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C.S. – Il play Bianchi approda alla corte della 4 Torri

Un nuovo e importante rinforzo è arrivato alla corte di coach Fels per la prossima stagione di Serie C Gold: si tratta di Giulio Bianchi, play classe 1996, cresciuto cestisticamente in Toscana, dove ha esordito già in Serie C regionale nel 2012/2013, con la maglia della Synergy Valdarno, con cui ha disputato altri due campionati della stessa categoria. Tra il 2015 e il 2017 Bianchi ha vestito i colori dell’Alberto Galli Terranuova in Serie C Silver toscana, per poi passare alla Scuola Basket Arezzo, squadra con la quale ha militato nelle due stagioni successive, ancora in C Silver toscana. L’anno scorso, prima dell’arresto forzato dei campionati di basket, Bianchi è stato il miglior realizzatore del Basket Reggello, in provincia di Firenze, viaggiando a 16.1 punti di media a partita in Serie D toscana.

Arriva alla 4 Torri un giocatore molto giovane, ma già di grande esperienza, pronto a dare un solido contributo alla squadra.

C.S. – Il play Bianchi torna a vestire la canotta di Argenta

Il volto nuovo in casa Cestistica è, in realtà, un “cavallo di ritorno”: Francesco Bianchi tornerà, infatti, a vestire la canotta biancoblu. “Chicco” è un  playmaker completo che abbina un buon dinamismo in fase difensiva ad un’ottima visione di gioco sul fronte opposto; mano educata e qualità tecniche di assoluto rilievo gli permettono di occupare anche lo spot di guardia, ampliando così ulteriormente le rotazioni a disposizione di coach Bacchilega.

Classe 98, formatosi cestisticamente nella Vis Ferrara, “Chicco” approda in quel di Argenta nella stagione 2017/18 per guidare, l’allora serie D, al salto di categoria. Per lunghi tratti di quell’annata la Cestistica sarà al vertice della classifica anche grazie al contributo fondamentale di Francesco;  poi il grave l’infortunio di Riccione e l’amaro epilogo stagionale con l’eliminazione ai play off contro Parma. La lunga assenza  dai campi di gioco, il rientro a fine 2018 con un contributo sempre più importante alla causa argentana, sino alla  trasferta decisiva contro Bellaria nella quale Francesco sfodera una prestazione capolavoro. Al termine di quella trionfale stagione le strade di “Chicco” e della Cestistica si dividono: ragioni di studio e lavoro alla base della dolorosa separazione. Ora  il ritorno, per calpestare nuovamente il parquet del Don Minzoni  .

C.S. – Bianchi torna a Cento e con lui arriva anche Botteghi

Al termine di un lungo corteggiamento si è concretizzata, nella tarda serata di ieri, la trattativa che riporta a Cento uno dei giocatori più apprezzati dell’ultimo lustro e cioè SEBASTIANO BIANCHI. A darne l’annuncio è stato il Presidente Gianni Fava, visibilmente soddisfatto per l’allestimento di una squadra competitiva, pure in un girone unanimemente riconosciuto come il più duro della terza serie, data la concorrenza di Bergamo (Cazzolato, Panni, Ghersetti, Planezio, Squeo), Milano (Ferrarese, Mariani, Paleari), Orzinuovi (Cantone, Bona, Ruggiero, Tourè, Scanzi, Lorenzetti, Perego, Piunti) e Piacenza (Sanguinetti, Marzaioli, Magrini, Giuliano Samoggia, Matteo Samoggia, Soragna, Banti, Rezzano), tra le altre.

Nato a Omegna (VB) il 22/09/1992 ma cresciuto tra Bergamo, Cantù e Varese, Bianchi è un’ala di 195 centimetri che, dopo aver debuttato nella massima serie, si mette in luce a San Giorgio su Legnano per poi meritarsi la chiamata di Omegna (Legadue Silver). Nella sua città natale, un infortunio lo costringe a chiudere anzitempo la stagione ma per la sua esplosione basta attendere la stagione successiva, quando “Seba” è uno dei grandi protagonisti della cavalcata che porta la Benedetto XIV a chiudere al primo posto la stagione regolare e disputare le Final Four di Coppa Italia. Le sue prestazioni (13.7 punti col 59% da 2 e 6.4 rimbalzi in 29’ ma oltre 18 punti e poco meno di 7 rimbalzi di media a partita nella sfortunata serie play-off con Lecco) gli valgono la chiamata di Tortona (A2 Ovest), dove fattura 5 punti (col 50% da 2 e il 35% da 3) e 2.9 rimbalzi in 19’, uscendo dalla panchina.

Il ritorno di Bianchi non è però l’unica novità di giornata poiché la sua firma è stata seguita a distanza di poche ore da quelle di MATTEO BOTTEGHI e LORENZO BRIGHI. Centro di oltre due metri e cento chilogrammi, Botteghi è un atleta di classe 1995 e scuola Angels Santarcangelo, con cui ha viaggiato quest’anno a 7.2 punti (col 42% da 2 e il 52% da 3) e 4.9 rimbalzi di media a partita in 22’. Per quel che riguarda Brighi, invece, l’esterno riminese si è guadagnato la conferma al termine di una stagione iniziata a Orzinuovi, ma conclusa a Cento, dove ha prodotto 6.2 punti, 2.5 rimbalzi e 1.5 assist in 17’.

Il Giudice punisce la Bakery, ma la società piacentina fa ricorso

Ecco la mazzata che aleggiava nell’aria: il Bakery perde a tavolino il bigmatch contro Forlì, giocato solo per dodici minuti sabato scorso al Palasport e sospeso sul punteggio di 27-26. In sintesi: il giudice sportivo, letto il referto degli arbitri Giancecchi e Bianchi,sentenzia il 20-0 in favore dei romagnoli perchè non è stato esibito il secondo tabellone dopo la rottura del primo. Il Bakery,che già lunedì aveva inviato alla Fip una memoria difensiva,non ci sta. In queste ore è partito il ricorso. «E se questo verrà respinto spiega Marco Beccari – annuncio fin da ora di interpellare la corte federale a Roma». E’ un Beccari avvilito quello che ha in mano il testo del giudice sportivo appena arrivato in sede. Avvilito per mille ragioni. «Il nostro ricorso-riprende il presidente del Bakery-si baserà su testimonianze esterne e pure su fatti oggettivi. Punto primo: gli arbitri non hanno chiesto ufficialmente alla società se era presente il secondo tabellone all’interno dell’impianto. Punto secondo: l’altro tabellone era presente nella struttura,ma non visibile in campo, come il primo. Bisognava solo andarlo a recuperare. Questa è una nostra colpa?». Beccari è unfiume in piena: «Non c’è stata la possibilità di dialogare con gli arbitri, che mi hanno dato l’impressione di essere stati colti in contropiede da questa situazione oggettivamente rarissima. Hanno voluto parlare solo con gli allenatori, allontanando tutte le altre persone presenti in campo,per dire loro che la serata finiva lì, alle 22.30,dopo la rottura del secondo tabellone. In quei momenti ho pensato, come molti altri al Palasport,che era stato esaurito il limite temporale. In caso di seconda sostituzione, l’incontro sarebbe ripreso alle 23.30, per terminare in un altro giorno. Davvero si poteva tenere la gente al Palasport fin oltre l’una del mattino?». Al di là della burocrazia e dei regolamenti, Beccari ci tiene ad allargare il discorso: «Questa sentenza fa crollare il senso sportivo. A parti invertite, io non avrei accettato la vittoria a tavolino, avrei voluto comunque giocare la partita. Questi sono i miei valori».

Fonte – Libertà di Piacenza