz 5, Lonfernini 2, Veroni 4, Rossi 15, Puzalkov, Giorgi, Ferrari 17, Mavric 11, Sarti ne, Iannello 5. All. Luongo.

Valmontone: Misolic, Silvestri ne, Baratto, Orlacchio ne, Cucchiaro 23, Ricchiuto 5, Cantarella 3, Bianconi 4, Cipriani 3, Arnaut 10, Passeri 8, Mantoni ne. All.: Guida.

Al termine di una grande rimonta, gli adriatici hanno ragione, al supplementare, della Virtus Valmontone: con questo risultato ed in virtù del successo dell’Armani su Ancona, laziali eliminati e derby adriatico tra Crabs e Stamura per decidere la seconda qualificata alle finali nazionali.

Inizio durissimo per i granchietti che appaiono molto contratti, mentre Valmontone aggredisce subito il match e con buone percentuali da fuori va subito sul +8 (1-9). E’ di Rossi il primo canestro dal campo per Rimini, ma la Virtus con Cucchiaro e Ricchiuto prima doppia i granchietti (7-14) poi tocca il +10 (7-17 a -2:30). Un antisportivo su Lonfernini riporta i Crabs a -5 (12-17). La musica non cambia nel secondo quarto: la Virtus propone la zona 1-3-1 che non fa prendere ritmo ai Crabs. Il vantaggio si dilata fino al +15 (14-29 a 4′ dalla sirena): una tripla di Iannello e due liberi di Rosario Cruz riportano Rimini a -10 ma quasi sulla sirena lo scatenato Cucchiaro infila il 19-31. Dagli spogliatoi rientrano però dei granchietti diversi: più determinati e più intensi, soprattutto nella fase difensiva. Nei primi 7′ alla Virtus è concesso appena 1 punto, in attacco si sbloccano Mavric e Ferrari ma i Crabs sbagliano almeno 6 appoggi al vetro e così la gara è ancora a rincorrere. A 4′ dalla sirena Ferrari e Rosario Cruz infilano due triple consecutive per il -1 (31-32), Arnaut sblocca i suoi ma un gioco da tre punti di Rossi vale finalmente il pareggio (34-34 a -2’20!). I Crabs sembrano sul punto di sorpassare ma negli ultimi 60″ succede di tutto: una tripla di Passeri dà il la ad un parziale di 10-0, chiuso con uno spettacolare buzzer-beater di Cucchiaro, che proietta Valmontone nuovamente sul +10: 34-44, tutto da rifare! I Crabs provano una seconda rimonta, ma la Virtus li tiene a distanza (tripla di Cantarella, 39-47 al 35′). Veroni a rimbalzo firma il -4, poi ancora una tripla di Ferrari vale il 46-47 a 3′ dalla fine. La difesa di Rimini nasconde il canestro a Valmontone, ma in attacco i Crabs sbagliano tutto ciò che si può sbagliare. E’ però ancora un imprendibile Ferrari ad infilare la difesa avversaria per appoggiare il 48-48 a 50″ dalla fine. La difesa di Rimini costringe Valmontone ad un’infrazione di 24″: i Crabs avrebbero l’ultimo tiro, ma perdono subito palla. Il match-point passa così alla Virtus che ha 21″ a disposizione, Cucchiaro sbaglia, ma c’è un rimbalzo offensivo: l’ultimo tentativo si spegne contro le mani protese di Rossi e Iannello, è over-time. Il supplementare conferma il trend del secondo tempo, con la difesa di Rimini che mette in seria difficoltà Valmontone. A 3’20” dalla fine, una doppietta ai liberi di Ferrari fa registrare il primo vantaggio per i Crabs (50-48). Valmontone sembra alle corde, Ferrari segna altri due canestri e Veroni in contropiede sigla il massimo vantaggio (56-49 a 55″ dalla fine). Gara finita? Nemmeno per sogno. Cucchiaro suona la carica, Rimini regala un canestro su propria rimessa e in un amen la Virtus è lì, a -2 (56-54 a 20″ dalla fine). Sul fallo sistematico, Mavric fa 1/2 mentre Passeri, a -5″, fa 2/2 (57-56). Altro giro in lunetta: questa volta Mavric fa 2/2: Valmontone avrebbe ancora 4″ per tentare il pareggio, ma la difesa di Rimini contiene bene ed il tiro del potenziale pareggio, per altro sbagliato, arriva fuori tempo massimo.

3a giornata

CRABS – STAMURA 63 – 71

(14-14; 28-33; 45-43)

Rimini: Baroni, Heba ne, Rosario Cruz 4, Lonfernini ne, Veroni 12, Rossi 13, Puzalkov, Giorgi, Ferrari 10, Mavric 18, Sarti ne, Iannello 6. All. Luongo.

Ancona: Marconi 10, Petrelli, Bolognini ne, Zandri 21, Baffetti, Viezzoli, Petrucci 10, Prati 5, Cognigni 8, Scarponi 11, Bendia 6, Giombini. All. Ferri.

Non riesce ai granchietti il guizzo finale che avrebbe portato alle finali nazionali di Vasto. Privi di Lonfernini (pollice lussato nella gara con Valmontone) e con Mavric non al meglio per via di una caviglia girata (sempre nel match con Valmontone), i Crabs sono crollati in vista del traguardo al cospetto della zona di Ancona.

Primo quarto di grande equilibrio: contrariamente ai giorni precedenti, stavolta sono i Crabs a partire forte con una tripla di Mavric ed un gioco da 3 punti di Rossi (6-2), prima del pareggio Stamura. La gara è molto fisica, gli arbitri fischiano il giusto, Veroni con 4 punti di fila riporta Rimini a +6 (12-6) ma Ancona recupera grazie ai canestri di Bendia e Scarponi. Per i Crabs un’altra tegola: si accende la terza lampadina per Mavric dopo un fallo in attacco. Rimini risente del colpo, i marchigiani si schierano a zona 3-2, mentre Scarponi infila ripetutamente la difesa biancorossa. I Crabs soffrono a rimbalzo e continua pure a piovere sul bagnato: nel giro di 2′ arrivano 3° e 4° fallo personale di Ferrari (22-27 a 4′ dalla sirena). Ci pensa però Mavric con 4 punti personali a riportare in scia Rimini (26-27). Purtroppo però la risposta di Ancona è perentoria: tripla di Marconi, tripla di Zandri ed al riposo si va con la Stamura avanti di 5 (28-33). Come con Valmontone, ad inizio terzo quarto Rimini mostra la sua faccia migliore. Rossi ed una tripla di Iannello smuovono il punteggio ma sul fronte opposto è implacabile Zandri, che ne infila altre due dai 6,75 (35-39 a metà quarto). Arriva però un mini-break di 6-0 firmato da Veroni e da quattro punti di Mavric, così i Crabs pareggiano e mettono pure la freccia (41-39). Il quarto si chiude con una rubata a metà campo di Ferrari che va a depositare il 45-43. Ad inizio ultimo quarto Ancona opera il nuovo sorpasso, poi il punteggio resta bloccato per diversi minuti sul 47-49. Rimini perde anche Rosario Cruz (quinto fallo e poi espulsione), tre liberi di un preciso Petrucci lanciano la Stamura sul +5 (47-52 con 6’15” da giocare). A questo punto, però, arriva la reazione dei Crabs: apre Iannello da 3 punti, prosegue Rossi su pregevole assist di Ferrari, poi uno stoico Veroni esce da una intricata situazione a rimbalzo subendo un fallo antisportivo (2/2 ai liberi), chiude ancora Rossi. In 90″ il break è di 10-0 (57-52 a -4’40”) con l’inerzia tutta per Rimini. Che infatti recupera un altro pallone e, con un contropiede solitario di Rossi, troverebbe pure il canestro del 59-52, annullato però dagli arbitri per una infrazione di passi alquanto dubbia. Purtroppo per Rimini, è qui che il match svolta: la Stamura si piazza a zona 2-3, i Crabs perdono il ritmo mentre Ancona con due liberi ed una tripla siderale da quasi 9 metri di Marconi trova il pareggio (57-57). Rimini è in bambola, altre due palle perse banali lanciano Cognigni (57-61 a -2’1″0). Il cronometro scorre ed i granchietti si fanno prendere dall’ansia: nonostante il bonus di Ancona, i Crabs cercano la soluzione più rapida tirando da 3 punti, con scarsi risultati. Zandri in penetrazione chiude con un bellissimo semigancio sinistro: è il canestro del 57-63 (con 1’20” da giocare) che anche emotivamente spegne la partita. Il parziale per Ancona frattanto tocca il 15-0 (57-67, 2/2 di Prati), prima che due canestri pesanti di Mavric e Ferrari nel giro di 10″ regalino un’ultima flebile speranza (63-67 a -25″). Ma sul ribaltamento di fronte Ancona batte il pressing di Rimini e, con Scarponi, va a chiudere la partita.

Virtus Valmontone – Armani Junior Milano 33-71

CONCENTRAMENTO 3 – Mosciano Sant’Angelo (TE)

1a giornata

TEVA Pall. Varese – Aurora Basket Brindisi 73-51

Fortitudo 103 Academy – Virtus BK Porto San Giorgio 80-42

2a giornata

EVA Pall. Varese – Fortitudo 103 Academy 64-68

Aurora Basket Brindisi – Virtus BK Porto San Giorgio 71-62

3a giornata

Aurora Basket Brindisi – Fortitudo 103 Academy 49-70

Virtus Bk Porto San Giorgio – TEVA Pall. Varese 43-76

Concentramento n. 4 – La Spezia

1a giornata

Grissin Bon Reggio Emilia – Amici Pall. Udinese 90-47

Mens Sana Basketball Academy – Consultinvest VL Pesaro 62-68

2a giornata

Grissin Bon Reggio Emilia – Consultinvest VL Pesaro 64-61

Amici Pall. Udinese – Mens Sana Basketball Academy 69-86

3a giornata

Mens Sana Basketball AcademyGrissin Bon Reggio Emilia 61-77

Amici Pall. Udinese – Consultinvest VL Pesaro 61-55

Serie D, partenza lanciata, nelle semifinali, per Atletico e Grifo. Sampolese, sei salva!

SERIE D PLAY OFF SEMIFINALI GARA 1

ATLETICO BASKET – ARTUSIANA 82 – 56

(24-20; 50-29; 70-44)

Atletico: Veronesi Gr. 8, Campanella M. 3, Rossi 26, Grassi 3, De Simone, Diop 7, Artese 11, Flori 11, Veronesi G.I. 2, Campanella E. 4, Pedroni 4, Zappoli 3. All. Pietrantonio.

Forlimpopoli: Vitali 2, Rossi 13, Ballistreri 12, Conocchiari 14, Calboli 2, Piazza 2, Morabito, Serrani 6, Arfelli 3, Biondi ne, Servadei 2, Monday. All. Agnoletti.

VB – CESTISTICA ARGENTA 71 – 56

(16-13; 34-33; 52-45)

Grifo Imola: Brusa, Bartoli 5, Dirella 9, Lucchetta R. 2, Grillini 7, Lanzoni 2, Orlando 6, Lucchetta S. 2, Zaccherini, Sgorbati 17, Pasini 9, Castelli 12. All. Palumbi.

Argenta: Alberti A. 4, Alberti D. 8, Zanetti 2, Nicoletti 2, Billi, Scardovi 4, Bottoni 4, Zanellati 2, Migliori 8, Malagolini 11, Di Tizio 6, Cilfone 5. All. Panizza.

La VB si aggiudica gara 1 ed ora andrà mercoledì ad Argenta per gara 2 conscia di avere poi ancora una chance in casa sabato prossimo. La partita non è stata bella, con una squadra quella ferrarese molto ruvida, più votata a rompere il gioco avversario che a costruire il proprio, e che in quaranta minuti ha proposto tutto il repertorio delle zone a fronte dispari, compreso la zone-press e zona match-up. La Grifo ha così avuto difficoltà a sviluppare penetrazioni, mentre il tiro dai 6,25 è andato a corrente alternata. Inoltre Argenta ha data una lezione di tagliafuori anche in attacco, catturando rimbalzi e costruendo un discreto numero di seconde e terze opportunità. La zona ferrarese ha comunque avuto bisogno di alcuni minuti per assestarsi se, dopo due minuti e mezzo, Argenta conduceva 3-0 nel computo falli. La Grifo ne approfittava e andava avanti nel punteggio: 13-7 dopo sei minuti ,con 8 punti di Sgorbati, l’unico a segnare dall’arco. In apertura di secondo periodo due bombe di Alberti hanno riportato in scia Argenta (22-21) e, poi, ci ha pensato Malagolini a impattare ancora dall’arco (24-24) e l’altro Alberti a sorpassare (24-26 a tre dalla pausa tè), per quello che sarà l’unico vantaggio di Argenta. Dirella, con 7 punti consecutivi, ricostruisce il vantaggio della VB, vanificato da una tripla di tabella di Cilfone sulla sirena. Al rientro la Grifo cambia volto, gioca con più determinazione, trova antidoti alla zona ospite e anche il tiro pesante entra con maggiore frequenza. Questo provoca un antisportivo di Bottoni che costa 4 punti di Pasini (43-35 a otto dalla terza sirena), poi ci pensa ancora Sgorbati, dalla distanza, con due triple, per il 49-40 a due e mezzo. In avvio di ultimo periodo c’è una timida reazione ospite (0-4), subito rintuzzata da Salomon Lucchetta. Una striscia di Bartoli allarga la forbice, poi Cilfone prende tecnico per proteste, chiudendo virtualmente la partita per i suoi, perché Castelli ne fa 7 fliati (il libero del tecnico e due triple di fila nei due possessi successivi: 66-52 a 3′ dalla fine).

 

SERIE D PLAY OUT GARA 3

U.S. LA TORRE – AUDAX BASKET FERRARA 47 – 40 (2-1)

(9-13; 22-31; 33-33)

La Torre Reggio: Davoli A. 10, Trivelloni, Mazzi G., Bertolini 8, Vezzosi 4, Canuti 3, Pezzarossa 2, Mazzi F. 5, Mussini, Lavaggi, Margaria 15, Orlandini. All. Spadacini.

Audax Ferrara: Cara, Oseliero 4, Fabbri 8, Marabini 3, Virgili 8, Pigozzi 13, Felletti Spadazzi 2, Del Torto, Gnani, Balboni, Zanchetta 2. All. Folchi.

L’avvio non è dei migliori per i padroni di casa, che faticano a trovare la via del canestro, mentre per gli estensi Pigozzi è il go-to guy, con i suoi 10 punti. Nel secondo quarto Margaria prova a riportare sotto la Torre, ben coadiuvato da Bertolini, che sulla box and one si incolla a Pigozzi. L’Audax continua, però a condurre, ricevendo risposte efficaci da Fabbri e Virgili, fino al 22-31 dell’intervallo. Alla ripresa delle operazioni, i padroni di casa mostrano un altro piglio: Matteo Margaria parte fortissimo con un 2+1, la sfida si fa sempre più equilibrata e, sulla sirena di fine quarto, Bertolini si inventa la giocata del sospirato pareggio. Prima, l’esterno segna un tiro libero e sbaglia il secondo, ma, sugli sviluppi dell’azione, insacca di tabella la bomba del 33-33, spostando l’inerzia del match a favore dei grigiorossi. Nell’ultima frazione, apre lo score sempre Bertolini e Davoli ricomincia a fare male nel pitturato come all’inizio della partita; l’Audax non vuole, però, assolutamente mollare e quindi l’incertezza resta altissima fino alle ultime battute. I ferraresi sono ancora sul +2 al 38’ (37-39), ma qui la Torre produce lo strappo decisivo: Vezzosi segna in arresto e tiro, poi fa un 1/2 ai liberi, cui segue una ‘tripla ignorante’ di Filippo Mazzi per il 43-39. Negli ultimi novanta secondi, la truppa di Spadacini amministra dalla lunetta, continuando a non concedere nulla nella propria metà campo. Perché, in una partita dove il canestro è davvero piccolissimo, la chiave sono i soli 9 punti lasciati all’Audax nei secondi venti minuti. Con questo spirito, i reggiani chiudono a +7 e festeggiano la salvezza davanti a una bella cornice di pubblico, completando una rimonta che, dopo aver perso la prima partita in casa, sembrava davvero difficilissima.

BASKET VILLAGE – SAMPOLESE BK 47 – 53

(6-10; 22-17; 37-36)

BK Village Granarolo: Bernardinello 6, Dalla 4, Farati, Banzi 4, Carini ne, Generali ne, Brotza 11, Cerulli 5, Pedrelli ne, Meluzzi 13, Paoloni 4, Costa. All. Marcheselli.

San Polo d’Enza: Tognoni 4, Siani 3, Davoli M. 9, Braglia 4, Tondo 6, Benevelli 15, Maggiali ne, Fassinou 2, Pezzi 1, D’Amore 9, Hasa ne, Bertoldi. All. Immovilli.

Al termine della battaglia di gara 3 andata in scena a Granarolo, il verdetto dice che sono i reggiani a rimanere nella categoria. Una “bella” che rispetta l’andamento pronosticato prima della palla a due: un match teso come dimostra il bassissimo punteggio, in cui il caldo pomeridiano e la stanchezza si sono fatti sentire durante tutto l’arco dei quaranta minuti. Unico in doppia cifra per i ragazzi di coach Immovilli un Simone Benevelli che, con i suoi 15 punti finali (tutti a segno da metà terzo quarto in avanti), è l’mvp del match decisivo nella stagione dei biancorossi. La Sampolese raggiunge così il sofferto obiettivo stagionale, trovando come già avvenuto in gara 1 il perfetto equilibrio tra esperienza e gioventù, con  la difesa e la lucidità di Bertoldi e Tondo unita alla sfrontatezza dei vari Benevelli, D’Amore e Michael Davoli.

Dopo un primo quarto in cui il nervosismo di entrambe le squadre tiene il tabellone fermo sul 6 a 10 per i biancorossi, inizia ad ingranare l’attacco del Basket Village, trascinato dalle tre bombe nel solo secondo parziale di Meluzzi che, unite alla zona dispari di coach Marcheselli, portano all’intervallo con l’inerzia leggermente a favore dei padroni di casa. Al rientro dagli spogliatoi entrambi gli attacchi iniziano a cercare maggiormente il gioco interno con più pazienza, a dimostrazione dei possessi giocati per Brotza sul versante Granarolo e per Tondo nei giochi di coach Immovilli. Due liberi di Benevelli tengono San Polo sul -4 (33-29 al 25’), Cerulli trova quattro punti consecutivi, ma una penetrazione di Tognoni e una bomba fil di sirena di Benevelli tengono a contatto gli ospiti. Due triple in apertura di ultimo quarto portano la Sampolese sul + 1 (41-42). Bernardinello risponde con un canestro dalla media, ma subito dopo, un break di 8 a 0, risulterà decisivo nell’economia del match: D’Amore e Benevelli si caricano sulle spalle l’attacco biancorosso e, la bomba del -4 di Dalla, non sarà sufficiente per ricucire lo strappo subito, perché i liberi della staffa di Benevelli condannano Granarolo alla retrocessione e fanno partire la festa dei reggiani.

Promozione, festeggiano l’approdo in serie D, Bibbianese, Calderara e Baskers

FINALI

GIRONI A/B

POLISPORTIVA BIBBIANESE – BASKET CAMPAGNOLA E. 70 – 67

(24-16; 36-30; 54-46)

Bibbianese: Menozzi 4, Zaccaria, Borelli 2, Reni 10, Fontana, Ghirardini 5, Colla 1, Riccò 5, Giardina 18, Bartoli, Zecchetti, Lusetti 25. All. Reverberi.

Campagnola: Manicardi, Fregni 5, Pirondini 19, Piuca R. 11, Gelosini 17, Soccetti 5, Piuca F. 4, Sacchi, Rustichelli 6, Piccinini, Carpi, Parmiggiani 8. All. Nanetti.

Parte forte la Bibbianese, sospinta dai canestri di Lusetti, e si porta sul 6-0 già dopo 2′. Gelosini però sospinge i suoi con 2 punti che, però, non fanno sentire il margine meno pesante. La maggiore energia di Bibbiano viene fuori attraverso il suo play Giardina, autore di 5 punti di fila. Lusetti si impone con 10 punti nel quarto e Bibbiano prova a mettere la freccia del sorpasso sul time out Campagnola (15-7). Gelosini tiene però a galla i suoi e, con 10 punti nel quarto, permette alla Radio Bruno di chiudere il primo quarto sul 24-16. Un parziale di 5-0 Campagnola permette di avvicinarsi sul 24-21, ma Riccò segna la tripla del nuovo +6. Rispetto al primo tempo si segna decisamente di meno e l’Azimut ne può trarre beneficio nel mantenere quattro lunghezze di vantaggio a 6′ dal termine del secondo quarto (27-23). Il punteggio resta fermo e le difese prevalgono sugli attacchi. Bibbiano si dimostra da subito intenzionata a far prevalere il vantaggio e si porta sul 44-30 dopo cinque minuti della terza frazione, sospinto da un superlativo Lusetti (16 punti per lui fino a quel punto). Pirondini, però, con due triple di fila trene a galla la Radio Bruno. Si arriva al 48-36 al 26′. A questo punto la gara si accende con diversi contatti al limite, ma Campagnola non ne approfitta. Gelosini tiene a contatto i suoi con 5 punti di fila e si arriva al 51-41 per l’Azimut. Campagnola non ci sta ad abbondonare le sue ambizioni di rimonta e si mantiene a contatto sul 58-49 dopo 3′ dell’ultimo quarto. Lusetti prova a chiudere la gara con altri 3 punti, ma la bomba di Soccetti e i 4 punti di fila di Rustichelli riavvicinano Campagnola al -8 (61-55). La Radio Bruno sempre poter tornare a contatto, ma Lusetti non ci sta e segna altri due canestri che valgono il 66-57 Bibbiano a 2’40” dal termine del match. Fregni, Rustichelli e Pirondini sono fra gli ultimi a mollare e la Radio Bruno arriva fino al 68-65 a 50″ dal termine e sul 68-67 a 15″ dalla fine; il tiro di Piuca R., però, viene respinto dal ferro. Termina sul 70-67 con l’Azimut che può esultare per la meritata promozione.

GIRONI C/D

U.P. CALDERARA PALL. – STEFY BASKET 61 – 55

(10-13; 25-28; 41-38)

Calderara: Rallo 15, Marchi ne, Zocca, Poli 2, Molinari 3, Selvi 7, Rubino 8, Turchetti 10, Serio 8, Lambertini 6, Rusticelli 2, Projetto. All. Venturi.

Stefy: Evangelisti 2, Benetti, Carosi 1, Ziron 9, Lamborghini 2, Melchiorre 9, Marzioni 2, Agnoletti 12, Francia 5, Poli 4, Mannini ne, Bianchini 9. All. Scandellari.

Festeggia Calderara e lo fa meritatamente al termine di una gara dove le maggiori energie dei ragazzi di coach Venturi hanno fatto, alla lunga, la differenza. Non c’è stato un migliore in campo, ma, sicuramente, la verve che ha dato Rallo in attacco ha, probabilmente, sorpreso la Stefy.

La cronaca: come succede spesso in questo genere di gare, s’iniziava con pochissimi canestri (4-1 al 4′). L’equilibrio regnava sovrano fino al 14-13 del 12′, poi, la coppia Bianchini-Agnoletti, supportata dal play Melchiorre, trascinava i “Bombers” al massimo vantaggio (19-26 al 17′). Due triple di capitan Turchetti, però, ribaltavano l’inerzia e all’intervallo c’era ancora equilibrio (25-28). Nella ripresa Calderara faticava contro la zona, ma la Stefy non la metteva quasi mai da fuori e l’ultimo vantaggio lo siglava Melchiorre al 28′ (36-38). Bomba di Serio, canestro di Rallo e 41-38. Lambertini iniziava l’ultimo quarto con il canestro del +5, poi firmava, dall’angolo, il 47-41 al 35′. Missile di Salvi e 50-41. A 3′ dalla fine il match sembrava chiuso dopo il canestro di Rubino (52-42), ma la Stefy non mollava e rientrava a -4, 54-50, ad un minuto dalla fine. Qui, Rallo era “iceman” dalla lunetta e per la squadra di Scandellari non c’era più nulla da fare. Calderara festeggiava, “Bombers” agli spareggi di Castel San Pietro.

GIRONI E/F

COPAR SERVIZI SELENE BK – BASKERS FORLIMPOPOLI 68 – 79 dts

(13-21; 28-36; 45-52; 66-66)

Sant’Agata sul Santerno: Montanari 15, Valli ne, Gaddoni, Pirazzini 11, Vignudelli, Cirillo 6, Mastrilli 8, Brignani, Baldrati 15, Vistoli 5, Camorani 8, Beltrami. All. Lanzi.

Forlimpopoli: Pinna 3, Bourkadi 2, Gardelli, Ronci 2, Cortini 18, Primavera 4, Picone 12, Neri, Mingozzi 2, Valentini 8, Biscaro 28, Cedri. All. Rustignoli.

Chi era presente al Villa Romiti ha assistito al finale da favola di una storia incredibile, di uno dei più bei miracoli sportivi della pallacanestro minore forlivese. I Baskérs, dopo una cavalcata da sogno, hanno vinto anche la finale, battendo la Selene per 68-79, conquistando la serie D. Una vittoria netta, meritata, in un match guidato per 39′, prima della bomba di Montanari, che portava la gara al supplementare. Nell’overtime, però, Sant’Agata si è inchiodata, paralizzata dalla paura e dalla fatica, mentre i Baskérs perfezionavano il loro trionfo.

Andando con ordine, in avvio, dopo le prime schermaglie, i Baskérs partivano forte, trascinati da un ispirato Picone e da un volitivo Biscaro. Dall’altra parte prima Mastrilli, poi Pirazzini, provavano a tenere in scia i ravennati, ma già nei primi dieci minuti il vantaggio degli “scarsi” raggiungeva la doppia cifra. Nel secondo quarto, sono ancora i forlivesi ad allungare, con un Valentini glaciale, ma alcuni errori banali consentono alla Selene di rifarsi sotto, grazie ai punti del solito duo Montanari-Pirazzini. Alla pausa lunga, però, i Baskérs sono ancora avanti con un rotondo 28-36. Dopo l’intervallo, arriva la prevedibile reazione di Sant’Agata che, con Baldrati e Camorani, inizia a segnare con continuità. Forlimpopoli prova a contenere l’onda e trova in Cortini e in Picone gli uomini caldi da cui andare per non affondare. Nell’ultimo quarto, si arriva presto ad un punto a punto da cardiopalma: Cirillo inventa un paio di canestri da campione, ma dall’altra parte un mare di liberi conquistati da Biscaro vengono trasformati con alterne fortune. Due canestri inventati da parte di Pirazzini e Baldrati danno la possibilità alla Selene di giocarsela fino in fondo. Avanti di tre lunghezze a 15″ dalla fine, i Baskérs non fanno fallo e Montanari esce dai blocchi: la bomba inesorabile si insacca. Overtime. Nel supplementare, però, c’è una sola squadra in campo: Emil Mingozzi fa due giocate spezza inerzia, Biscaro trova un paio di canestri, mentre la squadra di Lanzi si disunisce e trova solo due tiri liberi in 5′. Troppo poco per provare ad insediare dei Baskérs che, ormai, sono scappati via, esultanti, verso una vittoria che entrerà negli annali.

A2, la Matteiplast domina Vicenza. Serie B, Emilia-Romagna ad un passo da un’incredibile tripletta

SERIE A2 SEMIFINALI GARA 1

GEAS – B.ETHIC 70 – 54

(29-12, 42-35, 58-46)

Sesto San Giovanni: Schieppati 6, Arturi 12, Oliva, Galbiati 9, De Cortes, Gambarini 8, Panzera, Barberis 13, Grassia, Ercoli 20, Pusca. All. Zanotti.

Bonfiglioli Ferrara: Cigic 8, Cecconi ne, Bona ne, Cupido 6, Diene 8, Miccio 5, Santarelli 6, Missanelli 2, Viviani ne, Ramò 15, Furlani 4. All. Chimenti.

MATTEIPLAST – VELCOFIN 68 – 52

(11-4; 28-18; 52-34)

Progresso Bologna: Franceschelli 11, D’Alie 4, Cordisco, Tassinari 9, Dall’Aglio 3, Storer ne, Tava 9, Mini 7, Meroni 4, Cadoni 12, Poletti ne, Nannucci 9. All. Roveri.

Vicenza: Diodati, Pegoraro 4, Madonna 3, Caldaro, Stoppa 4, Jakovina 10, Nicolodi 15, Ferri 4, Zanetti ne, Cappozzo ne, Pieropan 12. All. Corno.

SERIE B FINALI GARA 1

TARGET SAN GIOVANNI V.NO – BASKET CAVEZZO 52 – 54

(14-9; 28-21; 38-40)

San Giovanni Valdarno: Painter 11, Amato 1, Gabbrielli 5, Lazzaro 3, Masini, Galli 4, Scibelli 4, Russo 20, Valentin, El Habbab 4, Veneri, Livi ne. All. Franchini.

Cavezzo: Righini ne, Bocchi 10, Zanoli 15, Balboni ne, Marchetti 4, Melloni ne, Finetti, Bernardoni 5, Costi 18, Calzolari 2, Bellodi. All. Bregoli.

Le Piovre vincono la prima sfida di finale sull’ostico parquet toscano; sabato prossimo il ritorno a Cavezzo sancirà quale delle due squadre sara’ promossa in serie A2.

Cavezzo parte molto forte, attento in difesa e preciso in attacco (0-8 al 3′) ma poi le padrone di casa si riorganizzano e con un break di 14-1 coronato dalla tripla di Russo chiudono avanti alla prima sirena (14-9). L’inizio di secondo quarto vede l’Acetum ancora in difficoltà: Painter e un gioco da tre punti di Russo danno a San Giovanni Valdarno il massimo vantaggio della serata (24-13 al 16′) prima che due triple di Costi e Bocchi riducano il gap. Dopo il 28-21 interno della pausa lunga, l’Acetum riparte forte, ma non concretizza alcune buone opportunità. Alla fine del terzo quarto tuttavia la partita gira: Zanoli, Costi e Marchetti propiziano il parziale di 12-0 che manda le giallonere di nuovo in testa (38-40 al 30′). L’ultimo quarto è un appassionante testa a testa per aggiudicarsi la vittoria parziale: le Piovre, guidate da una solidissima Costi (18 punti e 13 rimbalzi), restano avanti e, nell’ultimo giro di lancette, prima segnano da 3 punti di tabellone con Zanoli (49-54), poi subiscono la stessa moneta da Lazzaro: finisce così 52-54.

BASKET FEMMINILE MILANO – LIBERTAS BASKET BOLOGNA 44 – 46

(12-11; 24-23; 31-28)

BK Femm. Milano: Contestabile 7, Smaldone 13, Minardi 4, Gottardi 6, Cestari 2, Marini, Odescalchi, Boselli, Bisanzon, Ranzini 6, Capucci 6, Iovene. All. Petitpierre.

Bologna: Gilioli, Torresani 2, Servillo 6, Lolli Ceroni 11, Venturi, Bettini, Trombetti 4, Percan 16, Romagnoli, Santucci, Bottarelli, Aleotti 7. All. Borghi.

Nell’andata della finale parte molto bene Milano che, spinta dal suo pubblico, mette subito a segno un 4-0 firmato da Smaldone e Ranzini. Le bolognesi si mettono in partita con la tripla di Servillo, Contestabile risponde da oltre l’arco dei 6.75, poi ancora Lolli Ceroni sempre da tre, 7-6. Capucci riesce ad infilarsi bene nella difesa rossoblu, ma Lolli Ceroni con un gioco da tre punti riesce ad impattare il match a quota 9. Negli ultimi minuti di primo quarto le due squadre si rispondo a suon di liberi con Ranzini, Trombetti e Cestari. Dopo 10′ il punteggio è di 12-11 in favore di Milano. All’inizio del secondo quarto le squadre incontrano ancora difficoltà al tiro e a sbloccarsi per prima è Bologna con il libero di Servillo e il canestro di Percan che le danno il primo vantaggio, 12-14. Gottardi e Smaldone riportano su Milano, ma Torresani e Percan rispondono nuovamente per il 16-18 di Bologna. Gottardi impatta con due liberi, ma Percan e Aleotti portano a +3 le rossoblù, 18-21. Milano però non si butta giù e infila un break di 6-0 con Smaldone e Capucci che le permette di tornare sopra, 24-21. L’ultimo canestro del primo tempo è però di Bologna che con Percan accorcia a -1. Dopo 20′ il punteggio è di 24-23 per le padrone di casa. Al ritorno in campo Milano parte fortissima, complici anche le difficoltà offensive della Libertas, e piazza un parziale di 7-2 firmato da Contestabile, Smaldone e Capucci, 31-25. Le bolognesi dopo le grandi difficoltà riescono però a trovare la via del canestro con capitan Trombetti e Servillo. Il terzo quarto non ha molto da dire dal punto di vista realizzativo da entrambe le parti. Dopo 30′ il punteggio è di 31-28 a favore delle lombarde. L’ultimo e decisivo quarto inizia con il canestro di Lolli Ceroni per il -1 di Bologna, Mianardi e Contestabile danno la scossa a Milano, Percan prova a tenere su le sue, ma Minardi e Gottardi riportano su Bologna, 39-34. Dopo una disastrosa serata al tiro però, si sblocca Aleotti che insacca due triple di fila e fa tornare in vantaggio Bologna, 39-40. Lolli Ceroni continua il lavoro iniziato dalla compagna e segna da oltre i 6.75, Ranzini risponde, ma Percan e Servillo danno alle bolognesi il massimo vantaggio, 41-46. A nulla servono i canestri finali di Ranzini e Smaldone: la sirena suona. Bologna vince la gara di andata con il punteggio di 44-46.

SCUOLA BASKET FAENZA – BASKET FEMM. VARESE’95 77 – 45

(17-11; 34-24; 54-33)

Faenza: Schwienbacher 6, Coraducci 5, Morsiani L. 17, Ballardini S. 22, Caccoli 2, Ballardini C. ne, Minguzzi ne, Moriconi 8, Guerrini ne, Morsiani D. 4, Bornazzini ne, Eric 13. All. Ballardini S.

Varese: Bonfanti, Luisetti 6, Biasion 9, Rossi 2, Cassani 6, Premazzi 13, Sorrentino, Malerba ne, Frantini M. 2, Quarantelli, Frantini S. 7, Colombo ne. All. Ferri.

Serie B, Cento elimina alla grande Moncalieri, Piacenza cede in gara5

PLAY OFF A/B Secondo turno GARA 3

BALTUR CENTO – ALLMAG MONCALIERI 60 – 47 (2-1)

(20-15; 33-27; 53-31)

Cento: Chiera 8, Andreaus 2, Bedetti, Benfatto 8, Pignatti 9, Sabbatino 2, D’Alessandro 5, Brighi 7, Botteghi 2, Caroldi 17. All. Benedetto.

Moncalieri: Gioria, Conti 2, Cattapan, Smorto 11, Treier, Merletto 10, Coviello 4, Tassone 7, Agbogan 4, Di Bonaventura 9. All. Pansa.

Al Pala Ahrcos, la Baltur batte l’Allmag e si porta a una sola vittoria dall’accesso alla fase successiva, grazie a una prova difensiva da manuale e ad un break di 20-0 operato nella terza frazione. In principio Merletto e Di Bonaventura rispondono colpo su colpo a una Cento che sorpassa con D’Alessandro (10-8) e tenta la fuga con Pignatti (17-10). In seguito i piemontesi risalgono fino al -2 (29-27), ma Benfatto e Caroldi consentono alla Baltur di rientrare negli spogliatoi sul 33-27. Nella ripresa Moncalieri torna a -2 con Agbogan e Merletto (33-31), ma il successivo canestro di Pignatti smorza l’entusiasmo degli ospiti e avvia lo show difensivo dei locali, che tengono a quota 31 gli avversari per ben dieci minuti. Ne consegue un parziale di 20-0, che permette ai padroni di casa di volare a +22 (53-31) e in cui c’è tanto Caroldi. Negli ultimi dieci minuti Benedetto può gestire i suoi uomini in vista del prossimo (e imminente) episodio della serie. Gara quattro è, infatti, in programma al Pala Ahrcos per le ore 18 di domenica.

GIMAR LECCO – CO.MARK BERGAMO 77 – 70 (1-2)

ALL FOODS SCANDICCI – AGRIBERTOCCHI ORZINUOVI 57 – 71 (0-3)

BAKERY – PAFFONI 75 – 70 (1-2)

(22-17, 41-38, 62-55)

Piacenza: Magrini 9, Sanguinetti 12, Soragna 11, Rezzano 15, Guerra ne, Leonzio 11, Tempestini 2, Banti 4, Samoggia 4, Bruni 7. All. Steffè

Omegna: Perez, Simoncelli 5, Dagnello 2, Fratto 3, Villa 9, Corral 13, Gasparin 22, Arrigoni 14, Gurini 2, Bianchi ne. All. Ghizzinardi.

Partono forte gli attacchi nei primi tre minuti di gara3. Leonzio ne mette subito 5, Gasparin risponde con due bombe e dopo qualche buona difesa di entrambe, il punteggio è 7-8 al 5’. Piacenza non ci sta a rimanere sotto e con cinque filati di Rezzano e un contropiede di Magrini, mette un 7-0 di parziale e allunga sul 14-8. Altri 4 di un Rezzano in formato deluxe e 2 di Banti, mettono la Bakery sul 20-11. Omegna risponde con due siluri di Villa e i primi 10’, vanno in archivio. Tripla di Bruni, tripla di Arrigoni e poi tripla di capitan Matteo Soragna, che fa allungare la Bakery sul 28-20. E’ questa l’apertura del secondo periodo. I piemontesi però, lasciano passare solo 30 secondi e tornano sotto. Villa fa ancora centro da lontano e poi Arrigoni (7) timbra il -3 al 13’. 180 secondi dopo e come da copione nei playoff, gli attacchi si fermano e le percentuali si sporcano. Al 18’ il punteggio ristagna sul 33-34. La Fulgor sta avanti solo un battito di ciglia, perché Sanguinetti decide di fare “il Sanguinetti” e con 2 super bombe, straccia la retina. Al 20’ è 41-38. Dopo l’intervallo, Corral (9), Gasparin (14) e il solito Arrigoni rispondono alla tripla di Magrini e impattano la partita sul 46 pari, al 24’. Magrini e Soragna massacrano la retina da lontano, Rezzano scrive 15 sul tabellone, ed è nuovamente +4 Bakery, sul 54-50. Dopo alcuni grandi difese che fanno restare immacolato il punteggio, il secondo quintetto di Piacenza mette la freccia e con Soragna (11) e Bruni, mette il più 7, sul 62-55. Nell’ultimo quarto c’è subito un 7-0 Omegna con Fratto e Dagnello che guidano il pareggio. Dopo la sfuriata dei piemontesi, ci sono 2’ di completa assenza di canestri, fino all’antisportivo fischiato a Leonzio su Gasparin lanciato a canestro. Amministrazione da un solo punto, un altro minuto senza alcun canestro e poi il ruggito. Tripla di Sanguinetti + tripla di Leonzio (11) ed è +5 al 37’. Gasparin risponde ma non chiude un gioco da 3 e dall’altro lato arriva la quarta bomba di Sanguinetti. La Fulgor non molla l’osso e Corral+Arrigoni scrivono -3 sul 71-68 all’inizio dell’ultimo minuto. Poco dopo Simoncelli fa -1 dalla lunetta, ma, un favoloso 1vs 1 di Samoggia, rimette tre lunghezze a 20” dal termine. Omegna ha il possesso, ma sia Gasparin che Gurini scheggiano i ferri, Bruni fa 2/2 dalla lunetta e rimanda tutto a domenica per gara4.

GARA 4

BALTUR – ALLMAG 69 – 42 (3-1)

(19-8; 33-24; 52-34)

Cento: Chiera 13, Andreaus 2, Bedetti 6, Benfatto 4, Pignatti 14, Sabbatino 4, D’Alessandro 11, Brighi 2, Botteghi, Caroldi 13. All. Benedetto.

Moncalieri: Gioria 3, Conti 10, Cattapan, Smorto 4, Treier 3, Merletto 5, Coviello 6, Tassone 5, Agbogan 6, Di Bonaventura 2. All. Pansa.

GIMAR LECCO – CO.MARK BERGAMO 65 – 73 (1-3)

BAKERY – PAFFONI 66 – 65 (2-2)

(12-16; 32-26; 50-51)

Piacenza: Magrini 4, Sanguinetti 11, Soragna 7, Rezzano 3, Guerra ne, Leonzio 9, Tempestini 5, Banti 8, Samoggia 13, Bruni 6. All. Steffè.

Omegna: Perez 3, Simoncelli 18, Dagnello 2, Fratto 5, Villa, Corral ne, Gasparin 12, Arrigoni 12, Gurini 3, Bianchi 4. All. Ghizzinardi.

La Bakery porta a casa anche gara 4 al termine di quaranta minuti di grandissima intensità e qualità: lo fa ancora una volta trascinata dalla grande fiducia in attacco e con un paio di azioni difensive da manuale. Su tutte, lo scivolamento difensivo e stoppata successiva di Magrini che pone fine ai sogni di Omegna di chiudere la serie.

Dopo il primo minuto di carezze reciproche, gli attacchi iniziano a farsi male. In particolare quello di Omegna che con uno scatenato Arrigoni (6) vola subito sul 2-11, al 4’. Steffè chiama timeout e la Bakery reagisce subito. 2 a testa di Sanguinetti e Leonzio ed è 6-11 al PalaFranzanti. Omegna passata la sfuriata torna a mettere le marce alte e con un 5-0 (Arrigoni+Simoncelli), va a +10. E’ una partita di parziali e la Bakery ne piazza un secondo da 6-0 mandando in archivio il primo periodo. In apertura del secondo quarto, c’è una carestia ccompleta per 2’. Non segna nessuno e le percentuali faticano ad arrivare al 40%. Poi segna Fratto, Tempestini e Samoggia stracciano la retina da dietro l’arco e la partita trova la parità sul 18-18 al 13’. Coach Ghizzinardi chiama tiemout, però a rifiatare è Piacenza, che mette un 4-0 con Banti e sistema il punteggio sul 22-18. Passano 3 minuti esatti e la Bakery va sul +5, costringendo con la difesa i piemontesi a segnare, solo a gioco fermo. Negli ultimi 2’, c’è ancora tanto spazio per l’attacco di casa. Sanguinetti (11), coadiuvato dai primi 4 di Magrini, mandano in archivio i primi 20’ sul 32-26. Ad inizio ripresa, Piacenza non batte colpo per i primi due minuti, mentre dall’altro lato il solito Arrigoni (15) fa tornare i suoi a -2. Nei minuti seguenti la musica non cambia. Simoncelli (9) e Gasparin rimettono la Fulgor in testa di 1 punto, sul 36-37 al 25’. +1 che diventa solamente +2, tre minuti più tardi, grazie alle difese di ambo le squadre che non concedono quasi nulla agli attacchi. Ci vogliono 3 punti consecutivi di Samoggia (9) e una bomba di capitan Soragna per rispondere al talento di Simoncelli. Il parziale si conclude sul 50-51. Nell’ultimo periodo apre Bruni e i biancorossi tornano avanti sul 52-51. Poi il proseguimento è tutto di Matteo Samoggia che va in doppia cifra e mette il +3, al 34’. Omegna risponde e guidata dall’ex Gasparin, va sul 58-60. Rezzano si sblocca e mette la bomba del nuovo +1 Bakery, che anticipa l’ingresso nei tre minuti finali. Gasparin (12) chiama e Leonzio (9) risponde, è 66-65 Bakery ad un minuto dalla fine. Poi, c’è confusione e tensione. Omegna ha il tiro per vincere, ma un fallo di Sanguinetti li ferma a 6” dalla fine. Omegna tira ancora, ma Magrini stoppa Simoncelli e la Bakery vince.

GARA 5

PAFFONI – BAKERY 94 – 87 (3-2)

(26-17, 41-40, 74-64)

Omegna: Perez 4, Simoncelli 14, Dagnello 6, Fratto 12, Villa 5, Corral ne, Gasparin 18, Arrigoni 19, Gurini 16, Bianchi. All. Ghizzinardi.

Piacenza: Magrini 9, Sanguinetti 19, Soragna 8, Rezzano, Guerra ne, Leonzio, Tempestini 4, Banti 6, Samoggia 8, Bruni 16. All. Steffè.

L’apertura è tutta biancorossa. La difesa forza tre palle perse ai piemontesi e l’attacco arma le mani di Sanguinetti, Banti e Rezzano che firmano un 7-0, che obbliga Ghizzinardi al primo timeout dopo 2’. Omegna torna dalla pausa ed è Fratto e scuoterla con 7 punti. Subito dopo Magrini ferma Gasparin lanciato a canestro. Antisportivo più 2 liberi ed Omegna va avanti sul 12-11. I padroni di casa continuano a marciare e, con la doppia cifra di Fratto e la classe di Simoncelli, piazzano un 10-1 e raggiungono il +9. In avvio di secondo periodo, la Bakery prova a non sprofondare sotto i colpi di Arrigoni, che mette il primo vantaggio in doppia cifra sul 31-19, al 12’. Bruni e Samoggia tengono a contatto (-8) Piacenza, che deve fare i conti con la fisicità di Perez. I biancorossi però non solo riescono ad arginare la Fulgor, ma ritrovano l’amica difesa e tornano -4, al 17’. -4 che diventa -1 al 20’. Dopo l’intervallo, Gasparin e Arrigoni provano a far scappare Omegna, ma Sanguinetti e Rezzano tengono il -2. Tre minuti più tardi è pioggia di triple. Prima Soragna, poi Magrini e infine quella di Gurini che assestano il punteggio sul 54-55. E’ ancora Giovanni Bruni a dare il +1 alla Bakery, poi Gurini rimette davanti Omegna, poi Soragna e poi Gasparin. E’ un continuo passaggio di leadership al PalaBattisti. A 1’ 23” dalla fine del terzo periodo, i padroni di casa chiudono un 8-0 e vanno a +7, sul 68-61. Quarto che va in archivio sul 74-64 E’ Samoggia ad aprire le danze degli ultimi 10’. Subito dopo gli danno un aiuto Rezzano, Tempestini e Bruni, che chiudono un 9-0 di parziale e siglano il -1, sul 74-73 al 33’. 120 secondi dopo siamo ancora là, 76-75. Ad Arrigoni risponde Samoggia, ma è Gurini a mettere la bomba del +4, a 3’ dalla fine. Un +4 che diventa +3 a 2’ dal termine. Simoncelli dalla lunetta ridà 4 punti, ma è ancora un gigantesco Massimo Rezzano a segnare il -2. Al rientro dal timeout di Steffè arrivano quattro filati di Arrigoni, che mettono il +6, ad un minuto dallo scadere. Sanguinetti sigla il -4, ma Dagnello fa 2+1 dalla lunetta e chiude la contesa.

PLAY OFF C/D Secondo turno GARA 3

VIRTUS CASSINO – GENERAZIONE VINCENTE NAPOLI 91 – 86 dts (2-1)

CITYSIGHTSEEING PALESTRINA – LIONS BASKET BISCEGLIE 68 – 72 (1-2)

AMATORI PESCARA – XL EXTRALIGHT MONTEGRANARO 81 – 75 dts (1-2)

GLOBO CAMPLI – BASKET BARCELLONA P. DI GOTTO 81 – 77 dts (2-1)

GARA 4

VIRTUS CASSINO – GENERAZIONE VINCENTE NAPOLI 74 – 78 (2-2)

CITYSIGHTSEEING PALESTRINA – LIONS BASKET BISCEGLIE 81 – 72 (2-2)

AMATORI PESCARA – XL EXTRALIGHT MONTEGRANARO 77 – 78 (1-3)

GLOBO CAMPLI – BASKET BARCELLONA P. DI GOTTO 71 – 58 (3-1)

GARA 5

GENERAZIONE VINCENTE NAPOLI – VIRTUS CASSINO 90 – 69 (3-2)

LIONS BASKET BISCEGLIE – CITYSIGHTSEEING PALESTRINA 63 – 75 (2-3)

C Gold, Lugo travolge Fiorenzuola in gara1 delle semifinali, la Salus sbanca Ozzano

PLAY OFF SEMIFINALI GARA 1

ORVA – ALBERTI E SANTI 97 – 69

(20-19; 45-26; 73-53)

Lugo: Baroncini, Poluzzi 17, Tinsley 11, Romagnoli, Cortesi 13, Seravalli 15, Legnani 3, Presentazi 4, Filippini 15, Guerra, Collina, Zhytaryuk 19. All. Galetti.

Fiorenzuola: Galli 10, Sichel 2, Seguenti Monacelli 15, Trobbiani, Orsini 17, Tourn, Marletta, Lottici M. 6, Klyuchnyk 7, Donati 5, Garofalo 5, Giani 2. All. Lottici S.

Fiorenzuola cede fragorosamente a Lugo. Lo fa al cospetto di una Orva semplicemente in serata di grazia, chiusa con il 55% da 2 punti e il 45% da 3 punti. I gialloblu avranno bisogno, mercoledì prossimo al PalaMagni di un’altra partita soprattutto in fase difensiva: troppi, infatti, sono stati i 97 punti concessi agli Aviators, che già nel secondo tempo hanno banchettato su Fiorenzuola. La squadra di coach Lottici S. dovrà ripartire da un primo quarto equilibrato, dove le idee di gioco valdardesi hanno saputo mettere in difficoltà la squadra di Galetti.

Lugo parte forte, sfruttando la verve di Filippini e Poluzzi e volando sulle ali di un Cortesi onnipresente sui due lati. 9-3 al 3′. Filippini con l’-And One- realizza un gioco da 3 punti che vale il +10 per Orva Lugo al 7′, ma Fiorenzuola sfrutta le rotazioni, grazie al buon impatto di Donati e Monacelli. Orsini in un amen realizza due triple che danno una scossa a Fiorenzuola: tutto finito? Per nulla, è ancora Orsini sulla sirena a sfruttare l’assist di Galli e a realizzare la terza tripla consecutiva per il 20-19 con cui Fiorenzuola mette paura a Lugo al termine del primo parziale. Presentazi nel secondo quarto scambia ancora con Orsini (il migliore dei gialloblu) una tripla a testa che vale il 28-24 al 13′. Fiorenzuola improvvisamente spegne il generatore elettrico, subendo un blackout pressochè totale che la porterà a realizzare solo altri 2 punti in tutto il quarto. Orva fa la voce grossa con Tinsley e Cortesi, riaprendo il gap oltre i 10 punti. Il finale di quarto è un altro schiaffo sonoro per Fiorenzuola, con le triple di Seravalli e Poluzzi che fanno sprofondare i gialloblu fino al -19. 45-26. Pallacanestro Fiorenzuola 1972 rientra in campo a testa alta e con grande orgoglio, provando a ribattere colpo su colpo a Lugo, la quale tuttavia ha ormai trovato il giusto feeling con il canestro. Il terzo quarto è costellato di ottimi canestri da ambo le parti, ma anche la schiacciata di Klyuchnyk e le triple di Lottici M. non danno l’impressione di poter colmare il gap ormai creatosi. Lugo segna con regolarità sia dal pitturato che dall’arco, armando la mano di Poluzzi e Zhytaryuk, arrivando al 61-41 del 26′. Fiorenzuola con Monacelli e Galli continua a non darsi per vinta, arrivando sul 68-51 al 29′ e costringendo coach Galetti al timeout pieno. Il quarto si chiude con gli highlights della schiacciata di Giani e la tripla di Tinsley. 73-53, con un monte Everest da scalare per Fiorenzuola. E’ ancora Filippini a chiudere definitivamente la gara in apertura dell’ultimo periodo con un parziale di 5-0. Zhytaryuk diventa immarcabile per Fiorenzuola, realizzando in solitaria più canestri ed ampliando ulteriormente il gap. La tripla di Monacelli, su assist di Trobbiani, che chiude la gara sul 97-69 è tanto beffarda per i gialloblu quanto campanello per Lugo.

LA.CO. – MADEL 58 – 69

(17-15; 28-33; 43-48)

Flying Balls Ozzano: Montanari ne, Masrè, Folli 12, Magagnoli 6,Lalanne, Betti ne, Guazzaloca 4, Maritni, Cutolo 13, Morara 1, Gianasi 16, Agusto 6. All.Grandi.

Salus: Savio 11, Fimiani 5, Amoni 6, Nucci 4, Conidi, Percan 15, Granata 3, Zanoni, Lugli, Tubertini ne, Parma Benfenati 20, Trentin 5. All. Giuliani.

La Salus sbanca il PalaGira per 69 a 58 e ribalta il fattore campo. I ragazzi di coach Giuliani si aggiudicano meritatamente gara 1 e giovedì, fra le mura amiche, avranno il primo match point per il passaggio in finale. Per i New Flying Balls una serata amara, dove le percentuali al tiro (appena il 4/25 da 3) e le palle perse (ben 19) sono state le principali cause della sconfitta, che obbligherà i biancorossi di vincere giovedì per potersi poi giocare la bella di nuovo domenica prossima ad Ozzano.

La La.Co.parte bene (10-4 dopo quattro minuti) trascinata da Cutolo e capitan Gianasi. Dall’altra parte, una bomba di Granata e i canestri di Parma Benfenati, permettono agli ospiti di chiudere sotto di appena due lunghezze la prima frazione (17-15). Nel secondo quarto sono le difese di entrambe le squadre ad essere le padrone del gioco: si segna col contagocce, ma la Salus è più precisa e, con il duo Parma-Percan, al minuto 15 arriva il sorpasso (23-24) e il +5 all’intervallo lungo. Nel terzo quarto la partita si fa più nervosa, qualche fischiata della coppia arbitrale fa andare su tutte le furie il pubblico di un PalaGira ancora una volta quasi tutto esaurito, ma Ozzano (che perde Masrè per un brutto colpo alla testa) regge e, grazie ai punti di Folli e Gianasi, resta sul -3 al minuto 29 (43-45). Nell’ultima fraziione la difesa della Salus torna a creare grosse difficoltà all’attacco ozzanese, con tante palle perse e numerosi tiri dalla lunga distanza respinti dal ferro. Gli ospiti trovano in Savio e Amoni i canestri per la doppia cifra di vantaggio (48-59 al 36’), ma, dall’altra parte, un gioco da 4 punti di Magagnoli tiene vive le speranze biancorosse (52-59 al 37’); una tripla di Folli da ulteriori speranze ad Ozzano (58-63 con 100 secondi da giocare), ma Savio non sbaglia un colpo, garantendo alla Salus il successo.

 

PLAY OUT SEMIFINALI GARA 2

POL. PONTEVECCHIO – B.S.L. 63 – 70 (0-2)

(21-22; 33-41; 56-51)

Pontevecchio: Galassi 4, Riguzzi ne, Carella, Brancaleoni 2, Torriglia 9, Mantovani 10, Sabeckis 10, Minerva 2, Ranocchi 8, Bergami 5, Buriani 13, Vetere ne. All. Angori.

San Lazzaro: Lolli 3, Verardi 8, Annunzi, Binassi 5, Fabbri 8, Rossi 8, Mellara 2, Bianchi 11, Barattini 7, Cavazzoli, Allodi 18. All. Rocca.

NUOVA PSA – BOLOGNA BASKET 2016 65 – 76 (0-2)

(15-20; 29-46; 55-67)

Modena: Vivarelli, Grazzi, Bianchi 12, Cervellati 4, Tamagnini ne, Basilicò, Verrigni 7, Frilli 16, Storchi 14, Gamberini ne, Fiore, Saccà 12, Brilli. All. Spettoli.

BB 2016: Spettoli 10, De Gregori 3, Biello, Guerri, Del Papa 15, Tugnoli L. ne, Tugnoli A. 4, Bertuzzi 11, Brotza 4, Albertini 9, Zeneli 20. All. Trevisan.

Con una prova tutta aggressività, energia e volontà difensiva il Bologna Basket va a sbancare il palazzetto di Modena e conquista una meritata salvezza. Una partita che ha visto sempre i bolognesi davanti, anche di 22 punti, in cui la mossa vincente è stata quella di annullare le principali fonti di gioco avversarie (Storchi, Saccà e Verrigni), scommettendo sull’inesperienza dei pur bravi giovani del team della Ghirlandina. La squadra bolognese, oltre a una difesa coriacea, ha poi cercato con continuità le soluzioni interne all’area e il tiro da 3-4 metri, con ottime percentuali (23/38). Una strategia che ha favorito Zeneli, autore di una prestazione da applausi, con 20 punti e 8 rimbalzi e Del Papa, 5/6 dal campo e una pressione asfissiante sui lunghi avversari. Ottime le prove nella metà campo difensiva di Bertuzzi e Andrea Tugnoli, che hanno retto con sicurezza la fisicità dei modenesi, con il primo a dare anche sostanza all’attacco in alcune giocate finali. Il BB2016 ha così dimostrato in questi playout tutto il suo valore e c’è il rimpianto delle troppe partite perse punto a punto nella stagione regolare che forse avrebbero evitato il prolungamento.

La cronaca. I bolognesi scattano al fischio e scappano sull’8-2 con Albertini autore di due canestri di fila. I padroni di casa sbagliano tiri comunque resi complessi dalla difesa felsinea. Del Papa domina a rimbalzo e segna con continuità. Entra Zeneli  e un piccolo break di 5-0 fa chiudere il quarto sul +5 per i bolognesi. A inizio seconda frazione il BB2016 va a canestro a ripetizione ancora con l’albanese e Tugnoli. Brotza entra e recupera palloni. Il secondo parziale di 19 a 5 allarga il divario e la PSA commette molti falli – dovuti al nervosismo – che portano liberi. A 3 minuti dall’intervallo il vantaggio sale a +20 e alla pausa siamo ancora sul 46-29.  Comincia la terza frazione che storicamente per il BB2016 è il periodo di gioco più difficile da gestire. E infatti la PSA rosicchia punti, nonostante due tecnici alla panchina e a Saccà, arrivando  fino a -8. Due canestri da 3 di Tugnoli e Spettoli rimettono le cose a posto e il quarto si conclude sul 67-55. L’ultima frazione inizia con un 7-2 per i modenesi, decisi a vendere cara la pelle. A un Zeneli inarrestabile replica Saccà dalla lunga distanza. Biello appena rientrato si infortuna a una caviglia ed è costretto al ritiro. Fioccano le palle perse da entrambi i lati, ma la PSA è tornata in partita e si arrampica fino al -6. Sale allora in cattedra Bertuzzi che subisce un fallo durante una bomba: 3/3 dalla lunetta e la paura diminuisce. Lo stesso Bertuzzi difende alla morte contro Storchi, a lungo in panchina per problemi di falli, che commette la quinta penalità in attacco e lascia il match.  Del Papa svetta a rimbalzo, Bertuzzi fa 2/2 ai liberi sull’ennesimo tecnico e, finalmente, i ragazzi di Trevisan possono lasciarsi andare ai meritati festeggiamenti.

C Silver, Novellara sbanca, in volata, CastellGuelfo. Play out, Cavriago, overtime vincente

PLAY OFF SEMIFINALI GARA 1

GUELFO BASKET – PALL. NOVELLARA 68 – 69

(16-11; 34-33; 54-49)

Castel Guelfo: Bernabini 16, Millina, Fornasari, Baccarini 8, Venturoli 11, Musolesi 17, Ruggiero ne, Pieri 6, Casagrande 6, Quadrelli, Govi 4. All. Serio.

Novellara: Ferrari ne, Margini, Folloni 4, Rinaldi 16, Grisanti 3, Morgotti, El Ibrahimi 10, Carpi 8, Ciavolella 10, Morini ne, Bartoccetti 16, Dilas 2. All. Spaggiari.

Vince Novellara, ma Castel Guelfo ha da rammaricarsi per l’occasione gettata al vento. In vantaggio per quasi tutta la partita, gli imolesi hanno pagato qualche errore di troppo dalla lunetta, le precarie condizioni fisiche di Pieri ed i problemi di falli di Casagrande, che ha giocato troppo poco (circa dieci minuti in tutto).

La cronaca: pronti, via e Venturoli è un’ira di Dio (11-5, con sette punti del lungo di casa). Altro missile di “Ventu” e 14-5 al 7′. Il Guelfo toccava il massimo vantaggio sul 21-11 (bomba di Baccarini), ma, pian piano, i reggiani si riportavano sotto e, al 15′, Bartoccetti, in un 1vs1 troppo facile, arrivava al ferro per il 24-22. Novellara impattava con un libero di Ciavolella, poi metteva la testa avanti con le triple del bravo play Carpi e di Folloni (31-33). Nella ripresa, ancora da tre punti, arrivavano le conclusioni vincenti di Bernabini e Baccarini (44-38). Musolesi era una spina nel fianco della difesa ospite (54-47 al 29′), ma, quando andava a rifiatare, erano guai. Dilas pareggiava dall’angolo a quota 56. Poi, iniziava una lunghissima volata. Bartoccetti realizzava il canestro più importante, quello del 66-67 a -32″. Guelfo non concretizzava in attacco, mentre Rinaldi era una sentenza dalla lunetta (66-69 a -6″). Rimessa e sacrosanto fallo antisportivo contro i reggiani. Doppietta di Bernabini dalla linea della carità, ma la conclusione finale di Venturoli era sputata dal ferro. Game over e ora Novellara può chiudere la serie sfruttando il fattore campo.

BERNAITALIA – ACADEMY BASKET 2014 79 – 62

(29-12; 43-32; 60-41)

Medicina: Magnani 12, Tinti, Marinelli 11, Mini 11, Govi 15, Biguzzi 4, Lorenzini 4, Stagni, Barba 3, Canovi 2, Rambelli 17. All. Curti.

Fidenza: Avanzi 6, Antozzi, Simonazzi 17, Luis 13, Pellegrini 11, Sela 2, Tardivi 12, Agostini 1, Bernardi ne. All. Zanardi.

Alla palla a due coach Curti che ha tutti gli effettivi (cosa che non succedeva da oltre due mesi) opta per partire con Magnani , Mini, Govi, Lorenzini e Rambelli; primi due minuti e Fidenza, con le bombe di Pellegrini e Luis, si porta in vantaggio. Lorenzini e due bombe di Govi e Mini portano avanti la Bernaitalia; ancora un ottimo Lorenzini (4 punti, 8 rimbalzi, 2 recuperi, 2 assist, 1 stoppata) a segno e Medicina che, pian piano, prende in mano l’inerzia della partita. Govi e Magnani non sbagliano nulla, Fidenza non vede più il canestro, Mini (11 punti, 4 rimbalzi, 2 assist) infila due bombe e propizia il primo decisivo allungo Bernaitalia. Biguzzi c’è, Magnani (12 punti, 4 rimbalzi, 2 recuperi, 2 assist, 1 stoppata) è una furia e chiude il quarto con una bomba: Bernaitalia in vantaggio sul 29-12. Secondo periodo e Fidenza, con disciplina e la zona 1-3-1, ferma l’attacco medicinese. Pellegrini e Simonazzi vanno a segno a ripetizione; Bernaitalia che perde l’inerzia, ma sale in cattedra Rambelli (17 punti, 6 rimbalzi, 3 recuperi) che infila tre bombe a fila e tiene in vantaggio la Virtus che va all’intervallo sul + 11 (43-32). Terzo periodo e ancora Fidenza con grande determinazione e un Tardivi in spolvero. Medicina risponde con l’onnipresente Govi (15 punti, 13 rimbalzi, 2 recuperi, 4 assist, 6 falli subiti) e Marinelli (11 punti, 7 rimbalzi, 2 assist) che segna la bomba del nuovo allungo medicinese; siamo al minuto 29 e Rambelli, ancora lui, confeziona l’ultima decisiva spallata e, infatti, il pivot giallonero infila due bombe e porta la Bernaitalia a + 19 (60-41). Quarto periodo e il duo Marinelli-Govi fa buona guardia al risultato; un discreto Barba (3 punti, 3 rimbalzi, 1 recupero, 1 assist) dirige una Bernaitalia che, sotto gli applausi dei suoi correttissimi tifosi, vede lo striscione del traguardo. Ultimo giro di cambi, rientra Canovi subito a segno, finisce la partita e Bernaitalia vince col punteggio di 79-62.

 

PLAY OUT SEMIFINALI GARA 1

ME CART – CRISDEN 69 – 61 dts

(21-25; 29-35; 48-53; 58-58)

Cavriago: Fantini 5, D’Amore 6, Baroni 7, Pezzi 12, Tognato 11, Lorenzani ne, Caminati, Franzoni 2, Bernardoni ne, Fontanesi 10, Vecchi 2, Pedrazzi 13. All. Martinelli.

Rebasket Castelnovo Sotto: Minardi 4, Magliani 3, Nunziato ne, Mazza 3, Castagnaro 15, Bartoli ne, Defant 13, Panizzi ne, Bettelli 7, Villani 12, Melli 4. All. Casoli.

BASKET RICCIONE – OLIMPIA CASTELLO 2010 85 – 82

(19-36; 42-48; 63-58)

Riccione: Egbutu ne, Casati ne, Galini, Mazzotti 22, Pulvirenti, Cardinali 21, Ambrassa 5, Brattoli 11, Bologna, Caavdarov 11, Biagini ne, De Martin 15. All. Darderi.

Olimpia Castel San Pietro: Franceschini 12, Dall’Osso 17, Corazza, Pedini 3, Cavina 4, Bonetti 20, Binassi 14, Nardi 2, Venturi 10. All. Grassilli.

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