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C.S. – A Faenza arriva Siberna, il “Signore della Difesa”

Grande difesa, talento ed esperienza. Con queste tre qualità si può descrivere Giacomo Siberna, guardia/ala che farà parte dei Raggisolaris nella prossima stagione. Un giocatore che i tifosi faentini conoscono molto bene avendolo incontrato molte volte da avversario quando vestiva le maglie di Lecco, Olginate e Orzinuovi, società con cui ha vinto il campionato di serie B nella stagione 2017/18. Siberna arriva a Faenza dopo un ottimo campionato disputato con San Vendemiano dove è arrivato in semifinale play off uscendo contro Fabriano, poi promossa in A2, dopo una serie combattuta terminata 3-2 per i marchigiani.

Nato a Monza l’8 gennaio 1996, Siberna è una guardia/ala di 192 cm cresciuta nel settore giovanile della Pallacanestro Cantù, con cui ha debuttato anche in serie A1. Nel club canturino è stato nel gruppo della prima squadra dal 2012 al 2015, giocando però dal 2013 al 2015 anche con il Team ABC Cantù, squadra di C Gold dove era stato mandato per acquisire esperienza. Nell’estate del 2015 passa a Lecco in serie B restandovi due campionati poi si trasferisce ad Olginate, sempre in B. Le ottime prestazioni con questi due club gli valgono la chiamata di Orzinuovi con cui vince la serie B, guadagnandosi anche la conferma per la stagione successiva dove esordisce in A2. Nell’ultima annata è uno dei trascinatori della Rucker San Vendemiano portandola fino alla semifinale play off. Ora è pronto per farsi valere anche con i Raggisolaris.

C.S. – Morara è il primo volto nuovo dei Raggisolaris

La Rekico inaugura il mercato 2021/22 con l’arrivo di Morara, ala/pivot imolese che ha incrociato i Raggisolaris molte volte in carriera, giocando sempre ottime partite. Nell’ultimo campionato con la maglia dell’Andrea Costa Imola ha segnato 16 punti nella gara di andata e 15 in quella di ritorno (entrambi vinte), mentre nella stagione 2019/20 ne mise 18 contribuendo alla vittoria dei New Flying Balls Ozzano al PalaCattani. La prima volta che ‘Morris’ ha incrociato i Raggisolaris risale alla stagione 2013/14 quando era alla Virtus Medicina e anche in quella occasione mostrò tutte le sue qualità.

Nato a Bologna il 18 ottobre 1990, Morara è un’ala/pivot di 196 cm avvicinatasi alla pallacanestro molto tardi, bruciando però le tappe. A 17 inizia a praticare questa disciplina sportiva nel settore giovanile della Virtus Spes Vis Imola, trasferendosi poi a Faenza nell’allora Pallacanestro Faenza nel 2009/10 dove si divide tra settore giovanile e serie B2. Nel campionato successivo passa alla Marchetti Castel Guelfo in C Dilettanti poi sale in C Gold alla Virtus Medicina dove resta tre stagioni, diventando un ottimo giocatore per quella categoria. Le prestazioni positive lo portano alla Virtus Spes Vis Imola sempre in C Gold dove gioca due campionati (dal 2014 al 2016) passando poi ai New Flying Balls Ozzano (C Gold) nell’estate del 2016, dove gioca quattro campionati. Con il club bolognese vince la C Gold nella stagione 2017/18 restandovi anche nelle due successive fino al 2020. In due anni Morara diventa un buon giocatore anche per la serie B e così passa all’Andrea Costa Imola dove resta fino allo scorso giugno prima di sposare il progetto dei Raggisolaris.

Serie B, il “Trofeo For” lo portano a casa i Tigers Cesena

FINALE 3°- 4°

SINERMATIC – BB2016 66 – 58

(8-16; 28-26; 52-42)

New Flying Balls: Folli 3, Bertocco 13, Galassi 17, Mastrangelo 10, Bedin, Naldi, Lolli, Lovisotto 11, Okijlievic 4, Guastamacchia 8. All. Grandi.

Bologna Basket 2016: Conti 8, Fontecchio 9, Fin 9, Myers 12, Bianco, Soviero 8, Costantini, Beretta 4, Felici 6, Graziani 2, Guerri ne, Trepiccione ne. All. Rota.

Quarto posto per il Bologna Basket 2016 nella quarta edizione del Trofeo FOR. La squadra di coach Rota esce sconfitta nel derby per la terza piazza con i New Flying Balls di Ozzano, partita caratterizzata da continui saliscendi di punteggio. A un primo quarto in cui i padroni di casa, con una difesa tenace e giochi in contropiede, riescono a tenere gli ospiti a soli 8 punti, segue una seconda frazione di rilassamento che fa rientrare i NFB che all’intervallo mettono la testa avanti di due lunghezze, nonostante due triple consecutive di Myers (alla fine migliore realizzatore con 12 punti). Nel terzo quarto la gara si mantiene equilibrata (40 pari a 2’30” dal termine), ma un improvviso blackout dei rossoblu permette agli ozzanesi di scavare col tiro pesante e una difesa arcigna un solco di 10 punti. Quattro liberi di Fin a inizio quarta frazione fanno sperare in un rientro in gara, ma la maggior consistenza a rimbalzo di Ozzano (51 a 36 alla fine) concede seconde e terze chance che si concretizzano in troppi canestri facili, fino all’amara conclusione. Da segnalare comunque la buona prova difensiva di Soviero, la grinta di Fin, la crescita di Felici.

FINALE 1°- 2°

TIGERS – REKICO 63 – 56

(16-14; 26-28; 38-37)

Cesena: Dagnello, Trapani 1, Battisti 3, Borsato 15, Alessandrini 6, Terenzi 3, Tedeschi, Marini 14, Chiappelli 4, Dell’Agnello 17. All. Di Lorenzo.

Faenza: Testa 12, Anumba 12, Rubbini, Marabini ne, Calabrese, Ballabio 4, Ly-Lee 4, Filippini 7, Iattoni 11, Solaroli 3, Petrucci ne. All. Serra.

La Rekico non riesce a vincere il Trofeo For, perdendo una combattuta finale contro i Tigers. Ai faentini resta qualche recriminazione visto che hanno dovuto fare i conti con gli infortuni: Petrucci non è entrato a scopo precauzionale come era già accaduto nella semifinale contro il Bologna Basket 2016 per i postumi della distorsione alla caviglia subita ad inizio ottobre, e Rubbini si è infortunato alla caviglia a metà del secondo quarto, dovendo salutare il match in grande anticipo. Nonostante tutto però la squadra di coach Serra ha compiuto un altro passo avanti nel percorso di crescita, mostrando ancora una volta grande determinazione e lo spirito di chi non molla mai.

Il derby tra Faenza e Cesena, ormai una classica del basket romagnolo, non delude le attese, ma nel primo tempo si vede soltanto l’agonismo e non i canestri. All’intervallo, infatti, la Rekico conduce 28-26, un punteggio decisamente basso. Il momento chiave del match è l’infortunio di Rubbini, che toglie a Faenza uno dei suoi uomini più in forma e il motore del gioco offensivo. Nel terzo quarto la Rekico ritrova la mira e prova ad andare in fuga portandosi sul 28-34, subendo poi il break di 7-0 e così ancora all’insegna del massimo equilibrio si arriva alla fine del terzo quarto con i Tigers avanti 38-37. A spostare l’inerzia nelle mani cesenati è la difesa che non concede nulla a Faenza nei primi minuti dell’ultimo quarto, mentre in attacco è Borsato il mattatore con ben quattro triple. La guardia porta i Tigers sul 56-43, allungo che risulterà decisivo nonostante la Rekico, fino all’ultimo, lotti per trovare la parità, chiudendo il match sul 63-56.

Serie B, nel “Torneo For” la finale sarà tutta romagnola: Tigers vs Raggisolaris

SINERMATIC – TIGERS 59 – 74

(25-17; 34-39; 44-57)

Ozzano: Folli 3, Bertocco 15, Galassi 3, Chiusolo 7, Mastrangelo 3, Bedin, Naldi, Lolli, Lovisotto 14, Okiljevic 6, Guastamacchia 8. All. Grandi.

Cesena: Dagnello 12, Trapani 8, Battisti 4, Borsato 5, Alessandrini 6, Terenzi 10, Tedeschi, Marini 6, Chiappelli 9, Dell’Agnello 14. All. Di Lorenzo.

Si apre con la vittoria di Cesena il quadrangolare “Torneo For”, organizzato dal Bologna Basket al PalaSavena di San Lazzaro. La squadra romagnola ha infatti superato con autorità la Sinermatic che, dopo una partenza sprint, si è persa sul più bello cedendo alla sirena finale 59 a 74.

Dopo lo 0-4 iniziale dei Tigers, Ozzano entra in partita e trova confidenza col canestro. Spinti da Lovisotto e Bertocco, la Sinermatic disegna un break di 9 a 0, costringendo coach Di Lorenzo al time-out. Cesena, dopo la sospensione, risponde immediatamente con Dell’Agnello e Marini, ma la precisione dall’arco ozzanese (triple di Mastrangelo, Chiusolo, Lovisotto e Bertocco) fanno volare una buona Sinermatic fino al +10 (25-15 al 9’). Il primo quarto va in archivio con i biancorossi avanti 25-17, ma il vantaggio biancorosso cresce in avvio del secondo periodo, quando il giovane Guastamacchia è protagonista di un 5-0 di parziale che porta Ozzano sul massimo vantaggio (30-19 al 12’). Da quel momento, però, la partita cambia completamente: da un lato la Sinermatic si disunisce, perdendo diversi palloni in costruzione del gioco e concedendo troppo in difesa, dall’altra Cesena si prende a favore l’inerzia del match e trova con facilità la retina. In poco meno di sette minuti i Tigers fanno 20-4 di parziale, ribaltando completamente la situazione e andando all’intervallo lungo avanti 39-34. La musica non cambia nel terzo periodo, con la Sinermatic che dopo aver tenuto i due possessi di ritardo nei primi cinque minuti nel restante periodo subisce un nuovo break (sugli scudi in casa Tigers Dagnello e Dell’Agnello) e finendo a -13. Trascinati da Terenzi e Trapani, la formazione romagnola tocca al minuto 34 il massimo vantaggio (+21 sul 46-67), mentre Ozzano deve fare i conti con 20 palle perse complessive ed una percentuale ai liberi non eccelsa. Entrati negli ultimi 5’, i canestri di Okiljevic, Bertocco e una bomba di Guastamacchia danno ossigeno ai Flying, che ritornano anche sul -11 quando mancano centoventi secondi dalla fine. Cesena, però, è brava ad amministrare il vantaggio, mai in discussione dopo l’intervallo lungo, e negli ultimi giri di lancetta, fissa il punteggio finale sul 59-74.

BB2016 – REKICO 72 – 80

(26-15; 45-36; 60-56)

Bologna Basket 2016: Conti 14, Fontecchio 18, Fin 14, Myers 1, Bianco 3, Soviero 5, Costantini, Beretta 12, Felici, Graziani 5, Guerri, Trepiccioni ne. All. Rota.

Faenza: Testa 10, Anumba 14, Rubbini 17, Marabini 2, Calabresi 5, Ballabio 12, Ly-Lee, Filippini 9, Iattoni 11, Solaroli, Bartolini, Petrucci ne. All. Serra.

Nella sfida del sabato, il Bologna Basket 2016 perde il derby regionale, pur avendo chiuso al comando nei primi tre quarti. Sopra di 15 punti nella seconda frazione e di 13 nella terza, i rossoblu non sono riusciti, però, a dare il colpo del ko, subendo invece controparziali importanti da parte degli ospiti (rispettivamente 9-0 e 17-5). Alla distanza la maggiore fisicità e il pressing allungato dei faentini hanno finito per prevalere, anche se il +8 finale appare troppo punitivo. A 1’30” dalla fine, infatti, i padroni di casa erano sotto di soli 3 punti palla in mano (72-75), ma un blocco in attacco di Fontecchio giudicato falloso, ha girato definitivamente la gara.

I bolognesi pagano l’inesperienza e le percentuali deficitarie da 2 (43%), ma pesano anche i 48 rimbalzi concessi (contro 42) e le 18 palle perse. Una partita a fasi alterne, dunque, così come alterni sono stati i rendimenti dei giocatori. Top scorer Fontecchio con 18 punti, pure limitato dai falli, Beretta raggiunge la doppia doppia (12 punti e 12 rimbalzi), ma subisce a tratti dai lunghi avversari e commette per il nervosismo un fallo tecnico di un certo peso negativo nella parte finale del match. Conti segna 14 punti, ma con medie dal campo insufficienti (6/17). Bene Fin nel tiro pesante (4/6 da 3), anche se calato alla distanza per un colpo subito al viso. Corretta la regia di Guerri, autore anche di un sontuoso assist sottomano a Beretta, uscito pure lui anzitempo per una botta alla coscia.

Oggi, domenica, gran finale del trofeo FOR, prima con il match alle 17.00 per il 3° e 4° posto tra BB2016 e New Flying Balls Ozzano e poi con la finale alle 19.30 tra Raggisolaris Faenza e Tigers Cesena.

C.S. – Dopo un primo quarto da dimenticare, Faenza mette alla frusta l’Unieuro

UNIEURO – REKICO 97 – 64

(31-5: 55-22; 79-46)

Forlì: Bruttini 22, Natali 10, Rodriguez 21, Roderick 6, Landi 9, Campori 8, Zambianchi, Babacar, Rush 20, Bolpin 1, Dilas, Giacchetti. All. Dell’Agnello.

Faenza: Testa 9, Anumba, Rubbini 5, Marabini, Calabrese 7, Ballabio 10, Ly-Lee 5, Filippini 9, Iattoni 11, Fuschini, Solaroli 8, Bartolini, Petrucci ne. All. Serra.

Una Rekico dai due volti è bella per trenta minuti in casa dell’Unieuro, in una amichevole molto intensa che è servita per preparare il derby contro i  Tigers Cesena di domenica, secondo match di Supercoppa del Centenario che si disputerà alle 18 al Palasport di Cervia.

La partenza è da dimenticare: Forlì entra in campo con grande determinazione e grazie ai ritmi alti mette in difficoltà la Rekico che chiude la frazione in svantaggio 31-5. Riazzerato il punteggio ad inizio quarto, come in ogni amichevole che si rispetti, i faentini riordinano le idee e tengono testa all’Unieuro lottando fino all’ultimo minuto, perdendo la frazione 17-24. Il solito spirito combattivo dei Raggisolaris ritorna a farsi vedere ed infatti gli ultimi venti minuti sono all’insegna dell’equilibrio. Il terzo periodo termina 24-24 e l’ultimo 18-18. Il risultato finale sommando i punteggio dei quattro periodi è 97-64 per l’Unieuro, uno scarto che è figlio del black out dei primi dieci minuti.

Nell’ultimo test prima della SuperCoppa, i Raggisolaris superano i Flying Balls

REKICO – SINERMATIC 87 – 73

(20-17; 45-32; 63-53)

Faenza: Testa 13, Anumba 9, Rubbini 9, Marabini ne, Calabrese 11, Ballabio 27, Ly-Lee 5, Filippini 2, Iattoni 6, Fuschini ne, Solaroli 5, Bartolini ne. All. Serra.

Ozzano: Folli 8, Galassi 10, Okiljevic 2, Chiusolo 9, Mastrangelo 9, Bertocco 18, Bedin 15, Guastamacchia 2, Lovisotto ne, Lolli. All. Grandi.

Prova generale superata a pieni voti dalla Rekico, che arriva pronta alla partita di domenica contro Rimini, gara inaugurale di Supercoppa del Centenario. Contro Ozzano i Raggisolaris giocano un match acceso e a ritmi già da campionato, con entrambe le squadre che danno vita ad una vera e propria battaglia. Pur con qualche piccolo calo di tensione, la squadra di coach Serra comanda sempre i giochi, riuscendo ancora una volta a sopperire con la forza del gruppo all’assenza di Petrucci, alle prese con una distorsione alla caviglia.

Primo quarto senza esclusione di colpi e con tanti falli commessi dalle due contendenti. Nonostante il gioco spezzettato, la Rekico resta sempre in partita grazie alla difesa, vincendo la frazione 20-17, concedendo soltanto 5 punti su azione. Nel secondo periodo i faentini sono perfetti nei primi sei minuti, pressando e difendendo a tutto campo e trovando soluzioni ottime in attacco trascinati da un immarcabile Ballabio. Il break di 20-2 che vale il 40-19, parla da solo, poi Ozzano reagisce approfittando anche di un calo di tensione degli avversari e arriva al 20’ sotto 45-32. Al rientro dal mini intervallo è ancora la Sinermatic a mostrare maggiore determinazione, recuperando terreno fino al 50-57 poi Faenza si riscatta chiudendo il quarto avanti 63-53 grazie ad una tripla da metà campo di Testa segnata all’ultimo secondo. La Rekico pur continuando a lottare paga qualcosa dal lato fisico e infatti vede il vantaggio ridursi fino al 63-61 poi Serra chiama time out e la squadra reagisce alla grande. Il finale è tutto di marca faentina e vale la vittoria per 87-73.

In attesa della SuperCoppa, i Raggisolaris superano l’RBR

RIVIERA BANCA – REKICO 70 – 73

(18-23; 18-21; 15-15; 19-14)

Rimini: Rivali 5, Bedetti 6, Rinaldi 10, Crow 7, Moffa 5, Broglia 10, Ambrosin 9, Simoncelli 16, Rossi F. 2, Rossi D. ne, Alviti ne, Riva ne, Mladenov ne. All. Bernardi.

Faenza: Testa 12, Anumba 11, Rubbini 11, Marabini, Ballabio 9, Ly-Lee 2, Filippini 13, Iattoni 8, Solaroli 7, Bartolini ne, Petrucci ne, Calabrese ne. All. Serra.

Prima vittoria in preseason per la Rekico, aggiudicatasi con la RivieraBasket Rimini un derby acceso e intenso, giocato da entrambe con un ritmo da campionato. L’unica notizia stonata è l’infortunio di Petrucci, scavigliatosi venerdì in allenamento, che non ha potuto esordire con i galloni di capitano: l’ala è stata infatti nominata dai compagni, Capitano della Rekico per l’annata 2020/21. Una bella soddisfazione per il giocatore che vestirà la canotta faentina per la terza stagione. Ha marcato visita contro Rimini anche Calabrese, quasi recuperato da un

Ma quali indicazioni ha lasciato il derby con Rimini a coach Serra? La squadra ha mostrato ancora una volta grande aggressività difensiva e lucidità in attacco. Anche dal lato caratteriale i Raggisolaris hanno ben figurato, perché dopo una partenza fulminante di 10-2 e il recupero firmato da Simoncelli, hanno continuato a mantenere il vantaggio e una buona intensità, calando soltanto nell’ultimo periodo quando la freschezza fisica è venuta meno.

C.S. – Serie B, nel primo scrimmage l’Andrea Costa supera una buona Raggisolaris

ANDREA COSTA – REKICO 79 – 72

(15-9; 40-27; 63-43)

Imola: Zanetti 3, Fazzi 1, Sgorbati ne, Errera 2, Fultz ne, Banchi 3, Morara, Corcelli 17, Quaglia 20, Preti 15, Alberti 3, Toffali 11, Dell’Omo. All. Moretti.

Faenza: Testa 16, Anumba 8, Rubbini 13, Marabini ne, Calabrese 5, Ballabio 5, Ly-Lee 4, Filippini 8, Iattoni 8, Fuschini ne, Solaroli 5, Bartolini ne, Petrucci ne. All. Serra.

Buona la prima per la Rekico. L’esordio stagionale dei faentini non li premia dal lato del risultato, ma li promuove a pieni voti dal lato del carattere e della grinta, due ottime basi su cui costruire la stagione. La squadra ha infatti sempre lottato anche nei momenti più difficili (non bisogna dimenticare che le gambe sono ancora “imballate” dalla preparazione atletica), non risentendo dell’assenza di Petrucci, facendo salire a turno tutti i giocatori in cattedra.

Partenza fulminante della Rekico che si presenta con un 4-0 poi però smarrisce la via del canestro e l’Andrea Costa ne approfitta con i suoi frombolieri. I padroni di casa raggiungono il massimo vantaggio di 16 punti, ma i Raggisolaris hanno il merito di non mollare mai e saranno premiati. Nel secondo tempo la squadra alza i ritmi e cattura palloni preziosi riducendo minuto dopo minuto il gap. Il momento chiave del match è all’inizio dell’ultimo periodo, quando un break di 11-0 e una difesa perfetta riaprono i conti. L’attacco inizia a girare grazie ai canestri dalla lunga distanza di Testa (8 punti filati per lui nel quarto) e Iattoni poi il testimone passa a Rubbini che scaglia il tiro del 67-70 a 2’40’’ dalla fine. Il finale è concitato e a deciderlo sono Preti e Quaglia.

La Rekico può essere soddisfatta di quanto mostrato e dei frutti raccolti nelle prime settimane di lavoro.

C.S. – Solaroli, un bellissima scommessa per i Raggisolaris

Un giovane in rampa di lancio pronto a mettersi in mostra con la maglia dei Raggisolaris. Manuele Solaroli è un nuovo giocatore della Rekico, più che mai motivato per la sua prima avventura in un campionato seniores dopo tanti anni nelle giovanili della Virtus Bologna, club in cui si è anche allenato con la prima squadra di A1 nella scorsa stagione, venendo convocato nel match casalingo contro la Virtus Roma. Manuele è inoltre figlio d’arte: il padre Massimo (nato a Faenza) è un allenatore di pallacanestro che vanta molte importanti esperienze in carriera: a Faenza ha guidato il Club Atletico in serie A1 femminile, mentre a Imola ha condotto l’Andrea Costa in A2.

Manuele Solaroli è nato a Imola il 18 febbraio 2002, ed è un esterno di talento che grazie alla tecnica e ai suoi 193 cm di altezza può giocare in tutti i ruoli sul perimetro, dal playmaker all’ala piccola. Tra le sue doti maggiori ci sono il tiro da fuori e la facilità con cui penetra a canestro, caratteristiche che gli hanno permesso di essere un buon realizzatore in ambito giovanile (nell’ultima stagione ha viaggiato sui 14 punti di media). Manuele sposa la Virtus Bologna da giovanissimo, trasferendosi nel club felsineo dopo aver giocato a minibasket nella Virtus Spes Vis Imola e nell’Andrea Costa Imola. A Bologna compie il percorso dall’Under 13 all’Under 18 Eccellenza, venendo aggregato nella stagione 2019/20 alla squadra di Djordjevic, con cui si allena nella preseason e durante la stagione. Un’ottima scuola che lo ha preparato al meglio per la nuova avventura faentina. Nel suo palmares ci sono anche il titolo italiano Under 18 3×3 Italbasket vinto nel 2019, due partecipazioni alla Next Gen Cup, la partecipazione al Trofeo delle Regioni e la convocazione in nazionale Under 18 dello scorso febbraio, primo step in preparazione all’Europeo di categoria che si sarebbe dovuto disputare in estate.

C.S. – Colpo Testa per i Raggisolaris

La Rekico ha trovato la sua guardia tiratrice. Filippo Testa è un nuovo giocatore dei Raggisolaris, società che ha puntato sulle sue grandi qualità di tiratore e di difensore e sull’esperienza maturata in giro per l’Italia in A2 e in B nonostante la giovane età. La carta di identità di Testa potrebbe infatti trarre in inganno, perché a soli 23 anni ha davvero vissuto tante esperienze, togliendosi anche la soddisfazione di giocare in serie A1 ed in Eurocup.

Nato a Tradate il 7 luglio 1997, Testa inizia a giocare a pallacanestro a soli cinque anni nel Basket Venegono, finendo subito nel mirino della Pallacanestro Varese, che punta su di lui. Nel club lombardo milita dal 2013 al 2016 giocando nel settore giovanile e diventando un punto fermo anche della prima squadra dove si allena con regolarità in tutte le stagioni. Il suo impegno lo porta ad essere convocato in trenta occasioni e a giocare cinque partite nella massima serie e una di Eurocup, sfiorando anche la vittoria della coppa nella stagione 2015/16, quando Varese perde 62-66 la finale contro Francoforte. Testa diventa uno dei migliori giovani talenti della pallacanestro italiana grazie anche al fisico (è una guardia di 1.93 m e molto muscolare) ed infatti nel 2013 è il capitano dell’Under 16 che agli Europei di Kiev arriva quarta. La sua prima esperienza in un campionato seniores è in C Gold al 7 Laghi Gazzada dove milita due stagioni, dal 2014 al 2016, in doppio tesseramento con Varese, dove continua ad allenarsi con l’A1 poi nel 2016/17 si trasferisce in B ad Oleggio. Nel terzo campionato nazionale si mette subito in mostra, tanto da essere chiamato dalla Pallacanestro Trapani in serie A2 (stagione 2017/18) dove gioca anche i play off e la Coppa Italia. Nel 2018/19 sposa il progetto della Poderosa Montegranaro sempre in A2 e anche in questo caso, oltre al campionato, disputa i play off e la Coppa Italia. Nella scorsa annata sportiva ritorna ad Oleggio in B, chiudendola con 13.6 punti di media.

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