C.S. – Storchi torna “a casa”, giocherà a Modena con la PSA
La PSA ha raggiunto l’accordo con Andrea Storchi per la prossima stagione in serie C Gold. Andrea, nato a Modena nel 1979, è un pivot di 2 metri ed affiancherà Saccà nel reparto lunghi portando tutta la sua fisicità ed esperienza in un gruppo molto giovane. Storchi comincia a giocare nelle giovanili del Burghy poi Isopak, a 19 anni la sua prima esperienza da senior a San Lazzaro in serie B, da allora più di 15 stagioni in giro per l’Italia da protagonista sempre in serie B, Patti, Cento, Coopsette, Atri, Bari, Bisceglie, Corato, Luiss Roma solo per citarne alcune, vestendo anche la canotta azzurra della nazionale Italiana Militare con la quale ha ottenuto un 5° posto ai Giochi Olimpici Militari del 2011 di Rio de Janeiro.
“È superfluo ammettere”, esordisce Andrea, “che il mio ritorno a Modena è una grande emozione e un orgoglio per me dopo tutti questi anni in giro per l’Italia giocando lo sport più bello del mondo. Tornare a casa e finire qui la carriera, penso che per uno sportivo professionista che, come me, ne ha fatto un mestiere oltre che una passione e una vita, sia il regalo più grande che si possa ricevere. E per questo regalo devo ringraziare Coach Stefano Michelini, il presidente Oreste Vassalli e sua moglie Miriam Malavasi che mi hanno voluto come chioccia di questo gruppo molto giovane, ma ambizioso e motivato a dare il massimo a Modena con la PSA. Mi vengono i brividi pensando di tornare a giocare alle “Ferraris” da dove per me tutto è cominciato, e sono certo che insieme faremo grandi cose anche se le difficoltà saranno sicuramente tante. Il campionato di C Gold in Emilia Romagna è un campionato di alto livello, sposo appieno il progetto della società e metterò a disposizione tutta la mia esperienza aiutando a far crescere i giovani talenti del territorio. Per me è una grande sfida far crescere la pallacanestro nella capitale della pallavolo italiana, sono entusiasta e non vedo l’ora di cominciare il 29 di agosto la preparazione con i miei nuovi compagni e mettere tutta la “modenesità” a disposizione del gruppo e del coach“.